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(Tipi ed uso)

(Tipi ed uso). VARIABILI E BLOCCO DATI. Cos’e una variabile ?. Una cella di memoria di una dimensione adatta a contenere un dato, quali numeri (interi, decimali, ecc.) caratteri e perfino stringhe di frasi.

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Presentation Transcript


  1. (Tipi ed uso) VARIABILI E BLOCCO DATI

  2. Cos’e una variabile ? Una cella di memoria di una dimensione adatta a contenere un dato, quali numeri (interi, decimali, ecc.) caratteri e perfino stringhe di frasi. Il PLC dispone di una apposita area di memoria (distinta da quella dei merker) che è denominata “V”. • Il suo indirizzamento assoluto è il medesimo dei merker e dei registri d’immagine, cioè : • Identificatore di area ( in questo caso “V”). • Numero del byte (il cui limite dipende dal tipo di PLC, ma che di solito è dell’ordine dei Kbyte) • Numero del bit (ovviamente da 0 a 7). • Esempio V 3 . 4

  3. A cosa serve? L’utilità principale non è tanto nella forma a bit ( V 3.4), ma nelle forme byte o parola (word). Infatti in questo modo è possibile memorizzare valori significativi, come numeri interi, numeri reali con la virgola e caratteri. La funzione “MOV_ …“ permette di caricare un valore dentro a questa area di memoria. . Poi può essere usata ad esempio nei bit di confronto (come per i temporizzatori e contatori).

  4. Quanti tipi ci sono? In effetti i tipi sono molti perché specificano cosa possono memorizzare. Come si vede nella tabella, ogni tipo memorizza un dato diverso. (INT per i numeri interi, REAL per i numeri decimali, STRING per le parole, ecc.) Per ognuno c’è un certo campo di valori ammissibili. Determinato dalle dimensioni in bit della cella di memoria

  5. Ma in che ambiente operano ? Ogni variabile per ogni tipo, opera in un certo ambiente. Questo ambiente è specificato in quello che viene definita la sua “Classe” Quindi ad esempio ci sono “classi” per variabili d’ingresso e di uscita, locali e globali, ritentive e non ritentive, costanti, ecc. Variabili globali : Tabella dei simboli Variabili locali: Tabella

  6. Globali, locali, ritentive … Ma cosa significa? Le globali le abbiamo già usate. Create nella tabella dei simboli e usate nel ladder Infatti si chiamano cosi perché visibili da ogni parte del programma. A differenza delle locali che come dice il loro nome esistono solo in una certa parte del programma. Mentre le variabili ritentive si definiscono cosi quelle che non si cancellano quando il PLC va in stop o manca l’alimentazione. Qualsiasi variabile, di qualsiasi tipo. Può essere definita ritentiva o non ritentiva. Persino i temporizzatori che quindi possono mantenere o meno il loro valore allo spegnimento o messa in stop del PLC.

  7. Cos’è il blocco dati ? Un blocco nel quale inserire delle variabili (usate poi nel programma) e impostarne il valore iniziale. Per entrare in blocco dati selezionare “Visualizza”, poi dal menù a tendina “Componente” e infine la voce “Blocco dati”..

  8. Conclusioni ! • Le variabili servono per memorizzare dati di ogni genere. • Sono distinte in tipi (a seconda del genere di valore memorizzato. Es: numeri, caratteri,ecc..) e classi (in base all’ambiente in cui operano. Es: globali, locali,ecc..). • Hanno dimensioni in byte determinate dal loro tipo (BYTE = 1 byte, INT = 2 byte, REAL = 4 byte ecc..) • Possono essere dichiarate e inizializzate nel “Blocco dati”.

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