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i costruttori dell’Europa

* educazione * istruzione * formazione * lavoro nello scenario europeo dicembre 2010 a cura di maurizio tiriticco.

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Presentation Transcript


  1. * educazione * istruzione * formazione * lavoro nello scenario europeodicembre 2010a cura di maurizio tiriticco formaz/lavoro/europa 2010

  2. INDICE 0. I “nonni e i padri dell’Europa 1.Un po’ di storia europea2. La cultura, la ricerca, la proposta educativaoltre le due culture: pensiero lineare e pensiero spaziale3. Dalla Costituzione europea del 2004 al Trattato di Lisbona del 2007/094. Conoscenze e competenze5. Gli obiettivi di Lisbona6.Un po’ di storia italiana7. L’Italia verso l’Unione Europea8. L’Italia: il nuovo obbligo e la svolta verso le competenze formaz/lavoro/europa 2010

  3. i costruttori dell’Europa 0 Carlo Cattaneo (1801-1869) Vincenzo Gioberti (1801-1852) Giuseppe Mazzini (1805-1872) Carlo Pisacane (1818-1857) Alcide De Gasperi (1881-1954) Ernesto Rossi (1897-1967) Altiero Spinelli (1907-1986) Eugenio Colorni (1897-1944) Konrad Adenauer (1876-1967) Robert Shuman (1886-1963) Jean Monnet (1888-1979) Paul Henri Spaak (1899-1972) formaz/lavoro/europa 2010

  4. Un po’ di storia europea- dal ’51 agli anni ’90- dalla CECA all’UE- dalla formazione professionale all’istruzione 1 formaz/lavoro/europa 2010

  5. Formazione e Istruzione in Europa1. Trattato di Parigi del 1951Nasce la CECA, Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio. Viene instaurato il mercato comune per il carbone e i minerali di ferro. I sei Paesi, Italia, Francia, Germania, BElgique, NEderland, LUXembourg (BENELUX) sopprimono i dazi doganali e le restrizioni quantitative sulle materie prime2. Trattati di Roma del 1957► Il Trattato che istituisce l’EURATOM, la Comunità europea dell'energia atomica► Il Trattato che istituisce la CEE, Comunità Economica Europea - la formazione professionale come leva delle politiche del lavoro al servizio del mercato più che della persona: resiste il concetto della FP come addestramento all’uso delle macchine nei processi lavorativi formaz/lavoro/europa 2010

  6. 3. Anni Sessanta e fine anni SettantaL’evoluzione delle tecnologie, dell’automazione e dell’informatica trasformano i processi di lavorazione e richiedono competenze elevate e complesse Nella Formazione Professionale si tendono a superare il concetto e la pratica di addestramento formaz/lavoro/europa 2010

  7. 4. 1975 – nasce il ll Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, è stato fondato nel 1975 ed è l’agenzia europea incaricata di promuovere e sviluppare l’istruzione e la formazione professionale nell’Unione europea. La sede del Cedefop, originariamente a Berlino, è stata trasferita nel 1995 a Salonicco. Il Centro dispone di un ufficio di collegamento a Bruxelles formaz/lavoro/europa 2010

  8. I compiti del Cedefop sono i seguenti- raccogliere una documentazione selettiva e provvedere all’analisi dei dati- contribuire allo sviluppo e al coordinamento della ricerca- garantire l’utilizzazione e la diffusione delle informazioni- promuovere un’impostazione concertata dei problemi di istruzione e formazione professionale- costituire un forum di discussione e scambio di idee Per il periodo 2009-11, il Cedefop ha definito le seguenti priorità a medio termine in relazione alle proprie attività e alle informazioni che fornisce:- migliorare l’accesso all’apprendimento, alla mobilità e all’integrazione sociale- stimolare e valorizzare l’apprendimento- sostenere le reti e i partenariati nell’UE allargata formaz/lavoro/europa 2010

  9. 5. Atto Unico del 1987Si procede ad una revisione dei trattati di Roma al fine di rilanciare l'integrazione europea e portare a termine la realizzazione del mercato interno. Si modificano le regole di funzionamento delle istituzioni europee e si ampliano le competenze comunitarie, in particolare nel settore della ricerca e sviluppo, dell'ambiente e della politica estera comune. Si avvia un primo embrione di Unione politica formaz/lavoro/europa 2010

  10. 6. Trattato di Maastricht del ’91- nasce l’UE - l’istruzione diventa fattore di sviluppo- con laDimensione Europea dell’Educazionenon si modificano gli ordinamenti scolastici dei singoli Paesi, ma si individuano tre percorsi curricolari comunile origini storiche, culturali, civilila ricerca scientifica e le tecnologiele competenze linguistiche7. Maastricht – 15 dicembre 200432 ministri dell’istruzione europei sottolineano la necessità di giungere ad un sistema unitario di formazione e qualificazione professionale per rilasciare certificazioni leggibili e spendibili in tutti i Paesi dell’Unione formaz/lavoro/europa 2010

  11. La cultura e la ricercaper l’Europadella conoscenzae delle competenze 2 formaz/lavoro/europa 2010

  12. Una premessa necessariaDalla"Dichiarazione mondiale sull'educazione per tutti: dare risposta ai bisogni fondamentali di apprendimento“(UNESCO - Conferenza mondiale sull'educazione 1990) formaz/lavoro/europa 2010

  13. Articolo1"Ogni persona - bambino, giovane e adulto - dovrà poter beneficiare di opportunità educative progettate per rispondere ai loro fondamentali bisogni di apprendimento. Questi bisogni comprendono sia gli strumenti essenziali di apprendimento (literacy, espressione orale, numeracy e problem solving) sia i contenuti di base (conoscenze, abilità, valori e attitudini) necessari agli esseri umani per poter sopravvivere, sviluppare le loro capacità, vivere e lavorare dignitosamente, partecipare pienamente allo sviluppo, migliorare la qualità della loro vita, prendere decisioni informate e continuare ad apprendere" formaz/lavoro/europa 2010

  14. Alcune definizioni di "literacy“► per IALS (International Adult Literacy Surveys) è "la capacità di capire e utilizzare l'informazione scritta nelle attività quotidiane per raggiungere i propri obiettivi e sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità"► per PISA 2000 (Programme for International Student Assessment) la "reading literacy" è "la comprensione e l'utilizzazione di testi scritti e la riflessione su di essi al fine di raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e svolgere un ruolo attivo nella società" formaz/lavoro/europa 2010

  15. Alcune definizioni di "numeracy“► per ALL (Adult Literacy and Lifeskills Survey) sono "le conoscenze e le capacità necessarie per gestire le richieste matematiche delle diverse situazioni;► per PISA 2000 la "mathematical literacy" è "la capacità di identificare, capire, utilizzare la matematica, e di dare giudizi fondati sul ruolo che la matematica gioca nella vita privata, presente e futura degli individui, nella vita lavorativa, nella vita sociale e nella vita di cittadini impegnati e riflessivi”► per PISA 2000 la “literacy scientific” è "la capacità di usare le conoscenze scientifiche, di identificare i problemi, di trarre coclusioni basate sulle prove per poter assumere decisioni in merito al mondo naturale e ai cambiamenti operati su di esso dall'attività umana” formaz/lavoro/europa 2010

  16. COMPETENZE ESSENZIALI PER RIUSCIRE NELLA VITAE PER IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA‘Agire in modo autonomoCapacità di difendere e affermare i propri diritti, interessi, responsabilità, limiti e bisogniCapacità di definire e realizzare programmi di vita e progetti personaliCapacità di agire in un quadro d'insieme, in un contesto ampioServirsi di strumenti in maniera interattivaCapacità di utilizzare la lingua, i simboli e i testi in maniera interattivaCapacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in maniera interattivaCapacità di utilizzare le nuove tecnologie in maniera interattivaFunzionare in gruppi socialmente eterogeneiCapacità di stabilire buone relazioni con gli altriCapacità di cooperareCapacità di gestire e risolvere i conflittidal Rapporto DeSeCo/Ines (DEfinition and SElection of COmpetencies) del 2003 formaz/lavoro/europa 2010

  17. Francia, 2006 – “socle commun de connaissances et compétences” per la scuola dell’obbligo organizzato in sette competenze1. padronanza della lingua francese2. uso di una lingua straniera moderna 3. competenze di base in matematica e nella cultura scientifica e tecnologica4. padronanza delle comuni tecnologie dell'informazione e della comunicazione 5. cultura umanistica 6. competenze sociali e civiche 7. autonomia e capacità di iniziativa Ciascun gruppo di competenze è una combinazione di 1) conoscenze fondamentali per il nostro tempo2) capacità di utilizzarle in situazioni diverse3) comportamentiindispensabili nella vita, come la disponibilità a rapportarsi agli altri, il gusto per la ricerca della verità, il rispetto di sé e degli altri, la curiosità e la creatività formaz/lavoro/europa 2010

  18. Libro Bianco di Jacques Delors - 1993Crescita, competitività, occupazioneLibro Bianco Cresson-Flyn - 1995Insegnare e apprendere: verso la società conoscitivaCeri-Ocse – 1996Apprendere a tutte le età: le politiche educative e formative per il XXI secolo formaz/lavoro/europa 2010

  19. Jacques Delors 1996rapporto Unesco Learning: the Treasure within i quattro pilastri dell’educazione1) Imparare a conoscere2) Imparare a fare – passaggio dal concetto di abilità a quello di competenza, in forza della progressiva dematerializzazione del lavoro e dello sviluppo dei servizi3) Imparare a vivere insieme – muoversi alla scoperta dell’altro e tendere verso obiettivi comuni4) Imparare ad essere – l’impresa più difficile in una società complessa, globalizzata, frammentata. formaz/lavoro/europa 2010

  20. Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Nizza, 7 dicembre 2000diritto alla vita, proibizione della tortura e della schiavitù, diritto alla libertà e alla sicurezza, diritto di proprietà e di asilo, diritto di voto e di eleggibilità, protezione dei dati personali e diritto di accesso ai documenti, libertà di pensiero, religione, espressione, informazione, riunione, associazione, impresa, delle arti e delle scienze, diritto all’istruzione, uguaglianza davanti alla legge, non discriminazione delle diversità culturali, religiose, linguistiche, parità U/D, diritti dei bambini e degli anziani, divieto del lavoro minorile, inserimento dei disabili, libertà di circolazione e di soggiorno, sicurezza, assistenza sociale, protezione dell’ambiente… formaz/lavoro/europa 2010

  21. Edgar MorinLes sept savoirs nécessaires à l’éducation du futurUnesco- Paris, 2000 formaz/lavoro/europa 2010

  22. 1. potenziare lo studio dei caratteri mentali, culturali della conoscenza umana per evitare errori o illusioni2. insegnare a cogliere le relazioni che corrono tra le parti e il tutto in un mondo complesso 3. insegnare la condizione umana per mostrare il legame che corre tra l’unità e la diversità 4. insegnare come tutti gli esseri umani siano di fronte agli stessi problemi di vita e di morte5. insegnare a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze 6. insegnare la reciproca comprensione perché le relazioni umane escano dallo stato di incomprensione; 7. educare ad una nuova etica: l’essere umano è allo stesso tempo individuo, parte di una società, parte di una specie, in funzione di una cittadinanza terrestre. formaz/lavoro/europa 2010

  23. commento al secondo e al quintodei sette saperi di MorinUn soggetto, posto di fronte ad un ordine lineare di elementi, passa dall’uno all’altro secondo successioni oggettivamente PREDETERMINATEUn soggetto, posto di fronte ad un insieme non ordinato e complesso di elementi, COSTRUISCEle relazioni secondo sue personali scelteSono i due percorsi con cui opera il nostro cervello formaz/lavoro/europa 2010

  24. L’emisfero sinistro presiede alle operazionilineari, discrete, digitali, sequenziali, diacroniche Si tratta delle operazioni convergenti comuni a tutti i soggetti e da tutti condivisibiliordinare dal più piccolo al più grande, dal più leggero al più pesante, dal più corto al più lungo // 3 x 3 = 9 // una camicia è una camicia // una mela non è una pera // cercare tutte le scarpe n. 42 L’emisfero destro presiede alle operazionispaziali, continue, analogiche, reticolari, sincroniche Si tratta delle operazioni divergenti che caratterizzano un soggetto e lo distinguono da un altroposso sempre dire che 3 x 3 fa 10!!! // la cravatta stupenda per chi la regala è una schifezza per chi la riceve // ad alcuni piacciono le mele, ad altri no! formaz/lavoro/europa 2010

  25. emisfero sinistro operazioni lineari sequenziali discrete emisfero destro operazioni spaziali reticolari continue cervello Le successioni lineari Le relazioni spaziali formaz/lavoro/europa 2010

  26. il pensiero lineare discreto sequenziale è necessario per… …discriminare, associare, ordinare, classificare, seriare, indurre, dedurre, elencare, estrapolare, eseguire procedure, applicare regole, analizzare, misurare, valutare secondo criteri dati… 5 4 la numerazione è oggettiva!!! 1 2 3 così procede un testo… così corre un treno… formaz/lavoro/europa 2010

  27. formaz/lavoro/europa 2010

  28. RiassumendoLa logica ti porta da A a B.L’immaginazione ti porta ovunque!Albert Eistein formaz/lavoro/europa 2010

  29. Oggi i processi di insegnamento nei Paesi ad alto sviluppo non possono non tener conto delle ricadute che le ricerche di Delors, Morin e tanti altri comportano. Le Indicazioni per il curricolo (Fioroni) e il documentoDe Toni, Persona, tecnologia, professionalità, gli Istituti Tecnici e Professionali come scuole dell'innovazione(Fioroni)sono direttamente ispirati a tali orientamenti! La Gelmini ha fatto propri i documenti relativi all’istruzione tecnica e professionale. formaz/lavoro/europa 2010

  30. ● dalla Costituzione europea – Roma 2004● al Trattato – Lisbona 2007/09Si ricordi che la Costituzione, bocciata dai referendum francese e olandese, attualmente non è più in vigore.Tante speranze sono andate in fumo!Ma domani… è un altro giorno! 3 formaz/lavoro/europa 2010

  31. Costituzione europea – Roma, 29 ottobre 2004 formaz/lavoro/europa 2010

  32. dalla Costituzione dell’Unione europea, sottoscritta in Roma il 29 ottobre 2004 da 25 capi di Stato e di governooggi… purtroppo superatamotto – Uniti nelle diversitàarticolo II – 74 Ogni persona ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua. Questo diritto comporta la facoltà di accederegratuitamente all’istruzione obbligatoria.articolo III – 282 L’Unione contribuisce allo sviluppo di un’istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendone e completandone l’azione. Rispetta pienamente la responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell’insegnamento e dell’organizzazione del sistema di istruzione, come pure le diversità culturali e linguistiche.articolo III – 283 L’Unione attua una politica di formazione professionale che sostiene e completa le azioni degli Stati membri. formaz/lavoro/europa 2010

  33. dal Trattato firmato il 13 dicembre 2007 a Lisbona dai capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri dell’Unione europeaarticolo 13 – Libertà delle arti e delle accademie Le arti e la ricerca scientifica sono libere. La libertà accademica è rispettata. articolo 14 – Diritto all’istruzioneOgni individuo ha diritto all’istruzione e alla formazione professionale e continua. Questo diritto comporta la facoltà di accedere gratuitamente all’istruzione obbligatoria. La libertà di creare istituti d’insegnamento, nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secondo le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio. formaz/lavoro/europa 2010

  34. articolo 15 – Libertà professionale e diritto al lavoroOgni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una professione liberamente scelta o accettata. Ogni cittadino dell’Unione ha la libertà di cercare un lavoro, di lavorare, di stabilirsi o di prestare servizio in qualunque Stato membro. I cittadini dei Paesi terzi che sono autorizzati a lavorare nel territorio degli Stati membri hanno diritto a condizioni di lavoro equivalenti a quelle di cui godono i cittadini dell’Unione.articolo 22 – Diversità culturale, religiosa e linguistica L’Unione rispetta le diversità culturali, religiose e linguistiche. formaz/lavoro/europa 2010

  35. Trattato di Lisbona – 13 dicembre 2007 formaz/lavoro/europa 2010

  36. L’approvazione del Trattato di Lisbona non ha avuto vita facile. Fino al giugno 2008 era stato approvato da Austria, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria.L’Irlanda, con il referendum popolare del 13 giugno 2008, aveva bocciato il Trattato con il 53,4% dei voti. Poi con il nuovo referendum del 2 ottobre 2009 lo ha approvato… ed infine… formaz/lavoro/europa 2010

  37. Finalmente, 2009!!!L'Unione Europea, grazie alla tanto attesa firma della Repubblica Ceca, ha una specie di Costituzione, il Trattato di Lisbona, ratificato infine da tutti i 27 Stati membri. La neonata “carta costituzionale” adotta ufficialmente la Carta dei diritti fondamentali dell'UE (edizione del 2000 rinnovata a Strasburgo il 12/12/2007) che, così, acquisisce pari valore con le legislazioni in atto nei vari paesi. formaz/lavoro/europa 2010

  38. conoscenze e competenzedel cittadino lavoratorenella società complessadel nuovo millennio 4 formaz/lavoro/europa 2010

  39. al cittadino/lavoratore oggia qualsiasi livello di responsabilità e attività si richiedono* conoscenze/competenze di base (livello 1 QEQ - EQF)* conoscenze/competenzetrasversali* conoscenze/competenzespecialistiche (liv. 2- 8 QEQ - EQF)nonché* fluidità, flessibilità e divergenza cognitiva* disponibilità al cambiamento* competenze organizzative e relazionali* competenze progettuali* capacità di valutazione e di autovalutazione* capacità di scelta e di decisione* capacità di apprendere per tutta la vita formaz/lavoro/europa 2010

  40. una politica europea per un riconoscimento di crediti, qualifiche, titoli, diplomi…dall’ECTS - 1989al ECVET - 2009e al QEQ - EQF - 2006 - 2008 formaz/lavoro/europa 2010

  41. le qualifiche in Europa e in Italia Nel 1989, nell'ambito del programma Erasmus, è stato introdotto l’ECTS, un sistema di riconoscimento di crediti da utilizzare a livello istituzionale, regionale, nazionale ed europeo. E’ uno dei principali obiettivi del Processo di Bologna del giugno 1999 il livello 1 riguarda l’uscita dall’obbligo formaz/lavoro/europa 2010

  42. Il sistema ECTSè stato rielaborato e ha dato luogo nel 2009 al sistema ECVETEuropean Credit Trasfer System for Vocational Education and Training sempre al fine di facilitare la capitalizzazione e il trasferimento dei risultati dell’apprendimento di una persona che passa da un sistema di apprendimento o di qualifica ad un altro formaz/lavoro/europa 2010

  43. Quadro Europeo delle QualificheEuropean Qualifications FrameworkRaccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 settembre 2006(vedi edizione 23 aprile 2008)Prescrive che tutti i sistemi di istruzione e formazione professionale dell’UE dichiarino entro il 2012 a quale degli 8 livelli europei corrispondano i loro titoli, qualifiche, diplomi, lauree, specializzazioni… nazionali formaz/lavoro/europa 2010

  44. Quadro Europeo delle QualificheRaccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 settembre 2006possibili corrispondenze dei livelli di uscita italiani con quelli indicati dall’UE ? nodi da sciogiiere entro il 2012 ? • Italia • Fine obbligo • Qualifica triennale 17 anni • Qualifica o diploma quadriennale 18 anni • Qualifica o diploma quinquennale 19 anni • Istruzione Tecnica Superiore biennale • Istr. Tecn. Sup. triennale o Laurea breve • Laurea magistrale • Dottorato, master… • QEQ - EQF • Livello 1 • Livello 2 • Livello 3 • Livello 4 • Livello 5 • Livello 6 • Livello 7 • Livello 8 formaz/lavoro/europa 2010

  45. Competenze indicate dal Quadro Europeo delle Qualifiche Livello 1 – lavorare o studiare sotto supervisione diretta in un contesto strutturato – NB - nel caso italiano si lavora solo dopo i 17 anni Livello 2 – lavorare o studiare sotto supervisione diretta con una certa autonomia Livello 3 – … (omissis) Livello 4 – autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento – supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro e di studio Livelli 5, 6, 7 – … (omissis) Livello 8 – dimostrare un grado elevato di autorità, innovazione, autonomia, integrità scientifica e professionale, e un impegno sostenuto verso lo sviluppo di nuove idee o processi all’avanguardia in contesti di lavoro o di studio, tra cui la ricerca formaz/lavoro/europa 2010

  46. gli obiettivi di Lisbona 5 formaz/lavoro/europa 2010

  47. Consiglio europeo di Lisbonadel 23–24 marzo 2000 I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare la qualità e il livello dell’occupazione Devono evitare che le competenze acquisite siano rese obsolete dai rapidi cambiamenti Tre concetti forti:* sviluppo dei centri dell’apprendimento* promozione di nuove competenze di base soprattutto nelle TIC* qualifiche più trasparenti formaz/lavoro/europa 2010

  48. La “strategia di Lisbona”Consiglio europeo del 2000obiettivo strategico“l'economia dell’Unione europea basata sulla conoscenza può diventare la più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”i 5 obiettivi da realizzare entro il 2010da tutti gli Stati membri formaz/lavoro/europa 2010

  49. I cinque obiettivi di Lisbona per il 2010… abbandono precoce: meno 10% laureati in matematica, scienze e tecnologia: più 15% diplomati: almeno l’85% dei 22enni difficoltà literacy dei 15enni: meno 20% lifelong learning: almeno il 12% della popolazione di 25/64 anni …sembra che fino ad oggi nessun Paese li abbia raggiunti formaz/lavoro/europa 2010

  50. Un po’ di storia italianaevoluzione dell’istruzionee della formazione professionale 6 formaz/lavoro/europa 2010

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