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Lucariello Cappotto di legno

Lucariello Cappotto di legno. Dedicato a Roberto Saviano.

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Lucariello Cappotto di legno

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Presentation Transcript


  1. Lucariello Cappotto di legno Dedicato a Roberto Saviano

  2. “Casal di Principe 20mila abitanti...Droga e ricchiun a Casal' non trasn mai.1200 condannati al 416 Bis...Associazione mafiosa...Morti uccisi,strangolati con la corda del provolone,facendo ingoiare sabbia...A Casal vita e morte song’ a stesscosa'... Cocaina,milioni di euro,imprese,politici,imprenditori... Roma, Parma, Milano...Sangue e cemento...Sangue e cemento..."

  3. E'l'una e lucido a pistola,tiro nata botta a volo,vottarind o caricator'Ca Maronn ncopp u cor',ess mi perdon',ca man ro Signorquando fernesce sta storia...I flash ncap'ancor,na fotografia a culor',l'uocchie e nu buon uaglion', e cap e Casalriceno che è nu buffon

  4. Amma crià a paur,ha mischiat l'uommncagent e fognatur...Fumm,fuoc e sangue,e intant pass o tiemp,quann na 45ti da nu vasind’ a ‘na tempia.Vient e vendetta ott botte mpietto,tardarielli ma non scurdarielli,a mettere proiettili vullentind’è budell...

  5. Chell che vec song,nu braccio senza nomme,faccio chell che vonnoe o faccio buon,l'aggiaguardànterra fin a quannnunmor’Fin a quann numor’...

  6. Cappotto di legno prima delle botte in pettoCappotto di legno prima delle botte in petto

  7. Ncap o casco nero lucido, quannarintstaje putrido,ti guardi attuorno ogni juorn e o’ssaje che nun sei l’unico.Saluti e uagliun abbasc,mentr o schiattamuorto sta calann nata casciaind’ ‘a nu fuossPortarraggio comm ossiggenind’’all’ uossa,o’ ssaje chi sbaglia paga Faccio sgummà sta rotae stregn e’ mmannncoppo o fierr nata vota , nata vota...

  8. Lettere vullent comm a proiettiliche sfonnano o silenzioe sfonnano o cervell a chi non penza.Senza paur lev a sicùr,otto botte mpiettoaret e rinind’o’ scur

  9. E pure se stu buffone avesse ragione,ncapa sona sempre a’ stessa canzone d’ammore,ncapa sona sempre a’ stessa canzone d’ ammore,l'aggiaguardànterr fin a quannnun morel'aggia guardà nterr fin a quannnun more

  10. Cappotto di legno prima delle botte in pettoCappotto di legno prima delle botte in petto

  11. "è nu pagliaccio, è nu buffone, perchè à 167 è a cchiù zona fetente, so gent e fognatura, a Casale stann buon... perchè Roberto Saviano è nu pagliaccio... è nu buffone... I camorristi sono loro..."

  12. Song e Casale,a capital e ‘na multinazionale criminale...Sparano ind’e segnali stradali.Sangue e cemento niente se move, e strade nove so bbòn,Tappeti russ che portàno e vill d’è boss,Mercedes,Lamborghini quante ne vuò,

  13. non so macchine 'ma sangue e cemento,non so macchine ma sangue e cemento, sangue e cemento , sangue e cemento.E se si alza la mano si alzano tutti quanti,e mò sparateci a tutti quanti...

  14. Casal di Principe, 4 luglio 1958- Casal di Principe, 19 marzo 1994 DON PEPPE DIANA Ucciso per aver parlato troppo

  15. Giuseppe Diana nasce a Casal di Principe da una famiglia di proprietari terrieri. Laureatosi in teologia e in filosofia, nel 1989 diventa parroco nella parrocchia di Casal Di Principe Don Peppe Diana si schiera apertamente contro la camorra; a Natale del 1991, scrive e diffonde “Per amore del mio popolo non tacerò”, un messaggio di lotta alla criminalità organizzata. Il 19 marzo 1994, viene assassinato nella sacrestia della sua parrocchia, mentre si accinge a celebrare la Messa.

  16. Per amore del mio popolo non tacerò Il nostro impegno profetico di denuncia non deve e non può venire meno. Dio ci chiama ad essere profeti. Ai preti nostri pastori e confratelli chiediamo di parlare chiaro nelle omelie ed in tutte quelle occasioni in cui si richiede una testimonianza coraggiosa. La Camorra rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d’intermediari che sono la piaga dello Stato legale. Forse le nostre comunità avranno bisogno di nuovi modelli di comportamento: certamente di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili. La Camorra oggi é una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica nella società campana. I camorristi impongono con la violenza, armi in pugno, regole inaccettabili.

  17. “Non mi importa sapere chi è Dio, ma da che parte sta”. Dalle navate della chiesa rimbombano le sue parole anticamorra, parole che smuovono le coscienze e per questo diventa un personaggio scomodo.

  18. «Il prete è un uomo strano. Se muore non c'è nessuno che lo sostituisce». “Il giaccone blu scuro, i jeans, la maglia scura, don Peppino Diana è morto senza un lamento; a sparare, dicono i carabinieri arrivati sul posto pochi minuti dopo, è stata una sola arma, una pistola calibro 7,65. Chi ha compiuto il delitto voleva nascondere la vera matrice dell'agguato, far pensare a qualcos'altro che non fosse la camorra. Ma non è servito a nulla”. Corriere del Mezzogiorno 20 marzo 1994

  19. “Appena muori in terra di camorra, sei colpevole sino a prova contraria. Così, distruggere l'immagine di don Peppino Diana è stata una strategia fondamentale. Don Diana era un camorrista,  titolò il Corriere di Caserta. Pochi giorni dopo, un altro titolo diffamatorio: Don Diana a letto con due donne”.  Roberto Saviano, La Repubblica

  20. La sentenza Il 20 gennaio 2003, è stato condannato in primo grado, all’ergastolo, Nunzio De Falco, quale mandante dell’omicidio di Don Diana.

  21. “Dove c’è mancanza di regole, di diritto, si affermano il non diritto e la sopraffazione. Bisogna risalire alle cause della camorra per sanarne la radice che è marcia. Una Chiesa diversamente impegnata su questo fronte potrebbe fare molto. Dovremmo testimoniare di più una Chiesa di servizio ai poveri, agli ultimi. Dove regnano povertà, emarginazione, disoccupazione e disagio è facile che la mala pianta della camorra nasca e si sviluppi”. Giuseppe Diana

  22. Grazie al sacrificio di Peppe Diana e di altri innocenti, oggi siamo più consci di questo problema che attanaglia non solo la Campania, ma l’ Italia tutta. A cura di Armando Amendola, IV H

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