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TIBERIO GRACCO (cd. fase tribunizia)

TIBERIO GRACCO (cd. fase tribunizia). RIFORMA AGRARIA LEX SEMPRONIA AGRARIA 133 a.C. (Lex Licinia Sextia del 367 a.C.)

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TIBERIO GRACCO (cd. fase tribunizia)

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Presentation Transcript


  1. TIBERIO GRACCO (cd. fase tribunizia) • RIFORMA AGRARIA • LEX SEMPRONIA AGRARIA 133 a.C. (Lex Licinia Sextia del 367 a.C.) • TRESVIRI AGRIS DANDIS ADSIGNANDIS IUDICANDIS (eletti dai concilia plebis: Publio Mucio Scevola, Publio Licinio Crasso Muciano, Tiberio Gracco): ogni pater familias non più di 500 iugeri di ager publicus + 250 per ogni filius con un massimo di 1000, il resto suddiviso in lotti inalienabili di 30 iugeri + vectigal • [tesoro di Attalo III re di Pergamo, lasciato in eredità a Roma] • Intercessio ad opera di Marco Ottavio • LEX SEMPRONIA DE M. OCTAVII ABROGANDO

  2. Ripresentazione candidato nel 132 a.C. • Publio Cornelio Scipione Nasica pont. max. • (console Publio Mucio Scevola) • Senatusconsultum ultimum (hostis rei publicae) • 129 a.C. console Scipione Emiliano lex de lege Sempronia agraria abrogando (console Sempronio Tuditano, inviato in Istria)

  3. GAIO CRACCO • 123 a.C. NUOVA LEX SEMPRONIA AGRARIA (VECTIGAL, FONDAZIONE DI COLONIE: LEX DE COLONIIS DEDUCENDIS? a Cartagine) • ALTRE LEGES SEMPRONIAE 123-122 a.C. • - FRUMENTARIA (imponeva la vendita di partite di grano a prezzo fisso, inferiore a quello di mercato) • - IUDICIARIA (pro equites) • - DE PROVINCIA ASIA A CENSORIBUS LOCANDA (appalti per la riscossione delle imposte nelle province assegnati a Roma per il tramite di un’asta pubblica, collegi di publicani) • - DE CAPITE CIVIS (contro le q.str. ex s.c., e contro il s.c. ultimum e i tribunali straiordinarii del 132 a.C.)

  4. - (ROGATIO) DE SUFFRAGIORUM CONFUSIONE • - (ROGATIO) DE CIVITATE SOCIIS DANDA (cittadinanza ai latini, latinità con diritto di voto in una tribù agli italici) • - 123. a.C. LEX ACILIA REPETUNDARUM (149 a.C. Lex Calpurnia: quaestiones perpetuae)

  5. MARCO LIVIO DRUSO (tribuno della plebe 122 a.C.) • - ROGATIO LIVIA AGRARIA • - ROGATIO LIVIA DE COLONIIS DUODECIM DEDUCENDIS • - ROGATIO LIVIA FRUMENTARIA • - ROGATIO LIVIA DE PROVOCATIONE LATINIS CONCEDENDA • (candidatura nel 122 a.C., sconfitta, arruolamento e invio di coloni a Cartagine, rivolta, repressione ad opera del console Lucio Opimio ex s.c. ultimum)

  6. - 121 a.C. abolizione del divieto di alienazione lotti assegnati • - Lex Thoria del 118 a.C.: sospese le assegnazioni, abolito il triumvirato agrario, riconosciuto il carattere definitivo dei possessi, • - Lex agraria del 111 a.C.: abolito il vectigal, le possessiones convertite in proprietà

  7. DAI GRACCHI A SILLA • LA NASCITA DELLE PRIME FORME DI POTERE PERSONALE • - GAIO MARIO (107 a.C.), CONSOLE DAL 104 AL 100 A.C. (guerra giugurtina 111-105 a.C.) • RIFORMA DELL’ESERCITO (MERCENARIO)

  8. BELLUM SOCIALE (91-88) • 126 a.C. Plebiscito Giunio (espulsi da Roma i non cives) • 125 a.C. rogatio del console Fulvio Flacco per estendere la cittadinanza romana ai socii (non passò) • 95 a.C. Lex Licinia Mucia (quaestio contro chi si comportasse da cittadino senza esserlo) • 91 a.C. il tribuno Marco Livio Druso propose che si concedesse la cittadinanza romana agli Italici federati (90 a.C. poco prima della votazione viene assassinato)

  9. Obiettivo socii italici: ottenere la cittadinanza romana o, diversamente, l’indipendenza, dando vita a una nuova struttura politica di tipo federale (capitale Confinium, denominata Italica, con magistrature e senato) • 90 a.C. Lex Iulia de civitate latinis (et sociis) danda • 89 a.C. Lex Plautia Papiria de civitate sociis danda • (concessa la cittadinanza ai latini e agli italici rimasti fedeli poi a tutti coloro che entro 60 gg., residenti in Italia, avessero dichiarato al pretore di volere divenire cittadini) • 89 a.C. Lex Pompeia (riconosce il ius Latii ai popoli situati tra il Po e le Alpi, dunque fuori dall’Italia propriamente intesa) • (iscrizione dei nuovi cives non in tutte le 35 tribù ma solo in 8-10 tribù)

  10. LUCIO CORNELIO SILLA • Console nell’88 a.C. (guerra contro Mitridate re del Ponto, prospettive di vittoria e di ricchezza per l’esercito) • Rivolta di populares fomentata da Caio Mario con l’aiuto del tribuno della plebe Publio Sulpicio Rufo • (costui si fece autore della proposta volta a ricomprendere i nuovi cives italici in tutte le 35 tribù e di quella ‘ut Sillae imperium abrogeretur’)

  11. Silla marcia su Roma con il suo esercito (dentro il pomerio). • Con un s.c. ultimum fece dichiarare Mario, che fuggì in Africa, e Publio Sulpicio Rufo, che fu ucciso, hostes rei publicae (il senato dichiarò la nullità delle leggi sulpicie, cassate perché ritenute imposte con la forza: per vim latae).

  12. Lectio senatus (600) Ripristinato l’ordine Silla riparte per il Ponto (87-83 a.C.) Mario ne approfitta per tornare a Roma (L. Cornelio Cinna suo partigiano eletto console; si attuano vendette e stragi) Mario assunto il 7^ consolato muore nell’86 a.C.

  13. Cinna assassinato dai suoi stessi soldati nell’84 a.C. • Nell’83 a.C. Silla sbarca a Brindisi e con il suo esercito marcia su Roma, il 25 agosto dell’82 entra in città (vittoria alla porta Collina)

  14. 82 a.C. Lex Valeria de Sulla dictatore legibus scribundis et rei publicae constituendae (per 3 anni 81-79 a.C.?) • - Liste di proscrizione (beni immobili venduti e terreni confiscati e assegnati ai veterani) • 79 a.C. Silla si ritira a vita privata (morì l’anno seguente)

  15. RIFORME SILLA • LEGES CORNELIAE 88-82 a.C. • - de comitiis centuriatis • - de tribunicia potestate • - de provincia Asia • - iudiciaria • - de provinciis ordinandis • - pretori (8), questori (20) • - frumentationes • Lex Aurelia de tribunicia potestate 75 a.C. (console C. Aurelio Cotta) • Lex Aurelia iudiciaria 70 a.C. (pretore L. Aurelio Cotta)

  16. GNEO POMPEO Gneo Pompeo (aveva combattuto a fianco di Silla nella presa di Roma dell’82) 77-73 a.C. campagna in Spagna 73-71 (col pretore Caio Licinio Crasso) bellum Spartacium. Alleanza tra Pompeo (console nel 70 a.C.) e Crasso

  17. 67 a.C. Lex Gabinia de bello piratico (tribuno Aulo Gabinio, concesso a Pompeo privato cittadino, l’imperium proconsolare triennale, su tutto il Mediterraneo e per 50 miglia entro la terra ferma, comando di 20 legioni e flotta di 500 navi) • 66 a.C. Lex Manilia de imperio Cn. Pompei (conferito un imperium triennale comprensivo del governatorato delle province d’Asia, Bitinia e Cilicia, per condurre la guerra contro Mitridate conclusa con successo nel 63)

  18. Ristabilito l’ordine in Oriente, Pompeo nel dicembre del 62 a.C. torna in Italia (congeda l’esercito a Brindisi, nel gennaio 61 arriva nei pressi di Roma e ottiene il trionfo) • Politicamente isolato, decide di allearsi con Cesare, pretore nel 62, quindi proconsole della Spagna ulteriore, e con Licinio Crasso (I^ Triumvirato, per 5 anni: accordo privato tra Cesare - Pompeo - Crasso)

  19. Console nel 59, Cesare fece votare una serie di provvedimenti favorevoli agli altri due triumviri (es. Leges Iuliae agrariae), in cambio ottenne con la • Lex Vatinia de provincia Caesaris, l’imperium sulla Gallia Cisalpina, e sull’Illirico con 3 legioni, il senato aggiunse la Gallia Narbonense e una quarta legione (per 5 anni: dall’1-3-59 all’1.3.54)

  20. - Luglio 56 a.C. a Lucca prorogato il Triumvirato per altri 5 anni (Giulia, figlia di Cesare, sposa di Pompeo) • - Pompeo e Crasso (consoli per il 55 a.C., quindi il primo governo della Spagna - in realtà rimase a Roma e vi mandò dei legati - il secondo della Siria, vi morirà nel 53 a Carre) • - 55 a.C. Cesare si vide da una lex Pompeia Licinia de provincia C. Iulii Caesaris prorogato per altri 5 anni il proconsolato sulle Gallie e sull’Illirico

  21. - 54 a.C. muore Giulia • - 53-52 periodo di disordini a Roma (interreges) • - 52 a.C. Pompeoè eletto, a seguito di proposta presentata dall’interrex Servio Sulpicio, previo parere favorevole del senato, che ora teme l’eccessiva popolarità di Cesare, consul sine collega (cumula il consolato e il proconsolato)

  22. Cesare ambisce a presentarsi nel 49 candidato al consolato per il 48 a.C. (dopo un decennio dal consolato del 59 a.C.) senza lasciare la sua provincia e, quindi, senza dismettere l’imperium proconsolare e il controllo dell’esercito (temeva che, una volta dismesso l’imperium e tornato a Roma, il senato lo potesse accusare per le malversazioni e gli eccidi compiuti nelle Gallie) • Un plebiscito proposto collettivamente dai tribuni plebis gli accordò la facoltà di candidarsi pur essendo assente da Roma.

  23. - Lex Pompeia de iure magistratuum (i candidati al consolato debbono essere inderogabilmente presenti a Roma) • - Lex Pompeia de provinciis (doveva intercorrere almeno un intervallo quinquennale tra la gestione di una magistratura urbana e quella di una promagistratura) • Si diffuse ad arte la notizia che il proconsolato di Cesare era scaduto il 1 marzo del 50 (i 5 anni sarebbero, cioè, decorsi a partire dalla lex Pompeia di proroga, a. 55, e non dalla scadenza del primo quinquennio, nel 54). • In ogni caso il senato dichiarò Cesare decaduto dal proconsolato con la fine del 50

  24. - Delibera del senato del dicembre 50 a.C. perché sia Cesare sia Pompeo depongano l’imperium (370 voti favorevoli - 22 contrarii). Pompeo non accettò • Il 27 dicembre con una lettera Cesare si dichiarò pronto a dare esecuzione da parte sua a tale delibera del senato, ma i senatori il 1^ gennaio 49 si rimangiarono la precedente decisione e deliberarono che Pompeo conservasse l’imperium mentre Cesare avrebbe dovuto congedare l’esercito

  25. 7 gennaio 49 a.C. il senato vota il s.c. ultimum Cesare è dichiarato hostis rei publicae • 10 gennaio 49 a.C. Cesare passa con l’esercito il Rubicone • Entra in Roma il 1 aprile 49 a.C. • Pompeo fugge con le sue truppe e parte del senato a Brindisi ove si imbarca per la penisola Balcanica • Cesare (dictator rei gerundae causa dal dicembre del 49 e anche console nell’anno successivo) muove quindi verso la Spagna ove si trovavano i luogotenenti di Pompeo che costringe alla resa, si volge, quindi, verso il rivale in Oriente, giunge in Epiro e qui lo assedia senza fortuna a Durazzo; si dirige in Tessaglia, Pompeo non riesce ad approfittare del momento favorevole, a Farsalo avviene lo scontro decisivo che vede la vittoria di Cesare (9 agosto 48)

  26. Pompeo si ripara in Egitto (Tolomeo XIII e la sorella maggiore Cleopatra VII), assassinato dai cortigiani del re • Cesare muove guerra a Tolomeo XIII (Pompeo era pur sempre un senatore romano e Cesare era per definizione un ‘vincitore clemente’) • Nel gennaio del 47 Tolomeo XIII sconfitto muore annegato nel Nilo durante la fuga

  27. CARICHE CESARE Dittatore nel: 49, 48 (a tempo indeterminato), febbraio 46 (per 10 anni), agli inizi del 44 a vita Console nel: 48, 46 (per 5 anni consecutivi), 45 (consul sine collega), console (per 10 anni)

  28. Titolare della tribunicia potestas nel 48 (a vita), della inviolabilità tribunizia senza limiti di spazio nel 45; Titolare della praefectura morum (poteri censori) nel 46 Pontefice massimo Titolare del potere di designare la metà dei candidati alle magistrature

  29. RIEPILOGO FONTI DEL DIRITTOETA’ REPUBBLICANA • GIURISPRUDENZA • (monopolio collegio dei pontefici, formulari, responsa rilasciato, sotto la condizione che quanto asserito dall’interrogante corrispondesse al vero, dal singolo pontefice o nei casi più rilevanti dal collegio, ai magistrati o ai privati: esame della sola questione di diritto)

  30. AVVENIMENTI CHE HANNO INIZIATO A SCUOTERE IL MONOPOLIO DEI PONTEFICI • XII TAVOLE (il potere discrezionale dei pontefici rimaneva amplissimo, esclusivi detentori delle conoscenze necessarie per interpretare i versetti decemvirali) • 304 Liber actionum pubblicato da Gneo Flavio, liberto e scriba del censore Appio Claudio Cieco • 284 Tiberio Coruncanio primo pontefice massimo plebeo (publice profiteri)

  31. LAICIZZAZIONE DELLA GIURISPRUDENZA (IV-III SEC. A.C.) • Respondere - agere - cavere • Dall’attività pratica origina l’insegnamento • Opere di raccolta di responsa (secondo un preciso ordine sistematico di distribuzione della materia) • Opere monografiche su singoli argomenti e su singoli istituti • Opere di commento ad un determinato testo legislativo (XII Tavole)

  32. Sesto Elio Peto Cato, console nel 198, pubblica i TRIPERTITA (XII Tavole, interpretatio, actiones) • Metà II sec. a.C., M. Giunio Bruto (opera in 7 libri de iure civili, in forma di dialogo col figlio, imitazione opere filosofiche greche), Manio Manilio (formulari apprestati per le compravendite), Publio MucioScevola, console nel 133 (10 libri di ius civile, raccolta di suoi responsa), secondo Pomponio, questi giuristi avrebbero ‘fondato il diritto civile’

  33. Sempre della famiglia dei Mucii va ricordato Quinto Mucio Scevola, figlio di Publio, console nel 98, assassinato nell’82 dai partigiani di Mario, due sue opere ebbero tale diffusione e celebrità da sopravvivere fno all’età Giustinianea: il Liber definitionum e, soprattutto, i 18 libri iuris civilis (libri ad Quintum Mucium: Sesto Pomponio, Gaio)

  34. Servio Sulpicio Rufo, console nel 51 antagonista della scuola muciana (Notata Mucii) • Secondo Cicerone sarebbe stato il primo giurista ad elevare la giurisprudenza al grado di scienza • Tra i suoi auditores spicca Alfeno Varo autore di un opera intitolata Digesta, in 40 libri (un numero ingente di responsi e di decisioni scolastiche raccolti e ordinati sistematicamente)

  35. GIURISPRUDENZA = FONTE DEL DIRITTO? • IUS IN SOLA PRUDENTIUM INTERPRETATIONE CONSISTIT (POMPONIO, D. 1.2.2.12) - VALORE SUSSIDIARIO DI TUTTE LE ALTRE FONTI DEL DIRITTO

  36. LEGGI COMIZIALI (PLEBISCITI) • EDITTI MAGISTRATI TITOLARI DELLA IURISDICTIO (DICERE IUS) • EDICTUM PERPETUUM (LEX ANNUA) • EDICTUM TRALATICIUM • LEX CORNELIA 67 A.C. • EDICTUM PERPETUUM (CODIFICAZIONE DELL’EDITTO 134, SALVIO GIULIANO, IMPERATORE ADRIANO) • OPERE GIURISPRUDENZIALI AD EDICTUM (ULPIANO, PAOLO)

  37. IUS (CIVILE) • Accezione generica • Ius civitatis (mores maiorum, leges publicae, senatusconsulta, giurisprudenza, edicta magistratuum, constitutiones principis <imperatoris>) • Accezioni specifiche • Ius proprium civitatis (// ius gentium, es.: contratti compravendita, locazione, società, mandato, stipulatio per derivazione dalla sponsio) • In contrapposizione al ius honorarium (sua funzione: adiuvare, supplere, corrigere ius civile)

  38. DALLA MORTE DI CESARE ALLA NASCITA DEL PRINCIPATO • RES GESTAE DIVI AUGUSTI (Svetonio) • Monumentum Ancyranum (latino-greco) • Monumentum Apolloniense (greco) • Monumentum Antiochenum (latino-greco)

  39. Struttura Res Gestae • 1. Praescriptio • 2. Capp. 1-14: cariche ricoperte, onori attribuiti ad Augusto • 3. Capp. 15-24: impensae fatte a favore della res publica • 4. Capp. 25-34: le res gestae vere e proprie ovvero le imprese militari compiute da Augusto

  40. Praescriptio • ‘Delle imprese del divino Augusto, con le quali sottomise il mondo all’impero del popolo romano e delle spese che sostenne per la res publica e per il popolo romano è qui di seguito riportata una copia (dell’originale inciso su due pilastri di bronzo eretti a Roma)’

  41. Praescriptio • Rerum gestarum divi Augusti, quibus orbem terra[rum] imperio populi Rom. 
subiecit, et impensarum, quas in rem publicam populumque Romanum fecit, 
incisarum in duabus aheneis pilis, quae su[n]t Romae positae, exemplar 
sub[i]ectu

  42. Cap. I • All’età di 19 anni, di mia iniziativa e a mie spese, misi insieme un esercito per mezzo del quale ottenni la liberazione della res publica, la quale era oppressa dalla dominazione di una fazione. Per tale ragione il Senato, essendo consoli Gaio Pansa e Aulo Irzio, decretò, a titolo di onore, di annovevrarmi all’interno del suo ordine, attribuendomi il rango di consolare relativamente all’espressione del mio parere e mi attribuì l’imperium. Ordinò che io, quale propretore, assieme con i consoli, provvedessi a che la res publica non avesse a subire alcun danno. Nello stesso anno, inoltrre, essendo stati uccisi in battaglia entrambi i consoli, il popolo mi attribuì la carica di console e quella di triumviro per la ricostituzione della res publica’

  43. Cap. 1. • Annos undeviginti natus exercitum privato consilio et privata impensa comparavi, per quem rem 
publicam a dominatione factionis oppressam in liberatatem vindicavi. Eo [nomi]ne senatus decretis 
honorif[i]cis in ordinem suum m[e adlegit C. Pansa et A. Hirti]o consulibus, con[sula]rem locum sententiae ferendae, et imperium mihi dedit. Res publica, n[e quid detrimenti caperet, a] me pro 
praetore simul cum consulibus pro[viden]dum [iussit. P]opulus autem eodem anno me consulem, cum 
[cos. uterqu]e in bel[lo ceci]disset, et triumvirum rei publicae costituend[ae creavit].

  44. Cap. VII • Fui uno dei triumviri per la ricostituzione della res publica per 10 anni di seguito • [Tri]umv[i]rum rei pu[blicae c]on[s]ti[tuendae fuit per continuos an]nos [decem.

  45. Cap. XXV • …Tutta l’Italia spontaneamente giurò nelle mie parole e mi proclamò comandante della guerra in cui vinsi ad Azio. Giurarono sulle mie stesse parole le province delle Gallie, della Spagna, dell’Africa, della Sicilia e della Sardegna…

  46. …iuravit in mea verba tota Italia sponte sua, et me belli quo vici ad Actium ducem depoposcit; iuraverunt in eadem verba provinciae Galliae, Hispaniae, Africa, Sicilia, Sardinia …

  47. Cap. XXXIV • Durante il 6^ e il 7^ consolato, dopo che posi fine alle guerre civili, essendo titolare la mia persona per consenso universale di ogni supremo potere, rimisi la res publica alle libere decisioni del senato e del popolo romano. Per questo mio merito fui appellato tramite senatoconsulto ‘Augusto’. La porta della mia casa fu ornata pubblicamente di alloro, sopra di essa fu posta una corona civica e nella curia Giulia venne collocato uno scudo d’oro, la cui iscrizione evidenziava che il senato ed il popolo romano l’offfrivano a celebrazione del mio valore, della mia clemenza, della mia giustizia e della mia pietà. Da allora fui superiore a tutti per auctoritas, ma non ebbi alcuna potestà maggiore degli altri cives, i quali mi furono anche colleghi nella magistratura.

  48. In consulatu sexto et septimo, postquam bella civilia exstinxeram, per consensum universorum potitus rerum omnium, rem publicam ex mea potestate in senatus populique Romani arbitrium transtuli. Quo pro merito meo senatus consulto Augustus appellatus sum et laureis postes aedium mearum vestiti publice coronaque civica super ianuam meam fixa est et clupeus aureus in curia Iulia positus, quem mihi senatum populumque Romanum dare virtutis clementiaeque et iustitiae et pietatis caussa testatum est per eius clupei inscriptionem. Post id tempus auctoritate omnibus praestiti, potestatis autem nihilo amplius habui quam ceteri qui mihi quoque in magistratu conlegae fuerunt.

  49. FONTI DEL DIRITTO: DALLA REPUBBLICA AL PRINCIPATO • 1. LEGGI COMIZIALI (PLEBISCITA), l’ultima lex publica a noi nota è una legge agraria del 96 d.C. • 2. SENATUSCONSULTA (I SEC. A.C. IUS HONORARIUM - I-II SEC. D.C. IUS CIVILE) • 3. EDITTI MAGISTRATUALI (CODIFICAZIONE CON SALVIO GIULIANO 135 D.C.)

  50. 4. GIURISPRUDENZA • (IUS CONTROVERSUM)

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