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La dimensione storica delle idee matematiche

La dimensione storica delle idee matematiche. LE CURVE PARABOLICHE NELLA RISOLUZIONE DI UN PROBLEMA CLASSICO DELL’ANTICHITA’ LA DUPLICAZIONE DEL CUBO. Struttura dell’unità didattica . Premessa. Destinatari. Eventuale recupero. Test pre-req. Def. dei pre-requisiti.

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Presentation Transcript


  1. La dimensione storica delle idee matematiche LE CURVE PARABOLICHE NELLA RISOLUZIONE DI UN PROBLEMA CLASSICO DELL’ANTICHITA’ LA DUPLICAZIONE DEL CUBO U.D. Matematica

  2. Struttura dell’unità didattica Premessa Destinatari Eventuale recupero Test pre-req. Def. dei pre-requisiti Obiettivi specifici Obiettivi generali Metodi Strumenti Tempi Criteri di valutazione (c.di classe) Contenuti Formative Verifiche Sommative U.D. Matematica

  3. LA DUPLICAZIONE DEL CUBO Destinatari: classe 2^ Prerequisiti: 1 Sistemi di equazioni 2 Concetti generali sulle coniche 3 L’ambiente “Derive” U.D. Matematica

  4. OBIETTIVI GENERALI 1. Inserire il “fatto” matematico nel contesto storico 2. (Ri)scoprire l’attualità di metodi semplici 3. Valorizzare i percorsi problematici della conoscenza U.D. Matematica

  5. OBIETTIVI SPECIFICI 1. Analisi intuitiva del tema (induzione) 2. Conoscenza, comprensione, e analisi teorica del tema (sapere) 3. Costruzione geometrico/algebrica delle curve risolutrici con metodi tradizionali e con software dedicato (es. Derive) (saper fare) U.D. Matematica

  6. METODI • Brevi comunicazioni “frontali” per l’introduzione del • tema e l’esposizione dei livelli di prestazione richiesti 2. Lettura di testi che trattano “storicamente” l’argomento • Spiegazione (intuitivo/comunicativo/funzionale) delle • procedure (anche con tecniche m.m) 4. Sviluppo e sistemazione logico/teorica del tema U.D. Matematica

  7. STRUMENTI 1. Laboratorio • 1 Floppy disk (contenente in forma m.m. il tema oggetto della • lezione) per ogni alunno. 3. Video proiettore (per l’esposizione in laboratorio) 4. Fotocopie (per i collegamenti di carattere storico) U.D. Matematica

  8. TEMPI 1. Test pre-requisiti: 1 h Recupero (eventuale): 4 h 2. Presentazione - Lezioni frontali - : 3 h 3. Laboratorio: 2 h 4. Test di verifica formativa: 1 h 5. Test di verifica finale: 2 h U.D. Matematica

  9. CONTENUTI CENNI STORICI I greci si posero, fin dalle prime speculazioni (filosofiche prima che geometriche), la questione di quali strumenti potessero essere legittimamente usati nella risoluzione dei problemi geometrici La risposta che essi diedero fu molto semplice e rigorosa: potevano essere utilizzati soltanto una riga (senza alcunagraduazione) ed un compasso. Erano quindi tracciabili segmenti di retta e circonferenze: curve elementari e perfette, da cui tutte le altre costruzioni geometriche dovevano discendere U.D. Matematica

  10. Una volta stabilite le “regole del gioco” i geometri greci si dedicarono alla studio di tre problemi (in questa sedeanalizzeremo la “duplicazione del cubo”), che sono noti come i tre (gli altri due sono la quadratura del cerchio e latrisezione dell’angolo) problemi classici dell’antichità. Per ironia della sorte, nessuno dei tre poteva essere risolto con riga e compasso Veramente diaboliche le due caratteristiche dei tre grandi problemi dell’antichità : non era possibile risolverli con riga e compasso, né era possibile accorgersi di tale impossibilità! E’ ammirevole questa sorta di codice comportamentale, che i greci adottarono senza alcuna perplessità in nome di un concetto di assoluta purezza e di una semplicità di indagine che si ispiravano ai canoni della filosofia platonica U.D. Matematica

  11. U.D. 1- LA DUPLICAZIONE DEL CUBO Apollo, al quale nell’isola di Delo era stato dedicato un altare a forma cubica, chiese agli abitanti di raddoppiarne il volume, mantenendone tuttavia la forma. Secondo un’altra leggenda era stato Minosse re di Creta a voler raddoppiare la tomba a forma di cubo, eretta per suo figlio Glauco. In entrambi i casi i matematici dovettero arrendersi: il problema non è risolubile con riga e compasso; eppure la soluzione algebrica è assolutamente evidente, se il cubo ha (p.es.) il lato uguale a 1 (cioè volume = 1), il cubo di volume doppio deve avere il lato uguale alla radice cubica di 2. In genere si tende a rispondere (con una certa sicurezza!), che il cubo di volume doppio deve avere il lato ancora doppio , ma in questo caso il volume risulterebbe 8 volte maggiore di quello precedente: V1 = L1· L1· L1 se L2 = 2 · L1 allora risulterebbe V2 = L2 · L2 ·L2 = 2L1 · 2L1 · 2L1 = 8(L1·L1·L1)= 8V1(e non 2V1) U.D. Matematica

  12. In altri termini, se per semplicità, supponiamo che il cubo da “duplicare” abbia lato unitario (L1 = 1) allora: V2 = 2 V1 = 1 L2= L1 = 1 Infatti se moltiplichiamo tre volte L2 per se stesso otteniamo proprio il volume V2 = 2 · = · U.D. Matematica

  13. Menecmo trovò un metodo adatto alla soluzione del problema. Egli però fu costretto a rinunciare al metodo della riga e del compasso Ragionando in termini moderni si consideri la parabola: y = x2 E la parabola: x = ½ y2 U.D. Matematica

  14. Le due curve si intersecano (oltre che nell’origine) in un punto P la cui ascissa è proprio uguale alla radice cubica di 2, cioè al lato del cubo di volume doppio; con una semplice sostituzione, e qualche passaggio algebrico, si ottiene la soluzione: y = x2 x = ½ y2 y = x2 x = ½ (x2)2 x = ½ x4 1 = ½ x3 x3 = 2 x = 3 2 U.D. Matematica

  15. Costruzione (con Derive) della parabola y = x2 U.D. Matematica

  16. Costruzione (con Derive) della parabola x =1/2 y2 U.D. Matematica

  17. Le due parabole si intersecano in P U.D. Matematica

  18. Il segmento OQ (l’ascissa di P) è il lato del cubo di volume doppio. O Q U.D. Matematica

  19. L’Unità Didattica di Matematica termina qui. Grazie e buon lavoro! scegliere Benvenutial corso di informatica(prof. M. Fanton) diapo-avvio U.D. Matematica

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