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Campo interregionale Sicilia Calabria

Campo interregionale Sicilia Calabria . “Sicilia e Calabria: non sono Regioni per vecchi ”. Il percorso ed il processo per ragionare come comunità utilizzando il. Campo Interregionale Sicilia Calabria – “non sono Regioni per vecchi”

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Campo interregionale Sicilia Calabria

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Presentation Transcript


  1. Campo interregionale Sicilia Calabria “Sicilia e Calabria: non sono Regioni per vecchi” Il percorso ed il processo per ragionare come comunità utilizzando il

  2. Campo Interregionale Sicilia Calabria – “non sono Regioni per vecchi” Il percorso ed il processo per ragionare utilizzando un piano strategico Programma del Campo interregionale • Venerdì 2 luglio 2010 • ore 16.00 arrivi • ore 17.00 Preghiera di accoglienza • ore 17.15 Alessandra Turrisi (Avvenire) Giuseppe Notarstefano (Centro Studi AC) “Come conoscere l’economia reale della città, comunicando con le gente e guardando i suoi dati statistici ed economici” • (modera Pasquale Andidero, segretario MLAC calabria) • ore 18,15 Prof. Zamagni, “il contributo alla democrazia partecipativa da parte delle comunità ecclesiali” (modera Emanuela Donato - MLAC Catania) • ore 20,15 Cena • ore 21,30 “nei luoghi di San Paolo” Visita presso le Catacombe della Basilica di San Giovanni e San Marciano. • ore 23.30 Compieta • Sabato 3 luglio • - ore 07,30 Colazione • - ore 08.00 Messa presso Cappella Ospedale • - ore 09.00 S.E. Salvatore Pappalardo e MonsCasile (direttore dell’ufficio pastorale sociale del Lavoro Nazionale) “ rendere vivo il documento devi vescovi per il sud” (modera Nicola Migliana, Segr. MLAC Trapani, conclude ) • ore 10,30 Assessore Urbanistica com. Siracusa, Franco Tabacco e responsabile Ufficio Piano Strategico “ le linee guida di un Piano Strategico e quale rapporto con la Società civile” (modera Settore Adulti Regionale) • ore 12,30 Istituzione del Laboratori • ore 17.00 Laboratori • ore 20,15 Cena • ore 21,30 Gita ad Ortigia • Ore 24.00 Compieta • Domenica 4 luglio • Ore 07.30 Colazione • Ore 08.00 Messa Cappella Ospedale • ore 09.15 Esperienza di inprenditorialità • ore 11.00 Presentazione dei progetti realizzati, Valutazione a Cura di Don Giuseppe Masiero, Pasquale Andidero, Giuseppe Notarstefano, Alessadra Turrisi ed Assessore • Ore 13.00 Pranzo • Ore 14,30 Verifica dei gruppi • Ore 15,30 Verifica plenaria • Ore 16,30 Partenza

  3. Campo Interregionale Sicilia Calabria – “non sono Regioni per vecchi” Il percorso ed il processo per ragionare utilizzando un piano strategico Le città del Sud ragionano sui piani strategici: quale contributo delle comunità ecclesiali? Il Movimento Lavoratori ha deciso questo anno associativo di sollecitare una particolare attenzione verso i territori e le loro potenzialità. Per realizzare questo obbiettivo, si è deciso di aumentare il numero di campi, passando dall’offerta dell’unico Campo Nazionale ad un seria di campi interregionali replicando quanto è stato realizzato dal MLAC –Sicilia. Infatti negli ultimi due ultimi anni nell’isola sono stati realizzati due campi sempre più partecipati ed efficaci. A questi campi interregionali è stato dato un indirizzo unitario nazionale per il tema da declinare a secondo delle peculiarità territoriali. Il tema scelto è l’analisi delle questioni territoriali e la capacità di proposte pastorali che tengono conto degli studi sociali fatti sui territori. Un tema attuale che trova una ricaduta forte nel lavoro che si sta compiendo in diverse Province italiane e che si chiama “PIANO STRATEGICO”. Un piano strategico è uno strumento, che ha una base normativa europea e finanziato nel 2005 con delibera del CIPE, e che consente di unire, in una visione unitaria, insieme i piani strutturali fin ad ora elaborati come i PRG, PUT, PIT , insieme alle capacità territoriali, alle proposte ed esigenze della cittadinanza e della società civile, al fin di trovare una linea comune, un contesto generale dove ogni intervento deve avere una sua logica. L’idea forza che guida l’elaborazione del Piano Strategico parte dalla consapevolezza che il ‘fattore conoscenza’ costituisca il presupposto oramai indispensabile del successo economico di un territorio in uno scenario internazionale sempre più competitivo. Per queste peculiarità abbiamo ritenuto interessante utilizzare come contenitore della riflessione del Campo Interregionale della Sicilia e Calabria questo strumento, che avrà sempre maggiore ricaduta nelle scelte programmatiche dei nostri territori. E’ da notare che nel 2007 a Torino, l’Equipe Nazionale del MLAC affrontò il tema dei Piani Strategici, riflettendo sulla ricaduta positiva partendo dall’incontro tra Amministrazione Comunale, Impresa e Sindacati. Il ruolo dell’Azione Cattolica e dell’intera comunità ecclesiale, soprattutto dei giovani del progetto Policoro, è particolarmente significativo, perché siamo chiamati anche noi a partecipare nella discussione strategica della città portando un contributo di idee e non solo. Difatti con la sua presenza capillare nelle parrocchie e la sua presenza sul territorio la Chiesa Cattolica può essere il catalizzatore di una nuova partecipazione per le discussioni sul bene comune Come Patner di questo campo formativo diventano allora diversi soggetti. Innanzi tutto il Comune di Siracusa che offre la presenza della Società alla quale ha vinto il bando per strutturare il Piano Strategico. Diventano patner quelle aziende che operano nel campo etico dell’economia e del turismo. Grande risalto in questo Campo MLAC avrà la parte affidata allo studio dei laboratori che sfruttano le tre Vision individuate nel piano strategico, aggiunta ad una quarta che riguarda l’agricoltura. Infatti, le Vision e le Linee Strategiche del piano, sono la prima proposta, alla luce del percorso svolto, di idee-guida ed obiettivi per lo sviluppo del territorio siracusano sui quali rifletteremo come modello e cercheremo di dare un contributo come comunità ecclesiale. Semplificando tutto il ragionamento: utilizzeremo il Piano Strategico di Siracusa per far conoscere ai partecipanti questo strumento, per dare modo di provare a riflettere sui suoi contributo e chiederci quali attività d’intervento possono essere proposte dalla comunità ecclesiale avendo come strumenti il Documento dei Vescovi sul Sud, la dottrina sociale della Chiesa e il Vangelo.

  4. INNOVA Siracusa 2020 Il percorso ed il processo di piano in corso Da dove nasce il Piano Strategico di Siracusa L'amministrazione comunale di Siracusa promuove il Piano Strategico INNOVA Siracusa 2020, la cui redazione si è avviata nel marzo del 2009. Al fine di supportare il processo di piano e di renderne concreta la futura attuazione essa ha inoltre promosso una Conferenza permanente dei servizi per il Piano Strategico, che vede coinvolti diversi soggetti e potenziali partners del piano (istituzioni e rappresentanti del mondo economico, culturale e sociale) sottoscrittori del protocollo di Intesa per il Piano Strategico INNOVA Siracusa 2020, primi aderenti volontari al percorso strategico di definizione delle prospettive di sviluppo del territorio siracusano. Dal punto di vista tecnico il piano (la cui redazione è stata finanziata dalla Regione Siciliana nell'ambito dei fondi ex Delib. CIPE 35/2005) vede al lavoro un Gruppo di Piano interno all'amministrazione, supportato da una assistenza tecnica esterna, ed un Comitato di Saggi, formato da personalità del mondo imprenditoriale, professionale ed accademico, a garanzia della qualità del percorso e delle diverse elaborazioni. • Il percorso di piano, che si avvale peraltro delle attività di Coordinamento tecnico-scientifico nell'ambito del Protocollo di Intesa tra Provincia Regionale di Siracusa, Camera di Commercio di Siracusa e comuni capofila dei Piani Strategici del territorio provinciale (Augusta, Avola e Siracusa), si è articolato fino ad oggi nelle seguenti attività: • audit strategico (maggio-giugno 2009), rivolto internamente ai diversi settori dell'amministrazione ed a testimoni esterni; • tavoli tematici provinciali (settembre-ottobre 2009), organizzati nell'ambito del suddetto coordinamento; • redazione del Documento di Diagnosi del Territorio, integrato (per le tematiche riguardanti la qualità dei beni naturalistico-ambientali e culturali) da un Documento di diagnosi esteso all'area vasta siracusana (ottobre 2009); • redazione del Documento Intermedio di Piano. In quest'ultimo documento (del quale questo elaborato costituisce una sintesi) sono definite preliminarmente la Vision e le Linee Strategiche del piano, ovvero la prima proposta, alla luce del percorso svolto, di idee-guida ed obiettivi per lo sviluppo del territorio siracusano; su questi si avvia dunque la fase di concertazione che porterà al Documento Definitivo di Piano ed al relativo Piano d'Azione. Il percorso di discussione, condivisione e concertazione si attua attraverso Tavoli tematici, che organizzano il confronto/elaborazione, per gli ambiti tematici proposti, in policy communities, gruppi di lavoro, guidati da esperti dell'assistenza tecnica; ad essi sono invitati, in modo ampio, tutti i soggetti della società siracusana.

  5. INNOVA Siracusa 2020:il metodo strategico Integrazione azioni e sviluppo partnership di progetto progettualità istituzionale (dei soggetti che esprimono indirizzi, programmi, politiche) Piano Sviluppo Sostenibile Programma S.I.S.Te.M.A. Progetto di Territorio “Aretusa Contemporanea” Agenda XXI Locale Piano Strategico “INNOVA Siracusa 2020” …………………………. …………………………… …………………………… …………………………….. progettualità della città (dei soggetti che esprimono interessi, bisogni, ……………………..

  6. INNOVA Siracusa 2020:il metodo strategico Il percorso per la definizione delle priorità e l’operatività del piano COME POSSIAMO ARRIVARCI? Piano d’Azione DOVE SIAMO? Analisi stato del Territorio DOVE STIAMO ANDANDO? Diagnosi Stato del Territorio DOVE VOGLIAMO ANDARE? Analisi scenari sviluppo e Vision UN’OCCASIONE PER I TERRITORI IN OBIETTIVO CONVERGENZA, DESTINATARI DEI FONDI 2007-2013: Capacità di sviluppo progettualità integrata’ come strumento di sviluppo delle città ed i territori coerentemente con le prospettive di sostenibilità definite dall’UE nell’ambito del QSC e dei Piani Operativi da esso derivanti (PON, POFESR, PO FSE, PO FEP, Programmi Cooperazione) COSA FARE? Priorità di azione (capacità di risposta su temi critici, capacità guidare verso nuove prospettive, capacità sviluppare benefici diffusi) CON CHI? Definizione partners e modelli di Governance CON QUALI RISORSE? (possibilità e capacità di attrazione nuove risorse) UN’OCCASIONE PER DEFINIRE FORME EFFICIENTI DI GOVERNO DELLE TRASFORMAZIONI e di sviluppo della capacità competitiva e cooperativa dei territori, anche e soprattutto come capacità di inserimento in reti cooperative di soggetti territoriali e non UN’OCCASIONE PER AGIRE NELLA DIREZIONE DELL’EMPOWERMENT DELLE COMUNITA’ LOCALI come attori coscienti del proprio sviluppo

  7. INNOVA Siracusa 2020:il metodo strategico Un percorso per consolidare il dialogo tra amministrazione e cittadini

  8. INNOVA Siracusa 2020:il metodo strategico Obiettivi per il consolidamento del ruolo e delle capacità dell’amministrazione • realizzazione URBAN CENTER • luogo del dialogo tra amministrazione e cittadini aumento capacità di sviluppo di politiche urbane e d’area legate ai diversi settori dello sviluppo, per Siracusa come polo urbano maturo del sud-est • stabilizzazione UFFICIO STRATEGICO dedicato all’integrazione tra politiche (urbanistiche, sociali, culturali, ………)

  9. INNOVA Siracusa 2020:le dimensioni strategico-territoriali Le scale ed i temi di riferimento

  10. Sintesi della PROPOSTA DI VISION e delle LINEE STRATEGICHE che diventano LABORATORI MLAC

  11. VISION: Utilizzando “INNOVA Siracusa 20202:possiamo pensare le nostre Città come porta della conoscenza, innovativa, aperta e interculturale Attraverso questi laboratori vogliamo provare a calare le nostre idee in una dimensione reale, all’interno di un territorio ben definito. Questa rimane comunque una esercitazione nella quale bisogna pensare il territorio in un ambito più vasto e provando a pensare ad un progetto che sappia mettere maggiormente in rete. A guidare questi laboratori ci saranno esperti che saranno chiamati a dare un indirizzo più certo e di valorizzare il flusso di idee. 3 Visione sulle quali riflettere sono Assi “complementari”: 3° LABORATORIO Siracusa tra le “Capitali del bacino mediterraneo” 1° LABORATORIO Siracusa “territorio-snodo” 2° LABORATORIO Siracusa “città in rinnovamento” città interculturale e polo delle arti, antiche e contemporanee,attrattore di creatività e sede, aperta ed inclusiva, di un’offerta di livello internazionale (a partire dalla unicità della rappresentazione umana offerta dal dramma antico). che punta alla qualità urbana in tutte le dimensioni (ambientale, urbanistica ed architettonica, infrastrutturale, logistico e della mobilità), prendendosi cura del suo territorio ed innovandone la struttura polo territoriale, aperto ed attrattivo in grado di innovare il livello e la qualità dei servizi da irraggiare sul territorio vasto, a vantaggio della propria popolazione (cittadini, city-users, turisti) e delle imprese

  12. Laboratorio 1 (Esperti a cura Società Kairos - servizi turistico religiosi della diocesi, MODERA ________) Siracusa “territorio-snodo”, polo territoriale, aperto ed attrattivo in grado di innovare il livello e la qualità dei servizi alle persone ed alle imprese. Idea guida Sviluppare il sistema urbano siracusano in una prospettiva aperta al territorio è un passaggio indispensabile per valorizzarne le potenzialità, sfruttare una maggiore massa critica nella competizione globale tra città. Il ruolo di “territorio-snodo” pone altresì come centrale l’evoluzione ed il rafforzamento delle funzioni della città come polarità di servizio al territorio: funzioni di accesso all’amministrazione, ai servizi alle persone ed alle imprese, al sistema centrale dei beni e dei servizi in ambito turistico e culturale, a favore dell’intero sud-est siciliano. La città, per la sua posizione territoriale geo-strategica, crocevia tra il Corridoio Meridiano e il Corridoio Transeuropeo 1, nonché caposaldo territoriale della piattaforma transnazionale Tirrenico-Ionica, si pone come nodo di eccellenza della rete logistica nazionale e della armatura ubana regionale (comeparte della porta europea -gateway city- sul bacino del Mediterraneo espressa dalla Sicilia) , anche quale nodo delle Autostrade del Mare. Tra i componenti rilevanti del milieu logistico (completamento in corso dei tracciati autostradali; operatività dell’aeroporto di Catania e quello di Comiso; interporto di Bicocca ed autoporto di Melilli) sono coerenti ad accrescere la funzionalità del nodo siracusano: un rinnovato sistema di accesso urbano dalle connessioni autostradali e lo sviluppo dell’intermodalità gomma-ferro (in chiave metropolitana); le realizzazioni del potenziato approdo crocieristico di Molo S. Antonio e del nuovo Porto Turistico “Marina di Archimede”, che marcano la funzione culturale e turistica della città.

  13. (Continua 1° laboratorio) Siracusa “territorio-snodo”, polo territoriale, aperto ed attrattivo in grado di innovare il livello e la qualità dei servizi alle persone ed alle imprese. Linee strategiche afferenti Obiettivi specifici • Siracusa come snodo delle reti di servizio ed accessibilità turistica al territorio del sud-est; • Costruire l’offerta integrata dei servizi turistici, mettendo in coerenza attrezzature ricettive, poli museali, beni naturalistici ed ambientali; • Innovare e diversificare il settore della ricettività, puntando a nuovi investimenti territoriali e al potenziamento, di una cultura dell’accoglienza qualificata e formata ; • Completare ed attrezzare con servizi di retro-porto e per l’accessibilità e l’accoglienza turistica al potenziato Molo S. Antonio. • Consolidare e potenziare il ruolo di Siracusa come nodo rilevante dell’armatura urbana orientale siciliana; • Completare e avviare il decentramento e la rilocalizzazione delle funzioni di governo e di servizio sul territorio, come ingrediente indispensabile a conseguire anche nuovi assetti relazionali sull’area vasta; • Conseguire la piena accessibilità puntando anche allo sviluppo degli strumenti informatici ed il loro utilizzo particolarmente come mezzo per le PA e le istituzioni; • Perseguire la connessione con le porte di accesso dall’aria (aeroporti di Catania e di Comiso) attraverso servizi di TPL su gomma e su ferro (con cadenza metropolitana) • Completare e potenziare la rete infrastrutturale, su gomma e ferro, di relazione tra la città ed il territorio; • Completare il potenziamento e l’accessibilità delle porte marittime, soprattutto nell’ottica di collocarsi nel disegno delle “Autostrade del Mare”; • Connettersi e programmare la rete di mobilità metropolitana per l’accesso al territorio (in chiave turistica ma anche di servizio passeggeri pendolari); • Estendere il sistema dei delle reti per lo sviluppo di servizi informatici integrati, ai cittadini ed alle imprese, ai city-users, ai turisti

  14. Laboratorio 2 - (Esperti a cura MLAC Siracusa, modera_______) Siracusa “città in rinnovamento”, che punta alla qualità urbana in tutte le dimensioni Idea guida funzionalità delle infrastrutture ed all’accessibilità, ma anche per alla attrattività estetica, architettonica e paesaggistica del territorio urbano. Un quadro che poggia su importanti realizzazioni in corso e numerose progettualità, promosse dall’amministrazione e/o da partnership pubblico-privato. Occorre potenziare ed attuare tale quadro (o eventualmente innovarlo superandone gli elementi di inerzia) a partire dal riconoscimento di caratteri e ruoli differenziati delle diverse parti della città, da quelle antiche e consolidate, alle attuali periferie, agli avamposti territoriali (Belvedere e Cassibile) che aprono per primi lo spazio urbano siracusano alle relazioni con il territorio. Tale passo appare essenziale per sostenere la funzione di attrattore, contemporaneamente mitigando (tendenzialmente annullando) gli impatti sulla qualità della vita per gli abitanti, ed anzi cogliendo e governando come risorsa economica proprio l’integrazione tra le diverse funzioni giocabili dalla città (turistico-culturale, amministrativa, commerciale, ……). Appare inoltre necessario tradurre tale prospettiva nel visibile e fruibile disegno di una complessiva qualità diffusa, attenta ai temi ambientali, alla La prospettiva di città proiettata alla leadership del territorio vasto, nonché polo dell’investimento sulla conoscenza (capace di competere a scala internazionale) richiede una forte attenzione ai temi della qualità urbana, in tutte le dimensioni, rivolta a tutti i target di utenti, cittadini, turisti, city-users, e mirata ad aggredire ed eliminare anzitutto le molteplici criticità (fisico-ambientali, di qualità dei servizi, di qualità della vita) del sistema urbano. Siracusa come laboratorio per la produzione di nuove immagini, funzioni e luoghi urbani, campo concreto di applicazione della conoscenza creativa, che utilizza e si apre (sempre a partire dalle specificità del suo patrimonio) all’innovazione in campo tecnologico, estetico, funzionale a vantaggio dei propri cittadini (tradizionali e nuovi) e dei molteplici e utilizzatori della città. Base del “rinnovamento” sono i piani e programmi attivi o in corso di redazione, (come il PRG, il Piano di Sviluppo Sostenibile il Progetto di Territorio “Aretusa contemporanea”), che definiscono un quadro, strutturale e funzionale della città, innovativo e di grande interesse.

  15. Siracusa “città in rinnovamento”, che punta alla qualità urbana in tutte le dimensioni (CONTINUA 2° LABORATORIO) Linee strategiche afferenti Obiettivi specifici • Sviluppare la mobilità sostenibile; • Concepire e sviluppare il sistema delle testate urbane delle greenways a vasta scala; • Affrontare l’emergenza idrogeologica; • Sviluppo di interventi volti all’abbattimento dell’inquinamento atmosferico, specifici o integrati in tutte le azioni di recupero, rinnovamento, riqualificazione; • Modificare il modello energetico; Migliorare l’erogazione dei servizi idrici ed estendere la rete di collettamento fognario e la funzionalità degli impianti di depurazione; • Sviluppo sistemi sostenibili di raccolta-e smaltimento rifiuti, anche a partire da sperimentazioni per il riciclo collegabili con il polo industriale. • Realizzare spazi ed attrezzature necessarie il nuovo modello di governo urbano; realizzazione dell’Urban Center di Siracusa; • Realizzare il Punto Unico di Accesso ai Servizi della città e del territorio di riferimento; • Completare ed estendere il rinnovamento del water-front siracusano, reso fruibile e funzionale dalla zona nord (Targia) alle foci del Ciane; • Portare a compimento i progetti di riuso e gestione (finalizzata al potenziamento dell’offerta culturale e turistica), di contenitori sotto-utilizzati e/o inutilizzati, a partire dalle ipotesi del Piano si Sviluppo Sostenibile e il programma S.I.S.Te.M.A • Strutturare e dare ruolo alle diverse parti della città, a partire dalla creazione di nuove centralità urbane (che integrino luoghi di aggregazione e socialità, attrezzature di servizio e commercio, etc….; puntare • ad un nuovo layout (strutturale funzionale) della distribuzione dei servizi nell’area urbana; • Rafforzare e riqualificare gli avamposti di Belvedere e Cassibile; • Rafforzare gli interventi finalizzati alla qualità ambientale a partire dal necessario • disegno della “rete ecologica urbana e territoriale”; • Favorire l’estendersi della riqualificazione urbana, come opera, responsabile dei singoli cittadini; favorire attraverso formule di incentivazione, l’integrazione tra azioni di recupero edilizio e riqualificazione urbana; • Interventi di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio ERP esistente; • Riconoscere e sostenere il ricco ed attivo quadro delle realtà del terzo settore e le associazioni di familiari; creare “banche del tempo”;

  16. 3° Laboratorio (esperto a cura della Sovraintendenza alle Belle Arti Siracusa, modera________) Siracusa tra le “Capitali del bacino mediterraneo”, città interculturale e polo delle arti, antiche e contemporanee Idea guida Siracusa costituisce, soprattutto per la cultura antica, uno dei fari mondiali, che possono e debbono essere però innovati significativamente per rilanciarne l’importanza e il ruolo. A partire dalla constatazione della favorevole posizione geografica che garantisce una fruibilità per tutto l’arco dell’anno, della unicità e ricchezza del patrimonio culturale ed ambientale (inserito nella WHL dell’UNESCO), l’area siracusana può aspirare al ruolo di “fabbrica” di cultura mediterranea, luogo-agorà di incontro e scambio di esperienze culturali, nel centro del Mediterraneo. Non è possibile immaginare una transizione verso la società e l’economia della conoscenza senza cogliere la sfida della promozione culturale intesa sia come creazione di un ambiente favorevole alla formazione e circolazione delle idee, sia come importante volano di processi di internazionalizzazione. La capacità di fare cultura accresce il ventaglio di opportunità offerto ai cittadini ed alle imprese; cultura quindi intesa sia come nuova produzione culturale, sia come tutela, gestione e fruizione dell’ingente patrimonio storico e ambientale presente localmente. Innestare sul patrimonio culturale nuova progettualità e creatività, che colga le occasioni date di nuovi linguaggi artistici e dalla multimedialità, anche come strumenti per rinnovare ed ampliare le occasioni di impresa; agire per la valorizzazione dei “mestieri della cultura” (da quelli più tecnici ed artigianali a quelli intellettuali) , nella città del teatro antico, ma anche delle arti contemporanee (Ortigia Festival, Ares Festival, …….). Nuove iniziative di qualità, da riprendere e/o da valorizzare, oltre ad un ambiente piacevole e favorevole alla creatività costituiscono alcuni ingredienti precipui dell’identità di Siracusa (della sua popolazione e delle sue abilità e/o vocazioni, espresse e non) ed allo stesso tempo rappresentano risorse per il suo sviluppo ed in particolare per attrarre turismo di qualità, anche in un’ottica di sistema con Catania e Ragusa anche al fine di costituire un polo culturale del sud-est. Da qui la prospettiva di lavorare sui fattori che possono fare di Siracusa una città accogliente, che incrementa la propria attrattività turistica, riconoscendo alla cultura ed alle sue variegate espressioni una nuova centralità nello sviluppo e nel rinnovamento urbano (cultura anche come fattore di rigenerazione urbana). Siracusa (il cui territorio, per posizione geografica, costituisce anche un importante approdo per nuovi cittadini di diverse etnìe) deve puntare all’interculturalità come approccio per superare creativamente le barriere e costruire nuova coscienza civica.

  17. (continua 3° laboratorio) Siracusa tra le “Capitali del bacino mediterraneo”, città interculturale e polo delle arti, antiche e contemporanee Linee strategiche afferenti Obiettivi specifici • Diversificare l’offerta ed aprire alle progettualità artistiche contemporanee (nei vari settori); favorire ed integrare le forme di public art nei processi di rinnovo urbano; la città come museo all’aperto; • Integrare e promuovere l’applicazione della creatività alle tematiche della produzione industriale e dei cicli uso-consumo-riuso delle merci e degli spazi. • Progettare il layout funzionale della città-porta della cultura; • Costruire sistema integrato dell’offerta culturale, che veda Siracusa come snodo per la fruizione del territorio e dei suoi eventi culturali; • Costruire e rafforzare il sistema dei gemellaggi internazionali e delle relazioni culturali, lavorando sulla organizzazione di eventi in rete tra le città ed i territori capitali della cultura del bacino mediterraneo • Re-immettere nei circuiti di visita le occasioni di fruizione-conoscenza del patrimonio attualmente (per diversi motivi) poco o saltuariamente utilizzato; • Investire sull’ammodernamento e realizzazione di spazi per servizi culturali diffusi per la popolazione (in ambito artistico-musicale, letterario, etc…) anche al fine di valorizzare le molte realtà esistenti e stimolare l’interculturalità; • Rafforzare la cultura dell’accoglienza anche come occasione imprenditoriale, alle varie scale; la città come spazio aperto di conoscenza e scambio; • Sviluppare i “mestieri” della cultura”; • Investire sul ruolo della rete delle scuole come “agenzie educative”, presidi di legalità e di formazione alla cittadinanza consapevole nei quartieri; • Integrare nel territorio e nella città le zone archeologiche ed aumentarne la fruibilità

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