1 / 18

Diocesi di Cremona Ufficio per la pastorale familiare

Diocesi di Cremona Ufficio per la pastorale familiare. La famiglia cristiana: cuore della società. La sorgente della socialità. TESI: La comunione coniugale, in quanto comunione interpersonale interiormente orientata al dono della vita, è l’arche-tipo di ogni sociale umano

Download Presentation

Diocesi di Cremona Ufficio per la pastorale familiare

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Diocesi di CremonaUfficio per la pastorale familiare La famiglia cristiana: cuore della società

  2. La sorgente della socialità • TESI: • La comunione coniugale, in quanto comunione interpersonale interiormente orientata al dono della vita, è l’arche-tipo di ogni sociale umano • La società coniugale e familiare è esemplare rispetto ad ogni espressione della socialità umana

  3. Partiamo dalla considerazione di alcune esperienze comuni • L’attitudine di una ditta che produce prodotti per neonati è profondamente diversa da quella di una donna che ha generato un bambino • Il responsabile di una tale ditta pensa in termini di UTILITA’, la madre pensa in termini di BELLEZZA • La stessa realtà è così “oggetto” di due atteggiamenti diversi • Nel primo caso si vede nel bambino un possibile utente del prodotto (non è necessario conoscerlo personalmente) • Nel secondo caso si vede nel bambino una persona unica ed irrepetibile • Una persona umana considerata come tale non può essere sostituita da nessun’altro: INSOSTITUIBILITA’

  4. La sostituzione di una persona è possibile solo se è considerata in ragione di una funzione da svolgere, (es. un turno lavorativo) è impossibile laddove la persona è voluta per se stessa ed in se stessa • Da questo ne consegue che possiamo guardare la realtà e metterci in relazione con essa in due modi profondamente diversi: • Vedere la realtà in quanto può servire per raggiungere uno scopo, in quanto può servire per qualcos’altro • Vedere la realtà in se stessa e per se stessa, non ordinandola a qualcos’altro: SGUARDO ETICO • Lo sguardo etico intravede nella realtà una bontà ed un valore, una preziosità tale da meritare di essere voluta per sé ed in sé. • Essa non ha bisogno, per essere valorizzata, di servire a qualcos’altro: ha una bontà intrinseca, un valore proprio, inerenti al suo puro e semplice esserci. • Quando l’uomo vede una tale bontà allora AMA: Amare è l’atto spirituale che riconosce la realtà nella sua e per la sua intrinseca bontà, bellezza e preziosità

  5. Ora guardiamo da vicino il rapporto tra le persone • Immediatamente balza all’occhio la differenza tra una persona ed una cosa, tra l’essere qualcuno e l’essere qualcosa. • La persona ha una dignità propria ed un valore di fine, le cose, invece sono solo dei mezzi che hanno un prezzo • La persona può essere solo amata e la cosa solo usata • Tre concetti indicano il mondo delle persone: fine-dignità-amore • Tre concetti indicano il mondo delle cose: mezzo-prezzo-uso • Si tratta di recuperare lo sguardo etico e la relazione d’amore

  6. Spesso, tuttavia, ho relazione con altre persone per via della funzione che rivestono (bigliettaio) e questo è normale a tal punto che nessuno sente di offendere un altro se lo valorizza semplicemente per la funzione che riveste. • Ma questo non vale sempre e per ogni rapporto che io ho con l’altro • Se mi limitassi a considerare l’altro in relazione alla funzione che riveste e questo lo considerassi il modo di relazionarsi proprio degli esseri umani dovrei concludere che la ricerca dell’utilità più grande possibile del numero più grande possibile di persone è il fine della società umana. • Invece ci sono rapporti interpersonali essenzialmente diversi da quello “funzionale”

  7. Il rapporto coniugale • Le persone si incontrano per la loro irripetibilità e singolarità ed insostituibilità. • Questo incontro non ha altre ragioni che la percezione della unicità e preziosità singolare dell’altro. • Lo sposo vede nella sua sposa una dignità unica e viceversa • Lo sposo è per la sposa qualcuno che non può essere assolutamente sostituito da un altro: nessun uomo può prendere il suo posto

  8. La maternità • Quando la donna viene a sapere di essere incinta sperimenta due fatti complementari: • nel suo corpo esiste un’altra persona (non un appendice del suo corpo); • l’altro è totalmente dipendente nel suo esserci dalla madre • In queste due società umane (quella coniugale e quella familiare) si ha il nucleo essenziale di una relazione sociale umana che non si struttura sul principio dell’utilità ma sul puro principio etico. Questo è vivere in pienezza un rapporto interpersonale • Solo l’uomo che ha compreso questo è in grado di costruire una società vera, cioè non fondata esclusivamente sul principio dell’utilità (anche se in certi casi tale principio è inevitabile. La legge morale deve impedire che questo prevarichi))

  9. In che senso la famiglia è il cuore della società? • L’esperienza di comunione non fondata sull’utilità ma sull’amore è il primo e fondamentale contributo della famiglia alla società • La legge della gratuità e dell’accoglienza che riconosce in ognuno una persona da accogliere in sé e per sé, nella sua dignità, è il fondamento della vita familiare • La comunità familiare e coniugale insegna alla società un modo nuovo e diverso di essere uomini • Ed impedisce che la norma utilitarista diventi suprema ed esclusiva norma della società

  10. In che modo concreto la famiglia diventa il cuore della società? • Rendendosi conto della propria soggettività • La famiglia è soggetto sociale perché in essa i comportamenti, il modo di vivere, di porsi in relazione con l’ambiente non è immediatamente riconducibile alla somma del comportamento degli individui che la compongono • Essa non va osservata come un insieme di individualità sommate, ma come una relazione sui generis, che ha una sua essenza • La famiglia è qualcosa che eccede gli individui, è unità profonda di relazioni non dissociabili

  11. Rendendosi conto della propria identità • La famiglia è il FONDAMENTO della società (nativo, originale, insostituibile ed inalienabile) perché ne forma i suoi membri trasmettendo i valori essenziali della dignità della persona, della fiducia reciproca, del buon uso della libertà, del dialogo e della solidarietà, dell’obbedienza e dell’autorità. • Possiede nativamente il diritto di organizzarsi ed associarsi per proteggersi e per aiutarsi per svolgere il suo ruolo

  12. Partecipando all’umanizzazione della società nel modo suo proprio • L’amore: no ad una società fondata sull’efficentismo, la funzionalità, la spersonalizzazione e la massificazione • La procreazione: riconoscimento e rispetto di ogni uomo fondato sul dono di sé • L’educazione: compito che la famiglia non può delegare ad altri. Lo Stato interviene nell’educazione sempre in aiuto alle famiglie • La solidarietà, soprattutto in quei campi tipici della famiglia: l’accoglienza l’adozione e l’affido • Intervenenti in campo sociale e politico creando associazioni di famiglie,operando perché le leggi non solo non offendano, ma positivamente promuovano i diritti e i doveri della famiglia.

  13. Conclusione • La società coniugale e familiare è la sorgente di ogni socialità umana in quanto educa la persona a considerare l’altro nella sua dignità e non soprattutto per la sua utilità. • La crisi dell’esperienza coniugale e familiare è la prima causa della disumanizzazione e spersonalizzazione della società

  14. Il FORUM delle associazioni familiari • Aderiscono 41 associazioni • Obiettivo: • portare all’attenzione del dibattito culturale e politico la famiglia come SOGGETTO SOCIALE = essa non è un fatto privato, né una questione cattolica sta al CUORE DELLA COSTRUZIONE DELLA SOCIETA’ • La qualità della vita familiare determina la qualità della vita dell’intera società.  • Versanti d’azione: • sostenere tenacemente politiche familiari sempre più incisive • formare la consapevolezza di un ruolo sociale, PUBBLICO, fondamentale. • valori e diritti da promuovere e salvaguardare riguardano la famiglia intesa come “società naturale fondata sul matrimonio” (Costituzione italiana, articoli 29, 30,31).  • È un istituzione ontologicamente preesistente al patto sociale e politico costituito dai cittadini

  15. Premessa di fondo che orienta tutta l’attività del forum • la famiglia è un soggetto sociale da promuovere e non un soggetto debole da assistere  • La famiglia eroga servizi, cura i soggetti deboli, fa da ammortizzatore economico in tempi di crisi, • quindi chi investe sulla famiglia previene le emergenze, risolve alla radice le patologie sociali, risparmiando sui costi sociali

  16. Qualche esempio in concreto • Il forum ha coordinato in maniera fondamentale la “gestazione e il parto” della legge 40 sulla fecondazione assistita, creando spazi di dialogo su un fronte partitico trasversale. • L’uomo è titolare di diritti fin dal momento iniziale del suo cammino e il primo diritto, fondante, è quello alla vita. • Il forum va da tempo affermando che non è fiscalmente equo tassare in modo praticamente uguale chi ha carichi familiari e chi non li ha, la famiglia di due lavoratori senza figli e quella di due lavoratori con figli, o penalizzare le famiglie monoreddito. • Sarebbe equo invece dividere il reddito complessivo della famiglia per il numero dei suoi membri.

  17. Occorrerebbe pensare ad una diversa organizzazione del lavoro che tenga conto delle esigenze della famiglia. E’ necessaria un’ equilibrata combinazione tra uso del tempo per il lavoro e uso del tempo per la famiglia. • La rigidità dei nostri modelli organizzativi produttivi, soprattutto se confrontata con altri contesti europei, penalizza pesantemente le persone che entrano e agiscono nel mercato del lavoro; pensiamo alla priorità assoluta, alla dedizione totale che viene richiesta. • Nuove forme organizzative possibili: • potenziare il part –time (soprattutto per il lavoro femminile) , il telelavoro , riconoscere il lavoro familiare e intrafamiliare (lavoro di cura), favorire i congedi parentali, riconoscere i diversi carichi familiari con adeguate miseure fiscali.

  18. TARIFFE • Le tariffe, ad esempio dell’energia elettrica, penalizzano le famiglie in modo direttamente crescente rispetto al numero dei componenti. • Il costo del kilowattora infatti cresce rapidamente con l’aumentare del consumo medio mensile, idem con l’acqua. Chi consuma tanto quindi (cioè le famiglie numerose, che sono il prezioso serbatoio di una società in pauroso calo demografico) sono gravate pesantemente da tale tariffazione. • ...e l'impegno per la famiglia continua www.forumfamiglie.org • ISCRIVITI ALLA NEWS LETTER

More Related