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Andrea Balbo

Andrea Balbo. 12 marzo 2012 Problemi dell'insegnamento del latino nel riordino Gelmini. Sgombriamo subito il campo dalle idee sbagliate.

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Presentation Transcript


  1. Andrea Balbo 12 marzo 2012 Problemi dell'insegnamento del latino nel riordino Gelmini

  2. Sgombriamo subito il campo dalle idee sbagliate • “L’Europa – la cui genealogia storica è di tipo non utilitaristico – dovrebbe avere il coraggio di deporre nella scuola il germe di un’educazione che si muova nella direzione opposta all’utilitarismo dominante” (Marc Fumaroli, La scuola contrappeso della modernità, in Di fronte ai classici, a cura di I. Dionigi, Bologna 2002) • “Le lettere e le arti servono a costruire un mondo degno di essere vissuto, con persone che siano in grado di vedere gli altri esseri umani come persone a tutto tondo, con pensieri e sentimenti propri, che meritano rispetto e considerazione” (Martha Nussbaum, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica, Bologna 2011)

  3. Di conseguenza… La cultura umanistica è un elemento essenziale per la vita umana o, meglio, per quella vita che merita di essere vissuta. Ciò che è umanistico non è un problema, ma una risorsa, straordinaria ed unica, di cui essere orgogliosi e da tramandare alle generazioni. Il classico è l’elemento costitutivo per eccellenza dell’umanesimo.

  4. Quale ruolo ha la scuola classica? • Fondamentale, perché è la mediatrice del sistema di conoscenze, di competenze e di capacità che fonda la cultura umanistica • Insostituibile, perché nonostante tutti i tentativi non si è ancora inventato di meglio (con buona pace di Graf, Gramsci e Treelle) • Tuttavia può essere, come tutto, perfezionata

  5. In quale contesto ci troviamo: i quadri orari Gelmini

  6. Percentuali di discipline classiche nell’ordinamento

  7. Rapporto discipline classiche - scientifiche

  8. Le spade di Damocle sul latino e sul greco • 1) La quota di flessibilità del 20-30-20 per cento • 2) Le autonomie regionali. • 3) I progetti locali. • 4) Le composizioni delle cattedre e le classi di concorso. • 5) L'età media dei professori e le incertezze sulla formazione delle nuove leve.

  9. Alcune sfide proposte dal riordino ministeriale • A. Rapporto fra discipline umanistiche e scientifiche all’interno del curricolo e nel contesto culturale • B. Riflessione sulla didattica delle discipline e necessità di una maggiore integrazione tra esse • C. Costruzione di una didattica orientata su tappe intermedie (I biennio, II biennio, V anno) • D. Rapporto con la certificazione delle competenze

  10. Guardiamo le indicazioni nazionaliLingua latina • attenzione alla formazione delle parole; • conoscenza del lessico (per famiglie semantiche e per ambiti lessicali). • verbo-dipendenza e metodo natura. • continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi storico. • Attenzione ai processi di traduzione • - testi corredati da note di contestualizzazione • - attenzione a strutture morfosintattiche, connettivi testuali, parole-chiave; • - comprensione del testo latino nel suo complesso e nelle sue strutture fondamentali, anche senza l’ausilio del vocabolario • - parallelismo autori - letteratura - generi letterari III anno: Cesare, Sallustio, Cicerone; IV anno: Cicerone, Livio, storici di età imperiale; V e ultimo anno: Seneca, Petronio, Quintiliano, Tacito, Apuleio) • - con opportuna gradualità e con un corredo adeguato di note saranno anche proposti testi poetici (ad esempio Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio) • - testi “a parte”: commedie di Plauto, i Vangeli, Ovidio, Marziale, la prosa tardoantica • - traduzioni a confronto • - elementi di diacronia della lingua e attenzione ai lessici settorial

  11. Guardiamo le indicazioni nazionaliCultura latina - 1 • I-II biennio • l’epica arcaica; il teatro (Plauto e Terenzio); la satira; Catullo e i neoretori; Cesare; Sallustio; Cicerone; Lucrezio; Virgilio; Orazio; Ovidio; l’elegia; Livio. • - impatto sulla tradizione occidentale: • - forme di comunicazione e di circolazione dei testi; i concetti di originalità, creatività e imitazione; l’importanza dei generi letterari; il rapporto tra gli autori e il contesto sociale e politico; le modalità di trasmissione del patrimonio letterario latino. • - parallelismo autori - letteratura - generi letterari • - attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora alla ricerca di permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in modo da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e latino). • - lettura antologica in originale e in traduzione • - metrica, almeno l’esametro e il distico elegiaco; • - si raccomanda la lettura anche di pagine critiche

  12. Guardiamo le indicazioni nazionaliCultura latina - 2 V anno • letteratura latina dall’età giulio-claudia al IV secolo d.C., attraverso gli autori e i generi più significativi (Seneca; Petronio, Plinio il Vecchio; la satira di Persio e Giovenale; Svetonio; Quintiliano; Marziale; Lucano; Tacito; Plinio il Giovane; Apuleio; gli inizi della letteratura cristiana; la rinascita pagana del IV secolo; i grandi autori cristiani: Ambrogio, Agostino). • La lettura in lingua originale degli autori, oltre a seguire il percorso storico (Seneca, Tacito, Petronio, Apuleio), potrà approfondire autori già affrontati negli anni precedenti (ad esempio Lucrezio, Orazio) oppure concentrarsi su percorsi tematici o tipologici,considerati anche nei loro esiti medievali e moderni. • E’ raccomandata la lettura di almeno un saggio critico.

  13. Il cambio di tripartizione

  14. Conseguenze? • Mutamento “antropologico”: studenti e docenti non sapranno e non chiederanno più le stesse cose • Mutamento nelle competenze • Mutamento nelle attese universitarie • Impoverimento nella conoscenza della lingua? Dovremmo tentare di evitarlo!

  15. Un caso di studio: Cicerone a scuola, com’era…

  16. Un caso di studio: Cicerone a scuola, com’era…

  17. Cicerone a scuola, come sarà? - 1 Liceo classico Lingua Nel secondo biennio e nel quinto anno si prevede la prosecuzione dell’allenamento alla traduzione del testo d’autore, presentando brani scelti dagli autori esaminati nello studio della storia letteraria (ad esempio III anno: Cesare, Sallustio, Cicerone) Letteratura A partire dal secondo anno si avvierà la lettura antologica di testi d’autore, non ancora presentati secondo la progressione storica, ma in percorsi tematici o di genere, così da potenziare le competenze linguistiche, fornire gli strumenti per l’analisi e l’interpretazione del testo, avviare alla lettura diretta dei classici. Secondo biennio Sarà presentata la storia della letteratura latina dalle origini all’età augustea, attraverso gli autori e i generi più rilevanti: [...] Cicerone. Al contempo, dovranno essere proposti allo studente gli elementi di valutazione critica indispensabili per mettere a fuoco i caratteri distintivi della cultura letteraria romana nel suo complesso e il suo impatto sulla tradizione occidentale: le forme di comunicazione e di circolazione dei testi; i concetti di originalità, creatività e imitazione; l’importanza dei generi letterari; il rapporto tra gli autori e il contesto sociale e politico; le modalità con cui il patrimonio letterario latino viene selezionato, conservato e trasmesso alle epoche successive. All’interno delle ore curricolari, uno spazio prevalente sarà dedicato alla lettura e all’interpretazione degli autori in lingua originale, proposti, salvo diverse valutazioni (motivate per es. da una graduazione di difficoltà), in parallelo al percorso cronologico, così da far cogliere le relazioni dell’opera con il contesto storico, culturale e letterario (ad esempio: III anno Cesare, Sallustio, Cicerone, Catullo, Lucrezio). La lettura antologica in originale dovrà essere accompagnata da quella in traduzione al fine di offrire un quadro più ampio, e quando possibile integrale, dell’opera da cui sono tratti i brani in lingua originale.

  18. Cicerone a scuola, come sarà? - 2 Liceo scientifico e liceo delle scienze umane Lingua Nessuna indicazione specifica Letteratura SECONDO BIENNIO Sarà presentata la storia della letteratura latina dalle origini all’età augustea, attraverso gli autori e i generi più rilevanti (il teatro: Plauto e/o Terenzio; Catullo; Cesare e Sallustio; Cicerone; Lucrezio; Virgilio; Orazio; Livio). Fatti salvi gli insopprimibili margini di libertà dell’insegnante - che valuterà di volta in volta il percorso didattico più adeguato alla classe e più rispondente alla propria idea di letteratura e civiltà romane - è essenziale che l’attenzione si soffermi sui testi più significativi, letti in lingua e/o in traduzione. La lettura dei classici in lingua sarà proposta in parallelo al percorso storico, così da far cogliere le relazioni del testo col contesto storico, culturale, letterario (ad esempio, III anno: Cesare e/o Sallustio, Cicerone, Catullo, Lucrezio, IV anno: Livio, Virgilio, Orazio). in particolare scegliendo le opere che permettano un confronto proficuo con autori e modelli delle letterature italiana e straniera. Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana. Lo studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; interpretarli usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto; apprezzarne il valore estetico; cogliere l’alterità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

  19. Che fare? -1 • Lingua: • Valorizzare al massimo ciò che serve per comprendere il latino e tradurre da esso, nella consapevolezza che siamo di fronte a un esercizio. • Rinunciare a ciò che era pensato per la traduzione in latino

  20. Di conseguenza - 1 • Rinuncia agli idola scholae e, in particolare, alle “eccezioni” (ma questo, ne sono convinto, si fa già). Solo qualche dato: • caelicolum: 15 volte in latino di cui 9 in Silio Italico • filiabus: 24 volte, di cui 9 nel Digesto e 4 in Servio • burim: 3 volte, di cui 2 in Servio • Valorizzazione dell’idea della lingua come storicamente mutevole • Spiegazione dei fenomeni che realmente si vedono nella lingua. Solo due esempi: • Variabilità della consecutio temporum • Presenze del congiuntivo dove le grammatiche ci segnalano la presenza dell’indicativo (quamquam) • Revisione delle impostazioni grammaticali con utilizzo sistematico di nozioni di linguistica come scomponibilità dei monemi, l’espansione concettuale, valenze, elementi pragmatici nella traduzione. • Semplificazione del sistema dei pronomi

  21. Di conseguenza - 2 • Revisione «alla greca» della sintassi, per cui - Ripensamento della sintassi dei casi e unificazione della trattazione dell'uso dei casi e dei complementi - Ripensamento della sintassi del periodo con particolare attenzione all'uso delle proposizioni subordinanti e dei sistemi participiali • Lavoro sul lessico con attenzione ai linguaggi settoriali, alle lingue straniere e alla tradizione antica nella modernità con: - lavori etimologici semplici - insistenza sulle radici e sulle derivazioni in lingue moderne - approfondimento delle relazioni lingua-immagine-civiltà

  22. Che fare? - 2 Cultura • - Potenziare l’insegnamento di nozioni relative a: vita quotidiana, mito, religione, espressioni artistiche (esempi) anche con il supporto di strumenti multimediali e sempre mantenendo lo sguardo allargato sull'attualità • - Rafforzare la collaborazione con la storia attraverso approfondimenti soprattutto relativi alle istituzioni

  23. Che fare? - 3 Letteratura: • - Presentare i principali autori senza rinunciare a un approccio storico fondato su conoscenze essenziali (vita, opere, rapporto con i generi letterari, temi fondamentali, significatività letteraria, tecniche espressive, fortuna), con eventuale accompagnamento di percorsi tematici filosofici, letterari e pedagogici; • - presentare – almeno per nodi concettuali - gli autori tardoantichi e cristiani • - inquadrare precisamente i generi letterari. • - leggere e tradurre di testi che abbiano valenza culturale e informino su usi e costumi romani e che pongano il problema del rapporto tra noi e gli antichi

  24. Alcune prospettive aggiuntive • Il rapporto latino, italiano e inglese • La dimensione internazionale dell’insegnamento • Insegnamento e ricerca • Multimedialità (scuola digitale?) • L’orientamento e il rapporto con l’università • Collaborazione tra discipline scientifiche e umanistiche

  25. Potenziare un rapporto lingue e letterature classiche – lingue e letterature straniere Nell’inglese il 10 % del lessico viene dal sostrato germanico, il 20% da ibridi germanico-latini, il 70 % direttamente dal latino classico e medievale. Nella letteratura inglese lavorare su Shakespeare e il mondo latino ha un solo limite: la quantità di materiale a disposizione.

  26. Latino e inglese: si può Origine delle parole inglesi registrate nello Shorter (1973)

  27. Un altro esempio

  28. Un esercizio via - by way of in memoriam - in memory (of) interim - meanwhile, interval item - likewise, also, although it is now used in English as a bit of information memorandum - reminder agenda - things to be done & - et used for 'and' etc. - et cetera used for 'and so forth' pro and con - for and against a.m. - ante meridiem, before noon p.m. - post meridiem, after noon ultra- - beyond P.S. - post scriptum, postscript quasi - as if it were census - count of citizens veto - 'I forbid' used as a way of stopping the passage of a law. per - through, by sponsor - one who accepts responsibility for another See if you can figure out which of these Latin words may be substituted for the italicized word in the following sentences: 1. I read the bit of news about the Jesus tomb with more than a touch of skepticism. 2. He emailed a reminder about the Discovery Channel program on Sunday. 3. A regent will serve as substitute ruler in the meanwhile. 4. He came to the study of Ancient Greek by way of Latin. 5. Epitaphs can be written in memory of loved ones. 6. A tribune had the power of preventing the law from being passed. 7. This pseudo-test is more than easy. 8. He sent a second email as a follow-up to the TV alert saying the time he listed was meant to be in the evening.

  29. Dare spazio alle esperienze di ricerca • Esempio: valorizzare il concetto di testo critico e l’uso dell’apparato su testi semplici per far gustare agli studenti la “profondità dei testi” • Fare esempi di storia del libro, storia della scrittura, storia dell’interpretazione.

  30. Far lezione usando l’apparato critico?

  31. Un esempio catulliano • Ille mi par esse deo videtur,ille, si fas est, superare divos,qui sedens adversus identidem tespectat et auditdulce ridentem, misero quod omniseripit sensus mihi: nam simul te,Lesbia, aspexi, nihil est super mi…,lingua sed torpet, tenuis sub artusflamma demanat, sonitu suoptetintinant aures, gemina tegunturlumina nocte.Otium, Catulle, tibi molestum est:otio exsultas nimiumque gestis:otium et reges prius et beatasperdidit urbes. • 8 <vocis in ore> Ritter Doering <Lesbia, vocis> Garrod, Friedrich <postmodo vocis> Della Corte <quod loquar amens> Parthenius <gutture vocis> Westphal <vocis amanti> Meissner <vocis ut olim> o <vocis ut ante> Schulhof <voce locuta> D in margine <in pectore vocis> Pleitner <Lesbia, mentis> o <pectore mentis> Lund <quod tibi dicam> Cassata <vocis amatae> Wills

  32. Valorizzare il confronto fra documento e testo La Tabula Lugdunensis CIL XIII, 1668 Tacito, Ann. 11, 23-24 (Claudio in Senato)

  33. Un graffito elettorale di Pompei – prima del 79 d.C. • C. Cuspium aed(ilem) si qua verecunde viventi gloria danda est huic iuveni debet gloria digna dari

  34. Rafforzare l’apporto del multimediale • Con il multimedia si può fare molto per il latino e il greco: • realizzare in tempi molto brevi ricerche testuali (parole o sintagmi) all’interno di corpora piuttosto vasti di testi letterari con una ragionevole approssimazione; • costruire corpora personalizzati di testi= temi di versione, batterie di esercizi e prove di verifica partendo da testi d’autore senza sfruttare sempre i medesimi repertori e volumi scolastici; • elaborare apparati didattici; • fornire agli studenti sussidi didattici personalizzati; • organizzare percorsi multimediali, predisporre presentazioni, svolgere esercitazioni di lingua, preparare materiali per approfondimenti letterari e pluridisciplinari, favorire l’apprendimento lessicale e/o tematico di elementi di civiltà romana e greca; • costruire repertori di esempi relativi a specifici fenomeni linguistici; • reperire bibliografia per approfondimenti; • approfondire la preparazione nell'ambito disciplinare.

  35. Ancora sul multimediale Accanto alle banche dati testuali esistono numerosi e validi repertori iconografici che consentono altre attività: • reperire fotografie di monumenti od oggetti antichi da utilizzare come supporto per le lezioni relative alla civiltà latina; • costruire percorsi autonomi di civiltà, in cui le immagini costituiscano l’elemento centrale dell’approfondimento in collegamento con la storia dell’arte; • utilizzare riproduzioni digitali di manoscritti; queste ultime possono essere sfruttate con ottimi risultati nell’ambito di ricerche paleografiche, della presentazione di libri antichi o nell’approfondimento della storia del libro e della tradizione del testo; • individuare cartine geografiche da affiancare all’insegnamento della letteratura.

  36. Sitografia breve

  37. Aprire agli studenti le porte del futuro • Rafforzare il rapporto con le università in nome di un orientamento sensato e realmente utile. • Provare a svolgere attività didattiche negli ultimi anni che possano far capire come si lavori all’università

  38. Curare il rapporto lingue classiche – discipline scientifiche • Superare l’idea delle due culture: è assurda e inesatta. • Sostituirla con “due lingue e una cultura”: autori antichi e scienza per una sola cultura, autenticamente umana (I. Dionigi et alii) • Dare spazio al concetto di unità del sapere, ribadendo che l’autentico umanesimo non è settoriale, ma riguarda tutte le discipline • Spiegare chiaramente agli studenti i paradigmi epistemologici di riferimento delle discipline e confrontarli tra di loro.

  39. Le novità di quest’anno • Le Olimpiadi di cultura classica • La certificazione delle competenze • L’inizio del cammino per la certificazione del latino • La redistribuzione dei docenti di classe A051 (ma è una vera novità?)

  40. Le Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche

  41. Un esempio di relazioni tra competenze (M. Letizia Mangiavini –LTE Firenze)

  42. Modello di scheda ministeriale per la certificazione delle competenze

  43. Le certificazioni di latino • Il progetto della CUSL • A EUROPEAN CURRICULUM FRAMEWORK FOR CLASSICAL LANGUAGES - ECFRCLhttp://www.eccl-online.eu/1.html

  44. Una proposta europea A EUROPEAN CURRICULUM FRAMEWORK FOR CLASSICAL LANGUAGES - ECFRCLhttp://www.eccl-online.eu/1.html

  45. Concludiamo • Il classico dà un valore aggiunto nella formazione: le lingue classiche possiedono una «forza nascosta, la cui presenza può essere constatata da tutti malgrado le difficoltà per spiegare la sua esistenza e produce una serie di effetti positivi, un “valore aggiunto” che si ripercuote in ogni altro settore, sia in termini di abilità e competenze (dominio dei linguaggi, capacità di analisi testuale, abilità traduttiva ecc.), sia in termini di “enciclopedia” (conoscenze linguistiche, storiche, antiquarie ecc.) sia in termini di recupero di identità)» (Wülfing) • Lavorare “per il classico” implica un supplemento di responsabilità, quindi un impegno etico (I. Dionigi)

  46. "Io appartengo al guerriero in cui la vecchia Via si è unita a quella nuova.“ (Katsumoto a Nathan Algren ne “L’ultimo samurai”)

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