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Dip ingere un cas s onetto

Dip ingere un cas s onetto. Le fasi di lavoro Ogni realizzazione pratica attraversa, durante il suo svolgimento, alcune fasi da conoscere nella loro ragionata progressione. L’ideazione

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Dip ingere un cas s onetto

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Presentation Transcript


  1. Dipingereuncassonetto

  2. Le fasi di lavoro Ogni realizzazione pratica attraversa, durante il suo svolgimento, alcune fasi da conoscere nella loro ragionata progressione. L’ideazione E’ un momento essenziale, creativo e personale che consiste in pratica nella libera scelta dell’immagine da riprodurre. Risponde ad un interesse nato dalla sensibilità nei confronti dell’ambiente. Comporta la necessità di determinare ciò che si vuole realizzare, tenendo conto delle capacità, delle possibilità degli alunni coinvolti e delle obiettive difficoltà del lavoro.

  3. La progettazione Si articola in momenti diversi, collegati fra loro e tendenti ad un’organica preparazione del piano di lavoro. Primo di essi è la rappresentazione dell’oggetto, mediante uno o più schizzi via via sviluppati e migliorati per determinare con precisione le dimensioni reali, le proporzioni delle singole parti, le caratteristiche funzionali e l’aspetto estetico. Segue la rappresentazione grafica definitiva ottenuta mediante il disegno e consistente nella riproduzione (in misure reali o in scala d’ingrandimento) dell’oggetto nel suo insieme e nei dettagli di decorazione. Quindi vengono: l’esame e la scelta dei materiali da impiegare e degli strumenti da usare: processi che comportano un lavoro di ricerca e di osservazione tecnica, di prevenzione dei tempi lavorativi e dei costi.

  4. L’esecuzione L’esecuzione dell’oggetto prescelto è sicuramente facilitata dall’accurato svolgimento delle operazioni precedenti, ma non è il vero fine dell’esercitazione bensì una delle fasi. E’ la fase in cui l’alunno deve mettere in opera buona volontà e precisione, metodo e senso dell’ordine, spirito di autonomia ed insieme capacità di collaborare, guidato e corretto dove occorra dall’insegnante. Importanti sono le considerazioni di carattere ecologico (anche sulle proprietà dei materiali utilizzati) e tecniche (sulle modalità pratiche di lavoro) che l’alunno svolge e raccoglie durante questa fase, per farne oggetto di ripensamento in quelle successive.

  5. La relazione scritta E’ la conclusione, la sintesi dell’attivo processo di apprendimento svoltosi durante le fasi del lavoro così concepito e realizzato. Essendo le classi coinvolte diverse, una seconda e una quarta, si produrranno testi differenti: un testo narrativo con osservazioni personali circa il lavoro finora svolto e un testo regolativo che annota l’intera storia dell’oggetto realizzato.

  6. Il CLIR ci ha procurato un cassonetto tutto giallo e noi lo abbiamo dipinto di bianco.

  7. Ecco come ce lo immaginiamo una volta terminato. Laura L.

  8. Lato A: il giorno

  9. La maestra Nadia ha costruito la sagoma di un albero e l’ha attaccata al cassonetto con del nastro adesivo.

  10. I bambini della II B hanno preso le spugne ed hanno “spugnato” il cassonetto realizzando piccoli quadretti intervallati da spazi bianchi abbastanza regolari. Così facendo hanno colorato lo sfondo, il cielo.

  11. Noi della IV C abbiamo disegnato gli uccellini con la matita.

  12. Abbiamo dipinto i rami dell’albero, uno per uno.

  13. Abbiamo dipinto con le tempere gli uccellini scegliendo i colori che ci sembravano più adatti.

  14. Abbiamo inventato un dialogo tra due uccellini e un piccolo slogan per il nostro cassonetto. Ognuno di noi ha inventato qualcosa e, leggendoli tutti, insieme abbiamo scelto quello che ci piaceva di più riportandolo sul cassonetto.

  15. Grazie a Fabiana per il dialogo!

  16. Lato B: la notte

  17. Dietro il cassonetto, abbiamo riattaccato la stessa sagoma dell’albero …

  18. … e tra i rami abbiamo disegnato gli uccelli notturni: i gufi, le civette …

  19. Su questo lato “notturno”, i rami degli alberi sono stati dipinti con la tempera nera e …

  20. …con il grigio, l’argento e l’oro la luna e i rapaci.

  21. PRIMA

  22. DOPO DOPO

  23. DOPO

  24. Ora il cassonetto è pronto per essere messo in cortile dove lo vedranno tutti. Speriamo che lo utilizzino per metterci la carta da riciclare.

  25. In cortile …

  26. … per diventare bravi cittadini!

  27. Noi raccontiamo Dipingere un cassonetto Che novità!!!! Non ci era mai capitato di dipingere un cassonetto a scuola! Un giorno, dopo aver mangiato presso la mensa scolastica, siamo tornati in aula a prendere il materiale che ci serviva: spugne, tempere, piatti di plastica… Poi siamo ritornati giù nei locali della mensa per dipingere il cassonetto della carta. La maestra Cristina lo aveva precedentemente dipinto tutto di bianco. La maestra Nadia di 4^ C ci ha fatto ritagliare diversi tipi di uccellini; i suoi alunni avevano preparato due grandi sagome di alberi per attaccarli con il nastro adesivo al cassonetto prima di iniziare a colorare il cielo. Abbiamo dipinto il cielo usando delle spugne, così il cielo è formato da tanti quadretti azzurri da una parte del cassonetto e dell’ altra blu: il giorno e la notte. Quando un bambino pitturava gli altri giocavano in cortile con la maestra Rosalba. Maestra Cristina ci ha scattato delle foto. Quando abbiamo finito noi alunni di seconda, gli scolari della 4^ C hanno dipinto gli alberi e gli uccellini. Ora il cassonetto si trova nel cortile della scuola così tutti potremo buttarci la carta che verrà riciclata. Hafsa, Gloria, Laura, Arianna (alunne classe II B)

  28. Classi: IIB e IVC Anno scolastico: 2007/08 Insegnanti: Nadia Pelà e Cristina Bartesaghi

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