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Neoistituzionalismo sociologico

Neoistituzionalismo sociologico. Philip Selznick (1919 -). Un approccio pessimista. Funzionalismo : organizzazioni come sistemi sociali che devono soddisfare alcuni bisogni Enfasi sulle influenze esterne

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Neoistituzionalismo sociologico

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Presentation Transcript


  1. Neoistituzionalismo sociologico

  2. Philip Selznick(1919 -)

  3. Un approccio pessimista Funzionalismo: organizzazioni come sistemi sociali che devono soddisfare alcuni bisogni Enfasi sulle influenze esterne Pessimismo: mutamento organizzativo come esito di logiche degenerative. Per sopravvivere le organizzazioni accettano compromessi e questi le allontanano dai loro scopi originari

  4. Per comprendere Selznick… Influenza di Robert Michels (studi sulla degenerazione del sistema di rappresentanza del partito socialdemocratico tedesco) Studia in prevalenza organizzazioni pubbliche o semi-pubbliche tenute a perseguire obiettivi di interesse generale

  5. Riconosce l’importanza dell’organizzazione formale Ma questa è soltanto un aspetto di una struttura sociale concreta. Formata da soggetti che agiscono come esseri umani totali. E immersa in un ambiente

  6. Soggetti e ambiente esterno Sono due dimensioni non razionali che il modello formale non potrà mai includere i

  7. L’inevitabile paradosso Indispensabili perché l’organizzazione possa esistere Fonti di dilemmi, tensioni, pressioni

  8. Due fonti di perturbazione • Cricche interne • Centri di potere esterno Processi di perturbazione ad opera di… Terreno di ricerca della sociologia dell’organizzazione

  9. Cricche interne

  10. Cricche interne Alcune deviazioni dalle strutture formali (comportamenti, pratiche che si ripetono in modo regolare) possono essere percepite come strutture stabili Si istituzionalizzano, diventano istituzioni informali

  11. Tra le istituzioni informali… Basate su relazioni personali, attraverso cui alcuni membri cercano di controllare l’ambiente in cui si prendono le decisioni Non sempre deleterie Che funzioni svolgono nell’organizzazione?

  12. Centri di potere esterno

  13. Centri di potere esterno Premessa: organizzazioni strutture adattive che reagiscono alle influenze dell’ambiente

  14. Si adattano per sopravvivere O meglio per soddisfare alcune funzioni essenziali per la loro sopravvivenza: • Sicurezza • Stabilità di autorità e comunicazione • Continuità della politica • Omogeneità dell’immagine

  15. In altri termini… Per sopravvivere stringono accordi, scendono a compromessi Conseguenze impreviste Attenuazione della purezza del programma originario

  16. Dilemma dei dirigenti Scendere a compromessi con le pressioni esterne Perseguire a ogni costo e senza compromessi il fine per cui l’organizzazione è nata

  17. Recalcitranza dei mezzi Le strutture create per raggiungere un determinato fine hanno esigenze di autoconservazione (che possono confliggere con quel fine)

  18. Chi gestisce la struttura Chi difende le finalità Cinici Utopisti, privi di senso di realtà

  19. Recalcitranza dei mezzi Le strutture create per raggiungere un determinato fine hanno esigenze di autoconservazione (che possono confliggere con quel fine)

  20. Lo studio sulla Tennessee Valley Authority (TVA)

  21. Tennessee Valley Authority Ente voluto dal presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt nel quadro del New Deal, creato con atto costitutivo del Congresso nel maggio 1933

  22. Obiettivi TVA Realizzare un vasto programma di opere pubbliche nella valle del Tennessee per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni residenti in quel territorio

  23. Costruzione di dighe, centrali elettriche, produzione/distribuzione di fertilizzanti a basso prezzo, assistenza tecnica ed economica ad agricoltori, promozione di scuole professionali e di centri di vita sociale

  24. David Lilienthal (“Mr. TVA”)

  25. Dotata di poteri pubblici ma con la flessibilità di un’impresa privata

  26. Disegno della ricerca Raccolta e analisi di documenti Interviste (dirigenti e personale TVA, testimoni privilegiati, ecc.) Obiettivo: esaminare i processi degenerativi provocati dalla tirannia dei mezzi sui fini

  27. Sotto il segno della polemica In molti sostenevano che costituiva un caso di concorrenza sleale nel sistema di libera impresa

  28. Mediazione con le popolazioni Decentramento dei dipartimenti sul territorio, coinvolgimento di enti locali, associazioni professionali, comunità etniche, università, organizzazioni di volontariato, uffici statali e federali

  29. Le radici nell’erba in nome degli interessi della popolazione Collaborazione

  30. Ma… Cosa sono vuol dire «interessi della popolazione» e «istituzioni legate alle popolazioni»? Sono astrazioni indeterminate

  31. Interessi contrapposti A favore dei più rappresentati

  32. Cooptazione

  33. Definizione «Il processo di assorbimento di nuovi elementi nella direzione o nella struttura che determinano la politica dell’organizzazione, come mezzo per prevenire minacce alla stabilità e alla sua esistenza»

  34. Cooptazione formale Quando un’organizzazione assorbe ufficialmente nuovi elementi Esempio: allargamento degli organi direttivi

  35. Per promuovere la partecipazione di strati più larghi della popolazione Quando una parte rilevante della popolazione contesta la legittimità dell’organizzazione Risposta a una situazione di difficoltà provocata da mancanza di consenso

  36. Non si traduce sempre in un effettivo trasferimento di potere

  37. Cooptazione informale Scopo è fronteggiare delle minacce provenienti da centri di potere esterno

  38. A patti con i centri di potere esterno Inserimento di persone a essi vicine negli organi decisionali dell’organizzazione e/o accettazione delle loro richieste

  39. Cooptazione alla TVA Cooptazione formale di enti, comunità, associazioni, ecc. Cooptazione informale dei grandi proprietari terrieri Abbandono degli obiettivi sociali

  40. (Critica di) patos metafisico L’adesione alla teoria non avviene per ragioni razionali, ma per il suo fascino, per i sentimenti che la circondano Perche non possono l’impegno degli individui è sempre destinato a degenerare? Perché non possono esistere altre conseguenze?

  41. Una parziale correzione: il ruolo della leadership Un’organizzazione non è sempre destinata a tradire gli obiettivi originari, ma può raggiungerli quando è diretta da una leadership efficace

  42. Le funzioni della leadership • Definisce la missione dell’organizzazione • Incorpora lo scopo nell’organizzazione, cerca di creare e diffondere un certo modo di pensare, di sentire coerente con lo scopo • Difende l’integrità dell’organizzazione, • Compone i conflitti interni

  43. I rischi di una leadership Fuga nella tecnologia. In carenza di obiettivi strategici si concentra sui mezzi Opportunismo. Si perseguono obiettivi a breve termine, senza una visione di lungo periodo (perdita di identità) Utopismo. Si perseguono obiettivi non raggiungibili in base a considerazioni ideologiche

  44. Ulteriori ambiguità e critiche Ma allora il fallimento di un’organizzazione (come per esempio la TVA) dipende dai limiti della sua dirigenza o è sempre da imputare a macrofattori ambientali?

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