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Economia dell’informazione – un ripasso

Economia dell’informazione – un ripasso. Francesco Daveri Università di Parma - Facoltà di Economia. INTRODUZIONE. Finora: consumatori e produttori perfettamente informati sulla qualità dei beni Invece: spesso informazioni su qualità beni NON sono liberamente disponibili

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Economia dell’informazione – un ripasso

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Presentation Transcript


  1. Economia dell’informazione – un ripasso Francesco Daveri Università di Parma - Facoltà di Economia

  2. INTRODUZIONE Finora: consumatori e produttori perfettamente informati sulla qualità dei beni • Invece: spesso informazioni su qualità beni NON sono liberamente disponibili • Accesso alle informazioni è costoso

  3. PAROLA CHIAVE Informazione asimmetrica • quando un lato del mercato è imperfettamente informato sulla qualità del bene scambiato • Venditore conosce la qualità del bene scambiato, non il compratore • Lavoratore conosce la sua abilità, il datore di lavoro no

  4. ESEMPIO Nell’esempio seguente (mercato dei bidoni) mostriamo che le asimmetrie informative sono causa di inefficienze rispetto al caso di informazione perfetta

  5. IL MERCATO DEI BIDONI Un esempio da Nobel (Akerlof, Nobel Economia 2001) • Mercato delle auto usate: 100 venditori e 100 compratori • Metà delle auto in vendita è di buona qualità, l’altra metà di qualità scadente (i bidoni, appunto) Ipotesi cruciale: i venditori conoscono la qualità dell’auto offerta, mentre i compratori la scoprono solo DOPO l’acquisto (troppo tardi!) Insomma: caso di ASIMMETRIA INFORMATIVA • Compratori sanno che metà delle auto sul mercato sono scadenti • Ma NON conoscono la qualità delle singole auto

  6. I DUE LATI DEL MERCATO DEI BIDONI • Venditori -- disponibilità a vendere • Vogliono almeno 2000€ per auto buone • Vogliono almeno 1000€ per auto scadenti • Compratori -- disponibilità a pagare • Fino a 1200€ per auto scadente • Fino a 2400€ per auto buona

  7. CONSEGUENZE DELL’ASIMMETRIA INFORMATIVA Con perfetta informazione: tutte le auto sarebbero vendute • Quelle scadenti a un prezzo tra 1000 e 1200 € • Quelle di buona qualità a un prezzo tra 2000 e 2400 € Con info asimmetrica, NO • Compratori, incerti sulla qualità dell’auto, disposti a pagare corrispettivo del valore di un’auto “MEDIA” cioè: ½*1200+ ½*2400 = 1800

  8. SOLO I BIDONI RIMANGONO SUL MERCATO Problema: 1800 < 2000 (= prezzo d’offerta delle auto buone) e quindi: • I possessori di auto di buona qualità escono dal mercato! Inoltre (reazione a catena): • se compratori capiscono che sul mercato sono rimasti solo bidoni, saranno ancora disposti a pagare 1800 per un’auto “media”? • Certo che no • se certi di comprare un’auto scadente, disposti a pagare solo 1200

  9. CONCLUSIONE SUL MERCATO DEI BIDONI A causa delle asimmetrie informative, il mercato delle auto usate diventa il mercato dei bidoni • Perchè? Carenza di informazioni da un lato del mercato scaccia dal mercato i beni di buona qualità Perdita di efficienza rispetto al caso di perfetta informazione • Perché? Non si genera più la rendita associata agli scambi di beni di alta qualità

  10. ADVERSE SELECTION Quello illustrato sopra è un esempio di adverse selection (selezione negativa) • Si ha adverse selection quando, a causa dell’asimmetria informativa, la presenza dei produttori di qualità scadente induce i produttori di buona qualità a uscire dal mercato

  11. ALTRO ESEMPIO DI ADVERSE SELECTION Capita la stessa cosa quando l’incertezza riguarda le caratteristiche del compratore Esempio: le compagnie di assicurazione e la polizza contro il furto d’auto • Il rischio di furto di un’auto dipende da alcune caratteristiche del possessore dell’auto spesso sconosciute alla compagnia di assicurazione: quartiere di residenza, possesso o meno di un garage, …

  12. ADVERSE SELECTION NEL MERCATO DELLE ASSICURAZIONI Problema: Se il premio chiesto dalla compagnia assicurativa fosse commisurato al rischio MEDIO di furto, in breve tempo la compagnia fallirebbe. Perché? I soggetti ad alto rischio di furto hanno più incentivo a stipulare la polizza QUINDI: il rischio effettivo degli assicurati è ben maggiore del rischio medio IMPLICAZIONE: x sopravvivere la compagnia deve commisurare il premio al rischio MAX di furto, non al rischio medio.

  13. EFFETTO “BIDONI” NEL MERCATO ASSICURATIVO In questo modo, però, i soggetti a basso o medio rischio non comperano la polizza contro il furto Rimangono sul mercato assicurativo SOLO i soggetti a rischio massimo di furto Implicazione: l’adverse selection riduce il volume degli scambi rispetto al caso di perfetta informazione • Altro esempio: polizza d’assicurazione contro le malattie (si assicurano solo gli individui ad alto rischio di malattie)

  14. MORAL HAZARD: IL PROBLEMA Moral hazard (comportamento sleale): esempio di informazione asimmetrica • In questo caso, una parte del mercato non può osservare il comportamento dell’altra parte del mercato • rischio di comportamento sleale Differenza tra adverse selection e moral hazard • Adverse selection: problema di informazione nascosta • Moral hazard: problema di azione nascosta

  15. MORAL HAZARD: UN ESEMPIO Esempio: ancora l’assicurazione contro il furto d’auto • Copertura completa contro il rischio: gli assicurati non hanno incentivo a prendere precauzioni contro il furto • Perché? Il rischio ricade TUTTO sull’assicurazione

  16. MORAL HAZARD: I RIMEDI C’è un problema. Rimedi? • Vincolare copertura completa al “leale”comportamento dell’assicurato • Requisito: possibilità di osservare la condotta dell’assicurato • Altrimenti? • Copertura PARZIALE in caso di furto (la franchigia) • Compagnia parzialmente tutelata contro il rischio • Cliente sopporta parte del rischio di furto  ha una ragione x comportarsi “bene” (prendere precauzioni contro il furto)

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