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Evento organizzato da: CONVUI Università di Siena

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Presentation Transcript


  1. Evento organizzato da: CONVUI Università di Siena L’esperienza del lavoro sui nuovi ordinamenti universitari (DM 270)Il contributo del CUN e prime valutazioni sulla revisione degli ordinamentiAndrea StellaConsiglio Universitario Nazionale Area 9: Ingegneria Industriale e dell’InformazioneUniversità degli Studi di Udine - Facoltà di IngegneriaScuola Superiore S. ChiaraSiena, venerdì 20 giugno 2008

  2. Problemi della struttura a due cicli del DM 509/99 Problemi derivanti dall’impostazione prevalentemente adottata con l’attuazione del DM 509/99 • Concezione di due cicli come percorsi rigidamente sequenziali (ad ogni corso di primo ciclo corrisponde un ben definito corso di secondo ciclo) • Incapacità di pensare a segmenti formativi indipendenti e autonomi • Indebolimento della formazione metodologica di base della laurea Siena 20 giugno 2008

  3. Le principali conseguenze Conseguenze principali • Svalutazione del valore formativo e formale del primo livello di laurea • La maggior parte degli studenti prosegue gli studi • Struttura complessiva estremamente rigida • Scarsissima mobilità tra il primo e il secondo livello di formazione • Tendenza al provincialismo e al localismo degli Atenei Sarebbe stato più opportuno • Progettare e attivare un minore numero di corsi di primo ciclo a carattere più generalista e più corsi di secondo ciclo • Non introdurre tra essi continuità rigidamente vincolate Siena 20 giugno 2008

  4. Motivi e responsabilità delle scelte fatte Responsabilità addebitabili al mondo accademico • Impreparazione a pensare i due cicli come segmenti formativi indipendenti l’uno dall’altro • Resistenze derivanti da dinamiche interne alla comunità universitaria Responsabilità addebitabili al legislatore • Laurea specialistica articolata per legge su 300 CFU • Integrale riconoscimento di 180 CFU acquisiti nella laurea • Indicazione implicita che la laurea specialistica era intesa come continuazione di uno specifico corso di laurea • Emanazione dei decreti sulle classi in tempi diversi Siena 20 giugno 2008

  5. È necessario intervenire sui corsi di laurea È necessario rivedere i corsi di primo ciclo per garantire • Percorsi formativi a carattere più generalista e autoconsistente • Maggiori conoscenze di base e approcci metodologici • Competenze per accedere al mondo del lavoro limitate allo stretto necessario, lasciando il compito di fornire più specifiche professionalità ad altri percorsi professionalizzanti collocati prima di iniziare l’attività lavorativa o in parallelo ad essa (ad esempio master universitari di primo livello) • Diversificazione della formazione tra laurea e laurea magistrale con idonei requisiti e criteri di ammissione a quest’ultima Siena 20 giugno 2008

  6. La transizione dal DM 509 al DM 270 Motivazioni • La revisione del DM sull’autonomia didattica è avviata dal Ministro Moratti nel 2003, quando ancora non vi erano “laureati puri” DM 509 • Il DM 22 ottobre 2004, n. 270 viene pubblicato l’anno successivo • Il motivo ispiratore della revisione stava nella volontà di garantire agli Atenei maggiore flessibilità e autonomia In tale ottica: • Si realizza la separazione netta tra laurea e laurea magistrale, con percorso formativo formulato su 120 CFU anziché 300 CFU • Le Attività formative affini o integrative e le altre attività formative sono rese libere in termini di crediti attribuiti • Viene indicato “l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all'acquisizione di specifiche conoscenze professionali” Siena 20 giugno 2008

  7. L’introduzione di nuovi vincoli Dopo la pubblicazione del DM 270 ha inizio un processo di progressiva limitazione dell’autonomia • Irrigidimento dei vincoli imposti alle Attività Formative Indispensabili • CFU vincolati in misura molto superiore rispetto a quella proposta dai Tavoli Tecnici Tale imposizione: • Si è rivelata particolarmente invasiva nel caso delle classi che hanno diretta attinenza con le Professioni Regolamentate • Ha trovato significativa conferma con il DM 25 novembre 2005 (nuova vincolatissima classe per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico in giurisprudenza) Siena 20 giugno 2008

  8. Nuove esigenze emerse Dopo la pubblicazione del DM 270 si sono resi necessari nuovi interventi dovuti a • Nuove criticità evidenziatesi progressivamente con la sperimentazione dei nuovi corsi di studio avviati con il DM 509/99 • Ulteriore sviluppo del processo di Bologna che ha condotto i diversi governi italiani che si sono succeduti ad assumere nuovi impegni Tali nuovi interventi sono stati adottati con: • Decreti ministeriali sulle classi di laurea e laurea magistrale(DM 16 marzo 2007) • Successivi decreti ministeriali (DM 26 luglio 2007 e DM 31 ottobre 2007) Siena 20 giugno 2008

  9. Conseguenze principali Il complesso dei provvedimenti adottati comporta un’impostazione dei corsi di studio per molti aspetti marcatamente diversa rispetto a quella dei corsi progettati ai sensi del DM 509 In particolare • La costituzione dell’Area europea della Formazione Superiore nell’ambito del processo di Bologna richiede la definizione dell'ordinamento didattico in termini di apprendimento dello studente, anziché di insegnamento dei docenti • A tale scopo sono stati definiti specifici descrittori dei risultati di apprendimento attesi (descrittori di Dublino) ai quali gli Atenei sono tenuti ad attenersi Siena 20 giugno 2008

  10. Descrittori di Dublino I titoli finali possono essere conferiti a studenti che abbiano conseguito le conoscenze, le capacità e le abilità descritte • Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) • Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) • Autonomia di giudizio (making judgements) • Abilità comunicative (communication skills) • Capacità di apprendimento (learning skills) Siena 20 giugno 2008

  11. Quadro generale della formazione superiore Il quadro normativo complessivo che emerge, sia pure in maniera non sempre coerente e con strumenti talora inadeguati, si pone in ogni caso l’obiettivo di una formazione universitaria di elevata qualità: • Garantita da un idoneo numero di docenti di ruolo di elevata qualificazione • Certificata da una solida e verificabile articolazione del processo formativo • Resa possibile dalla disponibilità di idonee strutture e dalla congruità delle risorse disponibili Siena 20 giugno 2008

  12. La situazione attuale Assenza di un’Agenzia per la valutazione L’impegno che l’Italia aveva assunto nel 2003 al convegno di Berlino “Realising the European Higher Education Area” di istituire un Sistema di Assicurazione della Qualità (Quality Assurance) è stato per lungo tempo completamente da noi disatteso • Soltanto la Legge Finanziaria 2007 ha previsto l’istituzione dell’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della Ricerca (ANVUR) • Solo recentemente il relativo provvedimento istitutivo dell’ANVUR è divento definitivo, ma non ancora operativo Siena 20 giugno 2008

  13. Vincoli numerici sostitutivi della valutazione Si è ritenuto di poter supplire temporaneamente all’assenza di una Agenzia indipendente, in grado di valutare nel merito la qualità dei processi formativi, stabilendo discutibili parametri numerici Esempi • Numero assoluto degli studenti e percentuale degli studenti che conseguono il titolo di studio “in corso”, con funzione premiale • “Requisiti minimi” di docenza necessaria per l’attivazione dei corsi di studio Siena 20 giugno 2008

  14. Comportamenti indotti Sono stati indotti comportamenti che vanno nella direzione opposta a quella della qualità • Tendenza a rendere meno severi (o a cancellare del tutto) la verifica della preparazione degli studenti all’accesso e allargamento delle maglie nell’accertamento del profitto durante il corso di studio • “Requisiti minimi” interpretati dagli Atenei come indice di sostenibilità dei corsi con conseguente loro proliferazione • Spinta ad espandere l’offerta formativa in sedi diverse da quella amministrativa anche in assenza di garanzia di qualità Siena 20 giugno 2008

  15. Effetti negativi La proliferazione dei corsi di studio ha comportato • Moltiplicazione del numero degli insegnamenti • Nuove esigenze di personale • Maggior carico didattico per i docenti • Necessità di nuovi affidamenti • Spazi aggiuntivi e necessità di risorse addizionali per la didattica • Aumento dei costi con effetti spesso gravi per i bilanci degli atenei Conferire crescente autonomiasenza idonei contrappesi e strumenti di valutazione ha portato ad una situazione ricca di contraddizioni, alla quali è ora difficile, ma necessario, porre rimedio Siena 20 giugno 2008

  16. Effetti negativi La proliferazione dei corsi di studio ha comportato • Moltiplicazione del numero degli insegnamenti • Nuove esigenze di personale • Maggior carico didattico per i docenti • Necessità di nuovi affidamenti • Spazi aggiuntivi e necessità di risorse addizionali per la didattica • Aumento dei costi con effetti spesso gravi per i bilanci degli atenei Conferire crescente autonomiasenza idonei contrappesi e strumenti di valutazione ha portato ad una situazione ricca di contraddizioni, alla quali è ora difficile, ma necessario, porre rimedio Siena 20 giugno 2008

  17. Linee generali del CUN sulla didattica Il Consiglio Universitario Nazionale si propone di • Promuovere la cultura della valutazione • Incoraggiare gli Atenei ad avviarsi subito con decisione nella direzione della qualità e della certificazione della propria offerta formativa, ancor prima che l’ANVUR divenga operativa Ha voluto pertanto • Rendersi parte attiva del processo di revisione in atto dando un contributo importante alla sua realizzazione, ad iniziare degli ordinamenti didattici • Non limitarsi alla verifica del rispetto formale dei limiti numerici stabiliti dalla norma • Entrare nel merito degli ordinamenti proposti, esaminandoli sotto il profilo della qualità più che della quantità • Valutare, per ciascun ordinamento, sia la coerenza interna sia quella del suo inquadramento nel complesso del Sistema Universitario Siena 20 giugno 2008

  18. Alcuni dati numerici • Studenti iscritti: 1.800.000 • Corsi di nuovo ordinamento nel 2005/06: 5545 3082 di laurea 2281 di laurea specialistica 182 a ciclo unico • Totale anni di corso di studio impartiti prossimo a 15.000 • Studenti per anno di corso mediamente 120. Siena 20 giugno 2008

  19. Come opera il CUN in merito agli ordinamenti In linea con gli indirizzi generali sopra esposti il CUN ha predisposto e reso pubblico con largo anticipo un documento nel quale sono stabiliti i criteri ai quali si sarebbe attenuto per garantire una valutazione omogenea degli ordinamenti didattici Si è voluto in tal modo perseguire gli obiettivi seguenti: • Rendere omogenei e condivisi i criteri di valutazione degli ordinamenti didattici all’interno del CUN • Formulare pareri coerenti con quanto previsto dalla più recente normativa nella direzione del processo di Bologna • Fornire agli Atenei non solo informazioni su come gli ordinamenti da loro proposti sarebbero stati esaminati, ma anche una guida utile alla loro progettazione Siena 20 giugno 2008

  20. Responsabilità del CUN Il CUN ha inteso assumersi un compito di grande responsabilità e importanza, proponendosi di: • Fornire agli Atenei circostanziate e motivate indicazioni, utili per migliorare e rendere più efficace l’offerta formativa • Orientare il processo nella direzione della qualità • Svolgere analisi comparative su come gli Atenei si stanno orientando ad affrontare questa ulteriore revisione dell’offerta formativa • Proporsi come punto di riferimento alla luce della visione complessiva di cui dispone da un osservatorio privilegiato Siena 20 giugno 2008

  21. Qualche dato sul processo di revisione Distribuzione dei corsi di studio per per tipologia di corso Siena 20 giugno 2008

  22. Dati statistici sul processo di revisione Distribuzione dei corsi di studio per Comitato d’Area Referente Siena 20 giugno 2008

  23. Distribuzione territoriale degli Atenei transitati al 270 Legenda: Numero ordinamenti 270 • nessuno (20 Atenei) • da 1 a 33 (37 Atenei) • da 34 a 81 (12 Atenei) • da 82 a 174 (4 Atenei) Siena 20 giugno 2008

  24. Pareri formulati dal CUN Il CUN ha stabilito di articolare i propri pareri sugli ordinamenti proposti secondo le seguenti tre tipologie • Da approvare: se non vi sono significativi rilievi • Da adeguare: se si individuano specifiche carenze sulle quali è possibile formulare puntuali e circostanziate richieste di modifica • Da riformulare: se si riscontrano così significativi profili di non conformità da richiedere una revisione complessiva dell’intero ordinamento Tutte le proposte sono: • Formulate dai Comitati d’Area Referenti, tenuto conto delle eventuali osservazioni degli altri Consiglieri. • Esaminate dalla Commissione Didattica che, se ritenuto necessario, propone propri emendamenti, di concerto con i Comitati Referenti, attenendosi sempre a criteri di omogeneità e imparzialità di giudizio • Portate in Aula in seduta plenaria per il parere finale Siena 20 giugno 2008

  25. Prime valutazioni sulla riforma degli ordinamenti In larghissima maggioranza gli ordinamenti sono stati giudicati “da adeguare”, ma la quasi totalità di essi sono stati approvati in sede si riesame Tasso di approvazione dei corsi di studio Siena 20 giugno 2008

  26. La banca dati degli ordinamenti/1 La banca dati RAD del CINECA è stata strutturata in modo che le informazioni siano inserite nella stessa sequenza logica di progettazione del nella quale il corso di studio • Criteri seguiti nella istituzione otrasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 • Sintesi della relazione tecnica del Nucleo di Valutazione • Relazione tecnica del Nucleo di Valutazione - parte generale • Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione dei servizi e delle professioni • Sintesi del parere del Comitato di Coordinamento Regionale Siena 20 giugno 2008

  27. La banca dati degli ordinamenti/2 ……..e ancora……… • Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo • Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio • Conoscenze richieste per l'accesso • Caratteristiche della prova finale • Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati • Attività formative • di base • caratterizzanti • affini o integrative • altre Siena 20 giugno 2008

  28. Una prima valutazione della trasformazione in atto Dall’esame degli ordinamenti è possibile trarre le prime indicazioni sulle modalità di adeguamento al DM 270 • Vi è stata una riprogettazione contestuale dei corsi di laurea e di laurea magistrale • È un primo segnale che fa ben sperare che gli Atenei abbiano saputo individuare per la laurea e per la laurea magistrale il ruolo formativo che loro compete • Vi è un crescente numero di corsi offerti integralmente in lingua inglese, segno dell’attenzione che gli Atenei stanno riservando al problema dell’internazionalizzazione Siena 20 giugno 2008

  29. Osservazioni di carattere generale • Talora sembra che non sia stata pienamente compresa la rilevanza delle novità introdotte dal DM 270/04 • In molti casi ci si è limitati a modesti aggiornamenti dell’esistente, spesso dettati da dinamiche interne piuttosto che dall’esigenza di revisione dell’offerta formativa complessiva • In altri casi si è proceduto senza tenere conto degli elementi innovativi introdotti dal DM 270, eludendo nei fatti la norma o introducendo elementi difformi rispetto ad essa Siena 20 giugno 2008

  30. Rilievi ricorrenti da parte del CUN / 1 Rilievi formulati dal CUN con maggior frequenza • non adeguata formulazione degli obiettivi formativi in termini di risultati di apprendimento attesi, secondo i descrittori di Dublino stabiliti nell’ambito del processo di Bologna • incoerenza tra obiettivi formativi e attività formative • assenza della verifica della preparazione iniziale degli studenti per l’iscrizione ai corsi di laurea e mancata previsione di attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi, come richiesto dalla norma • inadeguata individuazione e descrizione degli sbocchi professionali/occupazionali • scarso peso attribuito alla prova finale per il conseguimento della laurea, possibile indice di un inadeguato riconoscimento da parte del mondo accademico della potenzialità formativa al livello della laurea Siena 20 giugno 2008

  31. Rilievi ricorrenti da parte del CUN / 2 • Criteri di accesso alla laurea magistrale troppo rigidi e vincolati ad una specifica formazione di primo livello, non conformi allo spirito e/o alla lettera della legge; in alcuni casi è prevista l’iscrizione con obblighi formativi aggiuntivi, possibilità esplicitamente esclusa dalla legge • Eccessiva indeterminazione del percorso formativo, che denota una sostanziale assenza di chiarezza di progettazione del corso di studio • Inadeguata motivazione per l’utilizzo nelle attività affini o integrative di settori già indicati nella classe per le attività caratterizzanti o di base • SSD utilizzati inadeguati ad ottenere gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali dichiarati per il corso di studio • Eccesso di CFU a scelta dello studente Siena 20 giugno 2008

  32. Rilievi ricorrenti da parte del CUN / 3 Rilievi con raccomandazioni o rinvii a momenti successivi • Raccomandazione per il miglioraramento della formulazione • (tipicamente dei descrittori) • Rinvio al Regolamento didattico di corso di studio • (tipicamente per le prove di accesso) • Necessità di “vigilanza” da parte dei Nuclei di Valutazione Siena 20 giugno 2008

  33. Utilizzo dei pareri dei Nuclei di Valutazione Nel formulare il proprio parere il CUN ha stabilito di: • leggere con attenzione i pareri dei Nuclei di Valutazione • utilizzare i pareri come elemento utile alla comprensione e alla leggibilità complessiva dell’ordinamento proposto e alla sua collocazione nel contesto dell’ateneo • di non fare mai riferimento esplicito ai pareri dei Nuclei, mantenendo autonomia di giudizio Siena 20 giugno 2008

  34. Formulazione degli obiettivi formativi Nella maggior parte dei casi il CUN ha evidenziato obiettivi formativi non adeguatamente formulati in termini di risultati di apprendimento attesi • Tale impostazione richiede un radicale cambiamento di prospettiva estranea alla tradizione accademica italiana e che richiede tempo per essere metabolizzata • Richiede inoltre risorse logistiche e finanziarie di cui gli Atenei difficilmente dispongono • Il CUN, ritenendo che la nuova impostazione costituisca un passaggio obbligato verso la valutazione e l’accreditamento dei corsi di studio, ha costantemente incoraggiato gli Atenei a muoversi in tale direzione Siena 20 giugno 2008

  35. Verifica della preparazione iniziale Un frequente rilievo ha riguardato l’assenza della verifica della preparazione iniziale per i corsi di laurea di obblighi formativi aggiuntivi • In alcuni casi sembra che gli Atenei non si siano resi conto che il DM 270/04 ha reso obbligatoria tale verifica • In altri la riluttanza ad adottarla dipende dalla difficoltà di organizzare prove di accesso su larga scala per tutti gli studenti dell’Ateneo • Il CUN ha sistematicamente richiamato gli Atenei al rispetto dell’obbligo di legge poiché lo ritiene un fattore di qualità che: • consente una migliore calibrazione della didattica del primo anno • rende consapevoli gli studenti della propria personale preparazione ai fini del corso prescelto • consente agli studenti di concentrarsi sui punti deboli • costituisce un importante implicito elemento di valutazione della qualità delle scuole di provenienza degli studenti Siena 20 giugno 2008

  36. Criteri di accesso alla laurea magistrale In relazione ai criteri di accesso alla laurea magistrale sono state riscontrate numerose incongruenze e difformità: • In alcuni casi è prevista l’iscrizione con obblighi formativi aggiuntivi, possibilità esplicitamente esclusa dalla legge • In altri sono stabiliti criteri eccessivamente rigidi e vincolati ad una specifica formazione di primo livello, riproponendo di fatto in maniera surrettizia il corso di laurea a ciclo unico, incompatibile con gli obiettivi di mobilità e flessibilità • In quest’ultimo caso si riscontra usualmente anche uno scarso peso attribuito alla prova finale per il conseguimento della laurea, implicito indice di una scarsa considerazione della potenzialità formativa del primo ciclo Siena 20 giugno 2008

  37. Incoerenza o scarsa leggibilità dell’ordinamento Si è riscontrata spesso un’eccessiva indeterminazione o incoerenza del percorso formativo usualmente caratterizzato da • intervalli di crediti eccessivamente ampi • incoerenza tra gli obiettivi formativi dichiarati e l’attribuzione dei crediti ai SSD • ’immotivata duplicazione nelle attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari già presenti tra le attività di base o caratterizzanti • selezione di settori scientifico disciplinari o crediti loro attribuiti in misura non adeguata a garantire gli obiettivi formativi e/o gli sbocchi professionali e occupazionali indicati per il corso di studio • peso eccessivo attribuito a settori scientifico disciplinari considerati fondamentali per il corso di studio proposto, a scapito di una più equilibrata articolazione dell’offerta formativa complessiva. • penalizzazione delle attività formative di contesto, quelle relative alla conoscenza delle lingue straniere Siena 20 giugno 2008

  38. Valutazione complessiva In generale la maggior parte degli ordinamenti denota non sufficiente attenzione • Alle esigenze poste dalle criticità individuate nell’applicazione del 509 e al rispetto dello spirito e della lettera della normativa vigente • Alle attività formative di contesto • All’istruzione permanente e ricorrente (Lifelong Learning) • Allo studio delle lingue Siena 20 giugno 2008

  39. Conclusioni Il CUN sta facendo ogni sforzo, non solo nell’Area della formazione, per accelerare il processo di armonizzazione europea, in particolare su qualità e accreditamento L’Italia è in gravissimo ritardo in relazione a molti degli obiettivi del processo di Bologna e agli impegni che i diversi governi hanno sottoscritto Esempi • sistema di Assicurazione della Qualità (Quality Assurance) • dottorato di Ricerca come terzo ciclo della formazione superiore • formazione permanente o ricorrente (Lifelong learning) • grado di coinvolgimento degli studenti Anche se si nota qualche timido tentativo di recuperare i ritardi, gli altri paesi europei si muovono più velocemente di noi e soprattutto investono sul futuro e sui giovani con molta maggiore lungimiranza e in misura molto più consistente Siena 20 giugno 2008

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