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storia della musica

storia della musica. Tommaso Vignotto e Mauro Magnani 1c. La preistoria. La prima forma di musica degli uomini primitivi serviva per accompagnare le loro danze propiziatorie alla caccia. Indossavano braccialetti fatti di ossa di metallo. Nel tempo appariranno anche i

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  1. storia della musica Tommaso Vignotto e Mauro Magnani 1c

  2. La preistoria La prima forma di musica degli uomini primitivi serviva per accompagnare le loro danze propiziatorie alla caccia. Indossavano braccialetti fatti di ossa di metallo. Nel tempo appariranno anche i primi tamburi fatti di tronco d’albero e pelle di animali e flauti in legno con pochi fori ricavati dal bambù. Costruirono strumenti sempre più evoluti, arrivando addirittura allo xilofono, in grado di eseguire suoni diversi.

  3. L’ Oceania I popoli oceanici, detti aborigeni, erano divisi in tante tribù. Vivevano di caccia spostandosi continuamente nel territorio. Per essi la musica era molto importante perché accompagnava riti sacri e magici che consistevano nell’adorare i totem, cioè figure di animali o vegetali che rappresentavano le divinità. I loro strumenti erano: conchiglie, trombe, tamburi fatti con pelli di squalo. Inventarono anche il didgeridoo, un caratteristico strumento a fiato (qui sotto). Inoltre si accompagnavano con la voce in brevi canti.

  4. I greci I greci conoscevano numerosi canti, che narravano le vicende dei loro eroi: Ulisse, Enea e Achille. Il più famoso cantore-poeta era omero. Egli si accompagnava suonando la cetra. L’altro strumento greco molto importante era l’aulos (flauto). La civiltà greca si distingue per la sua creatività e per il livello raggiunto di evoluzione musicale: stretto era il legame tra musica e poesia. Le occasioni in cui venivano eseguite le musiche erano: spettacoli teatrali, feste e banchetti, riti religiosi e occasioni militari. I greci hanno inventato la nostra attuale scala musicale. All’inizio erano scale di quattro suoni (tetracordi), poi sono stati unificati in unica scala da otto suoni

  5. La Cina I cinesi attribuivano una grande importanza alla musica perché le davano un potere magico; pensavano infatti che la musica potesse influenzare i nostri stati d’animo. I cinesi classificano gli strumenti musicali a seconda del materiale in cui sono costruiti: pietra, pelle, legno, bambù e seta. Le musiche venivano eseguite durante le cerimonie di corte ed erano accompagnate da danze.

  6. L’ Islam L’islam è la terza grande religione monoteista, dopo l’ebraismo e il cristianesimo. Nell’antichità l’impero islamico comprendeva una popolazione in cui convivevano membri della religione cristiana, ebraica e islamica in reciproca tolleranza. Lo strumento più caratteristico dell’islam è il liuto, (una specie di chitarra). Altri strumenti sono è tamburelli e sonagli. Nella religione islamica la recitazione del Corano è cantata e si basasu una serie di regole che riguardano la durata delle sillabe, il timbro vocale vibrato e la durata dei silenzi.

  7. l’ africa L’Africa è costituita da una serie di tribù, ciascuna con una specifica cultura musicale, anche se non mancano punti in comune. Per gli africani la musica è una componente necessaria e importante della vita. Gli africani utilizzano le loro musiche nei seguenti momenti: musiche da lavoro (rematori, taglialegna); ninne-nanne; musiche per cerimonie, come le sepolture e le feste e musiche per i momenti di svago. Il cuore della musica africana è il ritmo, quindi gli strumenti più caratteristici sono a percussione, come tamburi, sonagli, gong (di legno), e poi campane tubolari di legno.

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