1 / 22

LEADER DEL 2000

le variabili della LEADERSHIP DINAMICA. FLESSIBILITÀ. PRECISIONE. COERENZA. LEADER DEL 2000. VISIBILITÀ. BRILLANTEZZA. POLIVALENZA. I BERSAGLI DI COMPORTAMENTO DEL LEADER DEL 2000. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA. interesse alle esigenze altrui. rispetto dei valori.

Download Presentation

LEADER DEL 2000

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA FLESSIBILITÀ PRECISIONE COERENZA LEADER DEL 2000 VISIBILITÀ BRILLANTEZZA POLIVALENZA I BERSAGLI DI COMPORTAMENTO DEL LEADER DEL 2000

  2. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA interesse alle esigenze altrui rispetto dei valori FLESSIBILITÀ capacità per cogliere le opportunità FLESSIBILITÀ : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  3. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA attenzione autonomia PRECISIONE conoscenza competenza PRECISIONE : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  4. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA duttilità conoscenza POLIVALENZA competenza POLIVALENZA : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  5. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA comunicazione influenza VISIBILITÀ carisma stare in scena VISIBILITÀ : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  6. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA discrezionalità autonomia COERENZA pianificazione delle priorità COERENZA : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  7. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA motivazione impegno BRILLANTEZZA coinvolgimento BRILLANTEZZA : UN BERSAGLIO PER IL LEADER DEL 2000

  8. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA dimensione dell’interazione governare dimensione della libertà “giocare” dimensione dell’azione realizzare LEADER DEL 2000 dimensione della conoscenza progettare le 4 caratteristiche e le 4 dimensioni del leader del 2000

  9. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA capacità di comprendere e interpretare gli altri capacità di collaborare con gli altri prontezza nel far fronte alle difficoltà impreviste governare comunicatività capacità di influenzare gli altri 4 dimensioni e 4 caratteristiche del leader del 2000

  10. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA orientamento ai risultati concreti tendenza a esercitare autonomia realizzare tendenza alle decisioni rapide 4 dimensioni e 4 caratteristiche del leader del 2000

  11. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA lungimiranza progettare autonomia 4 dimensioni e 4 caratteristiche del leader del 2000

  12. le variabili della LEADERSHIP DINAMICA capacità di astrazione ambizione “giocare” intuizione 4 dimensioni e 4 caratteristiche del leader del 2000

  13. le qualità distintive della LEADERSHIP autoconoscenza empatia competenze sociali la stoffa del leader secondo Daniel Goleman motivazione autocontrollo i 5 elementi del leader emotivo del 2000

  14. l’autoconoscenza nella LEADERSHIP emotiva non è eccesso di fiducia in se stesso inaccessibilità durezza la stoffa del leader secondo Daniel Goleman incapacità di sorridere di se stesso prontezza nel decidere da solo incapacità di riconoscere anche pubblicamente le proprie debolezze ma è soprattutto la capacità di riconoscere e comprendere le proprie emozioni e il loro effetto sugli altri

  15. l’autocontrollo nella LEADERSHIP emotiva non è costante imperturbabilità aggressività concentrata e mirata disinteresse dall’obiettivo la stoffa del leader secondo Daniel Goleman disinteresse dall’impegno freddezza nelle interazioni distacco e assenza di calore umano ma è soprattutto la capacità di controllare i propri impulsi distruttivi

  16. la motivazione nella LEADERSHIP emotiva non è usare gli altri come mezzo e non come fine avere piuttosto che essere o fare cercare di ottenere più reddito la stoffa del leader secondo Daniel Goleman cercare di ottenere più più status cercare di ottenere più potere manipolare per i propri fini persone e situazioni ma è soprattutto l’esistenza di un progetto personale da realizzare nel contesto professionale e non solo l’interesse per il denaro e lo status

  17. l’empatia nella LEADERSHIP emotiva non è indulgenza per le debolezze degli altri dare continuo supporto ai collaboratori confidare i propri problemi ai collaboratori la stoffa del leader secondo Daniel Goleman difendere sempre e contro tutti i propri collaboratori dare spesso pacche sulle spalle ai propri collaboratori preoccuparsi della vita privata dei collaboratori ma è soprattutto la capacità e la sensibilità nel comprendere le motivazioni emotive delle persone

  18. le competenze sociali nella LEADERSHIP emotiva non sono porsi l’obiettivo di far parte della cordata aziendale vincente porsi l’obiettivo di intrattenere relazioni sociali extraziendali importanti porsi l’obiettivo di avere strette relazioni sociali con i colleghi importanti la stoffa del leader secondo Daniel Goleman porsi l’obiettivo di avere strette relazioni con i fornitori importanti porsi l’obiettivo di avere strette relazioni con le istituzioni a tutti i livelli porsi l’obiettivo di avere strette relazioni con i clienti importanti ma sono soprattutto l’eccellenza nel costruire reti e relazioni dentro e fuori l’impresa

  19. ruoli di capo Tendenza a esigere competenza professionale dai collaboratori Ruolo di capo tendenzialmente orientato all’efficacia e al controllo Tendenza ad esigere autonomia e discrezionalità dai collaboratori Ruolo di capo tendenzialmente accentratore Tendenza ad esigere flessibilità e apertura al cambiamento dai collaboratori Ruolo di capo tendenzialmente orientato a fornire continua assistenza ai collaboratori Tendenza ad esigere conformità ed acquiescenza dai collaboratori Ruolo di capo tendenzialmente orientato a supportare le esigenze dei collaboratori

  20. motivazioni fondamentali  all’autoespressione (concretività – concretezza creativa)  all’impegno e all’assunzione di responsabilità ad influenzare il comportamento degli altri a ottenere e\o mantenere uno status nell’organizzazione a mantenersi integrato socialmente con gli altri membri dell’organizzazione in un rapporto di collaborazione e partecipazione a mantenersi in una situazione di affiliazione con l’organizzazione e i suoi capi a mantenersi in una situazione organizzativa accuratamente definita e tendenzialmente stabile a lavorare in una organizzazione che sia sicura dal punto di vista dell’impiego e\o delle condizioni fisiche del lavoro

  21. ARTICOLAZIONE IDEALE DEL COMPORTAMENTO Distribuire 36 punti (non meno e non più) utilizzando la seguente scala: 3 elemento essenziale; 2 elemento importante; 1 elemento utile; 0 elemento irrilevante

  22. ARTICOLAZIONE IDEALE DEL COMPORTAMENTODI CAPO Distribuire 12 punti (non meno e non più) utilizzando la seguente scala: 3 elemento essenziale; 2 elemento importante; 1 elemento utile; 0 elemento irrilevante

More Related