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PIANO INTEGRATO DI SALUTE 2012-2016

PIANO INTEGRATO DI SALUTE 2012-2016. Gruppo di Lavoro 1 Nottola 24 maggio 2012. CENSIMENTO ATTIVITÀ IN ESSERE. PISLL – Dipartimento Prevenzione ISP – Dipartimento Prevenzione Consultorio e Educazione alla Salute Az USL 7 Servizi Sociali Az USL 7 Ser.T. Az USL 7

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PIANO INTEGRATO DI SALUTE 2012-2016

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  1. PIANO INTEGRATO DI SALUTE 2012-2016 Gruppo di Lavoro 1 Nottola 24 maggio 2012

  2. CENSIMENTOATTIVITÀ IN ESSERE • PISLL – Dipartimento Prevenzione • ISP – Dipartimento Prevenzione • Consultorio e Educazione alla Salute Az USL 7 • Servizi Sociali Az USL 7 • Ser.T. Az USL 7 • Dott. Ciacci – Medici di Medicina Generale • Associazione Amica Donna

  3. Componenti del Gruppo • Ogni componente illustra cosa viene attualmente fatto in relazione all’Area Tematica

  4. REPORT INDICATORI • Fenomeni rilevanti nell’area della Valdichiana Senese: • OPPORTUNITA’ • CRITICITA’

  5. MODALITA’ OPERATIVE (Progetti) AREA TEMATICA: • Analisi dei dati (150 indicatori) • Progetti in atto o pregressi • Rilevanze da profilo di salute • Rilevanze da esperienza diretta • Priorità • Obiettivi • AZIONI – PROGRAMMI – PROGETTI PIANO INTEGRATO DI SALUTE COMPITO A CASA: Scheda di rilevazione di cosa si sta facendo ENTRO FINE GIUGNO

  6. Progetto di attività • TITOLO • IDENTIFICATIVO AREA TEMATICA • OBIETTIVO GENERALE E/O OBIETTIVI SPECIFICI • SOGGETTI/STRUTTURE COINVOLTI • COORDINATORE DEL PROGETTO • BENEFICIARI DEL PROGETTO • FINANZIAMENTO DEL PROGETTO • BREVE DESCRIZIONE GENERALE • AZIONI SPECIFICHE,TEMPI DI REALIZZAZIONE E/O LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI • RISULTATI ATTESI • INDICATORI DI PROCESSO E DI SALUTE • FONTE DEL DATO DI VERIFICA • VALORE DELL’INDICATORE ATTESO OSSERVATO

  7. CONCLUSIONI L’attività di scambio dell’informazione di cosa ogni associazione o componente singolo fa è stata UTILE. • Diversi soggetti hanno scoperto di operare su terreni in cui già operano altri. E’ necessario trovare comunicazione e sinergia. • Probabilmente l’assenza di risorse non è un vincolo se riusciamo a convogliare le diverse risorse su obiettivi comuni (razionalizzazione) recuperando risorse mal utilizzate per carenza di comunicazione. • Riorientare tutti gli obiettivi tenendo conto delle mutate condizioni economiche dei cittadini soprattutto delle fasce più deboli ma anche delle nuove fasce deboli (quella che era prima la classe media si adagia verso soglie di povertà) diventa l’obiettivo generale. • Necessario individuare obiettivi concreti in modo da riuscire effettivamente a realizzare ma anche tenere sotto controllo ciò che si progetta di fare. • Progetto PASSI centrale sia come fonte di dati che come strumento di valutazione dei progetti

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