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WALDEMARO MORGESE Presidente per la Puglia dell’ AIB-Associazione Italiana Biblioteche

WALDEMARO MORGESE Presidente per la Puglia dell’ AIB-Associazione Italiana Biblioteche. LE CULTURE, PERCORSI DIFFERENZIATI DI UMANIZZAZIONE FEDERUNI – XXXIII CONGRESSO NAZIONALE, Mola di Bari, 6 giugno 2014. IL RUOLO DELLA CULTURA: QUESTIONE PROBLEMATICA .

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WALDEMARO MORGESE Presidente per la Puglia dell’ AIB-Associazione Italiana Biblioteche

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Presentation Transcript


  1. WALDEMARO MORGESEPresidente per la Puglia dell’AIB-Associazione Italiana Biblioteche LE CULTURE, PERCORSI DIFFERENZIATI DI UMANIZZAZIONE FEDERUNI – XXXIIICONGRESSO NAZIONALE, Mola di Bari, 6 giugno 2014 W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  2. IL RUOLO DELLA CULTURA: QUESTIONE PROBLEMATICA • George Steiner si interrogò 50 anni fa sui legami fra cultura e tentazioni del disumano. • Oggi Pierluigi Battista ha voluto rammentare in un libro che “bibliomania e biblioclastia sono andate troppe volte a braccetto nella storia”. • E se equiparassimo un amministratore pubblico che non finanzia una biblioteca ad un ideale piromane di libri? W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  3. CULTURA O “CULTURE”? • Tramontata ormai l’egemonia storica dell’Occidente, sembra ineluttabile ragionare in termini di “culture” e non più di “cultura”. • Ma oggi sta accadendo qualcosa che sposta ancor più in avanti il problema: la globalizzazione montante costringe a ricatalogareal ribasso il rango da assegnare alle differenziazioni culturali e al rialzo quello da assegnare ai problemi sostantivi con cui si confrontano le culture. • Questo processo per verità accresce il ruolo virtuoso dei percorsi culturali. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  4. “LA SOCIETA DELLO SPETTACOLO” • La globalizzazione planetaria, inoltre, nei suoi aspetti per necessità livellatori e omogeneizzatori, enfatizza il processo di trasformazione della cultura in “spettacolo”, in frivola apparenza, favorendo la torsione in merce dei messaggi valoriali. • Questo processo, al contrario del primo, tende a banalizzare il ruolo dei percorsi culturali, a renderlo scarsamente utile. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  5. AMBIVALENZE DELLA GLOBALIZZAZIONE • Quindi per opposte ragioni (enfatizzazione dei problemi sostantivi versus spettacolarizzazione del messaggio culturale) la cultura/le culture sono sottoposte nell’era della globalizzazione a torsioni contraddittorie. • L’enfatizzazione dei problemi sostantivi conferisce alle culture un ruolo di umanizzazione potenzialmente inusitato rispetto al passato, mentre le tendenze alla spettacolarizzazione agiscono in modo contrario. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  6. I TRE PRINCIPALI “MUTAMENTI EPOCALI” DEL XXI SECOLO • I “problemi sostantivi” cui si è accennato possono essere definiti propriamente i tre principali “mutamenti epocali” del XXI secolo: la società contemporanea è sommamente dinamica talché i cambiamenti sono più rapidi che nel passato. • Questi mutamenti epocali in corso, su cui si esercita (auspicabilmente) il ruolo umanizzatore delle culture, possiamo così elencarli: • 1) modo di produzione dell’economia • 2) biosfera • 3) tecno-scienza e polarizzazione sociale. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  7. MODO DI PRODUZIONE DELL’ECONOMIA • L’attuale modo di produzione economico lo definiamo correntemente “modo capitalistico”. • Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sia immodificabile, perché invece si sta modificando decennio dopo decennio. • E’ importante però capire che il modo di produzione capitalistico si sta modificando naturalmente, non per effetto di ukase (atti volontaristici)! • Il mutamento avviene in direzione dell’economia del dono: l’economia “civile” di cui parlano alcuni economisti. • Non si tratta dell’introduzione di elementi di non-mercato nel mercato, né di giustapporre un non-mercato al mercato, bensì di umanizzare il mercato in quanto tale, trasformandolo progressivamente in “economia civile”. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  8. BIOSFERA • La vita del nostro Pianeta (la “Terra Madre” di Ermanno Olmi, la “Gaia” di James Lovelock), considerata nei suoi parametri ambientali, è sottoposta ad una fortissima “impronta ecologica”: potrebbe anche avvicinarsi il crack. • Le culture possono svolgere un ruolo positivo rispetto a questa problematica cruciale, sensibilizzando di più i popoli, a patto che le culture si dimostrino pienamente consapevoli dell’indispensabile centralità che ha l’uomo nella biosfera e della necessità di riporre fiducia nelle sue capacità. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  9. TECNO-SCIENZA E POLARIZZAZIONE SOCIALE • Il terzo mutamento planetario in atto è indotto dalla tecnoscienza, dato che il “sapere” (il Knowledge degli anglosassoni) sta diventando la principale forza produttiva del XXI secolo. • Sembra paradossale, ma lo sviluppo del “sapere” produce in questa fase della globalizzazione una polarizzazione sociale sempre più spinta: delineando la formazione di due strati di umanità, il ristretto strato dei privilegiati del sapere e l’amplissimo strato dei nuovi diseredati (i “robotizzati”, i detentori di lavoro dequalificato o routinario). • Solo le culture, esercitando un ruolo di nuovo welfarismo, possono garantire ai “robotizzati” una qualche chance, premessa per la futura, progressiva correzione della frattura sociale. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

  10. “REQUIEM” PER LA SCUOLA? • Le culture sono quindi chiamate, nell’era della globalizzazione, a ricatalogare alla radice i propri centri focali di interesse, incentrandoli sui mutamenti epocali in atto. • In particolare dovrà farlo il sistema educativo, sia “formale” che “informale”: la scuola soprattutto – dalle materne alle università - dovrà inglobare la sensibilità per i tre mutamenti planetari in atto nei suoi programmi disciplinari e nelle azioni di formazione e aggiornamento del corpo docente. • Le dinamiche della modernità planetaria sono apparentemente contraddittorie, quindi difficili da interpretare e affrontare: spetta alle culture risolvere vittoriosamente questo cimento, che è al massimo grado un “cimento per umanizzare”. W. Morgese - FEDERUNI 6.6.2014

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