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Conformismo, individualismo e sicurezza. Spinta al conformismo in una societ in cui l'individualismo un valoreLa nostra societ iperprotettiva nei confronti dei bambini e dei giovaniIl tempo libero organizzato e pianificatonoiaricerca di rischioclamore mediatico sui casi pi eclatanti di
E N D
1. L’adolescenza Pubertà e socializzazione
2. Conformismo, individualismo e sicurezza Spinta al conformismo in una società in cui l’individualismo è un valore
La nostra società è iperprotettiva nei confronti dei bambini e dei giovani
Il tempo libero è organizzato e pianificato
noia
ricerca di rischio
clamore mediatico sui casi più eclatanti di comportamenti rischiosi per i ragazzi
aumento di ansia sociale per lo stile di vita dei più giovani
spinta sociale molto forte al conformismo
3. Il supplizio di Tantalo La stessa società che applica un controllo molto stretto, propone un modello di sottoccupazione, lavoro nero e di precarizzazione invita i giovani a consumare uno stile di vita fuori dalla loro portata.
4. Conformarsi alle regole sociali “Altro generalizzato” G. Mead (1934)
Coscienza collettiva (Durkheim, 1893)
Aspetti del macrosistema (Bronfenbrenner, 1979)
5. Autonomia Non è una sfida solo dell’adolescenza, ma i cambiamenti che avvengono in questo periodo lo rendono un aspetto cruciale dello sviluppo adolescenziale
Concetto ambiguo
Proprietà e caratteristica individuale
Proprietà della relazione adolescente – genitori
Indipendenza (di azione) - autonomia (cognitiva ed emozionale)
Non tutti gli ambiti dell’autonomia si sviluppano contemporaneamente e la sequenza è diversa nelle diverse culture.
6. Continuità – discontinuità evolutiva dell’autonomia Discontinuità: frattura del legame con i genitori (emancipazione) e assunzione di capacità di far affidamento su se stessi
Acquisizione dell’autonomia come prodotto di una trasformazione (graduale) della relazione con i genitori
Graduale passaggio di responsabilità e controllo dai genitori all’adolescente
Diverse dimensioni dell’autonomia:
Emozionale
Comportamentale
Valoriale
7. Autonomia emozionale Teorie di stampo psicoanalitico
Trasformazioni emozionali nelle famiglie con adolescenti (non necessariamente portano al conflitto)
Il figlio adolescente ridimensiona la figura dei genitori e inizia a differenziarsene per alcuni aspetti de sé
Processo di individuazione (Blos, 1979) come progressiva elaborazione del senso di sé come autonomo, competente e responsabile e rinuncia alla dipendenza dai genitori
8. Valutazione dell’autonomia emozionale Scala di autonomia emotiva (Steinberg e Silverberg, 1986): 20 item distribuiti in 4 dimensioni:
Deidealizzazione dei genitori
Non dipendenza dei genitori
Individuazione
Percezione dei genitori come persone
L’autonomia emozionale aumenta gradualmente tra 10 e 15 anni, più precocemente nelle femmine che nei maschi
Non necessariamente una maggior autonomia emozionale in adolescenza corrisponde a un miglior adattamento: dipende dalla qualità della relazione e dal livello di stress familiare
9. Autonomia emozionale e clima familiare Un buon livello di autonomia + supporto sociale e disponibilità dei genitori = miglior adattamento psicosociale
Gli adolescenti più a rischio sono quelli con alti livelli di autonomia emozionale e genitori descritti come poco disponibili e supportivi (Lamborn e Steinberg, 1993)
In condizioni di alto stress familiare l’autonomia emozionale può essere un fattore protettivo (ricerca di relazioni significative all’esterno), mentre in situazioni di basso stress questa sarebbe disadattiva (impossibilità a usufruire delle risorse derivanti dalla relazione coi genitori) (Fuhrman e Holmbeck, 1995)
10. Critiche allo strumento Misurerebbe il distacco emotivo e non l’individuazione
Il distacco ma non l’individuazione ha effetti negativi sulla salute mentale e l’adattamento psicosociale dell’adolescente.
11. Cause dell’individuazione Pubertà: i cambiamenti fisici modificano l’autopercezione e la percezione dei genitori, crea conflitti e genera potenzialmente prospettive diverse
Sviluppo sociocognitivo: strumenti di riflessione più elaborati permettono un maggior senso critico in direzione di una legittimazione delle differenze
Condizioni familiari ed educative: incoraggiamento dell’individuazione (altrimenti ansia e depressione) e vicinanza emozionale (altrimenti comportamenti problematici)
12. Autonomia comportamentale Autonomia decisionale
Dipendenza dall’influenza dei coetanei
Sentimenti soggettivi di indipendenza
13. Autonomia decisionale Sviluppo della capacità di prendere decisioni
Sviluppo di processi e strategie cognitivi
Favorisce l’evitamento di comportamenti pericolosi
Miglioramenti con l’età ma anche differenze individuali
Aumento del bisogno di autodeterminazione: “orizzontalizzazione” delle relazioni
Processo di negoziazione coi genitori: prospettive conflittuali (sempre più col procedere dello sviluppo)
14. Autonomia decisionale Spesso gli adolescenti rivendicano maggior autonomia rispetto a quanto i genitori considerano legittimo, ma è anche possibile che avvenga il contrario e che i genitori richiedano un maggior livello di autonomia e responsabilità
Ruolo delle aspettative normative dei genitori e dell’adolescente sull’autonomia legittima:
Teorie ingenue dello sviluppo (scarto di 1-2 anni tra genitori e figli, ma non sulla sequenza)
Valori culturali (differenze culturali)
Costituiscono uno standard di riferimento
Possono cambiare a seguito di macrocambiamenti sociali
Maggiore è l’incongruenza, più probabili i conflitti
15. Autonomia decisionale L’autonomia decisionale dipende dagli ambiti:
13 anni: tempo libero, sport, faccende personali, abbigliamento
13-15 anni: comportamenti trasgressivi, ora di coricarsi, uso del denaro personale, linguaggio ed etichetta
Più problematici: uscite e orari di rientro
16. Dipendenza dall’influenza dei coetanei Tema classico della ricerca in adolescenza
Inizialmente percepito come fattore negativo dello sviluppo e in seguito rivalutato per le funzioni positive e costruttive
17. Sentimenti soggettivi di indipendenza (self-reliance) Aumento con l’età, superiore nelle femmine
Associato a maggior autostima e a minori problemi comportamentali
Greenberger (1984) la considera come un aspetto della maturità psicosociale insieme a
iniziativa (assertività)
senso di controllo (locus of control)
L’autonomia insieme alla responsabilità sociale rendono un individuo maturo dal punto di vista psicosociale
18. Autonomia valoriale E’ l’area dell’autonomia che si sviluppa più tardivamente (18-20 anni)
Progressiva maggior astrazione del pensiero su temi valoriali e morali
Progressiva maggior fondazione ideologica generale delle convinzioni personali
Progressiva personalizzazione del sistema di valori e credenze
Il suo sviluppo è legato a quello cognitivo ed è favorito dallo sviluppo di autonomia emozionale e comportamentale
19. Autonomia e stili educativi L’educazione è sicuramente importante per l’acquisizione dell’autonomia, con conseguenze sullo sviluppo e il benessere dell’adolescente
Non necessariamente relazione diretta
Necessità di adattamenti dello stile genitoriale durante l’adolescenza
Distinzione tra
Stile educativo: clima complessivo della relazione
Pratiche educative: comportamenti specifici e finalizzati
Una stessa pratica può avere effetti diversi a seconda dello stile all’interno del quale si implementa
20. Approcci alla descrizione dello stile Approccio dimensionale: analisi di dimensioni specifiche dello stile e loro conseguenza sull’adattamento dell’adolescente
Demandingness, responsiveness, più recentemente concessione di autonomia psicologica o controllo psicologico
Approccio tipologico: analisi della combinazione di diversi livelli nelle varie dimensioni
21. Stili educativi: genitori autorevoli Calorosi ma severi
Importanza dello sviluppo di autonomia e autodeterminazione ma assunzione di responsabilità finale ai genitori
Le regole ci sono ma sono flessibili e negoziabili, spiegate in un clima di coesione ed equità
Stile particolarmente appropriato in adolescenza
22. Stili educativi: genitori autoritari Grande valore di obbedienza e conformismo: non si discute
Uso privilegiato di misure disciplinari punitive
Non viene incoraggiata l’autonomia e controllano e limitano il comportamento dei figli: l’autonomia viene considerata distacco e ribellione
L’adattamento familiare all’adolescenza è problematico
Se il controllo eccessivo è accompagnato da scarso calore, può generarsi ribellione, che non indica autonomia
Effetti negativi sulla salute mentale dell’adolescente: è favorito chi si distacca emotivamente dai genitori
23. Stili educativi: genitori indulgenti Accettazione, benevolenza e passività in tema di disciplina
Poco richiestivi e grande libertà di azione: il controllo è visto come impedimento allo sviluppo
Si considerano come una risorsa a cui i figli possono attingere
Non forniscono sufficiente guida e supporto, non ci sono regole chiare, che possono essere cercate altrove e sviluppare eccessiva dipendenza dal gruppo dei pari
24. Stili educativi: genitori indifferenti Tentativo di ridurre al massimo le interazioni con il figlio, al limite della trascuratezza
Le decisioni non tengono conto della prospettiva dell’adolescente, di cui sanno poco.
Genitori centrati su se stessi
Stessi svantaggi presentiti dagli indulgenti
È possibile che genitori in passato indulgenti o indifferenti diventino autoritari in adolescenza come tentativo di adattamento alle nuove condizioni
25. Conseguenze sui figli di genitori… …autorevoli: più competenti a livello psicosociale, responsabili, sicuri, adattivi, creativi, curiosi, con migliori abilità sociali e maggior successo scolastico. Maggior benessere e salute mentale e soddisfazione delle relazioni familiari
…autoritari: più dipendenti, passivi, meno socialmente competenti, più insicuri e meno curiosi
…indulgenti: più immaturi, irresponsabili, conformisti e meno adatti alla leadership
…indifferenti: spesso impulsivi e con comportamenti a rischio. Minor benessere e salute mentale