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Valdobbiadene 18.XI.2006 Riunione del 3° Raggruppamento

Valdobbiadene 18.XI.2006 Riunione del 3° Raggruppamento. Asiago 10-15 maggio 2006. A. A. A. A. A. A. A. A. A. SQUADRE SANITARIE. SQUADRA VETERINARIA. FORMAZIONE. U.M.S.S. SANITA’ DEL 3° RAGGRUPPAMENTO. S. V. F. E. SQUADRE SANITARIE. Perché la squadra.

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Presentation Transcript


  1. Valdobbiadene 18.XI.2006 Riunione del 3° Raggruppamento

  2. Asiago 10-15 maggio 2006

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  12. SQUADRE SANITARIE SQUADRA VETERINARIA FORMAZIONE U.M.S.S. SANITA’ DEL 3° RAGGRUPPAMENTO S V F E

  13. SQUADRE SANITARIE Perché la squadra I volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini sono impegnati in esercitazioni campali durante tutto l’anno. Nelle emergenze reali essi si trovano ad operare in ambiente ostile e spesso lontani dalle proprie zone di reclutamento. È stato deciso pertanto di organizzare una rete di squadre sanitarie di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini allo scopo di garantire assistenza sia durante le esercitazioni che durante le emergenze sul campo. In tal modo si possono realizzare la sicurezza e l’autonomiasanitaria dei volontari impegnati nella loro attività, sia a livello sezionale che a livello di impiego su scala maggiore. S V F E Obbiettivi

  14. 1 Garantire l’assistenza sanitaria ai volontari alpini nelle esercitazioni e nelle emergenze Obbiettivi 2 Raccogliere le principali informazioni riguardanti la salute dei volontari nonché provvedere alle principali vaccinazioni S V 3 Collaborare nel teatro della catastrofe con gli enti deputati al soccorso delle vittime F 4Formazione basilare presso le altre squadre sezionali Associazione Nazionale Alpini di Protezione Civile per garantire una conoscenza basilare delle manovre di primo soccorso al maggior numero di volontari E 5 Verificare che le principali norme di sicurezza nei cantieri di lavoro siano rispettate. Personale e mezzi

  15. Personale e mezzi Sono coinvolti medici, farmacisti, infermieri, soccorritori e logistici. Si utilizzano, là dove possibile, ambulanze, ambulatori mobili, automezzi per il trasporto del materiale e del personale, tende, presidi e strumenti sanitari, materiale logistico vario. S V F E

  16. S V F E SQUADRA VETERINARIA Perché la squadra Nelle emergenze di Protezione Civile si realizzano inevitabilmente situazioni in cui sono coinvolti animali o comunque in cui sono compromesse la sicurezza alimentare, la potabilità delle risorse idriche e la tutela dell’igiene pubblica. L’Associazione Nazionale Alpini ha ritenuto importante organizzare, nell’ambito del proprio volontariato sanitario di Protezione Civile, squadre veterinarie che possano intervenire adeguatamente in questo settore. Obbiettivi

  17. S V F E Obbiettivi 1Controllo degli alimenti di origine animale e più in generale degli alimenti a disposizione dei volontari e delle vittime di catastrofi 2 Sorveglianza, ispezione ed effettuazione di macellazioni speciali di urgenza in caso di emergenza 3Ispezione delle risorse idriche 4Messa in sicurezza e fornitura delle derrate alimentari per animali in difficoltà, con eventuali cure medico-veterinarie d’urgenza ed eliminazione delle carcasse 5Attuazione di misure specifiche per la prevenzione di zoonosi, infezioni ed infestazioni 6Assistenza veterinaria alle squadre cinofile di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini Personale e mezzi

  18. S V F E Personale e mezzi Sono coinvolti veterinari,zootecnici, macellatori, agronomi-forestali e logistici. Si utilizzano, là dove possibile, automezzi per il trasporto del materiale e del personale, tende, presidi e strumenti sanitari, materiale logistico vario.

  19. S V F E FORMAZIONE Perché Come avviene per tutte le squadre di volontariato di P.C., in particolare per quelle specialistiche, anche per le squadre sanitarie si rende necessario un processo costante di aggiornamento e formazione. Trattandosi di squadre che nelle emergenze maggiori sono chiamate a lavorare insieme, è indispensabile individuare un percorso omogeneo e condiviso in modo da poter garantire, al momento del bisogno, un linguaggio ed un modus operandi comune. Obbiettivi

  20. S V F E Obbiettivi 1 Individuare percorsi formativi omogenei sia per le figure professionali sanitarie (medici, infermieri, soccorritori, etc…) che per il personale logistico (radio, autisti, etc…). 2Organizzare corsi ed incontri finalizzati all’aggiornamento ed alla formazione. 3 Preparare i volontari in maniera uniforme all’impiego nelle piccole e nelle grandi emergenze. Personale e mezzi

  21. S V F E Personale e mezzi Sono coinvolti volontari delle squadre sanitarie disponibili alla docenza e mezzi di tutte le squadre del 3° Raggruppamento

  22. S V F E UNITÀ MOBILE DI SOCCORSO SANITARIO Perché Nelle emergenze maggiori (regionali, nazionali o estere) le nostre squadre sanitarie sono chiamate ad operare congiuntamente come un’unica struttura campale di soccorso (Unità Mobile di Soccorso Sanitario). È importante quindi avere una visione condivisa dell’impiego dei volontari e dei mezzi in questa particolare circostanza. Obbiettivi

  23. Obbiettivi 1 Rispondere ai criteri previsti dal Dipartimento di Protezione Civile per un P.M.A. di II Livello. S 2 Condividere la struttura organizzativa e decisionale del P.M.A. V 3 Organizzare un’efficiente e condivisa turnazione degli impieghi. F E Personale e mezzi

  24. S V F E Obbiettivi P.M.A. I livello (G.U. 25/8/2003) E’ in uso ormai corrente denominare P.M.A. una struttura attendata, di rapidissimo impiego, generalmente gestita dalla Centrale operativa 118 attraverso personale ordinariamente abituato a praticare sul campo terapie di rianimazione, che viene utilizzata per il tempo necessario a stabilizzare i feriti gravi prima del loro trasferimento in ospedale. Questo P.M.A viene generalmente allestito in caso di “catastrofe ad effetto limitato” e cioè in eventi caratterizzati dal mantenimento dell’integrità delle strutture sanitarie esistenti nonché dalla limitata estensione temporale delle operazioni di soccorso. Tale PMA presenta le seguenti caratteristiche: • capacità di trattamento limitata (10 pazienti con codice di gravità giallo-rosso); • impiego rapido (entro 1 h.); • durata limitata dell’intervento ( max. 12 h.). P.M.A. di II livello (G.U. 25/8/2003) E’ studiata per essere impiegata nelle emergenze definite di tipo c) dalla L.225/92 e cioè in quegli eventi le cui conseguenze travalicano le possibilità di risposta locale. Tale PMA di II livello presenta le seguenti caratteristiche: • essere pronta all’impiego nel più breve tempo possibile dall’allarme max ( 3 - 4 h ); • essere in grado di trattare 50 pazienti /gg con codice di gravità rosso-giallo per tre giorni; • avere 72 h. di autonomia operativa. Obbiettivi

  25. S V F E Personale e mezzi Sono coinvolti personale e mezzi di tutte le squadre sanitarie del 3° Raggruppamento

  26. VISITE MEDICHE Al Collega Medico di Medicina Generale Caro Collega, con questa lettera di presentazione ti chiedo, una volta accertata, di certificare l'idoneità allo svolgimento dell'attività di volontariato nella Protezione Civile, dell'iscritto all'Associazione Nazionale Alpini tuo assistito. Come tu certamente sai, i volontari dell'Associazione Nazionale Alpini, fin dai tempi del terremoto del Friuli, costituiscono una tra le risorse più preziose, organizzate e radicate al proprio territorio. Si tratta di persone di ogni ceto sociale disponibili a lasciare temporaneamente il lavoro e la famiglia per portare il proprio aiuto, in ogni condizione campale, a titolo assolutamente gratuito e nella più totale discrezione. Lavorare il meglio possibile e, senza narcisismi ed ostentazioni, tornarsene a casa appena l'emergenza sia finita: questa è la filosofia degli Alpini. Questa premessa è per chiederti, se lo riterrai opportuno, di rilasciare il tuo certificato gratuitamente, come tuo personale contributo all'Associazione Nazionale Alpini ed ai suoi volontari di Protezione Civile. L'idoneità potrà riferirsi alle mansioni svolte dal volontario (di volta in volta operatore radio, autista, addetto alla mensa, generico e così via) e naturalmente sarai tu a decidere eventuali approfondimenti diagnostici. E' l'Associazione Nazionale Alpini a richiedere, per motivi di serietà e sicurezza, ai propri iscritti di presentare, ogni anno, una certificazione in tal senso. Sia, comunque, che tu richieda il compenso per il certificato (come è corretto richiedere peraltro) sia che tu acconsenta generosamente alla sua gratuità, ti invio i miei più sentiti ringraziamenti a nome di tutti i volontari della Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Alpini. M

  27. Documento del 21.12.2005 Regione Veneto • Assessore alle politiche sanitarie F. Tosi • Per i volontari da impiegare direttamente sul fronte del fuoco, ferma restando la facoltà del medico, ove lo ritenga necessario, di richiedere esami strumentali specifici o di laboratorio e attivare consulenze specialistiche, costituisce requisito minimo la certificazione di idoneità alla mansione da rilasciarsi dall’autorità sanitaria competente, secondo il seguente protocollo sanitario minimo: • Visita medica generale con esame anamnestico e relazione della cartella clinica individuata, • Misura dell’ocultà visiva, • Spirometria semplice, • Audiometria • Elettrocardiogramma • Esami ematomici ed esame standard delle urine • Vaccinazione antitetanica • Considerando che la Regione è tenuta ad impegnare sul fronte del fuoco solo personale in regola con le previsioni normative e in attesa di definire relativamente agli accertamenti inclusi nel protocollo in oggetto, un percorso, quanto accesso e modalità erogative di servizi omogeneo in tutte le aziende U.L.S.S., si chiede alle S.V. di voler considerare gli accertamenti di cui sopra esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Gli interessati dovranno autocertificare l’appartenenza ad una organizzazione di volontariato convenzionata con la Regione – direzione regionale foreste ed economia montana e l’inserimento della squadra d’intervento sul fronte del fuoco. M

  28. M

  29. CERTIFICATO MEDICO DI IDONEITA’ PER I VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE In data …………………………………….. è stato/a visitato/a dal medico sottoscritto il / la Sig.……………………………………………………………………… nato/a a …………………………………..…………. il ………………………. che è risultato/a ڤIDONEO ڤ NON IDONEO a svolgere la mansione di ………………………………………………………………....……………… in qualità di volontario della Protezione Civile. Il presente certificato ha validità di mesi …………………………………… Annotazioni: ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… Luogo e data, ……………………………………………… IL MEDICO M

  30. CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI SENSIBILI Dr. _______________________________________ Medico incaricato delle visite per l’idoneità a svolgere attività di Protezione Civile. Il sottoscritto ______________________ nato a____________ il _____________ Residente in __________________Via _________________________ n.______ dichiara di essere stato informato su: le finalità e le modalità del trattamento dei dati, raccolti in seguito all’attività di accertamento dell’idoneità a svolgere attività di Protezione Civile, svolta dal medico incaricato per la tutela della salute del volontario; i soggetti e le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati (medici specialisti, collaboratori, personale infermieristico) o che possono venirne a conoscenza in qualità di incaricati; il diritto di accesso ai dati personali, la facoltà di chiederne l’aggiornamento la rettifica, l’integrazione e la cancellazione, nonché di opporsi all’invio di comunicazioni commerciali; il nome del medico che sarà titolare del trattamento dei dati personali, nonché l’indirizzo del luogo di archiviazione; la necessità di fornire i dati richiesti per poter ottenere l’erogazione di prestazioni mediche adeguate. Luogo e data, __________________________________ Esprimo il mio consenso al trattamento dei dati personali e sensibili, esclusivamente ai fini dell’accertamento dell’idoneità a svolgere attività di Protezione Civile al Dr. ____________________. Firma dell’interessato o del rappresentante legale ________________________ Da conservare da parte del medico. M

  31. PRECETTAZIONI DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n.194 del 2001 Regolamento recante norme concernenti la partecipazione delle organizzazioni di volontariato nelle attività di protezione civile P Art.9 Disciplina relativa aII'impiego delle organizzazioni di volontariato nell’attività di pianificazione, soccorso, simulazione, emergenza e formazione teorica-pratica 1 Ai volontari […] impiegati in attività di soccorso ed assistenza […] vengono garantiti, relativamente al periodo di effettivo impiego che il datore di lavoro è tenuto a consentire per un periodo non superiore a trenta giorni continuativi e fino a novanta giorni nell’anno; a) il mantenimento del posto di lavoro pubblico o privato: b) il mantenimento del trattamento economico a previdenziale da parte del datore di lavoro pubblico o privato; c) Ia copertura assicurativa. 5Ai datori di lavoro pubblici o privati dei volontari, che ne facciano richiesta, viene rimborsato l'equivalente degli emolumenti versati al lavoratore legittimamente impegnato come volontario, mediante le procedure indicate nell’articolo 10.

  32. 8DopoIo svolgimento delle attività di emergenza, Ie organizzazioni interessate fanno pervenire all’autorità di protezione civile competente una relazione conclusiva sull’attività svolta, sulle modalità di impiego dei volontari indicati nominativamente e sulle spese sostenute, corredate della documentazione giustificativa. 9Ai fini del rimborso della somma equivalente agli emolumenti versati ai propri dipendenti che abbiano partecipato alle attività il datore di lavoro presenta istanza all'autorità di protezione civile territorialmente competente. La richiesta, deve indicare analiticamente Ia qualifica professionale del dipendente, Ia retribuzione oraria o giornaliera spettantegli, le giornate di assenza dal lavoro l'evento cui si riferisce il rimborso, nonché le modalità di accreditamento del rimborso richiesto. 10Ai volontari lavoratori autonomi, appartenenti alle organizzazioni di volontariato legittimamente impiegati in attività di protezione civile, e che ne fanno richiesta, corrisposto iI rimborso per II mancato guadagno giornaliero calcolato sulla base della dichiarazione del reddito presentata l'anno precedente a quello in cui è stata prestata "opera di volontariato”, nel limite di L. 200.000 (150€?) lorde giornaliere. 12 Le disposizioni di cui al presente articolo, nonché dell'articolo 10 si applicano anche nel caso di iniziative ed attività, svolte aIl'estero, purché preventivamente autorizzate dall'Agenzia. P

  33. Per i lavoratori dipendenti 1All'iscrizione del volontarioL'Associazione, Organizzazione o Gruppo di Protezione Civile comunica al datore di lavoro del volontario l'appartenenza del dipendente alla stessa e la ricorda la possibilità che egli sia impiegato in attività di soccorso ed assistenza in occasione di pubbliche calamità. 2Al momento dell'emergenzaL'Associazione, Organizzazione o Gruppo di Protezione Civile, precettata dall'Autorità Compente, comunica al datore di lavoro del volontario che quest'ultimo è precettato e sarà impegnato in attività di soccorso per il periodo necessario. 3Terminata l'emergenzaIl datore di lavoro del volontario chiede all'Autorità Competente che ha precettato l'Associazione, Organizzazione o Gruppo di Protezione Civile, il rimborso dell'onere retributivo corrisposto al dipendente assente. P Comunicazione al datore di lavoro Precettazione del dipendente Domanda di rimborso nel caso in cui il volontario sia dipendente di una ditta privataDomanda di rimborso nel caso in cui il volontario sia dipendente di una struttura pubblica

  34. P

  35. P

  36. P Per la regione Friuli-Venezia Giulia i riferimenti normativi sono diversi

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  38. P

  39. Per i lavoratori autonomi Il volontario chiede all'Autorità Competente che ha precettato l'Associazione, Organizzazione o Gruppo di Protezione Civile, il rimborso dei giorni o delle frazioni di giorno spese nell’emergenza, calcolato in base alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. DICHIARAZIONE REDDITI x GG (o frazioni di gg) IMPIEGATI 365 GG All’autorità competente dovrà essere consegnata copia della dichiarazione dei redditi e un’autocertificazione con il calcolo su descritto. Autocertificazione sulla falsariga di quella consegnata dai datori di lavoro. P

  40. SITO INTERNET W

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