1 / 45

Internazionalizzazione economica dei territori

Internazionalizzazione economica dei territori. Mario Volpe Università “Cà Foscari” di Venezia. Sintesi della presentazione. 1) internazionalizzazione come driver di cambiamento dei sistemi produttivi 2) Le modalità del processo: i sistemi territoriali italiani come esempio

emilia
Download Presentation

Internazionalizzazione economica dei territori

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Internazionalizzazione economica dei territori Mario Volpe Università “Cà Foscari” di Venezia

  2. Sintesi della presentazione 1) internazionalizzazione come driver di cambiamento dei sistemi produttivi 2) Le modalità del processo: i sistemi territoriali italiani come esempio 3) il processo di internazionalizzazione come elemento base di un processo di crescita competitiva 4) misure ed evidenze empiriche 5) il nuovo assetto (possibile) delle reti economiche internazionali 6) policy

  3. 1. Internazionalizzazione come driver di cambiamento dei sistemi produttivi • Soggetto è il sistema della produzione: l’impresa e gli agenti economici • Focus sulla internazionalizzazione come ricerca di vantaggi competitivi • Processi sottostanti: • Frammentazione • Liberalizzazione degli scambi

  4. Frammentazione • Localizzazione della fase di produzione laddove il fattore intensivo è abbondante (poco costoso) • VA rimane laddove il lavoro qualificato è abbondante • Blocchi di produzione: stabilimenti, magazzini, centrio di ricerca • La frammentazione trova ragione: a) nelle economie di scala che caratterizzano I service link costs (communicazioni, trasporti, etc.) che connettono I blocchi b) Nelle diseconomie di scala delle grandi imprese

  5. Frammentazione e commercio internazionale • Flussi di beni intermedi, finali, info e risorse finanziarie tra I blocchi nei divesri Paesi • Non più sostituzione ma complementarietà tra esportazioni e FDI • Non più sostituzione ma complementarietà tra importazioni ed esportazioni

  6. Che tipo di commercio ? • Commercio inter-industriale • Commercio intra-industriale • Verticale • Orizzontale

  7. Frammentazione e agglomerazione “Production blocks” Tendenza alla localizzazione contigua (le economie esterne) Ridefinizione dei confini dell’impresa La frammentazione può essere articolata • All’interno della stessa impresa • in diverse imprese

  8. Conseguenze economiche della frammentazione • Internalizzazione vs outsourcing • Vedi caso italiano • Frammentazione nazionale vs transnazionale • Vedi caso italiano

  9. Dalla frammentazione alla articolazione globale della produzione:GPN e GVC La catene del valore (value chains) sfruttano la frammentazione per una organizzazione della produzione più vantaggiosa Storicamente la frammentazione e il concetto di GVC vengono studiati per le imprese multi-nazionali. In realtà è uno schema fertile per capire i processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali Global value chains do not care only about MNEs, as they widely refer to “a sequence of related and interdependent value added activities that can be performed by numerous enterprises located in various locations worldwide” (Memedovic, 2008, p. 5).

  10. 3. Le modalità del processo, in specie quelle dei sistemi territoriali italiani Qui il soggetto è il sistema produttivo locale e l’attenzione sulle PMI e loro modalità di relazione. Anche il policy maker a livello regionale.

  11. E le relazioni, anche locali, tra imprese? I “distretti industriali”, ad esempio Networks Economics • Specializzazione flessibile per rispondere a mercati globali, variabili e differenziati (Sabel, Rullani) • Frammentazione internazionale e modularità della produzione (Arndt, Feenstra, Lazonick) • Aggregazioni di imprese in tecnologia per condividere conoscenza e rischi dell’innovazione (Baumol) Entrepreneurial Economy • Divisione del lavoro socialmente efficiente grazie a costi di transazione più bassi (Becattini) • Ruolo degli imprenditori cone risultato di autonomia e incentivi individuali (imprese leaders) nel creare e diffondere innovazione Geografia come risorsa culturale • Conoscenza tacita e contestuale anche sulla frontiera tecnologioca (Antonelli, Feldman) • Accumulazione di capitale umano creativo che crea esternalità (Lucas, Florida) • Istituzioni economiche, sociali e scientifiche locali (Porter)

  12. E come cambiano i sistemi locali ?1) Sistemi locali di innovazione • Vengono introdotte innovazioni complesse (materiali, ICT, automazione, conessione con I mercati lontani) • Nuovi servizi nei sistemi locali (ricerca, design, marketing, comunicazioni, …) • Connessioni a monte con le reti e i beni di tecnologici • Aggregazione di imprese • Ruolo dell’impresa leader

  13. (2): da Local a Global Value Chains La catena del valore distrettuale viene articolata anche all’esterno • A monte  delocalizzazione • A valle  reti distributive La frammentazione internazionale fa articolare la produzione in fasi diverse, diversamente localizzate I beni intermedi diventano la connessione per sistemi produttivi globali integrati Le Importazioni, non solo le esportazioni, rivelano I nuovi vantaggi comparati

  14. 3.Il processo di internazionalizzazione come elemento base di un processo di crescita competitiva • Qui il soggetto è ancora l’impresa, come agente nell’ambiente competitivo • Ma diventa rilevante il tema delle relazioni con le altre imprese

  15. Upgrading produttivo • Upgrading del prodotto – prodotti nuovi, migliori • Upgrading di processo – più efficiente, meno costoso • Upgrading funzionale – nuovo ruolo nella GVC • Upgrading Inter-settoriale – nuovi settori

  16. 4. Misure ed evidenze empiriche Soggetto è il policy maker. Perché qualche sistema locale (Regione) è più avanti di altre nel processo e come recuperare. Strutture, infrastrutture, attrazione

  17. Indicatori misurati a livello regionale • Interscambio commerciale • Diffusione degli esportatori • Proiezione multinazionale • Commercio di servizi • Bilancia tecnologica • Turismo estero • Studenti stranieri • Immigrazione

  18. Propensione all'esportazione Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  19. Propensione all'importazione Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  20. Grado di apertura internazionale (X+M)/Y Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  21. Quote dell’interscambio per area Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  22. Quote importazioni per area Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  23. Saldo Normalizzato manifatturiero (Xman-Mman)/(Xman+Mman)‏ Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  24. Imprese esportatrici (valori assoluti)‏ Fonte: ISTAT Coeweb

  25. Grado di diffusione degli esportatori % di imprese esportatrici sul totale delle imprese industriali in senso stretto Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  26. Partecipazioni italiane all’estero: Addetti, Fatturato e Numero di imprese Fonte: Banca Dati Reprint Politecnico di Milano - ICE

  27. Partecipazioni Italiane all’estero per area: numero di addetti Fonte: Banca Dati Reprint Politecnico di Milano - ICE

  28. Partecipazioni estere in Italia per area: numero di addetti Fonte: Banca Dati Reprint Politecnico di Milano - ICE

  29. Grado di apertura dei servizi (Xs+Ms)/Y Fonte: Banca d’Italia UIC

  30. Saldo Normalizzato Servizi (senza i viaggi)‏ Fonte: Elaborazioni Tedis su dati Banca d’Italia UIC

  31. Acquisizione di tecnologoie (valori reali milioni di euro 2006)‏ Fonte: Banca d’Italia UIC

  32. Cessione di tecnologie (valori reali milioni di euro 2006)‏ Fonte: Banca d’Italia UIC

  33. Saldo della bilancia tecnologoica (valori reali milioni di euro 2006)‏ Fonte: Elaborazioni Tedis su dati Banca d’Italia UIC

  34. Grado di apertura della tecnologia (Xtech+Mtech)/Y Fonte: Elaborazioni Tedis su dati Banca d’Italia UIC

  35. Cessione Tecnologie 2006 per aree Acquisizione Tecnologie 2006 per aree Fonte: Elaborazioni Tedis su dati Banca d’Italia UIC

  36. Apertura al Turismo Internazionale Fonte: ISTAT Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi

  37. Arrivi di turisti stranieri su popolazione residente Fonte: ISTAT Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi

  38. Studenti stranieri laureati Fonte: Ministero dell’Università e della Ricerca – Ufficio di Statistica. Indagine sull’istruzione

  39. Popolazione straniera residente Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Demo: Demografia in cifre

  40. Veneto Anno UE12 + Altri Europa orientale Africa Cina e India Altro 2002 5,41% 34,65% 38,77% 3,60% 17,57% 2006 24,35% 26,75% 27,94% 12,54% 8,42% Immigrazione per aree di provenienza Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Demo: Demografia in cifre

  41. Indicatore sintetico sommatoria non ponderata degli indicatori Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT

  42. Pil procapite= f(Indicatore finale)‏ Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT

  43. ΔPilTA= f(ΔMcina, ΔMblac,ΔMmed, ΔMue15, ΔMue12+) Signif. codes: 0 ‘***’ 0.001 ‘**’ 0.01 ‘*’ 0.05 ‘.’ 0.1 ‘ ’ 1 Total Sum of Squares: 0.0033954 Residual Sum of Squares: 0.0009491 Multiple R-Squared: 0.72048 F-statistic: 9.66579 on 15 and 4 DF, p-value: 0.020446 Fonte: Elaborazioni Tedis su dati ISTAT Coeweb

  44. 5. Il nuovo assetto (possibile) delle reti economiche internazionali Soggetto nuovo: global value chains con un ruolo esplicito dei sistemi locali. Ogni territorio gioca un ruolo preciso nella GVC. Modello italiano interessante. I territori vedono nel processo di apertura un processo di upgrading produttivo e innovativo. GVC e GPN vedono nei territori il modo di dare contenuto e significato a prodotti e servizi altrimenti de-contestualizzati Complementarietà produttiva

  45. Policy Quali sono le politiche più efficaci per favorire l’internazionalizzazione (e quindi innovazione, competitività, coesione sociale) ? E’ necessario un equilibrio tra protagonismo locale e politiche strutturali Es. : Politiche per l’innovazione. Da sistemi nazionali dell’innovazione, a sistemi regionali per l’innovazione, a clusters

More Related