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INESTETISMI POST-GRAVIDICI

INESTETISMI POST-GRAVIDICI. Dr. Chiara Cassano Dr. Mario Greco. introduzione. A fronte di un momento “magico” quale è la nascita di una nuova vita , gli esiti post-gravidici sono spesso meno felici.

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INESTETISMI POST-GRAVIDICI

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Presentation Transcript


  1. INESTETISMI POST-GRAVIDICI Dr. Chiara Cassano Dr. Mario Greco

  2. introduzione • A fronte di un momento “magico” quale è la nascita di una nuova vita , gli esiti post-gravidici sono spesso meno felici. • In fase di gestazione , l’utero ed il suo prezioso contenuto spingono all’esterno causando la separazione dei muscoli retti dell’addome , il rilassamento delle fasce ed un’eccezionale tensione sulla cute. • Nel puerperio l’addome risulta ancora teso in quanto il volume uterino risulta ancora importante. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  3. smagliature Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  4. smagliature • Sono lesioni lineari atrofico-cicatriziali che si formano, in genere , su - addome - superficie esterna delle cosce - glutei - fianchi - seno. • Compaiono in genere tra il sesto o l’ottavo mese di gravidanza • La loro lunghezza varia da 1 a 15 cm e la loro larghezza da 1 a 15 mm . Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  5. smagliature • Inizialmente appaiono leggermente rilevate e di colore rosso violaceo ( strie rubrae ) poi diventano gradualmente piatte e rosa fino a divenire lievemente depresse e di colore bianco madreperlaceo ( strie albe ) Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  6. smagliature • La pelle sovrastante ha aspetto lievemente corrugato a causa dell’assottigliamento del dell’epidemide e dell’atrofia del derma • Se non trattate precocemente , spesso rappresentano un danno cutaneo permanente Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  7. smagliature • Si formano quando la pelle è sottoposta ad eccessi di tensione , come avviene ad esempio a seguito di consistenti variazioni di peso. • Se la pelle è poco elastica e non correttamente idratata , il danno sarà più rilevante ; per questo è buona norma consigliare alle pazienti una buona idratazione cutanea durante la gestazione • Ne favoriscono la comparsa anche squilibri ormonali , stress , cattive abitudini di vita Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  8. smagliature • Uno squilibrio ormonale come l’aumento del cortisolo , interferisce sull’attività dei fibroblasti con conseguente alterazione della sostanza fondamentale . Si attua quindi un fattore meccanico cioè la rottura delle fibre collagene e con il passare del tempo un processo rigenerativo rappresentato dalle strie albae. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  9. Strie rubrae • Spazi intercellulari dell’epidermide dilatati • Membrana basale inalterata • Fibre collagene in fasci paralleli tra loro ma meno compatte • Fibre separate da edema • Fibroblasti poveri di organuli • Aumento delle cellule di Langherans • Infiltrato linfocitario perivascolare Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  10. Strie albae • Epidermide assottigliata • Aumento fibre elastiche • Fibroblasti più attivi • Scompaiono le ghiandole sudoripare e i follicoli piliferi Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  11. Protocollo di trattamento • Sedute combinate di peeling e IPL • 1° peeling • 2° IPL • 4 trattamenti “combinati” ogni 15/20 gg ( a seconda del tipo di pelle ) • Possibilità di richiami mensili “combinati”o “indipendenti” Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  12. Protocollo di trattamento • Il tutto può essere ottimizzato associando al precedente protocollo un ciclo di rugantil + comb-hyal composto di 4 sedute a cadenza quindicinale in cui viene somministrato per via intradermica di acido ialuronico unitamente ad un’antiialuronidasi topica. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  13. cellulite • Disturbo di carattere circolatorio , influenzato soprattutto da squilibri ormonali. E’ accompagnata da ritenzione di liquidi che tendono a stagnare a livello tissutale. • E’ consigliabile mantenere un’alimentazione equilibrata ed un buon introito di liquidi. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  14. Meccanismo di produzione della cellulite • Sofferenza del microcircolo e alterazione trofometabolica tissutale • Alterazione della permeabilità vasale • Fuoriuscita e ristagno del liquido interstiziale • Stimolazione fibroblastica • Iperproduzione di fibre connettivali • Sequestro di cellule adipose in noduli • Ulteriore strozzamento vasale Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  15. Tipi di cellulite • Molle : invade ampie zone ( inguine , addome , braccia ) , è mobile e si solleva facilmente dal muscolo ; il tessuto inizia ad esser compromesso dal punto di vista dell’elasticità. “cambia aspetto” dalla posizione ortostatica a quella clinostatica Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  16. Tipi di cellulite • Dura Di solito si riscontra nei pazienti con costituzione medio-robusta , con un buona tonicità muscolare e tissutale e al tatto si presenta fredda con colorito marmorizzato Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  17. Tipi di cellulite • Edematosa si distingue dalla cellulite molle per la prevalenza di componente idrica , le zone colpite da questo tipo di cellulite si presentano calde e spugnose . prevalentemente colpiti gli arti La donna in gravidanza e puerperio è colpita da quest’ultimo tipo di cellulite. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  18. Fasi evolutive istopatologiche • I stadio : stasi capillaro-venulare , aumento della permeabilità , edema. La cute risulta ancora tesa ed elastica ma si manifesta una sensazione di pesantezza agli arti. Alla compressione non rimane fovea. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  19. Fasi evolutive istopatologiche • II stadio : danno cellulare ed iniziale fibrosi. Si ha accumulo di scorie metaboliche. Si evidenzia l’aspetto della cute a buccia d’arancia , l’accumulo adiposo e la parziale perdita dell’elasticità cutanea Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  20. Fasi evolutive istopatologiche • III stadio: a lungo andare le fibre reticolari si trasformano in fibre collagene, che tendono ad incapsulare le cellule adipose degenerate, con formazione di micronoduli microscopici Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  21. Fasi evolutive istopatologiche • IV stadio : formazione di macronoduli. Si ha un significativo rallentamento del flusso ematico e linfatico , con aumento dei noduli e dolore al tatto. La fibrosi si trasforma in sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri ( formazione dei macronoduli ) i micronoduli dello stadio precedente. Aumentano le teleangectasie; possono apparire ematomi e fenomeni di fragilità capillare. La superficie cutanea assume il tipico aspetto a materasso , è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria , la palpazione suscita dolore anche con modesta pressione e , alla compressione, rimane la fovea che scompare solo dopo alcuni secondi Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  22. trattamenti • Mesoporazione con “ pefs gel “ : 2 sedute a settimana associato a • Cavitazione • Pressoterapia • Radiofrequenza ( ipertermia profonda controllata ) • Carbossiterapia • Mesoterapia farmacologica tradizionale • Mesoterapia omeotossicologica Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  23. Cavitazione • Apparecchiatura che sfrutta ultrasuoni a bassa frequenza e tecnica cavitazionale • Frequenza di emissione pari a 40 KHz con potenza regolabile dal 10 al 100% per un valore massimo di 30 W. • La cavitazione è un processo fisico intracellulare per cui in un liquido sottoposta all’azione degli ultrasuoni le componenti gassose che compongono il liquido stesso si dissociano. Le variazioni pressorie che si verificano in seno al liquido agiscono sui tessuti facendone aumentare le dimensioni e provocando un’implosione. Ne consegue la rottura dei legami intracellulari degli adipociti e quindi lo “sgretolamento” della massa adiposa. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  24. Azione : - micro-meccanica provocando rottura , spostamento e livellamento della struttura molecolare - termica , indotta dallo sfregamento delle molecole accelerate , provocando un aumento circolatorio microvenoso e l’inizio della denaturazione proteica - Cavitazionale con gli effetti prima descritti Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  25. Cavitazione • Si ha anche una stimolazione della riattivazione del microcircolo contribuendo così alla progressiva riduzione della cellulite. • Il grasso liberato dall’azione di questa metodica viene in parte espulso con la diuresi ed in parte immagazzinato nel fegato . • Lo smaltimento può essere facilitato associando , al termine di ogni suddetta seduta , pressoterapia con azione linfodrenante. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  26. Cavitazione • Un ciclo è composto da 8 – 10 sedute a cadenza bisettimanale ( trattata una zona di 20 cm x 20 cm per un tempo non superiore a 20 minuti ) • Non è un trattamento definitivo ma può essere classificato come a lunga persistenza ed i costi ed i rischi sono nettamente inferiori rispetto ad un intervento chirurgico Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  27. Cavitazione • I risultati sono immediati e gratificanti : il corpo acquista in breve tempo e già a partire dalle prime sedute un’eccezionale tonificazione , si attenua l’aspetto “ a buccia d’arancia” e si attenuano i noduli cellulitici più evidenti. • Frequenza di emissione pari a 40 KHz con potenza regolabile dal 10 al 100% per un valore massimo di 30 W. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  28. Radiofrequenza ( intraderma ) • Ha azione sulle fibre collagene stimolando una tonificazione profonda che andrà a compensare lo svuotamento determinato dalla cavitazione • Sistema di emissione di radiofrequenza bipolare ed unipolare • Frequenza di emissione 470 KHz • Regolazione da 30 a 230 W Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  29. intraderma • Il corpo è trattato con manipolo unipolare • Le indicazioni sono : - rassodamento cutaneo e sottocutaneo - tonificazione e riduzione della “buccia d’arancia” causato dalla cellulite Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  30. intraderma • 3 programmi di trattamento in funzione della tollerabilità del paziente : - soft : per soggetti particolarmente sensibili al calore . Questa scelta implica un maggior tempo di trattamento . Devono essere eseguiti almeno 4-5 passaggi - medio : per soggetti che non si sono mai sottoposti a questo tipo di trattamento . Devono essere eseguiti almeno 3-4 passaggi Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  31. intraderma • Standard : consente trattamenti rapidi , sopportabili ed efficaci . Devono essere eseguiti almeno 3 passaggi • Forte : da utilizzare in pazienti con la soglia del dolore alta . I vantaggi sono unicamente legati alla rapidità di esecuzione. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  32. pressoterapia Linfodrenaggio meccanico con l’obiettivo di diminuire la ritenzione di liquidi tipicamente associato a cellulite e/o a soggetti con predisposizione a tale patologia per molteplici motivi ( sedentarietà , problemi metabolici , scarsa attività fisica… Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  33. pressoterapia • L’apparecchio è costituito da gambali a più segmento alimentati da un compressore e da un variatore di pressione. Le compressioni sequenziali generate sono in grado di spingere i liquidi interstiziali con un gradiente variabile a seconda del programma. • I fluidi contenuti nei tessuti sottoposti a trattamento vengono sospinti verso le stazioni di scarico e verso i torrenti ematici più prossimali Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  34. pressoterapia • Si ha inoltre una riduzione della componente fibrotica negli edemi , una notevole eutrofizzazione tissutale ed azione antiflogistica Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  35. Veicolazionetransdermica ( mesoderma) • Utilizza particolari impulsi di elettroporazione per espletare la sua azione a livello dermico per inestetismi legati al tono cutaneo e adiposità localizzata. • Applicando una particolare forma d’onda e frequenza , vengono aperti canali interstiziali attraverso cui penetrano in profondità principi attivi con peso molecolare anche elevato. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  36. Veicolazionetransdermica ( mesoderma) • I tempi di trattamento non devono superare i 40 minuti settimanali • Il ciclo di trattamenti consta in media di 8 sedute Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  37. Veicolazionetransdermica ( mesoderma) • I prodotti che noi utilizziamo per questa metodica sono : - P.E.F.S gel : 20 ml di prodotto ciascuna seduta . I principali principi attivi contenuti sono : Decapeptide 2  inibitore della lipogenesi. Attiva la permeabilità della membrana mitocondriale interna in funzione del gradiente elettrochimico energetico dirottando i circuiti metabolici di accumulo dei lipidi. L’energia prodotta viene dissipata come calore. escina saponina vasocostritrice . Capace di inibire l’attività degli enzimi lisosomiali e la permeabilità capillare e di aumentare i tono della muscolatura vasale teofillina  azione lipolitica per inibizione della fosfodiesterasi che promuove l’inattivazione del cAMP Pfaffiapaniculata ricca in sai minerali , cobalto , ferro , zinco e silicio. Ha azione antinfiammatoria e biostimolante Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  38. Veicolazionetransdermica ( mesoderma) • Termogel : 20 ml di prodotto ciascuna seduta; utilizzato negli inestetismi dovuti ad accumulo adiposo localizzato su tutto il corpo. I principali principi attivi contenuti sono : Decapeptide 2 Tebebuia contiene antochinoine e naftochinoni , quercidina , saponine , alcaloidi , coenzima Q carnasolo , indoli . Ha azione diuretica decongestionante , antiossidante ed antisettica. Carnitina  carrier che permette agli acidi grassi a lunga catena di attraersare la membrana mitocondriale ed essere avviati verso la β-ossidazione riducendo l’utilizzazione periferica del glucosio e favorendo la disponibilità energetica della cellula con l’ingresso dei residui della β-ossidazione nel ciclo di Krebs. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  39. Veicolazionetransdermica ( mesoderma) - fosfatidil : 20 ml di prodotto ciascuna seduta. Utilizzato negli inetetismi dovuti ad accumulo adiposo localizzato, specie in area addominale. E’ specifico per l’adipe bruno , quindi viscerale. Composto da un’associazione di fosfatidilcolina ( 7%) e desossicolato ( 5%) Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  40. i nostri risultati Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  41. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  42. mesoterapia • La mesoterapia è l’iniezione intradermica distrettuale di un insieme di farmaci in piccole dosi su di una determinata zona della cute, attraverso aghi sottili lunghi più o meno 4 mm applicati a multiniettori che possono avere da 3 a 18 aghi.Lo scopo di questa terapia è favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso, disintossicare l'organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute. L’azione delle iniezioni in mesoterapia, è infatti di tipo antinfiammatorio, vascolare e lipolitico Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  43. Mesoterapia : protocolli • Lipolitica : • Carnitina 5 ml • Lidocaina 2cc • Liposom forte • fisiologica • Vasotonica : • Dona ( glucosamminosolfato) Oppure • Prisma ( mesoglicano ) • Lidocaina 2cc • fisiologica Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  44. Mesoterapia omeopatica • La Mesoterapia omeopatica è un ottimo aiuto per combattere le principali casistiche di cellulite: • Cellulite "Calcarea Carbonica": è la cellulite della donna brevilinea, robusta, con chili distribuiti uniformemente. Prevale la componente edematosa, con forte imbibizione tissutale. • Cellulite "Calcarea Phosphorica": è la cellulite della donna alta, difficilmente in sovrappeso. In queste donne generalmente la cellulite e l'adipe in eccesso sono distribuite nel basso ventre e alla radice delle cosce, la cute è spesso secca e non trofica. Prevale la componente fibro-sclerotica della cellulite. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  45. Mesoterapia omeopatica • Cellulite "Calcarea Sulfurica": è la cellulite della donna normolinea, atletica, con una buona muscolatura. Non può considerarsi grassa ma "robusta", appesantita. In queste donne la cellulite è localizzata prevalentemente sulla faccia esterna della radice delle cosce (coulotte de cheval). Solitamente è un tipo di cellulite dura, con una minima componente connettivale e non una eccessiva ritenzione idrica. • Cellulite "Calcarea Fluorica": è la cellulite della donna che presenta dei dimorfismi (cifo-scolioso, impianto dentale irregolare, strabismo...). In queste donne è difficile trovare una localizzazione predominante della cellulite. La cute è spesso disidratata e spesso si notano smagliature. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  46. Neoangiogenesi • È un fenomeno che riguarda la formazione di nuovi vasi sanguigni a causa della produzione di placenta. Può svilupparsi attraverso angiomi puntiformi e capillari e può modificare le vene varicose apportando possibili complicanze sui grossi vasi con stasi (varici) agli arti inferiori.Si sconsiglia di esporsi a temperature eccessivamente calde o fredde che possono incidere negativamente sulla circolazione e aggravare la tendenza alla rottura dei capillari Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  47. Neoangiogenesi • Sono quelli antiestetici capillari rossi o rosso-bluastro di piccolo diametro localizzati nel derma superficiale e profondo. Esse si formano a causa dell’indebolimento della parete dei vasi venosi e capillari provocato dall’azione degli estrogeni: si verifica una dilatazione permanente di tali vasi, che diventano quindi visibili ad occhio nudo e una conseguente stasi del microcircolo, aggravato ulteriormente dallo stato di ritenzione idrica. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  48. Neoangiogenesi • Si instaura, così, un circolo vizioso che porta ad un progressivo peggioramento dell’aspetto estetico delle cosce e delle gambe. • E’ da considerare però che se non vi è una predisposizione famigliare dell’insufficienza venosa è possibile, però, che le teleangectasie migliorino spontaneamente o, a volte, regrediscano alcuni mesi dopo il parto. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  49. Neoangiogenesi • le teleangectasie sono migliorabili mediante microiniezioni di sostanze sclerosanti (scleroterapia). Il trattamento viene anche eseguito attraverso la luce pulsata. Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

  50. medicalderma • La luce ad alta intensità emessa dal dispositivo colpisce i cromofori del derma convertendosi in calore. L’intensità è tale da produrre un danno termico nei primi strati cutanei e sottocutanei , quindi l’organismo instaura un processo reattivo di guarigione , producendo sostanze proteiche ristrutturanti. • Il dispositivo è dotato di una sonda per il rilevamento del fototipo Dr. Chiara Cassano – Dr. Mario Greco

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