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I CONTROLLI UFFICIALI SULLE MERCI IN IMPORTAZIONE DI INTERESSE SANITARIO

I CONTROLLI UFFICIALI SULLE MERCI IN IMPORTAZIONE DI INTERESSE SANITARIO. IMPORTAZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE NON ANIMALE E MOCA Dott. Giuseppe Plutino Direttore Uff. II DGISAN Venezia 15 novembre 2013. Controlli all ’ importazione.

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I CONTROLLI UFFICIALI SULLE MERCI IN IMPORTAZIONE DI INTERESSE SANITARIO

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Presentation Transcript


  1. I CONTROLLI UFFICIALI SULLE MERCI IN IMPORTAZIONE DI INTERESSE SANITARIO IMPORTAZIONE DI ALIMENTI DI ORIGINE NON ANIMALE E MOCA Dott. Giuseppe Plutino Direttore Uff. II DGISAN Venezia 15 novembre 2013

  2. Controlli all’importazione Gli Uffici di Sanità marittima aerea e di frontiera (USMAF), dislocati presso i maggiori porti ed aeroporti, sono presenti solo in Italia Negli altri Paesi della Comunità europea, i controlli ufficiali vengono svolti sul territorio da parte delle Autorità competenti o da Agenzie.

  3. USMAF - UNA STORIA DI AUTONOMIA Gli Uffici di Sanità Marittima ed Aerea hanno i loro diretti antenati nei Servizi di Sanità che molte città marinare italiane furono costrette ad istituire durante il medioevo, con l’intento di arginare le continue epidemie di malattie infettive che decimavano le popolazioni costiere. Le leggi che regolano la moderna sanità trans-frontaliera risalgono alla fine del 1800, per quanto attiene alla sanità marittima, e al 1940 per la sanità aerea In tali leggi inizia a prendere corpo il concetto di vigilanza non più limitata solamente ai passeggeri, ma estesa anche alle merci in ingresso

  4. USMAF Distribuzione territoriale, organizzazione e risorse umane 12 USMAF principali • 37Unità Territoriali PERSONALE 88 medici 195 tecnici della prevenzione 137 amministrativi 43 tecnici dei servizi e informatici

  5. USMAF:Controlli ufficiali all’importazioneDecreto 2 maggio 1985 • Le attività degli USMAF sono regolamentate dal D.M.2/5/85 e tra queste vi è la vigilanza igienico-sanitaria all’importazione sui prodotti di origine non animale destinati all’alimentazione umana • Le competenze di tipo territoriale sono passate alle ASL dal 2000 (accordo Stato-Regioni)

  6. USMAF Decreto del Ministero della Salute del 12.09.2003 • 12 uffici principali Palermo, Catania, Napoli, Bari, Brindisi, Roma Fiumicino, Livorno, Pescara, Bologna, Trieste, Milano Malpensa, Genova • 37 Unità Territoriali

  7. Reg. CE n.882/2004 UNA DATA IMPORTANTE 01/01/2006 Entra in vigore il Regolamento 882/2004 Si passa dalla “vigilanza sull’importazione di prodotti destinati all’alimentazione umana” - D.M. 2/5/1985 al “controllo ufficiale” su alimenti importati da Paesi Terzi Attività di portata e valenza Europea

  8. AUTORITA’ COMPETENTI PER IL CONTROLLO UFFICIALE MINISTERO DELLA SALUTE ASSESSORATI REGIONALI CARABINIERI NAS DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA, NUTRIZIONE, SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE UVAC ASL SIAN SERVIZI VETERINARI PIF USMAF

  9. Reg. 852/2004 Reg. 853/2004 Igiene e sicurezza degli alimenti Regolamento 178/2002 • Norme verticali • Residui e Contaminanti • Additivi • Sottoprodotti • Fitosanitari .. Linee guida per l’interpretazione dei regolamenti 852 ed 853/2004

  10. Reg. 882/2004 Reg. 854/2004 Il contesto normativo dei controlli ufficiali Regolamento 178/2002 “Norme verticali” Verifica del rispetto dei requisiti specifici Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg. 854 ed 882/2004

  11. Reg. CE n.669/2010 – Art.4: Requisiti minimi per i PED Sufficiente personale Strutture adeguate Istruzioni dettagliate riguardo i campionamenti Magazzini Attrezzature idonee per lo scarico e adeguate per il campionamento Possibilità di effettuare lo scarico e il campionamento in un luogo protetto Laboratorio designato Gli Stati Membri tengono e mettono a disposizione su internet PER OGNUNO DEI PRODOTTI ELENCATI NELL’ALLEGATO I un elenco aggiornato dei PED

  12. PUNTI USMAF DESIGNATI ALL’IMPORTAZIONE Punti designati all’importazione attraverso i quali è possibile importare nella Comunità i prodotti alimentari di cui all’allegato I del Reg.CE 669/2009 che stabilisce controlli accresciuti su alcuni prodotti alimentari di origine non animale provenienti da Paesi Terzi Venezia La Spezia Ravenna Savona Livorno Salerno

  13. Elenco USMAF PED Punti di entrata in possesso dei requisiti minimi previsti all’articolo 4 del Reg.CE n. 669/2009 e all’art.6 del Reg.CE n.1152/2009. • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Pescara, Unità Territoriale di Ancona • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Bari, Unità Territoriale di Bari. • Ufficio di Sanità Marittima Aera e di Frontiera di Brindisi, Unità Territoriale di Brindisi • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Genova, Unità territoriale di Genova • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Genova, Unità territoriale di La Spezia • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Genova, Unità territoriale di Savona • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Genova, Unità territoriale di Imperia • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Livorno, Unità Territoriale di Livorno • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Napoli, Unità territoriale di Napoli • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Napoli, Unità territoriale di Salerno • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Napoli, Unità territoriale di Cagliari • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Trieste, Unità territoriale di Trieste, compresa dogana di Fernetti-Interporto Monrupino • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Trieste, Unità territoriale di Venezia • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Bologna, Unità Territoriale di Ravenna • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Catania, Unità territoriale di Reggio Calabria • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Catania, Unità territoriale di Gioia Tauro • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Catania, Unità Territoriale di Siracusa, Porto di Pozzallo • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Milano Malpensa, Unità Territoriale di Milano Malpensa (17 febbraio 2011) • Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera di Roma Fiumicino – U.T. Aeroporto Fiumicino (ottobre 2013)

  14. Analisi eseguite nel 2013

  15. Dati importazioni USMAF 2013 Sono state sottoposte al controllo analitico mediante prelievo di campioni 75.615 partite alimentari 4,41% 34.778 di materiali a contatto 2,79% 142 respingimenti per alimenti167 respingimenti per materiali a contatto

  16. IMPORTAZIONI IN ITALIA NEL 2013 PER USMAF

  17. Principali Paesi Terzi degli alimenti di origine non animale

  18. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione • Controllo documentale (dei documenti commerciali e certificati) sistematico • Controllo di identità (ispezione visuale) con frequenza variabile a seconda del tipo di merce e del suo stato (confezionata o meno) • Controllo materiale (su imballaggi, etichettatura, temperatura e analitico), con frequenza variabile (dal 5% al 100%), a seconda se si tratta di controllo abituale o accresciuto

  19. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione • Controllo documentale (dei documenti commerciali e certificati) sistematico • Tutti gli alimenti sono, comunque, sottoposti a controllo documentale per le verifiche generiche e specifiche del tipo di alimento (art.16 Reg CE n.882/2004)

  20. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione Controllo ispettivo di identità o materiale: • Alimenti di facile e rapida deperibilità. • Alimenti che, per loro natura o per le modalità di trasporto, possano aver avuto problemi igienico-sanitari o di conservazione durante il viaggio o nelle soste. • Verifica etichettatura sui prodotti o sugli imballaggi. • Verifica idoneità eventuali contenitori • Controllo rispetto della catena del freddo surgelati e congelati. • Dubbi sui tempi di percorrenza e sui percorsi commerciali (triangolazioni ) • Data di rilascio delle eventuali documentazioni di accompagno troppo antecedente o discordante con il viaggio.

  21. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione Prelievo campioni: • Tutti gli alimenti che, nella fase ispettiva, abbiano destato sospetti di insufficienti condizioni igienico-sanitarie o di rischio di potenziale pericolosità per la salute pubblica • Tutti gli alimenti su cui esista una specifica disposizione, un’allerta o una segnalazione Ministeriale • Gli alimenti su cui esista una segnalazione di prelievo conoscitivo. • Alimenti i cui contenitori diano adito a dubbi sull’idoneità per alimenti

  22. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione Prelievo campioni: • Le prime importazioni di alimenti, soprattutto se destinate a ripetersi nel tempo • Importazioni di alimenti, eventualmente segnalati, nel sistema di allerta, (per tipizzazione, provenienza, importatore o produttore ) da altri USMAF come problematici o prelevati e risultati non conformi a controlli analitici • Alimenti con certificazione sanitaria, quando richiesta, assente o incompleta

  23. Controllo analitico • Si procederà a campionare la merce secondo le modalità e le specifiche disposizioni proprie per tipologia di merce e tipo di ricerca, così come riportato negli allegati 11-q e 11-r. Tali allegati sono presenti anche sul sito Internet (http://www.ministerosalute.it/ Alimenti e sanità animale - Sicurezza alimentare - Alimenti scambi ed importazioni - Controlli sulle importazioni di prodotti vegetali da paesi terzi - Controlli chimici riferimenti normativi e Indicazioni su controlli chimici)

  24. Controllo analitico • Per i metodi di campionamento relativi al controllo dei residui di antiparassitari vige il D.M. 23/7/2003 il cui testo è presente sul sito internet http://www.ministerosalute.it/ > Alimenti e sanità animale > Sicurezza alimentare > Approfondimenti > Controllo ufficiale alimenti > Controllo ufficiale: metodi di campionamento residui di antiparassitari sui prodotti alimentari • Per altre tipologie di prelievo si farà riferimento alla normativa italiana vigente (Legge 283/62 e D.P.R. 327/80).

  25. Controllo analitico • I campioni, considerato lo status della merce, saranno eseguiti come “campione allo stato estero”. Deve essere garantito il diritto dell’importatore di ottenere un numero sufficiente di campioni per un ulteriore parere di esperti ai sensi dei commi 5,6,7 art.11 Reg 882/2004. • A tale scopo saranno seguite le disposizioni, per il diritto alla controanalisi, emanate con nota a firma del Capo Dipartimento il 27 marzo 2006.

  26. Controllo analitico • I campioni devono essere manipolati ed etichettati in modo tale da garantirne la validità sia giuridica che analitica. • Di tale prelievo sarà redatto apposito verbale in triplice copia (minimo) di cui una sarà trattenuta agli atti d’ufficio, una (o più copie a seconda di specifiche richieste) trasmessa al laboratorio d’analisi assieme ai campioni e una consegnata all’importatore o al suo rappresentante doganale. • I campioni sono quindi trasferiti al laboratorio di riferimento a cura dell’USMAF

  27. USMAF: Controlli ufficiali all’importazione • A sondaggio nella misura del 5% delle partite presentate o di cui si prevede l'arrivo nella settimana (D.P.R. 14 luglio 1995, pubblicato in G.U. n.260 del 7 novembre 1995) • o del 3% per i residui di antiparassitari ( D.M.30/7/93), con criteri di identificazione delle partite da prelevare individuati da specifiche Istruzioni operative

  28. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione CRITERI ORIENTATIVI PER LA INDIVIDUAZIONE DEI CAMPIONI DA ESEGUIRE A FINI DI SONDAGGIO NELLA MISURA DEL 5% DELLE PARTITE (D.P.R. 14 /7/ 1995) E DEL 3% PER I RESIDUI ANTIPARASSITARI (D.M.30/7/93) • Conteggio delle partite esaminate nel mese antecedente • Quantificazione percentuali, se possibile, in relazione alle tipologie di merci prevalenti • Identificazione di tre giorni consecutivi all’inizio, a metà ed alla fine del mese (totale 9 giorni) nei quali programmare, ripartire ed eseguire i prelievi, con la previsione di sottoporre tali giorni ad una rotazione che non consenta una precisa identificazione di data da parte degli importatori

  29. USMAF:Controlli ufficiali all’importazione CRITERI ORIENTATIVI PER LA INDIVIDUAZIONE DEI CAMPIONI DA ESEGUIRE A FINI DI SONDAGGIO NELLA MISURA DEL 5% DELLE PARTITE (D.P.R. 14 /7/ 1995) E DEL 3% PER I RESIDUI ANTIPARASSITARI (D.M.30/7/93) • esecuzione casuale dei prelievi sulle partite giunte in tali giorni con compensazione • (mensile o trimestrale) in caso di arrivi non sufficienti • in caso quantità di arrivi che non consentono percentuali quantizzabili a livello mensile si effettua perlomeno un prelievo al mese eseguito in maniera, il più possibile, casuale • Al fine di rispettare le percentuali riportate nel titolo si avrà cura di eseguire, perlomeno, la metà dei prelievi per la ricerca dei residui antiparassitari, con priorità per le partite di ortofrutticoli

  30. Laboratori pubblici del controllo ufficiale I laboratori che effettuano le analisi del controllo ufficiale sono i laboratori pubblici: • Laboratori di Sanità pubblica (Ex P.M.P) • A.R.P.A • Istituti Zooprofilattici Sperimentali (I.Z.S.) Gli IZS con Decreto ministeriale 27 febbraio 2008 effettuano ora anche analisi su matrici di origini vegetale.

  31. Cardini del controllo in frontiera Principi cardini del controllo in frontiera: • Sistema di assicurazione della qualità attraverso Procedure Operativa Standard unificate • Sistema di assicurazione della qualità attraverso POS di verifica e di audit sugli USMAF • Sistema informatizzato NSIS-USMAF per la rilevazione in tempo reale dei dati sui controlli USMAF alle importazioni di alimenti

  32. PROGETTO USMAF QUALITA’ ALIMENTI ATTIVAZIONE DI PROCEDURE OPERATIVE STANDARD SUI CONTROLLI ALL’IMPORTAZIONE • Dal 1° luglio 2007 il progetto è stato • attivato in via sperimentale • Dal 1° gennaio 2008 è attivo • un sistema di qualità

  33. PROCEDURE OPERATIVE STANDARD LE P.O.S. (PROCEDURE OPERATIVE STANDARD) Le POS definiscono le modalità di esecuzione dei processi/attività svolti presso gli Uffici nell’ambito del Sistema Qualità. Al di sotto delle POS esistono livelli procedurale più bassi, specifici per singole attività o per particolari aspetti • Le istruzioni operative • Le comunicazioni e le deroghe

  34. Risultati Il sistema delle P.O.S. ha garantito: • La corretta applicazione del Regolamento 882/2004/CE • La trasparenza delle procedure di controllo • La certezza operativa degli addetti al controllo • La uniformità dei comportamenti • La soluzione alle distorsione del traffico commerciale in passato orientato verso i punti di ingresso dove veniva esercitato un controllo meno fiscale. • Il tutto con un evidente vantaggio globale per l’utenza, per gli operatori ed, alla fine, soprattutto per i consumatori.

  35. USMAF - Formazione • Nel settore del controllo all'importazione di prodotti di origine non animale, la DGISAN ha organizzato e svolto, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, negli anni 2011 e 2012, per il personale degli Uffici periferici USMAF, il “Corso di sicurezza alimentare per medici e tecnici USMAF”, articolato in 5 edizioni di due giornate ciascuna, ha coinvolto oltre 200 partecipanti tra medici e tecnici della prevenzione, allo scopo di aggiornare le conoscenze per un efficace controllo degli alimenti di origine non animale, dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti, degli integratori e novel food presentati all’importazione.

  36. USMAF -Formazione Progetto Formazione campionamento USMAF • D.G Prevenzione – Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana – Istituto Superiore di Sanità - DG Igiene e Sicurezza Alimenti • Realizzazione di un DVD sull’attività di campionamento in frontiera che sarà distribuito a tutti gli USMAF.

  37. Grazie per l’attenzione

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