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Bioinformatica Microarray

Bioinformatica Microarray. Dr. Giuseppe Pigola – pigola@dmi.unict.it. Microarray. A parte poche eccezioni, ogni cellula del nostro organismo contiene un set completo di cromosomi composti da geni identici.

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Bioinformatica Microarray

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Presentation Transcript


  1. BioinformaticaMicroarray Dr. Giuseppe Pigola – pigola@dmi.unict.it

  2. Microarray • A parte poche eccezioni, ogni cellula del nostro organismo contiene un set completo di cromosomi composti da geni identici. • In una specifica cellula, solo una parte di questi geni è attiva, e sono proprio i diversi gruppi di geni attivi che conferiscono proprietà specifiche ad ogni tipo cellulare. • Per “espressione genetica” si intende la produzione di proteina da parte di un gene (la trascrizione delle informazioni contenute sul DNA nell’mRNA che a sua volta viene tradotto nelle proteine che provvedono alle funzioni di base delle cellule). • Il tipo e la quantità di mRNA prodotto ci dicono quanto un gene sia espresso. • Ad esempio una alterazione dell’espressione genica può indicare la presenza di una malattia. Bioinformatica

  3. Microarray Biological question Differentially expressed genes Sample class prediction etc. Experimental design Microarray experiment Image analysis Normalization Estimation Testing Clustering Discrimination Biological verification and interpretation Bioinformatica

  4. Microarray • Analizzare l’espressione genica vuol dire analizzare la quantità di mRNA o di proteine prodotte da una cellula in un particolare momento. • I Microarray, chiamati anche DNA chip, permettono l’analisi dell’espressione di migliaia di geni con un singolo esperimento. • Il principio alla base dell’analisi dell’espressione genica consiste nel confronto di campioni diversi, ad esempio tessuti sani o malati per studiare l’espressione genica in una determinata malattia. Bioinformatica

  5. Microarray • Le molecole di mRNA si legano selettivamente, attraverso l’appaiamento delle basi, ad una sequenza di DNA complementare; • Migliaia di sequenze di DNA a singolo filamento vengono posizionate su una griglia microscopica di pochi centimetri, che funge da supporto per l’appaiamento di molecole di mRNA che vengono poste sulla sua superficie (con l’ausilio di robot); Bioinformatica

  6. Array1 Array2 Array3 rapporto di espressione del gene 5 nel paziente 4 Microarray • Come già detto si confrontano le espressioni geniche per correlarle a malattie. Un tipico esempio è quello di confrontare l’espressione genica di un certo numero di geni in diversi campioni (=pazienti) appartenenti a diverse classi (=norm vs cancer). Bioinformatica

  7. Microarray • Una volta preparato il microarray, gli mRNA relativi a determinati geni vengono trattati con dei coloranti fluorescenti (tipicamente Cy3 e Cy5); • Dei laser applicati al microarray producono una emissione di colori che indicano l’espressione dei mRNA; • A questo punto viene prodotta una immagine RGB: • Blu settato a 0; • Rosso per le intensità di Cy5; • Verde per le intensità di Cy3; Bioinformatica

  8. Microarray • PROCESSAMENTO DELL’IMMAGINE • Addressing/Gridding: Ad ogni spot è assegnata una coordinata; • Segmentation: Classificazione dei pixel (backgroud/spot); • Intensity determination: Viene misurata l’intensità di ciascuno spot in relazione all’intensità del backgroud; Bioinformatica

  9. Microarray • CREAZIONE DELLA MATRICE DI ESPRESSIONE • Il microarray viene rappresentato da una matrice A(i,j) dove: A(i,j) = value_R/value_G Value= Median (Foreground) - Median (Background); Value = Mean (Foreground) - Mean (Background); Bioinformatica

  10. Microarray • Software GenPix: Bioinformatica

  11. Microarray Data Mining • Una volta ottenuta la matrice che rappresenta il microarray è possibile applicare tecniche di data mining per: • Trovare biomarcatori che permettono di individuare una determinata classe (normal/tumor); • Classificare un profilo di espressione genica sconosciuta; Bioinformatica

  12. Microarray Data Mining • METODI • Esistono diverse tecniche di data-mining per la classificazione di dati di espressione genica. Bioinformatica

  13. Microarray Data Mining Una nuova tecnica di data mining per costruire un classificatore: • INPUT: Matrice di espressione genica (miRNA); • Ridurre i campioni per classe in modo da equlilbrare la generazione dei NFI; • Filtraggio di geni differentemente espressi nelle varie classi; • Discretizzazione dei dati; • Eliminazione dei geni non discriminanti; • Costruzione di Maxima Frequent Itemset per ciascuna classe; • Estrazione di regole di associazione utilizzate per classificare samples sconosciuti; • Validazione del modello tramite KFCV; Bioinformatica

  14. Microarray Data Mining Profiling data Discretization Filtering (i.e. discriminant genes) Binary strategy Model validation (KFCV) Filtering based on permutation test Genes patterns (data mining: max freq itemsets) Bayesian Networks Construction (reverse engineering) Pathway Perturbation microRNAs analysis Superset of robust biomarkers Bioinformatica

  15. Microarray Data Mining • Abbiamo N campioni dove xi è un vettore M dimensionale e rappresenta la classe di appartenenza. • I geni (miRNA) sono denotati da dove rappresenta i valori di espressione del campione x per il gene (miRNA) m. Bioinformatica

  16. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE • Al fine di calcolare i Maximal Frequent Itemset dobbiamo prima discretizzare. Ogni valore di gene discretizzato sarà mappato in un Item (quindi i geni-valore sono sostituiti da geni-intervalli) rappresentato da un numero intero; • Differenti metodi di discretizzazione possono influenzare l’accuratezza del metodo (supervised-unsupervised, global-local, topdown-bottomup (splitting-merging), etc. etc.; • Per discretizzare possiamo usare diversi metodi: • Equal Width Interval Bin; • Recursive Minimal Entropy Partitioning; • Class-Attribute Contingency Coefficient; • Unparametrized Supervised Discretization; • Iterative Dicotomizer 3 Discretizer; • …… Bioinformatica

  17. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Equal Width Interval Bin • Discretizziamo il range di una variabile continua in B bin (contenitori); • Dati i livelli d espressione di un gene nel range l’ampieza di ciascun bin è impostata a I limiti confini di ciascun sono impostati a Il metodo è applicato ad ogni gene indipendentemente scegliendo i valori discretizzati nell’insieme A seconda del bin in cui cade un valore continuo Bioinformatica

  18. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Recursive Minimal Entropy Partitioning • Dato l’insieme di livelli di espressione genica per il gene e il confine di partizione Ti, l’entropia della partizione indotta da Ti è Il punto di partizione Ti che minimizza l’entropia verrà scelto e il procedimento proseguirà ricorsivamente finché non si verifica una condizione di stop: Dove Con a,a1,a2 numero di classi nei set Si, Si1,Si2 rispettivamente e N numero di valori del gene in Si (Uguali per tutti i geni). Bioinformatica

  19. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Recursive MinimalEntropyPartitioning • Ordiniamo i valori di • Siano x1,x2,…,xM i valori ordinati; • Calcoliamo i punti di mezzo • Per ciascuno di questi calcoliamo l’entropia e scegliamo come cuttingpoint quello in cui abbiamo minima entropia ottenendo cosi due intervalli; • Procediamo ricorsivamente sui due intervalli; x3 x1 x2 x4 ……. T2=(x2+x3)/2 ……. T1=(x1+x2)/2 T3=(x3+x4)/2 Bioinformatica

  20. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Class-AttributeContingencyCoefficient • qir (i = 1,2,...,S, r = 1,2,...,n) numero totale di campioni appartenenti alla classe i-esima che stano nell’intervallo (dr-1,dr]; • Mi+ Numero totale di campioni della classe i-esima; • M+rNumero totale di campioni che stanno nell’intervallo (dr-1,dr]; • n Numero di intervalli; C.J. Tsai, C.-I. Lee, W.-P. Yang. A discretizationalgorithmbased on Class-AttributeContingencyCoefficient. Information Sciences 178:3 (2008) 714-731 Bioinformatica

  21. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Class-AttributeContingencyCoefficient • qir (i = 1,2,...,S, r = 1,2,...,n) numero totale di campioni appartenenti alla classe i-esima che stano nell’intervallo (dr-1,dr]; • Mi+ Numero totale di campioni della classe i-esima; • M+rNumero totale di campioni che stanno nell’intervallo (dr-1,dr]; • n Numero di intervalli; C.J. Tsai, C.-I. Lee, W.-P. Yang. A discretizationalgorithmbased on Class-AttributeContingencyCoefficient. Information Sciences 178:3 (2008) 714-731 Otteniamo i risultati migliori quando i valori continui di ciascuna classe si trovano insieme nello stesso intervallo. Bioinformatica

  22. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Class-Attribute Contingency Coefficient Bioinformatica

  23. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Class-Attribute Contingency Coefficient (ESEMPIO) Bioinformatica

  24. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Unparametrized Supervised Discretizer • Definiamo: • Pure Value per un attributo: Il valore ha la stessa classe per ogni sua ocorrenza; • Impure Value: Altrimenti; • CutPoint: Valori che delimitano l’intervallo; • Pure Interval: Ogni valore nell’intervallo appartiene alla stessa classe; • Impure interval: Altrimenti; • Majority class per un intervallo: La classe con più occorrenze; • Goodness di un intervallo: La bontà di un intervallo dipende dalla sua purezza; Goodness = (Cardinalità della classe con più elementi nell’intervallo)/(1+rimanenti elementi nell’intervallo) Bioinformatica

  25. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: UnparametrizedSupervisedDiscretizer • Algoritmo: • Calcolo dei cutpoints iniziali: Massimizzare la purity di ogni intervallo (Questo porta ad avere un numero di intervalli elevato); • Refinement: gli intervalli vengono ridotti (facendo una join di intervalli adiacenti) in base alla funzione booleana: Unioncondition(Ii,Ii+1) = [Ii ha la stessa majorityclass di Ii+1] AND [la goodness dell’unione tra i due intervalli è maggiore della media della goodness di Ii e Ii+1] • La condizione viene applicata ad ogni step a tutte le possibili unioni e viene poi fatta la join di quella coppia di intervalli con goodness migliore; • Alla fine l’algoritmo darà in output l’insieme di intervalli con goodness migliore; Bioinformatica

  26. Microarray Data Mining • DISCRETIZZAZIONE: Iterative Dicotomizer 3 Discretizer • Molto simile al metodo dell’entropia; Bioinformatica

  27. Microarray Data Mining • DISCRIMINANT GENE FILTERING • Se è equamente distribuito tra le classi, esso non contribuirà alla classificazione. Per questo motivo calcoliamo Fissato un threshold TH, definiamo Se tale funzione restituirà false, allora il gene valore non sarà considerato nella costruzione del MFI. Bioinformatica

  28. Microarray Data Mining • DISCRIMINANT GENE FILTERING • In pratica, dato un valore discretizzato v e una classe k quello che calcoliamo è: • Tale valore sarà: • 0 se v ha la stessa frequenza nelle varie classi; • >1 se v compare di più nella classe k rispetto alle altre; • <1 se v compare di più nelle altre classi piuttosto che in k; Bioinformatica

  29. Microarray Data Mining • EFRON TEST • Significatività statistica; • Come per altri casi già visti quantifica (statisticamente) se un valore discretizzato sia discriminante per una classe solo per caso; • I valori discretizzati hanno una distribuzione nelle varie classi (ad es. per due classi): • Generiamo una distribuzione random dei valori discretizzati nelle varie classi e conteggiamo (count) quante volte otteniamo una occorrenza maggiore a quella reale nella distribuzione random (eseguiamno il test per un certo numero di volte); Bioinformatica

  30. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS. • Uno dei problemi più importanti in Data Mining e quello delle regole di associazione: Si occupa di identificare relazioni «interessanti» tra itemset, predicendo inoltre associazioni e correlazioni che possono presentarsi i nuovi dati dello stesso tipo; • Market Basket Analysis: Analizzare i carrelli della spesa per stabilire quali prodotti vengono venduti assieme; • Questo consente di identificare quei prodotti che fanno da traino (e che quindi possono innescare con alta probabilità l’acquisto di altri prodotti); • Pannolini  birra; (non vale il viceversa); • Marketing: posizionare in modo opportuno i prodotti negli scaffali; Bioinformatica

  31. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS. • Bisogna affrontare il problema del frequent pattern analysis: individuare un pattern (insieme di item) che si presenta frequentemente nei dati; • In generale nel market-basket problem si vogliono estrapolare regole di associazione del tipo: • Se un cliente compra x1,x2,…,xk allora probabilmente comprerà anche y; • La probabilità minima che pretendiamo si chiama confidenza; Bioinformatica

  32. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS. • Sia I={i1,i2,…,iN} un insieme di item e sia D un un insieme di transazioni su I. Una transazione è costituita da un sottoinsieme di I; • Itemset di lunghezza k sono indicati con k-itemset; • Ogni itemset XI ha associato un supporto che indica la frazione di transazioni contenente X; • Un itenset X sarà frequente se ha un supporto superiore a una soglia minima data (minsupp) sotto forma di numero (assoluto) o percentuale (relativo); Bioinformatica

  33. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS E REGOLE DI ASSOCIAZIONE • Gli insiemi frequenti ci permettono di costruire delle regole di associazione (ad es. pannolini birra); • Le regole di associazione forniscono delle regole dei tipi IF-THEN Bioinformatica

  34. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS E REGOLE DI ASSOCIAZIONE • Data una regola di associazione XY possiamo definire il supporto e la confidenza di tale regola come Dove XY significa che i due itemset sono presenti nella stessa transazione; • In generale il supporto rappresenta la probabilità che una transazione contenga X e Y cioè p(XY); • La confidenza è quindi una probabilità condizionata che indica quanto robusta è una implicazione (bisogna come per supp fissare una soglia minconf); Bioinformatica

  35. Microarray Data Mining • FREQUENT ITEMSETS. • Impostiamominsupp = 50% e minconf=50% • I prodottichesuperano la sogliaminsuppsono: • Birra 3; • Noccioline 3; • Pannolini 4; • Uova 3; • {birra,pannolini} 3; • Dall’itemset {birra,pannolini} possiamotirarefuori le regole di associazione: Entrambesuperano la soglia di minsupp; Tutte le transazionichecontengonobirra, contengonoanchepannolini (conf=100%); Nelviceversa solo il 75% Bioinformatica

  36. Microarray Data Mining • APRIORI • Monotonicità: Se un insieme S di articoli è frequente, allora anche suo sottoinsieme lo è; • L’algoritmo costruisce i singoli insiemi frequenti, a partire da questi costruisce le coppie di insiemi frequenti, dalle coppie costruisce le triple di insiemi frequenti (livelli successivi si procede più velocemente), fino ad arrivare a k-uple di insiemi frequenti in cui non esistono itemset frequenti costituite da k + 1 elementi; Bioinformatica

  37. Microarray Data Mining • APRIORI: ESEMPIO • Minsupp=2; • Ci= candidati; Bioinformatica

  38. Microarray Data Mining • APRIORI: PSEUDOCODICE Bioinformatica

  39. Microarray Data Mining • INSIEMI FREQUENTI, CHIUSI, MASSIMALI • Gli insiemi massimali sono chiusi, e gli insiemi chiusi sono frequenti; Bioinformatica

  40. Microarray Data Mining • MAXIMAL FREQUENT ITEMSETS: • Dato l’insieme di geni discriminanti discretizzato, estraiamo per ogni classe k l’insieme di itemset massimale (MFI); • Per ogni classe k=0,…,K−1, viene calcolato separatamente l’MFI corrispondente MFI(0),MFI(1),…, MFI(K-1) • Fissata la classe k MFI(k) sarà composto da un certo numero di itemset frequenti dove il v-esimo sarà della forma mfiv(k)={I1,I2,…,Ij} (ogni item I è un valore discretizzato che indica un gene intervallo); • mfiv(k) può essere visto come una regola di associazione nella forma: Bioinformatica

  41. Microarray Data Mining • MAXIMAL FREQUENT ITEMSETS: VALUTAZIONE • Siano allora date le regole di associazione per ogni classe e un campione sconosciuto (discretizzato): • Possiamo allora valutare quante regole vengono soddisfatte, anche parzialmente per ogni classe. Fissata la classe k e la regola rv valutiamo il campione sconosciuto assegnando uno score EVAL cerca di tenere in considerazione il numero di item del campione contenute nella regola insieme alla cardinalità della regola (più grande è la cardinalità più alto sarà lo score). Tale score è normalizzato per la cardinalità dell’itemset. • Lo score finale per una data classe sarà allora dato da: Bioinformatica

  42. Microarray Data Mining - Validazione • k-Fold Cross-Validation: • Il training set è diviso in k gruppi distinti; • Si usano k-1 gruppi come training set e il gruppo escluso come test input; • Processo iterato per ognuna delle k possibili scelte del gruppo tolto dal training-set; • Risultato: Media dei risultati; • Leave-one-out Cross-Validation: • Si estra un elemento dal set di dati; • Il set di dati meno l’elemento verrà usato come training set; • L’elemento verrà usato come test input; • Processo iterato; Bioinformatica

  43. Microarray Data Mining • TOOL Bioinformatica

  44. Microarray Data Mining • RISULTATI: LVOCV • Ci siamo confrontati con uno dei più recenti ed efficienti metodi oggi conosciuti (ANMM4CBR) su quattro dataset. Yao B, Li S: ANMM4CBR: a case-based reasoning method for gene expression data classication. Algorithms for Molecular Biology 2010, 5:14, [http://www.almob.org/content/5/1/14]. Bioinformatica

  45. Microarray Data Mining • RISULTATI: BLIND TEST Yao B, Li S: ANMM4CBR: a case-based reasoning method for gene expression data classication. Algorithms for Molecular Biology 2010, 5:14, [http://www.almob.org/content/5/1/14]. Bioinformatica

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