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SPAGNA BARCELLONA

SPAGNA BARCELLONA. CARTINA FISICA. TERRITORIO.

eliza
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SPAGNA BARCELLONA

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Presentation Transcript


  1. SPAGNABARCELLONA

  2. CARTINA FISICA

  3. TERRITORIO La Spagna è parte della penisola iberica, confina a nord con la Francia e con Andorra e a ovest con il Portogallo,a sud vi è il piccolo territorio di Gibilterra, che appartiene al Regno Unito. Le restanti parti sono bagnate dal Mar Mediterraneo a est e a sud-est e dall’oceano Atlantico a sud-ovest e a nord-ovest. Nella parte centrale della spagna si trova un vasto altopiano chiamato Meseta con un’altezza media di 600 metri, attorno ad esso si innalzano importanti catene montuose : a nord la Cordigliera Cantabrica, a est il sistema Iberico, a sud la Sierra Morena Più a sud, sul Mediterraneo, si affaccia il Sistema Iberico; mentre a nord i Pirenei fanno a confine con la Francia.Il territorio è prevalentemente montuoso salvo alcune zone localizzate nelle valli dei fiumi maggiori, la pianura principale è quella dell’Andalusia, attraversata dal Guadalquivir. La Spagna è in gran parte circondata dal mare, precisamente dall'Oceano Atlantico a nord, nord-ovest ed un piccolo tratto del sud-ovest, nonché dal Mar Mediterraneo a nord-est, est, sud-est e sud fino alle Colonne d'Ercole. Alla penisola iberica vanno aggiunte le Canarie completamente nell'Atlantico e le Baleari completamente situate nel Mediterraneo. Per l'enorme lunghezza delle sue coste e la notevole diversità di posizione fra di esse, la Spagna presenta tratti litorali diversissimi. La costa Atlantica è caratterizzata da suggestive baie alternate da scogliere suggestive lavorate dal forte vento oceanico e dalle numerose piogge. Completamente diversa è la costa mediterranea, molto più dolce e poco frastagliata, anche se presenta comunque tratti scoglierosi, è caratterizzata da un clima molto più mite adatto al turismo di balneazione. Si affacciano sulla costa mediterranea numerose città famose come Barcellona, Valencia e Malaga. Viene divisa geograficamente in più parti: la più settentrionale è la Costa Brava, che si estende dal confine francese fino a Barcellona, mentre la Costa del Sol è quella più a sud e si estende fino allo Stretto di Gibilterra. La costa mediterranea, dato il suo maggiore richiamo turistico, è stata meno preservata di quella Atlantica e ha conosciuto notevoli abusi edilizi.

  4. Barcellona Barcellona è una città di 1.615.908 abitanti (regione urbana: 3.161.852 abitanti), capoluogo della provincia della Catalogna ed è una comunità autonoma della parte nord-orientale dello stato. È la seconda città della Spagna per numero di abitanti. Nel 1992 fu sede dei Giochi Olimpici estivi. Ha ospitato anche l'Esposizione internazionale del 1888 . La città è il secondo maggior centro industriale e finanziario della Spagna dopo Madrid, nonché il maggior porto commerciale e turistico e uno dei maggiori d'Europa. È situata nel nord-est della Spagna, e si trova al margine del mar Mediterraneo, a circa 160 km a sud dalla catena montuosa dei Pirenei. I rilievi della città possono venire divisi in tre sezioni distinte: i monti della Collserola, con il Tibidabo come maggiore cima (512 m) a dominare la città con il suo parco dei divertimenti; la pianura; infine il delta del Besòs e del Llobregat perpendicolari alla costa. Barcellona ha un clima mediterraneo subumido con alcune caratteristiche differenti da quelle tipiche del clima mediterraneo, come una quantità non trascurabile di piogge in estate ed un minimo secondario di precipitazioni in inverno. A Barcellona, come in tutta la Catalogna, il classico clima mediterraneo con inverni umidi e temperati ed estati aride risente della posizione a nord del Mediterraneo Occidentale. Questo, talvolta, permette in estate il passaggio di qualche fronte temporalesco che si intensifica quando viene a contatto con le acque superficiali del mare, provocando non di rado violente tempeste che mitigano per alcuni giorni gli eccessi del caldo e l'aridità della Penisola Iberica. Al contrario, la stessa posizione riparata dalle correnti da ovest (per merito sia della Meseta Iberica che dei Pirenei) fa sì che molte perturbazioni atlantiche colpiscano la regione sotto forma di venti in tal modo l'inverno è di frequente una stagione soleggiata. Storicamente l'economia Barcellonese si è basata sul commercio attraverso il suo porto, il settore industriale iniziò a prendere peso durante il XIX secolo a partire dalla rivoluzione industriale, specialmente il settore tessile, in un primo periodo, per svilupparsi successivamente all'industria editoriale, chimica, farmaceutica, automobilistica, logistica ed elettronica, fino a trasformare la provincia di Barcellona nella principale zona industriale della Spagna. Successivamente la città di Barcellona iniziò a portare più esternamente le zone industriali dai suoi limiti urbani. L'economia della città si specializzò così nel commercio, nella ristorazione e soprattutto nel turismo, che negli ultimi anni è cresciuto enormemente in città; il turismo è diventato per la città una delle principali fonti economiche. La cucina di Barcellona presenta i tratti della tradizionale cucina mediterranea, nel senso che in essa abbondano le verdure e gli ortaggi, la carne e il pesce, il tutto cucinato con olio d'oliva della migliore qualitá, si caratterizza per la varietá e l'influenza di altre culture. La sua origine risale ai tempi dei romani. Da allora sono andati aggiungendosi elementi della gastronomia italiana, francese, greca, provenzale, araba ed ebrea

  5. CATTEDRALE DELLA SANTA CROCE La Cattedrale della Santa Croce e Sant'Eulalia è la cattedrale di Barcellona (da non confondersi con la Sagrada Família); si trova nel (quartiere gotico) del capoluogo catalano. La cattedrale, costruita tra il XIII ed il XV secolo (eccetto la facciata risalente al XIX secolo), è in stile gotico ed è dedicata alla Santa Creu e a Santa Eulàlia, la patrona di Barcellona (12 febbraio), la quale subì il martirio in epoca Romana. La leggenda dice che fu esposta nuda fino a quando, a metà primavera, cadde la neve e coprì il corpo; le autorità di allora la misero in una botte chiodata e la fece rotolare per una stradina che adesso si chiama Baixada de Santa Eulàlia

  6. LA SAGRADA FAMILIA La Sagrada Família, nome completo in lingua catalana Temple Expiatori de la Sagrada Família (Tempio espiatorio della Sacra Famiglia) di Barcellona è una grande basilica cattolica (minore), tuttora in costruzione, considerata il capolavoro dell'architetto Antoni Gaudí, massimo esponente del modernismo catalano. La vastità della scala del progetto e il suo stile caratteristico ne hanno fatto uno dei principali simboli della città e una delle tappe obbligate del turismo di massa. È l'unica basilica europea (e forse una delle poche al mondo) in fase di costruzione. I lavori sono cominciati nel lontano 1882 e proseguiranno ancora per molti anni, probabilmente fino al 2026. Anche se non conclusa, la chiesa è stata consacrata da papa Benedetto XVI il 7 novembre 2010 ed elevata al rango di basilica minore.

  7. JOAN MIRÓ Joan Miró i Ferrà, pittore, ceramista, disegnatore, incisore e scultore spagnolo nasce a Barcellona il 20 Aprile 1893. Figlio di un orologiaio, dopo aver frequentato una scuola commerciale, a 17 anni lavora come contabile in una drogheria, ma, molto interessato all'arte, disegna e frequenta lezioni private di disegno dall'età di otto anni.Nel 1920 Joan Mirò si trasferisce a Parigi dove, frequentando pittori, circoli artistici, ha contatti intellettuali con personalità emergenti come Pablo Picasso.Negli anni seguenti, pur vivendo a Parigi, il pittore passa lunghi periodi nella casa si famiglia in Spagna, dove i soggetti prediletti dei suoi quadri sono la natura, alberi, case di campagna, questo è il suo periodo  detto "dada"(1916-1922). Nel giugno 1925 Joan Mirò tiene la sua prima esposizione individuale alla galleria Pierre,  la sua pittura si sta trasformando, avvicinandosi allo stile del Surrealismo.Nel 1929 e nei due anni seguenti lavora moltissimo, ha molte esposizioni personali si a Parigi, dove vive, ma anche a New York. Dal 1932 al 1936 il pittore vive con la famiglia a Barcellona, dove nasce la sua unica figlia Maria Dolores.Allo scoppio della Guerra Civile Spagnola, Mirò ritorna a Parigi da dove però deve fuggire per l'invasione nazista.Dagli anni '40 Joan Mirò vive stabilmente a Mallorca, terra d'origine di sua madre sviluppa uno stile surrealista sempre più marcato al punto che viene definito come “il più surrealista tutti”.L'artista diventa uno dei più radicali teorici del surrealismo, in numerosi scritti ed interviste esprime il suo disprezzo per la pittura convenzionale esprimendo il desiderio di “ucciderla” ed “assassinarla” per giungere a nuovi mezzi di espressione. .

  8. LA FONDAZIONE MIRO’ La Fundación Joan Miró si trova a Barcellona e possiede alcune delle opere più rappresentative del pittore catalano Joan Miró. Contiene più di 10.000 pezzi tra dipinti, sculture e tapezzerie, oltre a diversi disegni e schizzi. L'idea di creare una fondazione nacque nel 1968 dallo stesso Joan Miró per consentire che le sue opere fossero sempre a disposizione del pubblico. La fondazione venne costituita ufficialmente nel 1975, in un edificio con grandi terrazze e patio interni in modo da permettere una corretta circolazione dei visitatori. L'edificio venne ampliato nel 1986 inserendo una biblioteca e un auditorium. La collezione della pinacoteca permette di percorrere la vita artistica di Miró, dai suoi primi schizzi ai quadri di grandi dimensioni che caratterizzarono l'ultima tappa della sua vita.

  9. BUBA BLABLA – IL GALLO

  10. PABLO PICASSO Picasso, nato in Spagna (Malaga 1881), avviato all’arte dal padre, insegnante nella scuola d'arte locale.  All'età di 10 anni si trasferisce a La Coruña, capoluogo della Galizia, dove frequenta la Scuola d'Arti e Mestieri, ma già nel 1895 viene ammesso all'Accademia di Belle Arti di Barcellona , città alla quale rimarrà sempre legato. Due anni dopo frequenterà la prestigiosa Accademia Reale "S. Ferdinando" di Madrid. Pur essendo molto giovane si sposta con facilità da un luogo all'altro, privilegiando la Catalogna a Madrid, frequenta soprattutto il Museo del Prado dove si applica nello studio dei grandi capolavori del passato (Velásquez e Goya). Nel 1900, l'artista, non ancora ventenne, si reca a Parigi dove si stabilirà successivamente. Dal 1901 al 1904 si individua il cosiddetto "Periodo Blu". Si tratta, come dice il nome stesso, di una pittura giocata sui colori freddi, dove i soggetti umani rappresentati, appartenenti alla categoria degli emarginati e degli sfruttati, sembrano sospesi  in una atmosfera malinconica. Successivamente vivrà un periodo Rosa, nel quale è presente un rinnovato interesse per lo spazio ed il volume, ma nel quale la malinconia è sempre presente.  I soggetti privilegiati sono saltimbanchi, acrobati o comunque legati al mondo del circo. Gli ultimi mesi del 1906 lo portano a contatto con la cultura negra, non ancora contaminata dal mondo occidentale. Dalla collaborazione con Braque nasce il Cubismo, un punto d'arrivo del cammino artistico di Picasso sono “Les Demoiselles d’Avignon", opera con la quale abbiamo la premessa del Cubismo.  Nel 1909 Picasso trascorre l' estate in Spagna, e crea i primi paesaggi cubisti.  Nel suo  travaglio artistico sperimenterà varie tecniche (il collage), e del  cubismo stesso vivrà vari stadi. La durata del periodo cubista è estremamente breve e con la prima guerra mondiale esso può considerarsi definitivamente chiuso. Nel dopoguerra alterna dipinti monumentali a riprese di cubismo, rivolgendo il suo interesse anche alla grafica e alla scenografia. Morirà a Mougins nel 1973

  11. MUSEO PICASSO • Il Museu Picasso di Barcellona raccoglie una delle più vaste collezioni di opere dell'artista spagnolo Pablo Picasso, ed è uno dei più famosi e visitati musei della città. Il museo è ospitato in cinque palazzi di epoca medievale contigui tra loro, nel quartiere del Barri Gòtic. La collezione permanete del museo è costituita da più di 3.500 opere, la maggior parte delle quali risalgono alla gioventù dell'artista, trascorsa appunto a Barcellona. Picasso si trasferì in città nel 1894 quando suo padre, un insegnante d'arte, trovò lavoro presso la locale scuola. • Tra le opere più rappresentative esposte ci sono due dei suoi primi capolavori. In particolare, la visita al Museu Picasso, svela il particolare rapporto dell'artista con Barcellona, un rapporto formatosi nella fanciullezza e nell'adolescenza e continuato fino alla sua morte.

  12. GUERNICA – DORA MAAR

  13. ANTONI GAUDI • Antoni Plàcid Guillem Gaudí i Cornet (Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926) è stato un architetto spagnolo. Fu il massimo esponente del modernismo catalano, però egli dava forte importanza alla propria ispirazione personale che basata principalmente su forme naturali, anche la profonda fede cattolica di Gaudí, la sua spiritualità ed il suo misticismo condizionano tutte le sue opere. • Gaudí è generalmente riconosciuto come uno dei maggiori architetti del XIX e XX secolo, anche se generalmente viene enfatizzato il suo ruolo di genio solitario, trascurando l'importante ruolo culturale. • Malgrado abbia realizzato un gran numero di edifici, soprattutto a Barcellona, la sua fama è legata soprattutto al tempio della Sagrada Família, ancora oggi in costruzione. Un gruppo di sette delle sue opere, poste a Barcellona, sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1984 • Quasi tutta l'opera del maestro è legata alla capitale catalana, la sola città spagnola in cui a cavallo tra XIX e XX secolo si fosse manifestato un principio di sviluppo industriale ed importanti avvenimenti culturali che dettero vita al movimento artistico del modernismo catalano di cui Gaudí fu il principale esponente. La sua carriera di architetto è caratterizzata dall'elaborazione di forme straordinarie, imprevedibili ed oniriche, realizzate utilizzando i più diversi materiali (mattone, pietra, ceramica, vetro, ferro), da cui Gaudí seppe trarre le massime possibilità espressive con una profonda attenzione per le lavorazioni artigianali. Tra le sue opere ne elenchiamo alcune qui di seguito: • Casa Milà detta La Pedrera, Barcellona • Casa Batlló, Barcellona • Il Parco Güell, Barcellona • Casa Vicens • Cripta della Colonia Güell • Collegio Teresiano • Palazzo episcopale • Casa Botines

  14. CASA MILA’ La Casa Milà, detta La Pedrera (cava di pietra), fu costruita tra il 1905 e il 1912 da Antoni Gaudí a Barcellona, in Spagna, al numero 92 del celebre Passeig de Gràcia, su incarico di Roser Segimon e Pere Milà per il loro imminente matrimonio. Attualmente è di proprietà della Caixa Catalunya, una cassa di risparmio catalana che ne ha fatto un centro culturale. Dal 1984 è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme ad altre opere di Gaudí

  15. CASA BATLO’ • Nel 1904 Josep Batlló, industriale del settore tessile, affidò a Gaudí l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l'anno precedente in una zona quale sede di spettacolari palazzi. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l'architetto catalano. • Il lavoro di Gaudí, completato nel 1907, modificò notevolmente l'aspetto dell'edificio, rivoluzionando la facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione originale.Al piano terreno sorgevano le scuderie, destinate successivamente a magazzini, e l'androne comune. Il primo piano del palazzo, il cosiddetto piano nobile, fu destinato ad abitazione della famiglia Batlló mentre negli altri quattro piani furono ricavati otto appartamenti destinati all'affitto. • Considerata una delle opere più originali del celebre architetto, l'edificio è stato dichiarato, nel 2005, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

  16. PARCO GUELL • Il Parco Güell (in catalano Parc Güell) è una delle realizzazioni dell'architetto Antoni Gaudí a Barcellona che appaiono nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. Progettato agli inizi del Novecento, sarebbe dovuto diventare una città-giardino. È oggi un parco pubblico, aperto tutto l'anno, ed uno dei monumenti-simbolo della città catalana, con un'alta frequentazione turistica.Gaudí cercò di conservare l'andamento naturale del terreno in rilievo, lasciando libero sfogo alla sua immaginazione, generando un’opera originale dal profilo sinuoso. Per la sua costruzione fece impiego di variopinte ceramiche di recupero e pezzi di vetro, utilizzati come tessere di mosaici colorati, assieme alle sue sculture in calcestruzzo, che rappresentano tutto un universo di animali fantastici, rifacendosi in maniera chiara al concetto del pittoresco. • Fedele al suo stile, Gaudí creò un’opera che si integra nella natura e che la riproduce: tra gli esempi la passeggiata coperta con delle colonne che hanno le forme dei tronchi degli alberi o delle stalattiti, le fontane e le arcate artificiali di roccia.

  17. PARCO GUELL

  18. PLACA DE CATALUNYA Plaça de Catalunya Plaça de Catalunya è la piazza più centrale ed importante di Barcellona; occupa una superficie di circa 50.000 m2. Attorno ad essa si concentrano la finanza, il commercio, ed il turismo della capitale catalana, ed è chiaramente luogo di ritrovo, anche perché è il punto da cui la Rambla scende verso il mare e da cui prende origine il Passeig de Gracia, altro frequentatissimo ed importantissimo viale. Oltre a questo è un importante snodo dei trasporti pubblici: è infatti capolinea di varie linee di autobus e metropolitana. Per la posizione in cui si trova, divide i quartieri vecchi che compongono la Ciutat Vella, dalla parte di città più recente, risalente in gran parte al XIX-XX secolo. Fu costruita nel 1927 dall'architetto Francisco Nebot, un decennio prima dell'avvento della dittatura franchista; è ornata da diverse fontane

  19. PLACA D’ESPAYA Plaça d'Espanya La Plaça d'Espanya di Barcellona è una delle più significative della capitale catalana e fu costruita durante la Esposizione Universale del 1929 La piazza si trova ai piedi del Montjuïc, un promontorio situato a sud di Barcellona. Nel centro della piazza si trova la Font màgica progettata in omaggio all'acqua. Ciascun gruppo scultoreo rappresenta infatti uno dei mari e degli oceani che bagnano le coste spagnole: il Mar Mediterraneo, insieme al fiume Ebro rappresentato come un giovane atletico circondato da giovani; l', insieme ai fiumi Tago e Guadalquivir rappresentati come due anziani con le loro rispettive corti di giovani; il Mar Cantabrico, insieme a un gruppo di adolescenti Oceano Atlantico che simboleggiano i i fiumi corti e rapidi del suo bacino idrografico. Il simbolismo continua con le tre grandi colonne (che rappresentano la Religione,, della Salute Pubblica e dell'Abbondanzale Arti e l'Eroismo) e con le personificazioni agli angoli della Navigazione

  20. LA RAMBLA La Rambla, in catalano e castigliano: Rambla è un viale di Barcellona che collega Plaça de Catalunya con il porto antico (Port Vell). La Rambla ha nei suoi diversi tratti nomi diversi, per cui a volte è chiamata al plurale: Les Rambles in catalano e Las Ramblas in castigliano. La Rambla è uno dei luoghi più emblematici della città, frequentatissimo tutto l'anno sia da turisti sia dagli abitanti del luogo. La parola rambla deriva dall'arabo raml (sabbia) e designa, come in altre città spagnole, una strada ricavata da un corso d'acqua asciutto, interrato o coperto. Le Ramblas come il nome indica sono costituite fondamentalmente dall'impianto stradale della Rambla. Sembra un centro commerciale lato sono pedonale lungo un chilometro e trecento metri al margine del Barri Gòtic (Quartiere Gotico) e collega la centrale Plaça Catalunya con il monumento a Colombo al Port Vell (Porto Vecchio). Nel bene e nel male le Ramblas riassumono la vivacità e l'originalità di Barcellona. Se da un lato animate da attori da strada, caffè e bancarelle, d'altro canto, soprattutto di notte diventa un luogo particolarmente trasgressivo, preso di mira dai borseggiatori.

  21. LA CUCINA La cucina catalana ha una ricchissima varietà di piatti. Quattro sono le salse fondamentali che li accompagnano: il sofrito, la samfaina (pomodoro, peperoncino e melanzane), la picada e l'allioli oppure all i oli (olio di oliva e aglio). Dagli orti e dai boschi della Catalogna provengono verdure freschissime, funghi e lumache; con queste ultime preparate in brodo si ottiene una squisita ricetta, la minestra di lumache, chiamata sopa de fredolics. Quanto alle tapas bisogna gustare la specialità catalana per eccellenza, il pa amb tomaquet: una fetta di pane strofinata con aglio e pomodoro e bagnata di olio d'oliva. Dopo che è stata scottata e abbrustolita, diventa una bruschetta che può essere accompagnata da frutti di mare, prosciutto o peperoni e in ogni altro modo che la fantasia suggerisce. I prodotti del mare, come seppie, merluzzo, baccalà, gamberetti, gamberi sono alla base di tutti i piatti tipici di mare, tra cui spicca la zarzuela, saporitissima e con alla base tutti i pesci che si trovano nella regione. La Zarzuela è un piatto che probabilmente deriva il proprio nome da un genere musicale nato nel XVII secolo a Madrid (le prime rappresentazioni del genere avvennero nel casino di caccia del re, il Palacio de la Zarzuela, situato vicino Madrid), in cui si combina l'Opera lirica con elementi di teatro parlato e di danza. A base di pesce si elaborano anche l'esqueixada di baccalà e il suquet di peix. Le verdure e gli ortaggi sono alla base di molti antipasti, come nell'empredrat, e nelle fave alla catalana (fabes a la catalana), o il lesso con fagioli bianchi. Molti piatti hanno alla base il riso, come l'Arroz a banda, che si prepara con un ricco brodo di pesce in cui si cuoce il riso, in modo da farlo assorbire completamente, successivamente si servono separati il riso e i pesci da cui si è ricavato il brodo. Barcellona, come tutta la Catalogna, ama le carni e gli insaccati. pa amb tomaquet:

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