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La storia dei materiali da costruzione

La storia dei materiali da costruzione. I materiali lapidei. sono i materiali più disponibili in natura ( la pietra) Tendenza dei popoli a realizzare strutture megalitiche

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La storia dei materiali da costruzione

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Presentation Transcript


  1. La storia dei materiali da costruzione

  2. I materiali lapidei • sono i materiali più disponibili in natura ( la pietra) • Tendenza dei popoli a realizzare strutture megalitiche • La resistenza e la durezza del materiale ha portato fino a noi esempi monumentali antichissimi: menhir, dolmen, nuraghi, templi, fortificazioni, danno una idea chiara di quanta importanza abbia avuto la pietra nelle costruzioni dei primi popoli. • gli strumenti per il cavamento della pietra erano molto poveri, l’unico metallo disponibile era il rame. • i graniti erano forati e segati con l'aiuto di qualche abrasivo; per spaccare e isolare i massi si usavano cunei di legno e acqua; non si conosceva l'argano e la puleggia e fino al 2.000 a.C. non vi fu traccia di ruote; gli unici dispositivi erano le leve, le slitte e i rulli.

  3. menhir Sono blocchi monolitici eretti a partire dal periodo neolitico, potevano raggiungere anche i 20 metri di altezza, e d erano distribuiti in tutta l’europa, l’africa e l’asia, potevano avere il significato di segnali o di monumenti funerari

  4. Dolmen Il dolmen è un tipo di tomba megalitica preistorica a camera singola

  5. Nuraghe Rappresentavano edifici a carattere civile-militare, destinati al controllo e alla difesa del territorio e delle risorse in esso presenti  tipo di costruzione megalitica di forma tronco conica presente con diversa densità su tutto il territorio della Sardegna

  6. Un decisivo contributo al miglioramento dell'aspetto tecnico alle costruzioni in pietra viene dall'esperienza greca, E' sufficiente pensare al tempio di Nettuno presso Paestum; la pietra usata, un travertino ambrato, è un materiale pregiato, adatto per edifici importanti e per realizzare immagini di grande effetto; la scelta del materiale si combina con un'attenta tecnica di lavorazione: blocchi squadrati, precise scanalature,diversi pezzi prefabbricati • E questo riconoscere alla pietra possibilità di lavorazione molto più avanzate della semplice posa in opera di massi appena sbozzati, diverrà, come vedremo, una vera esigenza costruttiva presso i Romani. • Ma l'evoluzione costruttiva dei Romani è legata a quanto essi appresero dagli Etruschi, in particolare sull'uso delle tecniche ad arco e a falsavolta, sconosciute o ignorate dai Greci: si pensi alle antichissime architetture funerarie scoperte in tutta l'Etruria, realizzate con il tufo, pietra abbondantissima in quel territorio;

  7. Il tempio di Era a Paestum (detto "tempio di Nettuno") eretto intorno alla metà del V secolo a.c.

  8. Architetture funerarie ritrovate in Etruria (Toscana, parte dell'Umbria occidentale fino al fiume Tevere, il Lazio settentrionale fino a Roma e i territori liguri a sud del fiumeMagra)

  9. Le Malte

  10. Impiego delle malte nella storia Tempio di Ramesse Piramide di Cheope - Legante a gesso: primo tipo di legante prodotto ed usato su larga scala, utilizzato anche nella realizzazione della piramide di Cheope.

  11. Tomba Ildebranda (Sovana) Gli Etruschi usano le malte non per allettamento, ma per il rivestimento di superfici, utilizzando materiale a comportamento pozzolanico

  12. Ponte di Augusto: sacco murario Ponte di Augusto a Narni - Il livello tecnologico raggiunto dai Romani nella realizzazione delle malte, è testimoniato dallo stato di conservazione di moltissimi manufatti a noi pervenuti.

  13. Mosaici bizantini di Ravenna

  14. Arte Romanica (XI-XII sec. d. C,) Duomo e la Torre Pendente di Pisa, la Basilica di San Miniato a Monte e il Battistero a Firenze, la Collegiata di S. Andrea ad Empoli

  15. L’arte Gotica (XII-XIII sec d. C.) San Francesco d’ Assisi San Galgano

  16. Le malte nei dipinti murali Cappella degli Scrovegni (Padova) sec XIV Palazzo Ramirez Montalvo (Firenze) sec XVI

  17. a partire dal XIV sec., vi fu il risveglio umanistico che grazie ad un maggior sviluppo economico permise un impiego diffuso delle risorse in campo edilizio ed artistico. • nel periodo neoclassico (XVIII sec.) lo sviluppo di molte attività ingegneristiche, prenderà in esame in modo più approfondito il tema dei materiali da costruzione utilizzati dagli antichi. • -Nel 1750-1760 l’inglese J. Smeaton, viene considerato “l’inventore” della calce idraulica • - Solo con la rivoluzione industriale venne brevettato, all’inizio del XIX, il primo cemento, che venne detto Portland, per la somiglianza con le rocce provenienti dalla cittadina omonima del sud della Gran Bretagna.

  18. Alcune considerazioni sulla parola “cemento” Cementum (da caedo = tagliare) presso i Romani indicava il rottame di pietra utilizzato per realizzare l’opus ceamentitium L’ opus caementitium era chiamato anche calcis structio cioè struttura a base di calce. L’ opus caementitium costituiva il nucleo delle murature (in opus incertum, reticulatum, latericium, mixtum ecc) ed era realizzato con strati alternati di caementum e malta dicalce aerea e pozzolana o calce e aggregato vario. Nel passaggio dal latino al volgare caementum assunse il significato di conglomerato di calce e pietre (calcestruzzo) e dal XVIII sec il significato di legante idraulico

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