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GIS ARTEA istruzioni base per le provincie Rev.1.1

GIS ARTEA istruzioni base per le provincie Rev.1.1. Riservato a :. GIS = Geographic Information System

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GIS ARTEA istruzioni base per le provincie Rev.1.1

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Presentation Transcript


  1. GIS ARTEA istruzioni base per le provincie Rev.1.1 Riservato a :

  2. GIS = Geographic Information System Ogni oggetto (poligono, linea, punto) è rappresentato in coordinate geografiche ed è contenuto in uno strato piano (layer o tema). Le informazioni testuali associate all’oggetto, quali ad esempio il codice di uso del suolo, sono chiamate metadati o attributi dell’oggetto. Le informazioni geografiche sono organizzate in più layer sovrapposti. Il GIS ARTEA rappresenta in sostanza il territorio toscano (da foto aerea) con il relativo reticolo catastale e uso del suolo corrispondente Più utenti hanno modo di lavorare contemporaneamente sul GIS Più procedimenti amministrativi prendono i dati dal GIS che è uno strumento trasversale, per cui è necessario operare con la massima attenzione

  3. PER ACCEDERE AL GIS ARTEA: Nell’anagrafe ci sono molti link – fra i quali lo Schedario - da cui è possibile accedere direttamente al GIS contraddistinti dal simbolo Comunque è sempre possibile accedere dalla maschera di anagrafe selezionando “particella” e compilando i campi predisposti 2 1 3

  4. Segue la descrizione delle barre degli strumenti e quindi le modalità operative Non tutti i comandi o le icone verranno spiegate: sono spiegate solo quelle essenziali che danno modo di operare agilmente sul GIS

  5. Nello Schedario, e nella pagina Allineamento GIS

  6. INTERFACCIA GIS ARTEA 3 barre di comando cerchiate in rosso e un’intestazione per le informazioni di base

  7. Intestazione Indicazione della provincia, comune ( tra parentesi codice nazionale del comune) – foglio di mappa corrente (ovvero quella su cui si sta lavorando) - particella corrente Riporta le medesime informazioni con il codice foglio di mappa nel formato CCCCFFFA CCCC = stringa di 4 caratteri contenente il codice nazionale del comune (es. Arezzo sez. A = "N001", Firenze="D612") FFF = stringa di tre cifre contenente il numero di foglio su tre cifre completato con i necessari "0" iniziali A = stringa di un carattere contenente il codice dell'allegato o dello sviluppo, oppure in caso di assenza cifra "0".

  8. La barra degli strumenti di sinistra si compone di 5 riquadri a discesa: navigazione, zoom su particelle, temi geografici, shift ortofoto, informazioni Premendo sulla punta di freccia a sinistra si aprono o si chiudono le varie sezioni Segue descrizione dei comandi più comunemente usati

  9. Rettangolo di zoom Misura lineare Pan Fa lo zoom su tutto il bordo foglio Si posiziona sulla particella scelta dal menu a tendina Torna alla visualizzazione precedente Misura delle aree Riporta la foto in posizione originaria Inserendo o togliendo la spunta sui nomi dei temi si decide se visualizzarli o meno Permette di cambiare la posizione dell’ortofoto. Una volta chiusa la pagina GIS l’ortofoto ritorna nella posizione originaria

  10. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto Modificati lo stato di selezione di uno o più temi l’immagine cambia cliccando sul cannocchiale che diventa rosso. In caso di modifiche multiple non cliccare ad ogni modifica per non sovraccaricare il sistema. Ortofoto aprendo il menù a tendina è possibile scegliere l’anno dell’ortofoto desiderata, il programma apre immediatamente sull’ultima disponibile che è il volo su tutta la Toscana del 2010 (prossimo volo previsto 2013)

  11. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto + bordofoglio Bordi foglio catastali rappresentati in blu

  12. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto + bordo foglio + particelleupg ParticelleUpg rappresentate in rosso, rappresentano le particelle catastali

  13. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto + bordo foglio + particelleupg + centroidiupg CentroidiUpg Per comodità di visualizzazione visualizza il numero di particella catastale

  14. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto + bordo foglio + particelleupg + centroidiupg + uso del suolo Uso del Suolo Ad ogni particella catastale (particellaupg) DEVE corrispondere uno o più usi del suolo. Le tipologie sono: Ad ogni tipologia corrisponde un tipo di colorazione diverso

  15. Temi presenti sul GIS ARTEA: ortofoto + bordo foglio + particelleupg + centroidiupg + uso del suolo + controlli Controlli Poligoni trasparenti con il bordo molto marcato di colori diversi. Ad ogni colore corrisponde un tipo di controllo

  16. Temi presenti sul GIS ARTEA: catastale Quando si apre il GIS viene visualizzato anche il “catastale” ovvero un’immagine scannerizzata del catasto datata 1996. Non sempre è coerente con le particelleupg ATTENZIONE: non fa mai fede, quello che fa fede sono le particelle rosse (è di utilità per le zone dove non sono disegnate le particelle)

  17. Temi presenti sul GIS ARTEA: catasto CXF 2011 Il tematismo “catasto CXF 2011” rappresenta le particelle catastali scaricate dall’AdT in una data più aggiornata o uguale a quella presente nel tema ParticelleUpg, è di ausilio nel disegnare gli aggiornamenti catastali, non ovunque è posizionato correttamente, Graficamente i bordi delle particelle sono rosa

  18. Barra degli strumenti di fondo • Strumenti di settaggio scala (zoom) • 3 modalità operative: • Si trascina tenendo premuto il tasto sinistro la barra arancione • Tasto destro sulla barra arancione e si sceglie la scala predisposta • Si scrive nella casella bianca a lato di “scala” la scala desiderata (esempio 1:1000 -> si scrive 1000) e si preme il tasto che rappresenta i cannocchiale che segue Biffando il quadratino “solo part. corrente” si visualizza la sola particella che si sta lavorando (cioè tutte le cose riferite alla particella su cui sta lavorando dei vari temi accesi, quindi di default ParticelleUpg, Uso del Suolo, Centroidi, Controlli

  19. INTERFACCIA GIS ARTEA Dalla barra degli strumenti di sinistra si attivano o disattivano i temi e si regola la visualizzazione con i vari zoom ; Dalla barra di fondo si seleziona la scala; Dalla la barra degli strumenti di destra si apre la tabella degli attributi (-> si leggono le informazioni e ci si può scrivere) e si può fare la copia da un tema all’altro I temi sono gli stessi presenti nella barra dei temi di sinistra 0

  20. Tabella degli attributi dei vari temi: ParticelleUPG N.B. sul campo “part” è possibile scrivere, gli altri si settano in automatico Nome del tema Tipo di primitiva geometrica: sono sempre poligoni ad eccezione dei centroidi Numero di particella Codice del foglio di mappa (codice comune + numero foglio) Data in cui è stata messa la particella sul GIS (d. = data) data di fine validità: è sempre 31/12/9999, quando si elimina una particella in realtà si “storicizza” ovvero il sistema cambia la data di fine validità al momento della lavorazione e la fa “scadere “ Codice di chi ha fatto la lavorazione Area in mq

  21. Tabella degli attributi dei vari temi: Uso del Suolo I campi: tema, features, foglio, part hanno il medesimo significato di quelli su particelleuPG m_div = d.inizio; m_dfv = d.fine m_user = utente Ortofoto su cui è stata fatta la fotointepretazione I codici IdTipo, DescTipo,IDUso,DescUso sono collegati e descrivono il codice che identifica la tipologia di uso del suolo scelta -> è possibile cambiare l’uso del suolo cliccando su IdTipo e scegliendo dal menù a tendina la nuova classificazione Sotto c’è shape_lenght = perimetro (m) e shape_area = area (mq)

  22. Tabella degli attributi dei vari temi: Controlli I campi: tema, features, foglio, part, m_div, m_dfv, m_user hanno il medesimo significato di quelli dell’uso del Suolo In questo caso il campo IDTipo indica la tipologia di controllo: nella tipologia 1: GPS (colore del bordo rosa) ci sono anche delle misurazioni di vigneti per la RISTRUTTURAZIONE -> stare molto attenti alla data in cui sono stati fatti ( campo m_div) e tenere presenti che le regole di misura per la ristrutturazione sono diverse

  23. Strumenti di editing: ovvero i comandi che posso usare per tracciare o modificare le features (particelleUpg e Uso del Suolo) presenti sul GIS N.B. posizionando il mouse sopra ciascuna icona si visualizza la descrizione del comando NON USARE MAI, in particolare MAI usare il comando “trasla poligono” rappresentato dalla prima icona

  24. Strumenti di editing: ovvero i comandi che posso usare per scrivere o modificare le features (particelleUpg e Uso del Suolo) presenti sul GIS N.B. posizionando il mouse sopra ciascuna icona si visualizza la descrizione del comando Apre la tabella degli attributi sopra descritte In sola lettura Apre la tabella degli attributi sopra descritte e permette di scriverci sopra e modificare i campi (ad esempio quando si vuole variare il tipo di uso del suolo di un poligono)

  25. Strumenti di editing: ovvero i comandi che posso usare per scrivere o modificare le features (particelleUpg e Uso del Suolo) presenti sul GIS N.B. le funzioni di editing delle particelle non verranno mai usate dagli istruttori delle provincie , che utilizzeranno solo editing USO DEL SUOLO Tasto salva Strumento per mettere il centroide, di competenza di chi fa le particelle Strumento per disegnare le particelle, NON DI COMPETENZA DELLE PROVINCIE Strumento per cancellare (ovvero storicizzare) un poligono – di fatto non lo userete mai Nel caso si necessiti il disegno di una nuova particella inviare la richiesta a gis@artea.toscana.it

  26. Strumenti di editing: ovvero i comandi che posso usare per scrivere o modificare le features (particelleUpg e Uso del Suolo) presenti sul GIS N.B. strumenti che gli istruttori delle provincie useranno con molta frequenza Strumento che fa l’unione di due poligoni adiacenti Strumento che permette di copiare da un tema all’altro un poligono (da usare solo in caso di cancellazione di tutti gli usi del suolo di una particella) Strumento di taglio del poligono Tramite i comandi “taglia” e “unisci” si dovrebbe poter gestire la maggior parte delle casistiche

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