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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

IL POF NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) E’ IL DOCUMENTO CHE DEFINISCE LE STRATEGIE GENERALI E SPECIFICHE ADOTTATE DALLA SCUOLA PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEI PROPRI PROCESSI FORMATIVI E LE LINEE DI INTERVENTO FINALIZZATE A DEFINIRE LE

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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF)

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  1. IL POF NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) E’ IL DOCUMENTO CHE DEFINISCE LE STRATEGIE GENERALI E SPECIFICHE ADOTTATE DALLA SCUOLA PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEI PROPRI PROCESSI FORMATIVI E LE LINEE DI INTERVENTO FINALIZZATE A DEFINIRE LE DIVERSE PROFESSIONALITA’ DEGLI OPERATORI. Dario Colella - 2001

  2. IL POF RUOTA INTORNO AI SEGUENTI AMBITI (A-FORMATIVO): • LINEE DI AZIONE FINALIZZATE A CONSOLIDARE I DIRITTI DI CITTADINANZA, IL SENSO DI APPARTENENZA, DI SOLIDARIETA’ E RESPONSABILITA’; • VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DI OGNI STUDENTE PER LO SVILUPO DELLE COMPETENZE; • DIVERSIFICAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE; • POTENZIAMENTO E COINVOLGIMENTO DI OGNI SINGOLO STUDENTE; • SVILUPPO DELLA FORMAZIONE INTEGRATA Dario Colella - 2001

  3. IL POF RUOTA INTORNO AI SEGUENTI AMBITI (B-DIDATTICO-EDUCATIVO): • DIDATTICA COME INTERAZIONE E COMUNICAZIONE; • SVILUPPO DELLA DIMENSIONE METACOGNITIVA DELL’APPRENDIMENTO; • UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE PER L’INSEGNAMENTO; Dario Colella - 2001

  4. IL POF RUOTA INTORNO AI SEGUENTI AMBITI (C-ORGANIZZATIVO): • COORDINAMENTO DELL’AZIONE FORMATIVA CON LE FAMIGLIE; I SERVIZI SOCIO-SANITARI TERRITORIALI; IL VOLONTARIATO; I CONSULTORI; • SERVIZI DI CONSULENZA, TUTORATO E ORIENTAMENTO; SERVIZI DI SUPPORTO E CONSULENZA PER I DOCENTI; • SVILUPPO DELLA RICERCA DIDATTICA; • ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ NELLA CONDUZIONE DEI GRUPPI DI LAVORO; NEL COORDINAMENTO DIDATTICO; • PROMOZIONE DELLE CONDIZIONI DI MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLE RELAZIONI UMANE NELLA COMUNITA’ SCOLASTICA. Dario Colella - 2001

  5. IL POF ………ESPLICITA: • COSA INTENDE FARE LA SCUOLA; • CON QUALI FINALITA’ E OBIETTIVI; • CON QUALE LOGICA ORGANIZZATIVA FASI PER LA STESURA DEL POF • ANALISI DELLA SITUAZIONE (A. INTERNA; B. ESTERNA; C. DEFINIZIONE DELL’INTERVENTO FORMATIVO); • GLI STRUMENTI CON I QUALI SI INTENDE OPERARE (A. L’ORGANIZZAZIONE; B. LA DIDATTICA E I CONTENUTI; C. LA FORMAZIONE E L’AGGIORNAMENTO; D.LE COLLABORAZIONI); • LA DOCUMENTAZIONE E LA VERIFICA DEL LAVORO (A.I MODELLI DELLA DOCUMENTAZIONE; B. AMBITI DELLA VALUTAZIONE; C. GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE) Dario Colella - 2001

  6. La programmazione didattica La programmazione didattica e’ la predisposizione di un processo didattico adattato ai livelli di competenze motorie degli allievi. La programmazione didattica si articola in fasi complementari, interdipendenti, flessibili e verificabili. Dario Colella - 2001

  7. Le fasi di una programmazione didattica Una programmazione didattica prevede le seguenti fasi: • Analisi della situazione iniziale (verifica delle abilità e capacità motorie; verifica delle conoscenze e degli atteggiamenti); • Definizione degli obiettivi generali ed operativi (i saper fare e le conoscenze); • Scelta dei contenuti e delle attività (i compiti motori); • Scelta dei metodi didattici; • Struttura delle sequenze di apprendimento (cioè le unità didattiche); • Verifica del processo didattico; • Riformulazione del processo (cioè modifica dei contenuti e dei metodi) • Valutazione del processo e degli esiti (cioè delle competenze motorie) Dario Colella - 2001

  8. I contenuti I contenuti nell’educazione motoria sono: • Compiti motori individuali / a coppie; • Percorsi; • Staffette; • Circuiti; • Giochi di gruppo Ai contenuti si applicano le varianti esecutive per aumentare/ridurre la difficoltà, l’intensità, la durata, la quantità. Dario Colella - 2001

  9. La definizione degli obiettivi • Un obiettivo didattico e’ un’abilità motoria, una conoscenza appresa e consolidata attraverso l’esperienza. • Un obiettivo didattico o operativo dovrà indicare: • La prestazione; • Le condizioni; • I criteri di riuscita /o di verifica Esempio. L’allievo dovrà: saper correre palleggiando (prestazione); tra 10 clavette (le condizioni), senza urtarne alcuna (criteri di riuscita) Dario Colella - 2001

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