1 / 20

LA COMPLEMENTARITA’ DI BOHR FRA CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE NELLA FISICA CONTEMPORANEA

LA COMPLEMENTARITA’ DI BOHR FRA CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE NELLA FISICA CONTEMPORANEA. Vincenzo Fano, Università di Urbino, Dipartimento di scienze di base e fondamenti Messina 15 dicembre 2011. 1. Gli storici della filosofia in Italia non riflettono sulle scienze empiriche.

eli
Download Presentation

LA COMPLEMENTARITA’ DI BOHR FRA CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE NELLA FISICA CONTEMPORANEA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. LA COMPLEMENTARITA’ DI BOHR FRA CONSERVAZIONE E INNOVAZIONE NELLA FISICA CONTEMPORANEA Vincenzo Fano, Università di Urbino, Dipartimento di scienze di base e fondamenti Messina 15 dicembre 2011

  2. 1. Gli storici della filosofia in Italia non riflettono sulle scienze empiriche. 2. A Messina gli storici della filosofia riflettono sulle scienze empiriche. 3. Quindi Messina è fuori dall’Italia.

  3. COMPLEMENTARITA’ A COMO • L’intervento di Bohr sul principio di complementarità non è incluso nel volume QUANTUM THEORY AT THE CROSSBOARD, RECONSIDERING THE 1927 SOLVAY CONFERENCE, G. Bacciagaluppi e A. Valentini, Cambridge University Press, 2009, perché Bohr non lo presentò a Bruxelles.

  4. DI CHE COSA DISCUSSERO EINSTEIN E BOHR • Il voluminoso libro di Bacciagaluppi e Valentini contiene una traduzione in inglese degli atti della quinta Conferenza Solvay, una lunga introduzione storica e un confronto analitico con il dibattito contemporaneo. • Gli autori, contro Jammer 1974, riprendono gli studi di Fine, 1986 e Howard, 1990, secondo i quali i ricordi di Bohr, 1949 sarebbero in parte fasulli.

  5. IL DISEGNO DI EINSTEIN

  6. REALISMO METAFISICO E REALISMO EPISTEMICO • Realismo metafisico: esiste una realtà indipendente dal soggetto conoscente. • Realismo epistemico: è possibile conoscere almeno in parte tale realtà. • Realismo epistemico implica realismo metafisico, ma non viceversa.

  7. COMPLESSITA’ • L’avvento dei metodi scientifici del Novecento ha mostrato che la realtà è molto più complessa di quanto alcuni hanno immaginato nel Settecento e nell’Ottocento. • Inoltre il processo di comprensione della realtà è sempre propspettico e rivedibile. • Infine la realtà è dinamica. • Questo non significa, però, che dobbiamo abbandonare l’ideale di una comprensione del reale.

  8. REALISMO SCIENTIFICO ED EMPIRICO • Realismo scientifico o conservativo: le nostre migliori teorie scientifiche sono almeno in parte vere, quindi descrivono almeno in parte la realtà non osservabile. • Realismo empirico o progressivo: è possibile controllare empiricamente alcune ipotesi sulla realtà formulate precisamente in un linguaggio tecnico, ma non scientifico.

  9. VERIFICAZIONISMO E REALISMO COMPLEMENTARE • Verificazionismo: Gli enunciati scientifici sono decidibili solo se riguardano i risultati di osservazioni. • Realismo complementare: si possono attribuire proprietà a ciò che non è osservabile solo dopo la determinazione dell’apparato sperimentale. • Il realismo complementare è una forma di realismo scientifico

  10. MACH ZENDER (Pflegeor, Mandel, 1967) Tutti i fotoni arrivano in D2. Ciò che capita fra BS1 e BS2 è WAWELIKE; ciò che viene rivelato in D2 è PARTICLELIKE. Verificazionismo: nulla possiamo dire di ciò che capita fra PP e D2. Realismo complementare: Fra PP e BS1 abbiamo particella; fra BS1 e BS2 abbiamo onda; fra BS2 e D2 abbiamo particella

  11. SCELTA RITARDATA (Helmuthet al., 1986) Uscito da BS1 non abbiamo ancora stabilito se inserire BS2 o meno. Se non lo inseriamo il realismo complementare è costretto a sostenere che fra BS1 e D1 e D2 c’è una particella. Se lo inseriamo, invece, che è un’onda. In pratica mettiamo in difficoltà il realismo complementare modificando l’apparato sperimentale durante l’esperimento.

  12. DISUGUAGLIANZA DI BELL

  13. L’ENTANGLEMENT E’ PARTICLELIKE? • Se la disuguaglianza di Bell è violata, non esiste nessuna spiegazione locale delle correlazioni fra i due bracci dell’apparato sperimentale. • Per non violare la relatività siamo costretti a introdurre delle entità non separabili che vanno da un braccio all’altro dell’apparato.

  14. AULETTA-TAROZZI L’apparato è un Mach Zender, perché in BS4 e BS2 c’è fenomeno di interferenza. E’ anche una scelta ritardata, perché possiamo aggiungere in qualsiasi momento BS2 e BS4 dopo che una coppia di fotoni sono entrati nell’apparato. Infine facendo i conti si trova un entanglement. .

  15. CON E SENZA BS4 4=(3A3B-4A4B-2A2B-1A1B+i(2A3B+2B3A+1A4B+1B4A)) 3s(3A1B+i3A2B-2A4B-i1A4B-1B1A-2B2A-i3A4B)

  16. INTERPRETAZIONE • Vediamo che con BS4 abbiamo sia entanglement che interferenza e non si vede il cammino dei fotoni, mentre senza BS4 abbiamo alcuni fotoni che interferiscono e non si vede il cammino, mentre altri si vede il cammino, ma non interferiscono. • Auletta e Tarozzi parlano di una nuova forma di complementarità fra entanglement e individuazione di cammini. 4=(3A3B-4A4B-2A2B-1A1B+i(2A3B+2B3A+1A4B+1B4A)) 3s(3A1B+i3A2B-2A4B-i1A4B-1B1A-2B2A-i3A4B)

  17. ALTRA DIFFICOLTA’ PER IL REALISMO CORPUSCOLARE • Abbiamo però visto che in un certo senso l’entanglement è legato più al comportamento corpuscolare che ondulatorio. • Per cui si potrebbe concludere che quando c’è BS4 gli stessi fotoni interferiscono e si entanglano, cioè hanno sia comportamento ondulatorio che corpuscolare. • Così in un certo senso il realismo corpuscolare diventa molto difficile da sostenere.

  18. IL REALISMO DI EPR • Rimangono solo le possibilità del verificazionismo e del realismo progressivo. • L’argomento di EPR propone un realismo progressivo, cioè confronta la MQ con un’ipotesi di realtà. • Il realismo di EPR non è interno alla teoria, ma può essere confrontato significativamente la MQ

  19. CONCLUSIONE • La scienza non ha bisogno tanto del realismo scientifico, quanto del realismo progressivo.

  20. REALISMO DI VINCENZO FANO GRAZIE MESSINA

More Related