1 / 27

Io, protagonista Scuola secondaria di 1°grado “C. Antonietti” Bastia Umbra(PG) Umbria

Io, protagonista Scuola secondaria di 1°grado “C. Antonietti” Bastia Umbra(PG) Umbria. La Cl@sse 2°G. 27 alunni. 1 alunna rumena. 2 alunni con certif.DSA (L.170). 1 alunno albanese. 3 alunni ripetenti. 2 alunni disabili (L.104).

ludlow
Download Presentation

Io, protagonista Scuola secondaria di 1°grado “C. Antonietti” Bastia Umbra(PG) Umbria

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Io, protagonista Scuola secondaria di 1°grado“C. Antonietti” Bastia Umbra(PG) Umbria

  2. La Cl@sse 2°G 27 alunni 1 alunna rumena 2 alunni con certif.DSA (L.170) 1 alunno albanese 3 alunni ripetenti 2 alunni disabili (L.104)

  3. La valutazione delle prove d’ingresso e le osservazioni sistematiche hanno permesso di delineare una situazione di partenza molto diversificata dovuta, oltre che ai differenti livelli di conoscenza,anche adiversi stili di apprendimentoe di attentività. Si è sentita perciò la necessità di un’azione didattica tarata sui rispettivi stili di apprendimento, fondata sulla costruzione di un ambiente di apprendimento a forte valenza collaborativa, volto a favorire un’attività in aula partecipata e dialogata, lontana dalla tradizionale lezione frontale trasmissiva e nozionistica, attraverso cui ottimizzare il processo di insegnamento/apprendimento, promuovendo il successo formativo di ciascun alunno, anche con l’uso delle tecnologie

  4. Finalità 1. Costruire un nuovo ambiente di apprendimento. 2. Valorizzare le competenze multiple e i diversi stili d’apprendimento nella produzione di idee e di soluzioni condivise (brainstorming e cooperative learning). 3. Ridurre il divario cognitivo, favorendo il recupero delle abilità strumentali di base ,per la fascia medio-bassa , nonché potenziando abilità e competenze per la fascia media e alta.

  5. Trasformare l’aula da “space” in “place”, aprendola all’esperienza virtuale: una finestra sul mondo. Usare la tecnologia in situazioni di gioco e di relazione con gli altri (apprendimento cooperativo).

  6. Favorire una comunicazione positiva nel rapporto docente- alunno.

  7. Utilizzare la tecnologia come risorsa per costruire le singole competenze: didattica del problem solving. Guidare i ragazzi ad un uso costruttivo e creativo delle tecnologie e ad una graduale lettura critica di un loro uso emozionale e passivo.

  8. L’organizzazione dello spazio e del tempo della scuola, oggi non si adatta più alle esigenze di apprendimento di ragazzi che vivono immersi in un universo di informazioni ricco di stimoli, anche se spesso in contraddizione fra loro.Si sente perciò sempre più forte la necessità di rendere gli alunni protagonisti del proprio sapere, capaci di costruire la propria conoscenza, di porsi domande e cercare risposte.Anche nella nostra scuola si evidenzia l’incongruenza motivazionale di una didattica tradizionalmente trasmissiva che non permette di valorizzare i diversi stili di apprendimento. L’inserimento poi nella classe di alunni diversamente abili, non fa che accrescere il bisogno di un ambiente di apprendimento inteso come luogo (classe) dove ogni ragazzo può comunicare e raggiungere le competenze in maniera personalizzata ed attiva, promuovendo e valorizzando così le diverse abilità.

  9. Poiché l’idea progettuale si fonda sulla “Costruzione della conoscenza in modo attivo”, la scelta delle tecnologie parte dall’intento di avvalersi dell’utilizzo di supporti multimediali nello spazio-aula,durante la didattica quotidiana, per favorire un’articolata personalizzazione degli apprendimenti e percorsi di costruzione collaborativa delle conoscenze. I sistemi multimediali (ipertesti e ipermedia), infatti, rafforzano un atteggiamento mentale aperto, dinamico e capace di essere attento a situazioni di problem solving, piuttosto che a una semplice trasmissione di nozioni e saperi.

  10. 1 access point wireless, 1 LIM, 1 PC per l’elaborazione grafica 12 Notebook (1 ogni 3 alunni) con schermo da 15. 15 mouse ottici 1 Hard Disk esterno ( 1 terabyte) 1 microscopio digitale 1stampante laser a colori in rete 1 scanner 1 videocamera digitale fornita di cavalletto. 1 macchina fotografica digitale 1 registratore digitale 25 Cuffie con microfono e 10 adattatori a doppia entrata Software specifici di gestione (registrazione, montaggio video, …) 27 Chiavette USB ( 4 Gb)

  11. L’ambiente www.classionlineumbria.net Con questo ambiente si intende offrire uno spazio di comunicazione e condivisione di materiali a supporto del progetto Cl@ssi 2.0 Umbria, in integrazione all’Ambiente ufficiale predisposto dal Miur [Ansas].

  12. L’Ambiente è stato implementato utilizzando il Learning Content Managment System Moodle www.moodle.org, un programma che permette ad un corso di estendersi nel Web. Moodle rende disponibile un luogo virtuale dove gli studenti possono trovare risorse, nuovi materiali didattici, eseguire compiti, spedire relazioni, mettere a disposizione presentazioni , parlare in chat in un ambiente protetto e molto altro ancora.

  13. Con la progettazione dell’ambiente sono stati individuati i seguenti obiettivi: • favorire spazi di comunicazione, di discussione e di riflessione condivisa sul progetto tra i docenti, gli studenti, le famiglie e gli altri soggetti coinvolti (Università, USR,..); • 2. attivare spazi di condivisione di documenti e materiali, anche multimediali, prodotti dalle Scuole e dagli Enti coinvolti; • 3. integrare e sviluppare le attività didattiche in presenza con percorsi online da svolgere sia con modalità di lavoro autonomo, sia collaborativo in piccoli gruppi favorendo l’arricchimento dei contenuti di studio e i processi di autovalutazione; • 4. attivare percorsi di ricerca sui contenuti di studio attraverso l’utilizzazione di risorse di Rete, favorendo modalità di partecipazione attiva degli studenti alla costruzione della conoscenza.

  14. L’Ambiente può essere utilizzato per integrare e sviluppare le attività didattiche in presenza con percorsi online a cui gli studenti possono partecipare sia in modo autonomo, sia collaborativo in piccoli gruppi favorendo l’arricchimento dei contenuti di studio e i processi di autovalutazione. Le attività inserite dai docenti possono essere molteplici, dall’inserimento online di materiali di vario tipo, all’attivazione di forum, chat, consegne di compiti, quiz.. ecc

  15. Un’aula elettronica Ecco alcune tra le attività che abbiamo sperimentato: Compiti –Con questa attività viene chiesto allo studente di preparare un lavoro che può dovere inserire direttamente online nel sistema o preparare offline su uno o più files (Word, Excel,Disegni, Audio, ecc.) e caricare poi su Moodle. Questo modulo può includere un sistema di valutazione dei risultati.

  16. Chat –Il modulo Chat permette ai partecipanti di avere una conversazione scritta in tempo reale (sincrona) via web. Può essere un modo utile per scambiare qualche parere veloce su un argomento in discussione. I testi delle chat posso essere registrati e successivamente riletti.

  17. Forum –Questa è una delle attività più importanti di un corso elearning: è qui che avvengono gli incontri (virtuali) tra studenti e studenti o studenti e docenti di un corso. II tipo di forum che abbiamo usato è il forum di tipo aperto dove chiunque può iniziare una nuova discussione (ad es. porre una domanda) in un momento qualsiasi

  18. Un’aula elettronica Wiki –Il Wiki permette ai partecipanti a un corso di lavorare insieme sulle stesse pagine web modificandone il contenuto. Tutte le variazioni apportate e i relativi autori sono registrati e può essere ripristinato uno stato passato di un singolo documento.

  19. Avvicinamento delle cornici mentali dei docenti a quelle, così diverse, degli alunni, grazie all’uso della tecnologia integrata alla didattica tradizionale, promuovendo così un allargamento delle fonti del sapere, la flessibilità dei percorsi formativi, la dimensione collaborativa e interattiva dell’apprendimento. 2. Riduzione dell’insuccesso scolastico. 3. Creazione di un ambiente di apprendimento in cui l’utilizzo di supporti multimediali nello spazio-aula,durante la didattica quotidiana, favoriscono un’articolata personalizzazione degli apprendimenti e percorsi di costruzione collaborativa delle conoscenze 4. Trasformazione del Consiglio di Classe in: - un laboratorio di idee, in cui la condivisione degli obiettivi ha azzerato la burocrazia e l’individualità didattica; - un gruppo di ricerca che è cresciuto professionalmente grazie alla progettazione assistita fornita dall’Università degli Studi di Perugia e dall’USR

  20. Dilatazione dei tempi di insegnamento con una conseguente sensazione di affanno nell’attività didattica programmata. • Diffidenza iniziale nei confronti di una didattica collaborativa e in un insegnamento non più tradizionale. • Mancanza di risorse economiche per l’incentivazione ai docenti per le ore aggiuntive funzionali all’insegnamento; • Tempi scuola che: 1) non permettono attività di compresenza ( per effettuare progetti interdisciplinari o pluridisciplinare i docenti hanno fatto ore di compresenza fuori delle ore curriculari, arrivando anche a lavorare più di 24 ore settimanali, ovviamente gratuite); 2) hanno ridotto i monti ore curriculari di alcune discipline (Italiano, Ed Tecnica, 2°Lingua, ecc)

  21. Esiti sugli apprendimenti L’ambiente di apprendimento è diventato: 1. aperto, con obiettivi verso cui dirigersi, ma con un percorso in continuo adattamento al contesto, alla situazione reale in cui il processo di apprendimento si verifica. 2. più dinamico ( a volte anche caotico in senso positivo), con una progettazione iniziale, rappresentante le intenzioni, ma sempre pronta a cambiare per adattarsi alle condizioni reali dei processi di apprendimento del gruppo-classe.

  22. Esiti sugli apprendimenti Le tecnologie sono state utilizzate :1. per comunicare, per condividere conoscenze, esperienze, per argomentare e contro-argomentare, per affrontare e risolvere problemi, per svolgere attività di apprendimento, per costruire prodotti didattici, per rappresentare la propria conoscenza. 2. per migliorare i processi di apprendimento.

  23. Esiti sugli apprendimenti I docenti hanno cercato di abbandonare la loro centralità e hanno cominciato a lasciare il controllo del processo di apprendimento allo stesso alunno: il successo formativo è stato misurato da come lo studente è stato in grado di costruire una propria conoscenza. Il ruolo del docente ha cominciato a trasformarsi da quello di esperto dei contenuti, a quello di facilitatore e di supporto all’apprendimento.

  24. Ora tocca a voi essere i protagonisti ! Un sorriso, prego !

More Related