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Progettare l’integrazione: forme e strumenti

Procedi con un click del mouse!. Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili della Provincia di Pesaro e Urbino AA. SS. 2007/2008 – 2011/2012. Progettare l’integrazione: forme e strumenti. a cura di Mattioli Loretta

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Progettare l’integrazione: forme e strumenti

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Presentation Transcript


  1. Procedi con un click del mouse! Accordo di Programma per l’integrazione scolastica degli alunni disabili della Provincia di Pesaro e UrbinoAA. SS. 2007/2008 – 2011/2012 Progettare l’integrazione: forme e strumenti a cura di Mattioli Loretta Paola De Mari - Mariella Fabbri - Marisa Mariotti - Sara Montanari - Maruska Palazzi - Serena Perugini - Giovanna Rosati - Antonella Sordoni - Laura Tonelli - Nadia Turriani

  2. PROGETTO DI VITA E PIANIFICAZIONE DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Scol. Provinciale - ASUR 1,2,3 - ATS 2,3,4,5,6,7- Scuole della Provincia • L’alunno disabile va pensato “adulto” • La progettazione del percorso di integrazione scolastica deve garantire la tutela di questo diritto attraverso percorsi di qualità • La garanzia di qualità è individuabile nella definizione chiara e condivisa di contenuti e strumenti che descrivano i livelli standard minimi di prestazione • Nel nostro territorio tali contenuti e strumenti sono reperibili all’interno dell’Accordo di Programma Provinciale • Rappresentano i requisitiminimidi qualità per l’integrazione nella ns. Provincia a cura di Mattioli Loretta Paola De Mari - Mariella Fabbri - Marisa Mariotti - Sara Montanari - Maruska Palazzi - Serena Perugini - Giovanna Rosati - Antonella Sordoni - Laura Tonelli - Nadia Turriani

  3. GLI STRUMENTI Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Scol. Provinciale - ASUR 1,2,3 - ATS 2,3,4,5,6,7- Scuole della Provincia • Sono rappresentati dalla modulistica di supporto • In particolare quella relativa alla progettazione del percorso perché • Impegna all’approfondimento delle personali conoscenze e competenze i docenti curriculari non specializzati e specializzati • Garantisce la riduzione del disagio dovuto alla mancanza di continuità didattica • Diffonde l’utilizzo di linguaggi omogenei e condivisi quindi migliora la comunicazione • Impegna i soggetti coinvolti a oprare secondo il principio orientativo dell’Accordo: quello della collegialità perché Collegialità = ottica di rete a cura di Mattioli Loretta Paola De Mari - Mariella Fabbri - Marisa Mariotti - Sara Montanari - Maruska Palazzi - Serena Perugini - Giovanna Rosati - Antonella Sordoni - Laura Tonelli - Nadia Turriani

  4. IL P.E.I: PRINCIPI GENERALI DELLA COMMISSIONE Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Scol. Provinciale - ASUR 1,2,3 - ATS 2,3,4,5,6,7- Scuole della Provincia • Il P.E.I. va pensato come un unico documento che include: • la valutazione in ingresso • la progettazione con i suoi obiettivi, contenuti, attività e modalità di verifica • la verifica intermedia • la verifica finale Pertanto il… P.E.I. corrisponde a una Triade pedagogica, garanzia del livello standard, minimo di qualità a cura di Mattioli Loretta Paola De Mari - Mariella Fabbri - Marisa Mariotti - Sara Montanari - Maruska Palazzi - Serena Perugini - Giovanna Rosati - Antonella Sordoni - Laura Tonelli - Nadia Turriani

  5. LA STRUTTURA DEL P.E.I. Valutazione in ingresso = Profilo diagnostico Progettazione del percorso = Progetto didattico – educativo individualizzato Valutazione finale = Relazione finale

  6. PROFILO DIAGNOSTICO • La valutazione in ingresso è la sintesi di quanto emerso dalle osservazioni e dalle prove di ingresso (approfondimento alla slide del Progetto Didattico - Educativo Individualizzato) e viene esplicitata nel Profilo Diagnostico • Va compilato al termine della valutazione in ingresso • Deve essere compilato dalla scuola prima dell’incontro del G.L.H.O che è finalizzato al confronto per l’elaborazione del Progetto didattico educativo individualizzato • La convocazione nonché la verbalizzazione è a cura della scuola che è sede dell’incontro • Tutto ciò che emerge durante l’incontro del GLHO (scuola – UMEE - famiglia) viene appuntato dal docente di sostegno (o chi per lui) oltre che trascritto nel verbale della seduta (approfondimento alla slide successiva) • Il contenuto del Profilo diagnostico (unitamente ai suggerimenti e alle indicazioni emerse durante l’incontro) verrà utilizzato dai docenti nella predisposizione del Progetto educativo – individualizzato vero e proprio

  7. PROFILO DIAGNOSTICO–APPORTO DELL’UMEE • Nella fase di dibattito (cosiddetto incontro P.E.I) è particolarmente rilevante l’apporto delle UMEE • L’operatore sanitario potrà fornire suggerimenti in merito alle metodologie, alle scelte didattiche e/o educative ai fini dell’elaborazione di un efficace Progetto didattico- educativo individualizzato • I docenti terranno conto di questi apporti (da verbalizzare) nella stesura della progettazione

  8. PROFILO DIAGNOSTICO – STRUMENTI PER L’OSSERVAZIONE E LA VALUTAZIONE IN INGRESSO • Le osservazioni possono essere descrittive, sistematiche e di solito vengono utilizzate per casi di particolare complessità o dove sono presenti problematiche comportamentali (autismo, ritardo mentale medio – grave – gravissimo, disturbi della condotta, ADHI) • Le prove di ingresso possono essere: - della classecon facilitazioni cognitive garantite da dilatazione del tempo di esecuzione e/o strumenti compensativi(tabelle delle regole, tavola pitagorica, schema di sviluppo per la produzione scritta di italiano, vocabolari digitali, computer, schemi di comprensione, calcolatrice, … ) - per obiettivi di classe minimi, in aggiunta a quanto previsto al punto precedente, si procede alla riduzione del contenuto in relazione all’obiettivo minimo previsto per la disciplina In questo caso, le prove possono essere integrate da prove cognitivi trasversali (per la capacità logica, il ritmo, la memoria, …) - differenziateper cui si possono produrre prove di ingresso con obiettivi diversi (a volte si utilizzano, per la valutazione in ingresso, le cosiddette prove cognitive trasversali)

  9. PROGETTO DIDATTICO – EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO • Il progetto didattico – educativo individualizzato viene compilato SUCCESSIVAMENTE all’incontro P.E.I. • Nel progetto didattico – educativo individualizzato verranno mediate le proposte e le decisioni prese dal GLHO rispetto a obiettivi, metodi con la programmazione scolastica della classe frequentata dall’alunno e verrà declinato in modo funzionale al progetto l’orario del sostegno • Le progettazione deve essere sviluppata per TUTTE LE DISCIPLINE ovviamente in modo dettagliato per i campi/aree/discipline dove il docente di sostegno effettua la lezione frontale • Per i campi/aree/discipline ove non è prevista la presenza del docente di sostegno si provvederà a indicare gli obiettivi (minimi o di classe), elencare contenuti (sc. Secondarie soprattutto) mentre per le attività si può fare espresso riferimento alla programmazione di classe

  10. PROGETTO DIDATTICO – EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO • Più spazio in questo caso va fornito alla descrizione della metodologia che il collega non specializzato dovrà adottare per sostenere l’alunno disabile • Il documento verrà poi pubblicizzato ai componenti il GLHO nel modo più semplice e funzionale concordato dal Gruppo stesso (es. invio agli operatori e alla famiglia, copia a scuola da visionare, …) • È particolarmente rilevante che il docente di sostegno incolli sul proprio registro il progetto al fine di verificare in itinere il procedere del percorso • Se necessario, il docente può richiedere incontri o contattare per confronti/chiarimenti il consiglio di classe, gli operatori sanitari, la famiglia, …

  11. RELAZIONE FINALE • La valutazione finale viene fatta in seguito a osservazioni e prove (vedere slide profilo diagnostico – strumenti per l’osservazione e la valutazione in ingresso) • Il documento viene compilato pertanto al termine del percorso scolastico non durante l’incontro del GLHO (ricordiamoci che a volte tali incontri sono in anticipo di mesi sulla fine delle lezioni) • Se il GLHO non si riunisce in itinere per altri motivi (es. orientamento, continuità, aggravamenti etc) e decide di incontrarsi per la valutazione finale del percorso nel verbale dell’incontro verranno trascritte le osservazioni di tutti i partecipanti • Le osservazioni fornite, unitamente alle osservazioni e alle verifiche finali, verranno utilizzate dai docenti per la elaborazione del documento conclusivo

  12. I documenti: presentazione Provincia di Pesaro e Urbino - Ufficio Scol. Provinciale - ASUR 1,2,3 - ATS 2,3,4,5,6,7- Scuole della Provincia DOMANDE? Sì, GRAZIE!!! potete scrivere a: loretta.mattioli1@istruzione.it a cura di Mattioli Loretta Paola De Mari - Mariella Fabbri - Marisa Mariotti - Sara Montanari - Maruska Palazzi - Serena Perugini - Giovanna Rosati - Antonella Sordoni - Laura Tonelli - Nadia Turriani

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