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San Marino, 14 settembre 2005

San Marino, 14 settembre 2005. L’identità della scuola secondaria di primo grado e il suo specifico nel processo formativo: scoperta del modello e avvio della riflessione critica. DI CHE COSA SI TRATTA?. La Scuola Secondaria di Primo grado è il segmento finale del ciclo primario.

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San Marino, 14 settembre 2005

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Presentation Transcript


  1. San Marino, 14 settembre 2005 L’identità della scuola secondaria di primo grado e il suo specifico nel processo formativo: scoperta del modello e avvio della riflessione critica manuela e.moroni

  2. DI CHE COSA SI TRATTA? La Scuola Secondaria di Primo grado è il segmento finale del ciclo primario. Per definirne la specificità occorre quindi tenere conto di - ciò che la precede - della logica entro cui si inserisce come punto di arrivo e dunque, inevitabilmente, anche di verifica del percorso effettuato. Al termine del ciclo la legge 53 (art.3) prevede un esame di Stato. manuela e.moroni

  3. Legge n° 53 delega al governoDecreto Legislativo n° 59 definizione delle norme generaliCircolare Ministeriale n° 29 indicazioni e istruzioni ALLEGATI al D. L. n°59 All. AIndicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia. Obiettivi generali del processo formativo (OGPF) + OSA All. B Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria. Obiettivi generali del processo formativo (OGPF) + OSA All. C Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Secondaria di Primo Grado. Obiettivi generali del processo formativo (OGPF) + OSA All. D Profilo educativo, culturale, e professionale dello studente alla fine del Primo Ciclo di Istruzione PECUP manuela e.moroni

  4. Finalità scuola primaria (D.L. 59) La Scuola Primaria promuove lo sviluppo della personalità. Ha il fine di • far acquisire e sviluppare le conoscenze ed abilità di base fino alle prime sistemazioni logico-critiche; • far apprendere i mezzi espressivi; • porre le basi per l’utilizzazione delle metodologie scientifiche per la conoscenza; • valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo; • educare ai principi fondamentali della convivenza civile. manuela e.moroni

  5. Finalità scuola secondaria di I grado (D.L.59) attraverso le discipline di studio • è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale; • organizza ed accresce le conoscenze e le abilità anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; • cura la dimensione sistematica delle discipline; • sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di sceltacorrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; • fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione, • introduce lo studio di una seconda lingua dell’UE; • aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. manuela e.moroni

  6. Quale identità permette a ciascun livello di scuola di perseguire le proprie specifiche finalità? ovvero Come si deve caratterizzare ogni livello di scuola perché sia ciò che deve essere e risponda al bisogno educativo dei propri utenti? OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO manuela e.moroni

  7. Obiettivi Generali del Processo Formativo • Scuola dell’infanzia (D.L.59 all. A) • Conquista dell’autonomia • Sviluppo delle competenze: • consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, • motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino Scuola dell’infanzia (D.L.59 all. A) Ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi manuela e.moroni

  8. Scuola primaria(D.L.59 all. B) La Scuola Primaria è l’ambiente educativo di apprendimentonel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità - di autonomia, - di azione diretta, - di relazioni umane, - di progettazione e verifica, - di esplorazione, - di riflessione logico-critica, - di studio individuale. Per definire la prima qualità dell’ambiente educativo viene usato il termine APPRENDIMENTO. manuela e.moroni

  9. Obiettivi Generali del Processo FormativoScuola Primaria (D.L.59 all. A) • Valorizzare l’esperienza del fanciullo • La corporeità come valore • Esplicitare le idee e i valori presenti nell’esperienza • Dal mondo delle categorie empiriche al mondo delle categorie formali • Dalle idee alla vita: il confronto interpersonale • La diversità delle persone e delle culture come ricchezza • Praticare l’impegno personale e la solidarietà sociale manuela e.moroni

  10. Scuola Secondaria di Primo grado (D.L.59 all. C) • Accoglie studenti e studentesse nel periodo di passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza. (…)  • Il passaggio dall’istruzione primaria all’istruzione secondaria, pur nella continuità del processo educativo (…), esprime sul piano epistemologico un valore simbolico di ‘rottura’ che dispiegherà poi le sue potenzialità nell’istruzione e nella formazione del secondo ciclo. manuela e.moroni

  11. Obiettivi Generali del Processo FormativoScuola Secondaria di primo grado(D.L.59 all. A) scuola - dell’educazione integrale della persona, - che colloca nel mondo, - orientativa, - dell’identità, - della motivazione e del significato, - della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi, - della relazione educativa manuela e.moroni

  12. In che cosa consiste la “rottura”?Dove si vede la discontinuità? Nell’ istruzione primaria domina la persuasione di una coincidenza tra realtà e conoscenza della realtà, tra la natura e le rappresentazioni che ce ne facciamo. Passare ad una istruzione secondaria significa cominciare a maturare la consapevolezza che qualsiasi rappresentazione della realtà (iconica e/o logica) è incompleta. Significa cioè confrontarsi con il problema del modello. manuela e.moroni

  13. Qualsiasi modello della realtà non comporta una trascrizione completa e fedele dell’oggetto che vuole rappresentare, bensì una selezione di certe qualità o scopi di esso.Conoscere in maniera SECONDARIAvuol dire allora adoperare costrutti mentali esplicativi che si fondano su un uso appropriato dell’analogia. manuela e.moroni

  14. Vedere è idèin, sapere è eidénai, cioè aver visto: prima si vede, poi si conosce. In termini più appropriati ai nostri scopi: ogni pensiero proviene dall’esperienza. Hannah Arendt, La vita della mente • TEMPO E DIREZIONE • Il pensiero è “secondo” nel senso che: • viene dopo una realtà data; • deve muoversi nella direzione indicata dalla realtà, nella fedeltà alla realtà stessa. manuela e.moroni

  15. 1 Passare ad una istruzione secondaria significa iniziare a scoprire e sperimentare una dinamica di ricerca, quella che riconosce l’inesauribile complessità del reale e cerca di cogliere tutti passaggi (anelli della catena ) che separano l’evento reale dalla sua descrizione mediante il modello scientifico. manuela e.moroni

  16. Esempio: Lavorare per costruire mappe concettuali, o per risolvere problemi, o per ripercorrere le tappe di un esperimento e le ragioni di ciò che si è realizzato. manuela e.moroni

  17. 2 Passare ad una istruzione secondaria significa accorgersi che sono necessari anche altri modelli (linguistico-letterari, artistico-estetici, tecnologici, storico-sociali, etici, religiosi) perché dimensioni fondamentali come l’affettività, il giudizio etico, l’appagamento estetico non trovano nei modelli matematici adeguati strumenti di rappresentazione. manuela e.moroni

  18. Esempi: • Analizzare un testo per scoprirne la struttura o la logica interna; • Osservare un testo dal punto di vista sintattico; • Motivare un giudizio estetico; • Comprendere le civiltà lontane nel tempo e/o nello spazio geografico e le loro espressioni culturali; • Esprimere un giudizio di valore… manuela e.moroni

  19. 3 Passare ad una istruzione secondaria significa cominciare ad essere consapevoli della necessità di rimandare sempre , nell’incontro personale con la realtà, la parte al tutto e il tutto alla parte, ovvero collegare sempre le prospettive parziali di lettura rappresentativa del mondo e della vita in un sistema unitario ed integrato di significati personali. manuela e.moroni

  20. Esempi: • Affrontare tematiche complesse sviluppando la capacità argomentativa; • Procedere utilizzando un metodo che favorisca la scoperta di eventuali punti critici o che fanno emergere contraddizioni sia all’interno dei testi sia tra i testi e la realtà; • Guidare gli allievi al paragone tra ciò che viene proposto in classe e la propria esperienza. manuela e.moroni

  21. Qualifica così l’istruzione secondaria di I grado il principio che vuole ogni disciplina aperta all’interdisciplinarità più completa, a cui segue il salto transdisciplinare, ovvero ilconfronto con una “visione personale unitaria” di sé, degli altri, della cultura e del mondo. Si pone una questione fondamentale: come questi “attori” in gioco (la persona del docente all’interno della equipe pedagogica, la/e disciplina/e che insegna, l’allievo nella classe) possono contribuirealla formazione ed alla verifica di una ipotesi di “visione unitaria” nello studente? manuela e.moroni

  22. “ La tradizione è una materia di significato assai vasto. Non può essere tranquillamente ereditata, e se la volete dovete riconquistarla con grande fatica”.  ( T.S. Eliot, La tradizione e il talento individuale, 1919)  manuela e.moroni

  23. Come si “riconquista” una tradizione? IL CARDINAL FEDERIGO … Tra gli agi e le pompe, badòfin dalla puerizia a quelle parole d’annegazione e d’umiltà, a quelle massime intorno alla vanità de’ piaceri, all’ingiustizia dell’orgoglio, alla vera dignità e a’ veri beni, che, sentite o non sentite ne’ cuori, vengono trasmesse da una generazione all’altra […] manuela e.moroni

  24. IL CARDINAL FEDERIGO Badò, dico, a quelle parole, a quelle massime, le prese sul serio,le gustò,le trovò vere; vide che non potevano esser vere altre parole e altre massime opposte, che pure si trasmettono di generazione in generazione, con la stessa sicurezza e talora dalle stesse labbra; e proposedi prender per norma dell’azioni e de’ pensieri quelle che erano il vero. manuela e.moroni

  25. Persuaso che la vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto, cominciò da fanciullo a pensare come potesse render la sua utile e santa. C’è perfino l’orientamento…! manuela e.moroni

  26. Di che cosa si tratta? La “riconquista” in chiave personale della tradizione è frutto di un processo di VAGLIO CRITICO che si avvia negli anni della scuola secondaria di primo grado, caratterizza fortemente la giovinezza e accompagna la persona in tutto l’arco dell’esistenza manuela e.moroni

  27. Parole – chiave • Tradizione • Problema • Vaglio critico manuela e.moroni

  28. Tradizione Tutta la ricchezza che proviene dal passato (conoscenze, metodi, linguaggi, concezioni dell’esistenza…) viene consegnata ( da “trado”, consegnare) al bambino da chi gli vuole bene. manuela e.moroni

  29. Problema Il bambino/ragazzo comincia a porsi davanti (in greco pro-ballein) ciò che ha ricevuto, che diviene così oggetto di un “problema”, cioè della domanda: “Questa cosa che ho ricevuto va bene per me? Corrisponde alle esigenze mie e del mondo? Se la conosco, la accetto e la seguo, divento più me stesso?” manuela e.moroni

  30. Vaglio critico Il vaglio critico è l’espressione della genialità della persona, una genialità tesa a scoprire e trattenere ciò che vale. krinw, in greco “giudico” Per questo è necessario un “lavoro”, che richiede l’impegno con ciò che si è ricevuto. Questo impegno nella scuola ha un nome: “studio”. In latino studium è “applicazione amorosa”. manuela e.moroni

  31. “Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché scaturite da un esame diretto; e si trasforma in una catastrofe solo quando cerchiamo di farvi fronte con giudizi preconcetti, ossia pregiudizi, aggravando così la crisi e per di più rinunciando a vivere quell’esperienza della realtà, a utilizzare quell’occasione per riflettere, che la crisi stessa costituisce.” (Hannah Arendt, Tra passato e futuro) manuela e.moroni

  32. In sintesi Il processo di crescita della persona negli anni della scuola primaria e della secondaria di primo grado potrebbe essere sintetizzato nella descrizione di due dinamiche: • L’accoglimento del portato della cultura e della tradizione (caratterizza la scuola primaria): questo viene trasmesso in varia forma in primo luogo dalla famiglia, quindi dalla scuola (con un inizio di sistematizzazione disciplinare) e naturalmente da ogni ambito educativo secondo la propria specificità; manuela e.moroni

  33. L’avvio del processo di “vaglio critico”, cioè di quell’atteggiamento che porterà ciascuno a scegliere e trattenere ciò che, tra quanto ha ricevuto, corrisponde meglio alle proprie esigenze e al proprio progetto di vita (caratterizza la secondaria di I grado). Perchè tutto questo possa accadere occorre un MAESTRO “La relazione educativa tra soggetti supera lo scambio di prestazioni […] Nella relazione educativa ci si prende cura l’uno dell’altro: l’altro ci sta a cuore, e si sente che il suo bene è, in fondo, anche la realizzazione del nostro”(all.C DL 59) Educazione: incontro di due libertà manuela e.moroni

  34. Il vaglio critico: un guadagno per la vita Tale atteggiamento non potrà mai essere abbandonato nel corso dell’esistenza, ma proprio nel passaggio tra scuola primaria e secondaria di primo grado si desta per natura: è della massima importanza che esso venga favorito, sostenuto, “attrezzato” con metodi e saperi adeguati (disciplinari) • per non spegnersi nell’ omologazione • e perché attraverso di esso si imposti un corretto uso della ragione. manuela e.moroni

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