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Le disuguaglianze sociali nella salute e l accesso degli immigrati agli screening

Indice della presentazione. Diseguaglianze tra Paesi e all'interno dei Paesi alcuni esempiLe cause delle diseguaglianze: i determinanti della salute Come affrontare il problemaIl ruolo della sanit pubblicaLa situazione in TrentinoDati PASSI su salute, stili di vita e screening per istruzione

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Le disuguaglianze sociali nella salute e l accesso degli immigrati agli screening

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Presentation Transcript


    1. Le disuguaglianze sociali nella salute e l’accesso degli immigrati agli screening Pirous Fateh-Moghadam (1) Laura Battisti (2) (1) Servizio educazione alla salute e di riferimento per le attivitŕ alcologiche (2) Servizio Osservatorio Epidemiologico

    2. Indice della presentazione Diseguaglianze tra Paesi e all’interno dei Paesi – alcuni esempi Le cause delle diseguaglianze: i determinanti della salute Come affrontare il problema Il ruolo della sanitŕ pubblica La situazione in Trentino Dati PASSI su salute, stili di vita e screening per istruzione, reddito e cittadinanza Dati programma di screening per cittadinanza

    3. Diseguaglianze nella salute: tra chi? tra Paesi ricchi e poveri tra classi sociali all’interno dello stesso Paese

    9. Si stima che le spese militari su scala globale del 2008 abbiano raggiunto la cifra vertiginosa di 1.464 miliardi di dollari, un aumento del 4 per cento rispetto al 2007 e del 45 per cento dal 1999 (Perlo-Freeman S., Perdomo C., Skons E., Stalenheim P., Military expenditure, in SIPRI Yearbook 2009, Stockholm International Peace Research Institute, Stockholm 2009, pp. 179-211). Anche per quanto riguarda l’esportazione di armi risulta un netto trend all’aumento; la media annuale di esportazioni dal 2004 al 2008 risulta superiore del 21 per cento alla media annuale 2000-2004. I Paesi di gran lunga piů importanti come esportatori di armi sono USA e Russia, seguiti da Germania, Francia e Gran Bretagna. Messi insieme, questi Paesi rappresentano il 79 per cento del volume di esportazione mondiale nel periodo 2004-2008. Dati che sottolineano, se ce ne fosse bisogno, l’ipocrisia dei richiami retorici alla pace di Europa e Stati Uniti: se non fosse per le armi prodotte e vendute da questi Paesi, sarebbe molto piů difficile condurre guerre nel resto del mondo. (Wezeman ST., Bromely M., Wezeman PD., International arms transfers, in SIPRI Yearbook 2009, Stockholm International Peace Research Institute, Stockholm 2009, http://www.sipri.org/yearbook/2009/07) Si stima che le spese militari su scala globale del 2008 abbiano raggiunto la cifra vertiginosa di 1.464 miliardi di dollari, un aumento del 4 per cento rispetto al 2007 e del 45 per cento dal 1999 (Perlo-Freeman S., Perdomo C., Skons E., Stalenheim P., Military expenditure, in SIPRI Yearbook 2009, Stockholm International Peace Research Institute, Stockholm 2009, pp. 179-211). Anche per quanto riguarda l’esportazione di armi risulta un netto trend all’aumento; la media annuale di esportazioni dal 2004 al 2008 risulta superiore del 21 per cento alla media annuale 2000-2004. I Paesi di gran lunga piů importanti come esportatori di armi sono USA e Russia, seguiti da Germania, Francia e Gran Bretagna. Messi insieme, questi Paesi rappresentano il 79 per cento del volume di esportazione mondiale nel periodo 2004-2008. Dati che sottolineano, se ce ne fosse bisogno, l’ipocrisia dei richiami retorici alla pace di Europa e Stati Uniti: se non fosse per le armi prodotte e vendute da questi Paesi, sarebbe molto piů difficile condurre guerre nel resto del mondo. (Wezeman ST., Bromely M., Wezeman PD., International arms transfers, in SIPRI Yearbook 2009, Stockholm International Peace Research Institute, Stockholm 2009, http://www.sipri.org/yearbook/2009/07)

    11. Anche all’interno dei Paesi poveri…

    12. Ma anche nei Paesi ricchi… Differenze della speranza di vita nelle classi occupazionali, Inghilterra e Galles, 1997-1999

    13. “Se la miseria dei nostri poveri non fosse causata dalle leggi della natura ma dalle nostre istituzioni la nostra colpa sarebbe grande”

    16. I meccanismi biomedici diretti (determinanti prossimali) Fattori di rischio comportamentali Consumo di alcol Fumo di sigaretta Cattiva alimentazione (per eccesso o difetto) Sedentarietŕ Fattori psico-sociali Stress socio-economico Isolamento sociale – scarso capitale sociale Mancanza di controllo sugli eventi Traumi Violenza Lavoro

    17. Come affrontare il problema?

    18. Nazioni Unite: 8 obiettivi Summit di valutazione a New York 20-22 settembre 2010 Alcuni progressi per qualche obiettivo (p.es educazione) ma insufficienti Fame č aumentato Uno dei punti critici: solo un obiettivo su 8 riguarda modifiche da adottare nei Paesi ricchi… Debito Barriere doganali ai prodotti dei PVS Protezionismo verso le merci prodotti nei Paesi ricchi

    19. La tesi principale portata avanti dagli autori č che, una volta raggiunto un certo livello di base di benessere materiale, l’ulteriore crescita economica, in senso di reddito medio e possesso di merci di consumo, non aumenti il benessere, la soddisfazione o la salute di una nazione. La tesi principale portata avanti dagli autori č che, una volta raggiunto un certo livello di base di benessere materiale, l’ulteriore crescita economica, in senso di reddito medio e possesso di merci di consumo, non aumenti il benessere, la soddisfazione o la salute di una nazione.

    22. Nello specifico gli autori dimostrano che le societŕ con minori discrepanze sociali al loro interno abbiano significativamente meno problemi di : vita comunitaria e relazioni sociali tra le persone salute mentale e consumo di droghe salute fisica e speranza di vita obesitŕ rendimento scolastico gravidanze in adolescenza violenza e sicurezza crimini e incarcerazione Ridurre il divario sociale risulta, inoltre, vantaggioso anche per chi gode di privilegi relativi all’interno della societŕ.Nello specifico gli autori dimostrano che le societŕ con minori discrepanze sociali al loro interno abbiano significativamente meno problemi di : vita comunitaria e relazioni sociali tra le persone salute mentale e consumo di droghe salute fisica e speranza di vita obesitŕ rendimento scolastico gravidanze in adolescenza violenza e sicurezza crimini e incarcerazione Ridurre il divario sociale risulta, inoltre, vantaggioso anche per chi gode di privilegi relativi all’interno della societŕ.

    23. Le conclusioni di Wilkinson e Pickett: Raggiunto un certo livello di reddito aumentare le ricchezze materiali non comporta un aumento di benessere – anzi… Le societŕ ricche hanno raggiunto un punto in cui occorre una svolta: ?Per aumentare salute e benessere di tutti (anche degli strati privilegiati) occorre ridistribuire la ricchezza esistente e raggiungere un livello maggiore di equitŕ Infatti, il paradosso descritto da Wilkinson e Picket nel primo capitolo del loro libro č sotto gli occhi di tutti: “pur avendo raggiunto l’apice del progresso tecnico e materiale siamo affetti da ansia, portati alla depressione, preoccupati di come ci vedono gli altri, insicuri delle nostre amicizie, spinti a consumare in continuazione e privi di una vita di comunitŕ degna di questo nome. In assenza del contatto sociale rilassato e della gratificazione emotiva di cui abbiamo bisogno cerchiamo conforto negli eccessi alimentari, nello shopping e negli acquisti ossessivi oppure ci lasciamo andare all’abuso di alcol, psicofarmaci e sostanze stupefacenti”. Infatti, il paradosso descritto da Wilkinson e Picket nel primo capitolo del loro libro č sotto gli occhi di tutti: “pur avendo raggiunto l’apice del progresso tecnico e materiale siamo affetti da ansia, portati alla depressione, preoccupati di come ci vedono gli altri, insicuri delle nostre amicizie, spinti a consumare in continuazione e privi di una vita di comunitŕ degna di questo nome. In assenza del contatto sociale rilassato e della gratificazione emotiva di cui abbiamo bisogno cerchiamo conforto negli eccessi alimentari, nello shopping e negli acquisti ossessivi oppure ci lasciamo andare all’abuso di alcol, psicofarmaci e sostanze stupefacenti”.

    24. Il ruolo della sanitŕ pubblica

    25. La promozione della salute Cambio di paradigma da un modello biomedico centrato sulla malattia ? modello ecologico-sociale focalizzato sul rafforzamento delle risorse per la salute (agendo sui determinanti della salute) Carta di Ottawa: Requisiti per la salute* “Condizioni e risorse fondamentali della salute sono: la pace, un tetto, l’istruzione, il cibo, il reddito, un eco-sistema stabile, la continuitŕ delle risorse, la giustizia e l'equitŕ sociale. Ogni progresso sul piano della salute deve essere necessariamente e saldamente ancorato a questi requisiti”. => l’impegno per una maggiore equitŕ sociale fa parte degli obblighi professionali di chi lavora per la promozione della salute

    26. Chi č responsabile per la salute? “la promozione della salute non č responsabilitŕ esclusiva del settore sanitario…” Ottawa-Charta (OMS, 1986) ?La salute in tutte le politiche Wilkinson&Picket aggiungerebbero: esiste anche una politica tutta di salute: distribuire piů equamente le ricchezze

    27. Quale impatto possono avere i programmi di sanitŕ pubblica sulle diseguaglianze? Programmi possono seguire: Approcio specifico (agentic prevention) Dipende dalla capacitŕ dei singoli di fare cambiamenti di stili di vita/aderire a determinanti programmi (tumori, malattie cardiovascolari) Spesso indirizzato a gruppi ad alto rischio Approccio strutturale Interviene sul contesto generale Viene esposta l’intera popolazione Esempi: riduzione di sale nel pane, divieto di fumare, divieto pubblicitŕ e aumento prezzo alcolici, obbligo delle cinture, rendere facili le scelte salutari ecc

    28. Il Trentino: un isola felice?

    29. La popolazione (18-69 anni): difficoltŕ economiche e livello di istruzione Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269) e Pool Passi 2009 (n= 39.231) Il 4% č di cittadinanza straniera Il 4% č di cittadinanza straniera

    30. Salute percepita come buona/molto buona per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    31. Sintomi di depressione per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269) Piů colpite anche le donne e chi non ha un lavoro regolare Piů colpite anche le donne e chi non ha un lavoro regolare

    32. Prevalenza di fumatori per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    33. Eccesso ponderale per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    34. Sedentarietŕ per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    35. Consumo di frutta e verdura (5 porzioni) per livello di istruzione Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    36. Riferita ipertensione per livello di istruzione Passi Trentino 2007-2009 (n=2.269)

    37. Eseguito pap-test per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=925)

    38. Eseguito mammografia per livello di difficoltŕ economiche Passi Trentino 2007-2009 (n=419)

    39. Fattori di rischio comportamentali degli stranieri residenti nel nord Italia I dati della sorveglianza PASSI 2007-2008

    40. Straniere residenti nel nord Italia e Pap-test I dati della sorveglianza PASSI 2007-2008

    41. Riassumendo 1/2 Anche in Trentino esistono diseguaglianze sociali nella salute In particolare gli strati sociali con piů difficoltŕ economiche sono piů a rischio: di percepire di avere una cattiva salute di avere sintomi di depressione di essere fumatori di essere sedentari di essere in sovrappeso o obesi di accedere meno agli screening

    42. Riassumendo 2/2 Per il consumo di frutta e verdura e l’ipertensione si registrano differenze solo per livello di istruzione Non si registrano invece differenze per: consumo di alcol misurazione di pressione e colesterolo alta colesterolemia carta del rischio (molto bassa per tutti…) Chi non ha la cittadinanza italiana riceve meno misurazioni di pressione e colesterolo e consigli sugli stili di vita ed interventi preventivi (screening) Le donne straniere accedono meno al Pap-test

    43. Approfondimento Tumori della cervice uterina e adesione al Pap-test in provincia di Trento per cittadinanza

    51. Popolazione bersaglio

    58. Approfondimenti: Kate Pickett, Richard G. Wilkinson: La misura dell'anima, Perché le diseguaglianze rendono le societŕ piů infelici, Feltrinelli, 2009 WHO Commission on Social Determinants of Health, Closing the gap in a generation, http://www.who.int/social_determinants/thecommission/finalreport/en/index.html Worldmapper: http://www.worldmapper.org/ Carta di Ottawa per la promozione della salute, http://www.trentinosalute.net/index.php/content/download/605/3623/version/1/file/POPS_004.pdf

    59. Approfondimenti: Millennium Development Goals Report 2010: http://www.un.org/millenniumgoals/ Salute Internazionale Salute globale e aiuti allo sviluppo. Diritti, ideologie, inganni. 3° Rapporto dell'Osservatorio Italiano sulla Salute Globale Sito PASSI: http://www.epicentro.iss.it/passi/

    60. Approfondimenti: Osservatorio Nazionale Screening: http://win.osservatorionazionalescreening.it/ Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma: http://www.gisci.it/ Gruppo Italiano Screening Mammografico: http://www.gisma.it/ Gruppo Italiano Screening Colorettale: http://www.giscor.it/

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