1 / 22

DERMATOFITOSI

DERMATOFITOSI. I DERMATOFITI sono funghi capaci di invadere lo strato corneo della cute o altri annessi cutanei costituiti da tessuto cheratinizzato , quali i capelli e le unghie

lovie
Download Presentation

DERMATOFITOSI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. DERMATOFITOSI I DERMATOFITIsono funghi capaci di invadere lo strato corneo della cute o altri annessi cutanei costituiti da tessuto cheratinizzato, quali i capelli e le unghie Le DERMATOFITOSI sono i quadri patologici a carico di cute ed annessi cutanei che possono originarsi in seguito all’infezione da funghi dermatofiti

  2. EZIOLOGIA • I dermatofiti comprendono tre specie: - Trichophyton - Microsporum - Epidermophyton • In ogni specie è possibile individuare dei tipi diversi, ad es. Trichophyton rubrum Microsporum canis Epidermophyton floccosum • I vari dermatofiti possono essere distinti in - antropofili - zoofili - geofili a seconda che il loro serbatoio naturale siano l’uomo, animali o il suolo

  3. EPIDEMIOLOGIA • ZOOFILI: talvolta causano infezione nell’uomo • GEOFILI: raramente causano infezione nell’uomo • ANTROPOFILI: causa principale di dermatofitosi nell’uomo. Tra i miceti più frequentemente isolati: - Trichophyton rubrum, Trichophyton interdigitale, Trichophyton concentricum - Microsporum canis (raro) - Epidermophyton floccosum

  4. PATOGENESI • Trasferimento di ARTROSPORE (forme vegetatitive) dai serbatoi principali alla cute/annessi cutanei dell’uomo • Adesione delle artrospore ai cheratinociti (2-3 ore) • Germinazione delle spore ed invasione dei tessuti PS: le artrospore possono sopravvivere a lungo nell’ambiente esterno, in alcuni casi fino a 15 mesi

  5. PATOGENESI • L’impianto di una dermatofitosi sembra favorito da traumatismi di lieve entità, dalla macerazione e dalla scarsa igiene della cute • Esiste una suscettibilità individuale, i cui fattori predisponenti non sono completamente noti. Es: - composizione in acidi grassi del sebo - tensione locale di CO2 • L’invasione dello strato corneo può determinare una reazioneinfiammatoria locale di entità variabile (intensa per i miceti zoofili) • Durante l’infezione si ha un aumentato turn-over dello strato corneo, favorito anche dalla reazione infiammatoria (possibile meccanismo di difesa?) • L’infezione NON conferisce immunità stabile, potendosi ripetere ad opera delle medesime specie

  6. MANIFESTAZIONI CLINICHE • La lesione tipica è rappresentata da una macula rotondeggiante, con margini rilevati. La porzione centrale è meno infiammata di quella periferica • Le manifestazioni cliniche sono influenzate da: - sede di insorgenza della lesione - specie micotica coinvolta - entità della risposta infiammatoria

  7. MANIFESTAZIONI CLINICHE • TINEA PEDIS • TINEA CRURIS • TINEA CORPORIS • TINEA IMBRICATA • TINEA MANUUM • TINEA FACIEI • TINEA CAPITIS

  8. TINEA PEDISo PIEDE d’ATLETA • Lesioni eritemato-vesicolose che esordiscono solitamente a livello interdigitale, pruriginose • Spesso si estendono alla pianta del piede (infezione “a mocassino”) con tendenza alla cronicizzazione. Può coinvolgere anche le unghie (onicomicosi), il dorso del piede e le gambe • Se non trattato si possono formare tagli e sovrainfezioni batteriche: celluliti • Favorito da piede sudato, scarpe strette, mancata asciugatura dei piedi • Trasmissione per contatto diretto con scaglie di cute infetta • Frequente tra gli adolescenti e i giovani adulti (piscine,palestre, comunità con bagni in condivisione: caserme, scuole)

  9. TINEA CRURIS • Lesione eritematosa pruriginosa in regione inguinale, talora può presentare delle papule e delle pustole • Più frequente nel maschio che nella femmina TINEA MANUUM • Più spesso a carico del palmo della mano, si può estendere anche al dorso • Solitamente a carico di una sola mano, raramente può coinvolgere entrambe TINEA FACIEI • La cute del volto diviene arrossata e pruriginosa, senza che tuttavia si riescano ad individuare i margini della lesione • Spesso coinvolge l’orecchio esterno ed è esacerbata dall’esposizione al sole • TINEA BARBAE: variante a carico del collo e del volto laddove si trova la barba. Solitamente provocata da specie zoofile, si caratterizza per una importante reazione infiammatoria di aspetto follicolare o pustoloso

  10. TINEA FACIEI

  11. TINEA CORPORIS • lesione cutanea molto pruriginosa, con bordo ad anello rilevato, desquamante e con vescicole e zona centrale eritematosa • Le sedi più frequenti sono il tronco e le braccia • Le forme sostenute da miceti antropofili sono caratterizzate da una reazione infiammatoria meno intensa rispetto a quella provocata da miceti zoofili • Può manifestarsi a qualsiasi età, di solito più frequente nei bambini

  12. TINEA CORPORIS

  13. TINEA CORPORIS

  14. TINEA IMBRICATA • Variante di tinea corporis, sostenuta da T.concentricum • Si caratterizza per lesioni desquamative della cute ad anelli concentrici • Soprattutto bambini

  15. TINEA CAPITIS • Lesioni eritematose e pruriginose del cuoio capelluto • L’infezione del capello provoca chiazze di alopecia. si distinguono: - ectothrix: infezione a carico della superficie esterna dello stelo del capello. I capelli si spezzano a qualche mm dalla superficiecutanea - endothrix: infezione interna allo stelo del capello, che si spezza a livello della sua emergenza dal cuoio capelluto • In alcuni casi la flogosi è intensa e l’intera area assume un aspetto pustoloso, rivestendosi di croste essudatizie (tigna favosa) • Rara nell’adulto, più tipica dell’infanzia. Le forme non trattate possono regredire spontaneamente dopo la pubertà

  16. TINEA CAPITIS

  17. ONICOMICOSI • Infezioni dell’unghia. Solitamente si ha il contemporaneo coinvolgimento della cute della mano (dita, palmo) • Può manifestarsi a qualsiasi età, tende ad essere più frequente con la vecchiaia • L’unghia coinvolta tende a cambiare colore (bianca, gialla, bruna), diviene più fragile e friabile

  18. TERAPIA • Solitamente si predilige un trattamento topico (creme, shampoo, unguenti) • Le forme cutanee estese, le onicomicosi e la tinea capitis necessitano di un trattamento sistemico con farmaci per via orale: - terbinafina - griseofulvina - fluconazolo - itraconazolo

More Related