1 / 17

LA NOSTRA GITA A GRECCIO (13 dicembre 2013 – Santa Lucia)

LA NOSTRA GITA A GRECCIO (13 dicembre 2013 – Santa Lucia). Venerdì 13 dicembre abbiamo fatto una gita a Greccio, paesino vicino a Rieti: il giorno della gita era arrivato e io ero molto eccitato e correvo velocemente verso le scale (Eduard). Greccio e Francesco.

Download Presentation

LA NOSTRA GITA A GRECCIO (13 dicembre 2013 – Santa Lucia)

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA NOSTRA GITA A GRECCIO (13 dicembre 2013 – Santa Lucia)

  2. Venerdì 13 dicembre abbiamo fatto una gita a Greccio, paesino vicino a Rieti: il giorno della gita era arrivato e io ero molto eccitato e correvo velocemente verso le scale (Eduard).

  3. Greccio e Francesco Il paesino di nome Greccio (Matteo), è il luogo dove Francesco è andato tante volte come pellegrino (Giorgia), un paesino collocato su un precipizio (Iulia), il paese che San Francesco assomigliava un po’ a Betlemme (Chiara).

  4. I professori accompagnatori Siamo partiti alle 8.15 e sul pullman c’erano già i ragazzi di Roviano (Mario). Con noi c’erano la prof. Sforza, il prof. Innocenzi e sua moglie Anna, che anche la prof. di Roviano, poi c’era anche il padre della prof. Sforza (Nicholas).

  5. Le ragioni del viaggio Questa gita è stata organizzata perché con la prof. Sforza abbiamo parlato di San Francesco nella “Divina Commedia” e poi abbiamo visto cin il prof. Innocenzi il film “Fratello Sole Sorella Luna” di Zeffirelli (Gianluca).

  6. LA NEBBIA Quando, alle 8.15, è arrivato il pullman eravamo tutti emozionati (Alessandro). Io mi sono messo vicino a Mario, al primo posto e ho visto tutto il panorama bellissimo: ma, a un certo punto, siamo passati in mezzo a una nebbia fittissima (Flavio). Abbiamo fatto l’autostrada, ma poi ci siamo trovati alla Valle del Salto (Nicholas). Saliti sull’auto eravamo tutti assonnati e sentivamo la musica con i cellulari (Daniele). Alla gita è venuta anche Elisa con l’insegnante Martina e io l’ho fatta giocare con il mio telefono. (Arianna De.)

  7. LE STORIE DEL PROF Durante il viaggio, ci ha circondato una nebbia molto fitta. (Mario). Per strada ci guardavamo intorno e vedevamo tantissima nebbia sui monti (Loredana). Durante il viaggio abbiamo visto molta nebbia e così il padre della prof. Beatrice ci ha raccontato le storie di Greccio (Matteo). Il padre della prof. ci ha raccontato anche di Francesco e della costruzione della Chiesa di San Damiano (Mattia). Inoltre, il prof. descriveva i luoghi che si vedevano dal pullman e ci ha detto di un castello che moltissima anni fa era abitato da un signore che maltrattava sua figlia, Beatrice Cenci. Ma un giorno, con l’aiuto del suo maestro di liuto, Beatrice riuscì ad ammazzare il padre ma, lei stessa poi fu uccisa (Fabiana).

  8. L’arrivo Verso le 10.30 siamo arrivati al Santuario del Presepio di Greccio. Siamo saliti e man mano che salivamo la nebbia si diradava: a un certo punto il cielo era libero e sereno! Siamo andati al bar a fare colazione e al bagno e poi è arrivato un altro autobus da Roma con ragazzi, più o meno della nostra età. Ci stavamo organizzando per una partita a pallone, ma il professore ci ha detto di andare! (Cristian)

  9. Il panorama Abbiamo iniziato la salita, tante scale, vedevamo la valle che sembrava un lago di nebbia (Cristian)

  10. Frate Tonino Poi siamo entrati dentro una cappelletta dove un frate francescano di nome Tonino ci ha parlato della vita di San Francesco (Cristian). San Francesco era venuto a Greccio nel 1223, tre anni prima della sua morte. Lui era passato di qui, mentre andava a Roma dal Papa. Tonino ci ha raccontato che Francesco era a Greccio nel periodo di Natale e gli era venuto in mente di fare un Presepe vivente (continua)

  11. Il Presepe Però, non sapeva come poter fare il Bambinello: le statue non le voleva usare e nemmeno una donna incinta che partorisse per quella data (Daniele). Allora Francesco decise di usare il corpo e il sangue di Cristo, ovvero l’Eucaristia (Gianluca), e chiese a Frate Leone di leggere il Vangelo (Daniele). L’affresco della cappelletta dove eravamo rappresentava proprio quello che frate Tonino ci raccontava. Greccio pareva proprio una nuova Betlemme! (Alessandro e Matteo).

  12. Il convento Frate Tonino ci ha poi detto di andare a vedere le stanze e il dormitorio dei frati: ci siamo incamminati lungo uno stretto corridoio e di qua e di là c’erano delle stanzette chiuse. In fondo c’era il giaciglio di Francesco: una roccia appuntita! Abbiamo visto i dormitorio, i mobili ma anche i libri ancora intatti che erano scritti in latino e che i frati dovevano leggere tutti i giorni. Avanzando ancora, abbiamo visto degli splendidi dipinti sui muri. Raffiguravano angeli, Maria, Gesù e molti ancora (Eduard).

  13. La chiesa e la mostra dei Presepi Usciti dalla casa di Francesco siamo andati a visitare la Chiesa, con molti affreschi, dipinti e un Presepe che rappresentava le scene della vita di Gesù nel mondo. Inoltre c’era un altare con una mangiatoia con della paglia vera (Mattia). Poi abbiamo visto la mostra dei presepi di tutto il mondo (Chiara, Loredana, Arianna D’A. e D). I presepi erano grandi e piccoli. Poi c’era anche un piccolo bazar dove, chi voleva, poteva comprare dei piccoli ricordini. Poi abbiamo mangiato sul piazzale, godendoci il bel sole di dicembre (Federica, Lorenzo, Gavriel e Crinel).

  14. A Rieti Poi, verso mezzogiorno, ci siamo rimessi in viaggio verso Rieti (Loredana). Arrivati lì, abbiamo faticato un po’ per trovare la strada, e abbiamo anche rischiato di incastrarci sotto un ponte. Ma l’autista, pronto, ha capito che non potevamo passare e allora, con un po’ di difficolta, ha fatto marcia indietro. Siamo andati a mangiare da Mc Donald’s e io non c’ero mai stato! (Alessandro). Abbiamo mangiato e poi la prof. Sforza è andata a prendere alla scuola lì vicino suo figlio Giulio, che poi ci ha fatto da guida (Flavio).

  15. Passeggiando per Rieti Abbiamo fatto una passeggiata al Centro storico di Rieti, abbiamo percorso via Roma e poi siamo andati ai Giardini all’italiana dove ci siamo riposati e fatto un po’ di scherzi. I cespugli dei giardini all’italiana sono tagliati tutti pari (Mattia).

  16. Il fiume Velino Saremmo dovuti andare ai mercatini di Natale, solo che aprivano alle 16.00 e noi dovevamo ripartire. (Chiara). Al ritorno siamo passati sul Ponte romano di legno che sovrasta il fiume Velino: che bello! Si vedevano trote, cigne, anatre e germani reali, oche e piccioni a cui abbiamo tirato un po’ di mangiare, come pezzetti di pane e pezzetti di panini sbriciolati. Anche il prof. Innocenzi ha dato alle anatre dei cresckers(Mattia, Daniele, Loredana).

  17. Il ritorno Era giunto il momento di ripartire: il pullman ci aspettava a Porta Romana. Ci siamo seduti e l’autista ci ha rimproverato perché avevamo fatto troppa confusione! Però dopo siamo stati molto educati. Abbiamo ripreso l’autostrada della Valle del Salto e siamo tornati a Riofreddo, stanchi ma contenti della bella giornata passata. La 1° e la 2° E

More Related