1 / 26

L'INFERMIERE E LA RICERCA SCIENTIFICA

L'INFERMIERE E LA RICERCA SCIENTIFICA. Discettando sulle origini della ricerca Partiamo dalla fisica (il cui significato dal greco è “natura” ), la scienza che studia i fenomeni naturali, li descrive, ne misura le proprietà e stabilisce tra queste relazioni matematiche o leggi.

engelbert
Download Presentation

L'INFERMIERE E LA RICERCA SCIENTIFICA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L'INFERMIERE E LA RICERCA SCIENTIFICA Discettando sulle origini della ricerca Partiamo dalla fisica (il cui significato dal greco è “natura”), la scienza che studia i fenomeni naturali, li descrive, ne misura le proprietà e stabilisce tra queste relazioni matematiche o leggi. Si arriva a questo attraverso un metodo d'indagine, il metodo sperimentale

  2. Discettando sulle origini della ricerca Il metodo sperimentale è basato sul concetto di esperimento riproducibile, vengono formulate delle ipotesi atte a spiegare l'avvenire dei fenomeni, e se gli esperimenti condotti confermano quanto ipotizzato, tali ipotesi sono riconosciute come teorie. Padre del metodo sperimentale è, come dimenticarlo, Galileo Galilei (1564-1642), che fondava il suo modo di conoscere su “sensate esperienze e certe dimostrazioni”. Primo punto: le conoscenze scientifiche sono veramente tali quando sono ottenute con metodi sperimentali e riproducibili. Se verificate sono valide, se non verificate sono rigettate

  3. Discettando sulle origini della ricerca L'uomo ha sempre avvertito il bisogno di indagare, investigare il mondo che lo circondava, sia perchè mosso dal bisogno di preservarsi, e la conoscenza dei fenomeni poteva aiutarlo a prevenirli, sia perchè vedeva nella natura la manifestazione del divino, e conoscere la natura ed i suoi eventi poteva voler dire avvicinarsi al suo creatore, ed interpretare gli accadimenti della natura, interpretare il suo pensiero. La natura era quindi investigabile e nell'antichità sumeri, assiri, egizi raggiunsero alti livelli di conoscenza sotto questo aspetto. Si deve però arrivare fino al 1600 d.c. perchè la scienza acquisti una sua autonomia rispetto alla filosofia, che aveva indagato il mondo naturale attraverso ragionamenti logici, speculazioni mentali, senza avviare verifiche sperimentali.

  4. Discettando sulle origini della ricerca Lo scopo della filosofia era presentare un'architettura di pensiero coerente al suo interno, con ragionamenti logici che non si contraddicessero, per fornire una spiegazione sul perchè i fenomeni avvenissero, ma non come. Ricordiamo per esempio Aristotele (384-322 a.C.), che organizzò il sapere scientifico attraverso proposizioni e connessioni logiche e che per secoli condizionò il metodo d'indagine della scienza. Materia + Forma = Sostanza Pietra + Disegno archit. = Colonna Richard Osborne Storia della filosofia a fumetti, Editori riuniti I Edizione, IV ristampa ,2002

  5. Discettando sulle origini della ricerca AncheDemocrito (circa 460 – 370 a.C.) arrivò, attraverso l'indagine filosofica, ad ipotizzare che la materia fosse costituita da particelle indivisibili (gli atomi), molti secoli prima degli scienziati del 1800, ma la sua rimase una speculazione mentale, non suffragata da dati sperimentali, che parlassero l'esperanto della scienza, la matematica. Con Galileo si pongono le basi del metodo sperimentale e del metodo scientifico moderno. Come si dipana quest'ultimo?

  6. Discettando sulle origini della ricerca L'etimo della parola metodo deriva dal greco mèthodos, composta da meta – oltre, dopo – e hodòs - strada, via. Attraverso un percorso costituito da una serie di fasi ben precise è possibile muoversi in modo sistematico ed ottenere dimostrazioni certe che verifichino o rigettino le proprie ipotesi. Fasi: identificazione e formulazione del problema raccolta dei dati relativi allo stesso ipotesi esperimenti a conferma o negazione dell'ipotesi

  7. Discettando sulle origini della ricerca Con il metodo sperimentale si avvia un capovolgimento epocale: non è più solo con la conoscenza intellettuale che si riesce a cogliere la vera essenza del mondo, ma attraverso i sensi, affinati da strumenti sempre più attendibili e quindi profondamente rivalutati, si può procedere nell'indagine della natura. Da un metodo di conoscenza in cui l'osservazione dei fenomeni era prevalentemente qualitatitiva, si arriva a fornire un punto di vista sui fenomeni, in cui l'aspetto quantitativo predomina, poichè si cerca di “prendere le misure” ad ogni evento attraverso grandezze determinate con chiarezza.

  8. Discettando sulle origini della ricerca In chiave moderna il metodo sperimentale si legge come metodo scientifico, che potremmo così riassumere: Identificazione e formulazione del problema Raccolta dei dati relativi ad esso Proposta di un'ipotesi che spieghi i rapporti causali o significativi evidenziati dai dati Se i risultati sono coerenti con la deduzione proposta l'ipotesi ne viene rafforzata. Siamo in presenza di un modo di procedere che indica una sequenza ordinata di mosse che chi fa scienza deve seguire per raggiungere il suo scopo di conoscenza

  9. La condizione storica di ricerca e Nursing XIX secoloFlorence Nightingale, uso del metodo statistico, indagini epidemiologiche durante la guerra di Crimea, elabora un sistema di calcolo per i costi dei servizi sanitari dell'esercito. Pubblica Notes on Hospitals, Notes on matters affecting the health, Notes on Nursing. Applica il metodo scientifico. XX secoloprimi decenni, USA alla ribalta: 1900 pubblicazione dell'American Journal of Nursing, 1914la Metropolitan Life Insurance Company recluta infermieri per la raccolta dati sui problemi sanitari e tubercolosi, 1924 inaugurazione del primo corso di dottorato di ricerca alla Columbia University

  10. La condizione storica di ricerca e Nursing XX secoloprima e dopo la II Guerra Mondiale,muove i primi passi la ricerca infermieristica in quasi tutti i paesi industrializzati:1936la Sigma Theta Tau e la national Honor Society for Nursing stanziano i primi fondi per la ricerca infermieristica, 1948 la divisione di Nursing del NHS Usa pubblica un manuale sulla conduzione della ricerca infermieristica XX secolo,anni '50-'60, in UK le infermiere cominciano a produrre i primi studi infermieristici (formazione, organizzazione, management):1952-53incominciano la pubblicazione Nursing Research e Nursing Outlook, sono disponibili sempre più sponsor per i finanziamenti alla ricerca

  11. La condizione storica di ricerca e Nursing XX secolo, anni '70,rapporto Briggs, Nursing professione research-based, 1978 inizia la pubblicazione di Advances in Nursing Science XX secolo,anni '80-'90, grande fermento, produzione di pubblicazioni, progetti e studi infermieristici XX secolo, anni '90,Evidence Based Nursing, pubblicazione di Linee guida sulla pratica clinica. Nursing e ricerca sono quindi un binomio reale, storicamente documentato, ma quali sono le risorse attraverso cui la professione conosce?

  12. La conoscenza infermieristica Quali sono le sorgenti d'informazione e conoscenze utilizzate dal Nursing? La tradizione, parole ed azioni degli altri, veri e propri rituali. ASPETTI POSITIVI: trasmissione di conoscenza, costituzione di un senso d'identità, aumento dell'orgoglio professionale ASPETTI NEGATIVI: ripetizione di meri rituali, freno davanti al cambiamento, ritardo nell'applicazione di nuovi modelli alla pratica.

  13. La conoscenza infermieristica L' intuizione, forma di conoscenza e di comportamento che non ha una base razionale. Si parla di intuizione empatica quando si fondono pensiero intuitivo e dimensione empatica. ASPETTI POSITIVI: riuscire a cogliere bisogni inespressi, interpretare in modo personalizzato un bisogno d'assistenza infermieristica ASPETTI NEGATIVI: anche le intuizioni più forti sottoposte a prova empirica possono dimostrarsi false...

  14. La conoscenza infermieristica L' esperienza, propria e degli altri. Bagaglio prezioso, che si arricchisce durante tutta la vita professionale. ASPETTI POSITIVI: via utile per imparare, gli insegnamenti derivati dall'esperienza sono i più radicati nella propria pratica clinica. ASPETTI NEGATIVI: si può imbalsamare la pratica, lasciandola in balia dei tentativi di errore.

  15. La conoscenza infermieristica Ed infine arriviamo alla ricerca un modo sistematico per conoscere, attraverso la raccolta ed analisi rigorosa di dati, un processo trasmissibile a tutta la comunità scientifica, grazie ad articoli, testi, presentazioni orali e scritte. Ricordiamo che la ricerca non è la panacea di tutti i nostri problemi legati al Nursing, essa potrà solo rispondere alla questione posta dal ricercatore, ma può aiutare a leggere sotto una luce diversa i fenomeni indagati, aiutandoci a scegliere, confermando o smentendo quanto già noto.

  16. Evidence Based Nursing “L'utilità di qualsiasi fonte di informazione è uguale alla sua importanza moltiplicata per la sua validità e divisa per il lavoro necessario per ottenere l'informazione” (Slawson) EVIDENZA: “la qualità di tutto ciò che si comprende a primo aspetto, senza bisogno di prova” Il significato del termine EVIDENCE, in inglese, assume una valenza assolutamente diversa dalla sua traduzione italiana.

  17. Evidence Based Nursing Tradurre letteralmente il termine evidence può generare equivoci, poichè l'attributo evidente ribadisce il concetto di qualcosa che si accetta senza che venga messo in discussione, esattamente l'opposto di quello che vuole invece essere indicato dall' Evidence Based Nursing, dove, rifacendosi all'interpretazione offerta dalla disciplina giuridica, “evidenza” impone l'onere della prova.

  18. Evidence Based Nursing Negli anni '90 si diffuse in ambito sanitario un movimento di pensiero che, inizialmente in ambito medico, metteva in crisi l'idea che il bagaglio culturale ed esperienziale proprio del singolo professionista fosse sufficiente per decidere i trattamenti, l'assistenza, la pratica clinica sul paziente. I promulgatori di questi concetti sostenevano la necessità di accordare la pratica clinica con la migliore evidenza scientifica disponibile, in modo da definire esattamente le prove di efficacia di un trattamento rispetto ad un altro e di conseguenza applicarlo.

  19. Evidence Based Nursing Pioniere nello sviluppo dell'Evidence Based Medicine è Archie Cochrane, medico scozzese, che si distinse per assicurare alla medicina solide basi scientifiche. Aumentando l'impegno nell'attività di ricerca era possibile sviluppare quelle prove scientifiche che indicassero cosa era più efficace, questo avrebbe inoltre permesso un buon indirizzo delle sempre più limitate risorse dei servizi sanitari. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1988 è stato aperto nel 1992 il primo centro Cochrane (ad Oxford) e fondata nel 1993 The Cochrane Collaboration, un network internazionale di revisori.

  20. Evidence Based Nursing Prosegue sulle sue orme il gruppo della Mcmaster University, Canada, guidato da David Sackett, il quale sostenne la necessità di creare nuove risorse d'informazione, quali banche dati disponibili on-line e giornali che, distillando lavori di alta qualità scientifica, potessero proporre le migliori evidenze scientifiche, continuamente aggiornate, attraverso revisioni sistematiche e meta-analisi di studi clinici randomizzati. L'Evidence Based Nursing (EBN) nasce sulla scorta di queste proposte: integrare l'esperienza clinica con le migliori prove di efficacia derivate dalla RICERCA.

  21. Evidence Based Nursing Ecco quindi la fondamentale importanza della ricerca: “senza i risultati della ricerca, la pratica corre il rischio di diventare in breve tempo obsoleta, troppo dipendente da intuizioni ed esperienze, troppo disomogenea tra settori o da operatore ad operatore e mettere il paziente a rischio.” L'assistenza infermieristica basata sulle evidenze propone quindi un nuovo modello di pratica clinica, in cui le decisioni assunte rappresentano la sinergia tra esperienza accumulata e utilizzo esplicito ed attento delle migliori evidenze scientifiche disponibili.

  22. Evidence Based Nursing Sono 5 le fasi dell'EBN: • Formulazione del quesito, per orientare in modo mirato la ricerca • Analisi/revisione della letteratura, per trarre dalle diverse fonti di consultazione le evidenze scientifiche disponibili al momento (MEDLINE, CINHAL, The Cochrane Library, banche dati on line) • Valutazione critica dei risultati della ricerca. Fase complessa, conoscenze di metodologia della ricerca • Implementazione nella pratica delle evidenze trovate • Valutazione dei risultati ottenuti dopo l'implementazione.

  23. La ricerca infermieristica Definiamola come “raccolta ed analisi sistematica e rigorosa di dati sull'organizzazione, le applicazioni e gli outcomes dell'assistenza infermieristica, allo scopo di migliorare la salute dell'utente.” Può indirizzarsi sull'agire infermieristico, o verso il comportamento, le conoscenze, le attitudini, le percezioni dell'utente, così come su altri elementi che possano influenzare il modo in cui noi infermieri utilizziamo e sperimentiamo cure e trattamenti.

  24. La ricerca infermieristica La ricerca può: • Fornire nuovi contributi alla propria pratica • Approfondire la nostra conoscenza sui processi fondamentali dell'assistenza infermieristica • Sviluppare nuovi e migliori approcci/modelli dell'assitenza • Testare l'efficacia dell'assistenza fornita Metodi e strumenti dalla ricerca infermieristica sono di tipologia sia qualitativa che quantitativa, a seconda del quesito posto e del disegno di ricerca scelto .L'obiettivo è pervenire a solide evidenze scientifiche.

  25. La ricerca infermieristica Come ci ricorda il nostro Codice Deontologico:” L'infermiere aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull'esperienza e la ricerca, al fine di migliorare la sua competenza.” “L'infermiere fonda il proprio operato su conoscenze valide ed aggiornate, così da garantire alla persona le cure e l'assistenza più efficaci.” “L'infermiere partecipa alla formazione professionale, promuove ed attiva la ricerca, cura la diffusione dei risultati, al fine di migliorare l'assistenza infermieristica.”

  26. La ricerca infermieristica “LA RICERCA SENZA PRATICA E' COME COSTRUIRE CASTELLI IN ARIA. LA PRATICA SENZA RICERCA E' COSTRUIRE CASTELLI SU TERRENI SCIVOLOSI” Per ottenere una comunità infermieristica sempre più orientata alla produzione ed all'uso della ricerca dovremo: Creare tempi protetti all'interno dell'orario lavorativo per accedere all'evidenza Diffondere l'uso di pc e di conseguenza l'accesso alle banche dati on-line Corsi d'aggiornamento sui fondamenti della metodologia della ricerca Promuovere un network nazionale di infermieri legati alla ricerca

More Related