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Seminario Regionale La certificazione: uno strumento di sviluppo per il mondo rurale

Seminario Regionale La certificazione: uno strumento di sviluppo per il mondo rurale. Il sistema delle agevolazioni nella politica regionale a favore delle certificazioni ambientali Aldo Nepi. Firenze 25 Marzo 2004. Regione Toscana Giunta regionale Settore Sviluppo Sostenibile.

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Seminario Regionale La certificazione: uno strumento di sviluppo per il mondo rurale

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  1. Seminario RegionaleLa certificazione: uno strumento di sviluppo per il mondo rurale Il sistema delle agevolazioni nella politica regionale a favore delle certificazioni ambientali Aldo Nepi Firenze 25 Marzo 2004 Regione Toscana Giunta regionale Settore Sviluppo Sostenibile

  2. Il sistema delle agevolazioni regionali • I riferimenti - 1997 PRS 1998-2000 (1° sostenibile) - 2000PRS 2001-2005 - 2002 PRS 2003-2005

  3. PRS 2001-2005 • Il concetto di sostenibilità si conferma tra i principi generali e i criteri guida della programmazione regionale. Lo sviluppo sostenibile costituisce l’asse fondamentale anche di questo PRS • 2.2.4.8 “Il programma per la sostenibilità”: Prevede 3 filoni di intervento - diffusione di Agende 21 e “buone pratiche” sostenibili; - miglioramento degli strumenti di valutazione ambientale; -promozione degli strumenti di certificazione e dei SGA

  4. PRS 2001-2005 2 filoni di intervento: • L’ azione ordinaria incentrata sui contributi alle imprese (DOCUP ob. 2, PRSE, …) • L’ iniziativa straordinaria di carattere innovativo e sperimentale

  5. PRS 2001-2005 L'azione regionale a favore della Certificazione Ambientale Obiettivi: • Diffondere le certificazioni ambientali nell’economia toscana • Facilitare l’accesso delle PMI agli strumenti volontari, in particolare ad EMAS

  6. PRS 2001-2005 L'azione regionale a favore della Certificazione Ambientale • Accordo Volontario PRO.DI.G.A. • Applicazione di EMAS ai distretti industriali  3 casi sperimentali • Legge regionale e regolamento sulle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate • Informazione e comunicazione per lo sviluppo sostenibile • Verso un consumo responsabile

  7. PRS 2001-2005

  8. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. Impegni dei soggetti pubblici • bandi per finanziare progetti di certificazione ad alto contenuto innovativo • considerare gli aspetti ambientali negli appalti di forniture e servizi • semplificazione delle procedure autorizzative e lo snellimento dei controlli • campagna informativa rivolta ai consumatori • coordinamento attraverso la rete EMAS/SGA delle iniziative di informazione, sensibilizzazione e ricerca

  9. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. Impegni dei soggetti privati • divulgare i contenuti dell’Accordo presso le imprese associate • realizzare attività di informazione e sensibilizzazione su EMAS, ISO 14001 ed ECOLABEL • partecipare alla ricerca sui vantaggi derivanti dall’adozione degli strumenti volontari

  10. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. Il bando 3 MISURE progettate per cofinanziare: • EMAS di area industriale • EMAS di singola organizzazione • Certificazione ambientale di filiera (EMAS di un’aggregazione di imprese)

  11. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. I risultati : • n. 1 Registrazione EMAS di Area industriale (5 imprese - Comune di Scarlino) • n. 1 Certificazione ambientale di filiera (EMAS di 4 PMI operanti nella filiera delle cornici di legno - Comune di Gambassi) • n. 12 Registrazioni EMAS aziendali

  12. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. La semplificazione amministrativa L’obiettivo è quello di valorizzare le certificazioni ambientali al fine delle autorizzazioni e dei controlli ambientali. Su quest’ipotesi è stato costituito un gruppo di studio per elaborare una proposta organica di intervento da sperimentare in 2 province. L’esito positivo della sperimentazione darà il via all’applicazione sistematica in tutta la regione.

  13. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A.La semplificazione amministrativaTab. riepilogativa

  14. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. La semplificazione amministrativa La Regione • D.P.G.R. 24 luglio 2002, Regolamento di attuazione L.R. n. 64/2001 “Norme sullo scarico di acque reflue e ulteriori modifiche alla L.R. 88/98”. L’art. 12, c.4 stabilisce che gli enti competenti al rilascio delle autorizzazioni possono definire, …, procedure semplificate di rinnovo delle autorizzazioni per gli scarichi di cui sia documentata, da parte del richiedente: … c) il possesso, per lo stabilimento da cui si origina lo scarico, della certificazione ISO14001 o della registrazione EMAS .

  15. PRS 2001-2005Accordo PRO.DI.G.A. La semplificazione amministrativa Le Province • Lucca: nell’ambito dell’A21L è stato finanziato il progetto SEM.IN.A. (Semplificazione come incentivo nella normativa e nelle autorizzazioni ambientali) che intende verificare a scala locale la possibilità di introdurre agevolazioni per le imprese certificate. E’ in stretto raccordo con il gruppo di studio regionale; • Siena: la procedura semplificata di rinnovo per imprese certificate ISO14001/EMAS viene accettata anche ai sensi della L.R.5/86 per gli scarichi di uso domestico non abitativo.

  16. PRS 2001-2005 • L'applicazione di EMAS ai distretti L’esperienza dei primi casi di gestione ambientale a dimensione territoriale (1° Macrolotto di Prato, 1999) ha messo in evidenza che il migliore aiuto alle PMI toscane nel percorso verso l'ecoefficienza non poteva che essere determinato dal favorire interventi a scala territoriale in un’ottica di area vasta, in cui vengono coinvolti vari soggetti, che a loro volta ricorrono a molteplici strumenti, rispetto all'approccio convenzionale in cui gli aiuti sono focalizzati sulla dimensione aziendale.

  17. PRS 2001-2005 L'applicazione di EMAS ai distretti I distretti e la gestione ambientale: • Distretto conciario di S. Croce (PI) A21L del Comprensorio del cuoio (Piano d’azione) Impianti consortili per la depurazione • Distretto tessile di Prato Impianti consortili per depurazione e riciclo 1° Macrolotto (Gestione ambientale d’area industriale) • Distretto cartario di Capannori (LU) Concentrazione di ECOLABEL A21L della Provincia, Progetto CERTEGESTA

  18. PRS 2001-2005 • L'applicazione di EMAS ai distretti Gli obiettivi I più qualificanti sono: • sottrarre gran parte dei compiti e degli impegni previsti a carico delle singole imprese per aderire al sistema di ecogestione ed audit; • verificare la possibilità di una convalida di terza parte dell'impegno ambientale del distretto nel suo insieme, ed in particolare delle attività di tipo collettivo che vengono messe a disposizione delle singole imprese;

  19. PRS 2001-2005 • L'applicazione di EMAS ai distretti Gli obiettivi • l'esito positivo del progetto (validazione dello schema) dovrà innescare l'effettivo percorso verso la registrazione EMAS di distretto, candidando le sperimentazioni come esperienze pilota presso il Ministero dell'Ambiente e l'Organismo competente.

  20. PRS 2001-2005 • L'applicazione di EMAS ai distretti I primi risultati • il Protocollo di intesa per la sperimentazione dello schema è stato firmato da tutti i promotori il 7.7.2003; • il Comitato Ecolabel-Ecoaudit ha aderito all’iniziativa il 22 maggio 2003 condividendone i contenuti; • la Provincia di Lucca ha ottenuto l’approvazione di un progetto LIFE per l’applicazione di EMAS al distretto industriale di Capannori la cui impostazione è coerente allo schema regionale; • il 26 novembre 2003 ha preso avvio l’attività del CTS e la fase operativa dei 3 progetti locali.

  21. DOCup 2000-2006 • In attuazione del principio di sviluppo sostenibile recepito dal Trattato di Amsterdam, il Regolamento comunitario n. 1260/99 prevede la necessità di inserire organicamente le esigenze di tutela e di miglioramento ambientale nella programmazione e nella realizzazione delle azioni dei Fondi Strutturali. Il DOCUP Fesr 2000 - 2006 della Toscana prevede due azioni dedicate al cofinanziamento delle certificazioni anche ambientali, attraverso l’Asse 1 “Sviluppo e rafforzamento delle imprese”-Misura 4 “Aiuti agli investimenti immateriali”.

  22. DOCup 2000-2006 • Azione 1.4.1: finanzia con contributi in c/capitale progetti di certificazione di prodotto, di qualità, ambientale e sociale delle PMI del settore industriale fino al 50% della spesa ammissibile. L’ente gestore è ARPAT; • Azione 1.4.2: è simile alla prima, ma riservata alle PMI dei servizi turistici. L’ente gestore è APET.

  23. DOCup 2000-2006 Azione 1.4.1 - Acquisizione di servizi qualificati Contenuto: aiuto diretto alle imprese per l’ottenimento di EMAS ISO 14001 SA8000 ISO9001 - VISION 2000 ECOLABEL Certificazione CE

  24. DOCup 2000-2006 Azione 1.4.1 - Acquisizione di servizi qualificati Soggetti beneficiari: PMI localizzate nelle aree di operatività dell’obiettivo 2 o phasing out, esercenti le seguenti attività economiche prevalenti (ISTAT/ATECO 1991) Sezione C “Estrazione minerali” Sezione D “Attività manifatturiere” Sezione F “Costruzioni” Sezione K “Attività immobiliari, …”solo divisioni 72, 74 Sezione I “Attività di supporto ... nei trasporti”solo 63 Sezione G “Commercio”ammesse solo per la SA8000

  25. DOCup 2000-2006 Azione 1.4.1 - Acquisizione di servizi qualificati Sovvenzione: • 50% della spesa globale dichiarata ammissibile • Non può essere inferiore a 10.000 o superiore a 100.000 euro • Le spese sovvenzionabili sono esclusivamente quelle relative a consulenze e servizi esterni

  26. DOCup 2000-2006 Azione 1.4.1 - Acquisizione di servizi qualificati Presentazione delle domande: • dal 1° gennaio al 31 marzo • dal 1° luglio al 30 settembre Aree Ob. 2 fino al 2006, salvo esaurimento fondi Aree phasing out fino al 2005, salvo esaurimento fondi

  27. DOCup 2000-2006 Azione 1.4.1 - Acquisizione di servizi qualificati Informazioni più dettagliate: • www.docup.toscana.it • ARPAT - Area Progetti Comunitari Via Porpora 22, 50144 Firenze Tel. 055/3206356

  28. DOCup 2000-2006 • Misura 2.1.1: “Strutture complementari al turismo” la certificazione ambientale opera come criterio premiante, in particolare con riferimento alle azioni per il recupero e la riqualificazione delle aree dismesse, agli interventi di completamento di servizi all’interno di parchi ed alla realizzazione di centri turistici ecoefficienti; • Misura 2.7.2: “Marketing turistico di destinazione” dedicata agli interventi promo-pubblicitari. Anche in questo caso, nel bando, tra i criteri di priorità figurano il miglioramento delle performance ambientali e l’adesione a SGA certificati.

  29. PRSE 2001-2005 • Misura 1.3.1: riguarda le PMI che realizzano investimenti nel settore del turismo: l’adesione del proponente ad uno standard ambientale o la funzionalità all’adesione dell’investimento sono elementi premianti per l’accesso ai finanziamenti.

  30. Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 • Misura 9.8: “Incentivazione delle attività artigianali e turistiche” il bando 2002 prevede alcuni punteggi-priorità per gli investimenti che vengono eseguiti: - da aziende localizzate in aree naturali protette; - da imprese certificate ISO 9000, ISO 14001 o EMAS; - localizzati in Comuni certificati ISO 14001/EMAS o che abbiano avviato tali percorsi; - ...

  31. PRS 2003-2005 • Interpretando correttamente il principio di integrazione la questione ambientale, nella nuova versione del PRS, non solo mantiene la connotazione strategica già assunta nei precedenti documenti di programmazione a partire dal 1998, ma viene trattata in modo diffuso per tutto lo svolgimento del testo dedicato alla qualità della vita in Toscana, divenendone uno dei fili conduttori. • 12. “La sostenibilità come vincolo strategico per le politiche regionali e come occasione di innovazione”

  32. PRS 2003-2005 • 12. “La sostenibilità come vincolo strategico per le politiche regionali e come occasione di innovazione” Lo sviluppo sostenibile come opportunità per aumentare la competitività dei territori e delle imprese. Le certificazioni ambientali diventano uno degli strumenti privilegiati per la realizzazione delle nuove politiche ambientali. La strategia di sostenibilità del nuovo PRS dovrà essere concentrata su 3 linee di azione, tra cui : “la promozione di iniziative per favorire le certificazioni ambientali soprattutto verso le PMI, per rendere operative le indicazioni comunitarie sull’IPP e per realizzare un vero e continuo miglioramento delle prestazioni ambientali”.

  33. PRAA 2004-2006 La via dell’ecoefficienza 6.6.1. Le certificazioni ambientali 3 schede progettuali: • aggiornamento del bando PRO.DI.G.A. • le certificazioni ambientali per il terziario sostenibile • verso un consumo responsabile

  34. PRAA 2004-2006 Piano regionale di azione ambientale La via dell’ecoefficienza Vol. 3 Obiettivi, strategie, strumenti • 6.6. Strumenti ad adesione volontaria • 6.6.1. Le certificazioni ambientali La R.T. ispirandosi ai principi della IPP intende sviluppare un ampio spettro di misure capaci di coinvolgere a tutti i possibili livelli di azione le varie parti interessate alla promozione delle certificazioni ambientali

  35. PRAA 2004-2006 La via dell’ecoefficienza 6.6.1. Le certificazioni ambientali • Azioni per la promozione dell’ecoefficienza nella produzione: nuovo bando derivante dall’Accordo PRO.DI.G.A. La revisione dei criteri e della struttura dei punteggi dovrà essere concertata con i partner dell’accordo. Tuttavia è possibile ipotizzare che l’attenzione sarà focalizzata sui seguenti aspetti - puntare sull’approccio life cycle thinking; - valorizzare la spinta alla comunicazione, trasparenza e coinvolgimento; - privilegiare alcuni temi ambientali strategici

  36. PRAA 2004-2006 La via dell’ecoefficienza 6.6.1. Le certificazioni ambientali • Azioni per la promozione dell’ecoefficienza nella produzione: le certificazioni ambientali per un terziario sostenibile Si tratta di adattare l’esperienza di PRO.DI.G.A. ad un nuovo settore di attività. Il bando potrà essere articolato nelle seguenti misure: EMAS delle imprese che erogano servizi ECOLABEL delle strutture ricettive EMAS delle autorità locali

  37. PRAA 2004-2006 La via dell’ecoefficienza 6.6.1. Le certificazioni ambientali • Azioni per la promozione dell’ecoefficienza nel consumo: verso un consumo responsabile Campagna di comunicazione ambientale sui contenuti delle certificazioni. Si tratta di attivare strumenti tradizionali ed altri di natura sperimentale in accordo con le associazioni consumeriste rappresentate nel Consiglio Regionale dei Consumatori e degli Utenti

  38. L.R. 19 dicembre 2003, n. 58“Finanziaria per l’anno 2004” • IRAP al 3,50 per cento per i soggetti … che abbiano ottenuto la registrazione della propria organizzazione secondo il Regolamento CE n. 761 del 19 marzo 2001, "Adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)"; • IRAP al 3,85% per i soggetti … che abbiano ottenuto la certificazione del sistema di gestione ambientale della propria organizzazione secondo la norma ISO14001. L’agevolazione non si applica se il valore della produzione netta è superiore ai 10 milioni di euro. L’aliquota base dell’IRAP è del 4,25%

  39. CONCLUSIONI • Le certificazioni diventano strumenti per realizzare le politiche ambientali a qualsiasi livello di governo; • La loro promozione non si limita più al semplice finanziamento delle spese di consulenza; • Molte P.A. adottano esse stesse uno standard ambientale (la R.T. ha avviato il progetto per un SGI qualità, etica e ambiente)

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