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Possibilità di sostituire la torba con sansa o compost nei substrati per l’allevamento dell’olivo in vivaio Nasini L., Proietti P., Balduccini A., Baldicchi A., Famiani F. Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Perugia.

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  1. Possibilità di sostituire la torba con sansa o compost nei substrati per l’allevamento dell’olivo in vivaio Nasini L., Proietti P., Balduccini A., Baldicchi A., Famiani F. Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali, Università degli Studi di Perugia Obiettivo della ricerca:valutare le potenzialità ed i criteri di utilizzazione agronomica della sansa (ottenuta da impianto di estrazione a tre fasi) e di compost di qualità, quali “Stab-bio” (ammendante derivante da deiezioni animali) e “Composta” (ammendante derivante da rifiuti solidi urbani), in sostituzione parziale o totale alla torba, per la costituzione di substrati da invasatura per barbatelle di olivo nella fase di allevamento in vivaio. Tutti i substrati sono stati integrati con i seguenti concimi a lento rilascio: Cornunghia fine (2 kg/m3), Osmocote “Scott Italia” 16-8-12 (2 kg/m3), Biotron “Cifo” ammendante organico di origine vegetale con 42% di carbonio organico e 0,7% di azoto organico (2 kg/m3). Risultati:con il 30% e 60% di sansa o con il 30% del compost “Composta” si hanno accrescimenti delle piante simili al controllo. Il problema principale nell’impiego dei compost (“Stab-bio” in particolare) è rappresentato da un incremento della mortalità delle piante nel primo periodo dopo l’invasatura, presumibilmente dovuto all’elevata salinità dei substrati. È ipotizzabile che procedendo prima dell’invasatura ad un dilavamento dei compost questo problema potrebbe essere risolto o, almeno, attenuato. Le piante ottenute con 30% di sansa o di “Composta” non hanno evidenziato differenze di sviluppo rispetto al controllo nel successivo accrescimento in campo. Alla piantagione, i substrati con il 60% di sansa, al momento della svasatura, sono risultati più soggetti a rompersi, con ripercussioni negative nella prima fase di sviluppo delle piante. Con le più alte dosi di sansa, pertanto, occorrono accorgimenti che rendano il pane di terra più stabile (es. annaffiatura la sera prima della piantagione, effettuare la svasatura molto attentamente, ecc.). Conclusioni: il compost “Composta” e, soprattutto, la sansa possono essere impiegati in una quota pari al 30% nella realizzazione di substrati da invasatura per l’allevamento in contenitore di specie di media tolleranza alla salinità quali l’olivo, in sostituzione di una pari quota di torba, senza effetti negativi sulla mortalità delle piante e sul loro accrescimento in vivaio ed in campo.

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