1 / 51

Il nuovo quadro normativo per la gestione dei rifiuti Roma, 26 giugno 2008

Il nuovo quadro normativo per la gestione dei rifiuti Roma, 26 giugno 2008 Centro Congressi Conte di Cavour. L’organizzazione territoriale della gestione dei rifiuti e i modelli di affidamento. CHE COSA (ambito oggettivo). QUANDO (ambito temporale). CHI (ambito soggettivo).

dyllis
Download Presentation

Il nuovo quadro normativo per la gestione dei rifiuti Roma, 26 giugno 2008

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il nuovo quadro normativo per la gestione dei rifiuti Roma, 26 giugno 2008 Centro Congressi Conte di Cavour

  2. L’organizzazione territoriale della gestione dei rifiuti e i modelli di affidamento

  3. CHE COSA (ambitooggettivo) QUANDO (ambitotemporale) CHI (ambitosoggettivo) De iure condendo COME(modalità diaffidamento)

  4. CHE COSA GESTOREUNICO GESTIONEINTEGRATA Prospettazione condivisibile

  5. GESTORE UNICO ART. 198, comma 1, TUA • “Sino all’inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall’Autorità d’ambito ai sensi dell’articolo 202 , i Comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all’articolo 113, comma 5 , del TUEL” ART. 204, comma 1, TUA • “I soggetti che esercitano il servizio , anche in economia , alla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto , continuano a gestirlo fino alla istituzione e organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte delle Autorità di ambito” PARAMETRI NORMATIVI

  6. GESTORE UNICO ART. 204, comma 2, TUA • “In relazione alla scadenza del termine di cui al comma 15 – bis dell’articolo 113 del TUEL, l’Autorità d’ambito dispone di nuovi affidamenti , nel rispetto delle disposizioni di cui alla parte quarta del presente decreto, entro nove mesi dall’entrata in vigore della medesima parte quarta” PARAMETRI NORMATIVI

  7. GESTORE UNICO Affidamento a terzi del servizio con esclusione di gestioni in economia e affidamenti in house Nessuna norma di salvaguardia delle gestioni preesistenti che ne preservi la naturale scadenza a differenza della legge galli (cfr. Art. 10 , comma 3) Obiettivo del superamento della frammentazione delle gestioni sulla base di ambiti territoriali ottimali” (cfr art.200, comma 1, lett. a) TUA) e creazione di una gestione integrata dei rifiuti ad opera di un unico gestore cui vengono affidate, a mezzo di procedura comunitaria, la realizzazione , gestione ed erogazione dell’intero servizio (comprese le attività di gestione e realizzazione degli impianti) PARAMETRI GIURISPRUDENZIALI

  8. GESTORE UNICO Cessazione delle gestioni esistenti al momento dell’individuazione del gestore ma anche prima senza che queste ultime siano prorogate ex lege (Tar Campania, sez. I, n. 7229/07; 1641/08) PARAMETRI GIURISPRUDENZIALI ULTERIORE CONSEGUENZA: Retrocessione del sistema impiantistico in base all’articolo 204, 4 comma, TUA per il quale “alla scadenza, ovvero alla anticipata risoluzione, delle gestioni di cui al comma 1, i beni e gli impianti delle imprese già concessionarie sono trasferiti direttamente all’ente locale concedente nei limiti e secondo le modalità previste dalle rispettive convenzioni di affidamento”.

  9. GESTORE UNICO • Alterazione della nozione di gestione integrata con totale sovrapposizione della stessa a quella di gestore unico; • attribuzione alla nozione di gestione integrata di una valenza ermeneutica di assoluta prevalenza; • riferimenti comparativi parziali (salvaguardie al SII) nel processo interpretativo; • violazione del principio di ragionevolezza, proporzionalità e gradualità; • disancoraggio con il contesto fattuale; • violazione e/o alterazione falsa interpretazione di norme. PROFILI DI CONFUTAZIONE

  10. GESTIONE INTEGRATA • Diverso nomen con altri spl • Diverso regime fattuale e giuridico dei servizi ed infrastrutture Elementi che pongono in crisi la valenza assorbente della nozione di gestione integrata quale gestione unica

  11. GESTIONE INTEGRATA • Le Regioni possono modificare le delimitazioni degli ATO per migliorare la gestione del SII, assicurando comunque lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto, in particolare, dei seguenti principi: • (…) • unitarietà della gestione e, comunque, superamento della frammentazione verticale delle gestioni (art. 147, comma 2°, TUA). • Ferma restando la partecipazione obbligatoria all’Autorità di ambito di tutti gli enti locali ai sensi del comma 1, l’adesione alla gestione unica del SII è (…) ( art 148 , 5° comma, TUA). DIVERSO NOMEN

  12. GESTIONE INTEGRATA • L’Autorità di ambito, nel rispetto del piano d’ambito e del principio di unitarietà della gestione per ciascun ambito (…) (art. 150, comma 1°, TUA). (segue) DIVERSO NOMEN

  13. GESTIONE INTEGRATA Attività ed impiantistica afferente al comparto speciali Art. 183, comma 1, lett. d) TUA) • Gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti , compreso il controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura (art 183, comma 1, lett.d), TUA). (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  14. GESTIONE INTEGRATA (segue) Art. 183, comma 1, lett. d) TUA • Per la gestione ed erogazione del servizio di gestione integrata e per il perseguimento degli obiettivi determinati dall’Autorità d’ambito, sono affidate, ai sensi dell’articolo 202 e nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale sull’evidenza pubblica le seguenti attività: • la realizzazione, gestione ed erogazione dell’intero servizio, comprensivo delle attività di gestione e realizzazione degli impianti; • la raccolta , raccolta differenziata , commercializzazione e smaltimento completo di tutti i rifiuti urbani e assimilati all’interno dell’ATO (art.201, comma 4°, TUA). (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  15. GESTIONE INTEGRATA Presenza di altri soggetti Art. 201, comma 5, TUA • In ogni ambito: • è raggiunta , nell’arco di cinque anni dalla sua costituzione, l’autosufficienza di smaltimento anche , ove opportuno, attraverso forme di cooperazione e collegamento con altri soggetti pubblici e privati; • è garantita la presenza di almeno un impianto di trattamento a tecnologia complessa , compresa una discarica di servizio. (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  16. GESTIONE INTEGRATA Assenza di qualificazione impiantistica Art. 143, comma 1, TUA • “Gli acquedotti, le fognature, gli impianti di depurazione e le altre infrastrutture idriche di proprietà pubblica, fino al punto di consegna e/o misurazione, fanno parte del Demanio ai sensi degli artt. 822 e seguenti c.c. e sono inalienabili se non nei modi e tempi stabiliti dalla Legge”. Art. 144, comma 1, TUA • “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo appartengono al Demanio dello Stato”. (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  17. GESTIONE INTEGRATA Assenza di qualificazione impiantistica • Art. 14, comma 4, D. Letta “Alla scadenza del periodo di affidamento del servizio, le reti, nonché gli impianti e le dotazioni dichiarati reversibili, rientrano nella piena disponibilità dell’Ente locale. Gli stessi beni se realizzati durante il periodo di affidamento sono trasferiti all’Ente locale alle condizioni stabilite nel bando di gara e nel contratto di servizio”. (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  18. GESTIONE INTEGRATA Assenza di qualificazione impiantistica • Art. 204, comma 4, TUA “Alla scadenza ovvero all’anticipata risoluzione, delle gestioni di cui al comma 1 (nda: “i soggetti che esercitano il servizio, anche in economia, alla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto, continuano a gestirlo fino alla istituzione e organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte delle Autorità d’ambito), i beni e gli impianti delle imprese già concessionarie sono trasferiti direttamente all’Ente locale, concedente nei limiti e secondo le modalità previste dalle rispettive convenzioni di affidamento “. (segue) DIVERSO REGIME FATTUALE E GIURIDICO DEI SERVIZI E DELLE INFRASTRUTTURE

  19. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE “Le disposizioni del presente articolo che disciplinano le modalità di gestione ed affidamento dei servizi locali concernono la tutela della concorrenza e sono inderogabili ed integrative delle discipline di settore. Restano ferme le altre disposizioni di settore e quelle di attuazione di specifiche normative comunitarie” ( art. 113, comma 1°, TUEL). RAPPORTO TUA/TUEL

  20. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE Art. 204, 1° comma, TUA Art. 204, 2° comma, TUA Art. 204, 4° comma, TUA Art. 15 bis, TUEL RAPPORTO TUA/TUEL: confronto normative • I soggetti che esercitano il servizio, anche in economia, alla data di entrata in vigore della parte quarta del presente decreto, continuano a gestirlo fino alla istituzione e organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte delle Autorità d’ambito • In relazione alla scadenza del termine di cui al comma 15-bis dell’articolo 113 del TUEL , l’Autorità d’ambito dispone i nuovi affidamenti , nel rispetto delle disposizioni di cui alla quarta parte del presente decreto , entro nove mesi dall’entrata in vigore della medesima parte quarta .

  21. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE RAPPORTO TUA/TUEL: confronto normative • Alla scadenza ovvero all’anticipata risoluzione, delle gestioni di cui al comma 1 i beni e gli impianti delle imprese già concessionarie sono trasferiti direttamente all’Ente locale, concedente nei limiti e secondo le modalità previste dalle rispettive convenzioni di affidamento. Art. 204, comma 1, TUA Art. 204, comma 2, TUA Art. 204, comma 4, TUA Art. 15 bis, TUEL

  22. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE RAPPORTO TUA/TUEL: confronto normative • Nel caso in cui le disposizioni previste per i singoli settori non stabiliscano un congruo periodo di transizione, ai fini dell'attuazione delle disposizioni previste nel presente articolo, le concessioni rilasciate con procedure diverse dall'evidenza pubblica cessano comunque entro e non oltre la data del 31 dicembre 2006, relativamente al solo servizio idrico integrato al 31 dicembre 2007, senza necessità di apposita deliberazione dell'ente affidante. Art. 204, comma 1, TUA Art. 204, comma 2, TUA Art. 204, comma 4, TUA Art. 15 bis, TUEL

  23. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE RAPPORTO TUA/TUEL: confronto normative • Sono escluse dalla cessazione le concessioni affidate a società a capitale misto pubblico privato nelle quali il socio privato sia stato scelto mediante procedure ad evidenza pubblica che abbiano dato garanzia di rispetto delle norme interne e comunitarie in materia di concorrenza, nonché quelle affidate a società a capitale interamente pubblico a condizione che gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi e che la società realizzi la parte più importante della propria attività con l'ente o gli enti pubblici che la controllano. Art. 204, comma 1, TUA Art. 204, comma 2, TUA Art. 204, comma 4, TUA Art. 15 bis, TUEL

  24. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE RAPPORTO TUA/TUEL: confronto normative • Sono altresì escluse dalla cessazione le concessioni affidate alla data del 1° ottobre 2003 a società già quotate in borsa e a quelle da esse direttamente partecipate a tale data a condizione che siano concessionarie esclusive del servizio, nonché a società originariamente a capitale interamente pubblico che entro la stessa data abbiano provveduto a collocare sul mercato quote di capitale attraverso procedure ad evidenza pubblica, ma, in entrambe le ipotesi indicate, le concessioni cessano comunque allo spirare del termine equivalente a quello della durata media delle concessioni aggiudicate nello stesso settore a seguito di procedure di evidenza pubblica, salva la possibilità di determinare caso per caso la cessazione in una data successiva qualora la stessa risulti proporzionata ai tempi di recupero di particolari investimenti effettuati da parte del gestore. Art. 204, comma 1, TUA Art. 204, comma 2, TUA Art. 204, comma 4, TUA Art. 15 bis, TUEL

  25. GESTIONE INTEGRATA PROSPETTAZIONE CONDIVISIBILE RAPPORTO TUA /TUEL : confronto normative • Valenza afferente il periodo transitorio, comma 15-bis art.113, del 1° e 2° comma del 204 con salvezza delle gestioni ammesse • Utilizzo di espressioni lessicali specifiche • Anticipata risoluzione • Cessazione anche delle gestioni affidate a soggetti quotate in borsa • Trasferimento dell’impiantistica Conclusione

  26. COME PARZIALITA’ DEL MODELLO PRESCELTO COESISTENZA DI UNA PLURALITA’ DI ATTORI CONTENDIBILITA’ : UN PROBLEMA ROVESCIATO? SPECIFICITA’ TERRITORIALI

  27. COME PARZIALITA’ DEL MODELLO PRESCELTO Comparazione con i moduli SPL TUEL • In House • Società mista • Concessionario BERSANI • “Al fine di evitare alterazioni o distorsioni della concorrenza e del mercato e di assicurare la parità degli operatori, le società a capitale interamente pubblico o misto, costituite o partecipate dalle amministrazioni pubbliche regionali e locali per la produzione di beni e servizi strumentali all’attività di tali enti, in funzione della loro (segue)

  28. COME (segue) BERSANI attività, con esclusione dei servizi pubblici locali , nonché nei casi consentiti dalle legge per lo svolgimento esternalizzato di funzioni Amministrative di loro competenza, devono operare esclusivamente con gli enti costituenti o partecipanti o affidanti , non possono svolgere prestazioni a favore di altri soggetti pubblici o privati , né in affidamento diretto , né con gara e non possono partecipare ad altre società o enti” ( art.13, comma 1, l.248/2006). • “Al fine di assicurare l’effettività delle precedenti disposizioni , le società di cui al comma 1 cessano entro dodici mesi (…)” ( art.13, comma 3, l.248/2006). Comparazione con i moduli SPL

  29. COME TUA per il SII • Adozione, con variante, dei tre moduli TUEL Letta e Legge 222/2007, art.46 bis, comma 3 • Procedura concorsuale da attivare entro due anni dalla costituzione degli ATO Comparazione con i moduli SPL

  30. COME In house e istituzioni comunitarie • Il Trattato CE, prevede, in linea generale l’obbligo per gli Stati membri di operare rispettando i principi della concorrenza. • Da ciò consegue che gli ordinamento nazionali devono prevedere regole tali da impedire che gli operatori economici nazionali sia avvantaggiati rispetto ad altri operatori economici. • Da tale impostazione deriva quindi la necessità per le amministrazioni di affidare servizi e stipulare contratti di appalto rispettando le regole dell’evidenza pubblica. • Tuttavia tale necessità, nell’ottica delle istituzioni comunitarie, viene meno qualora il soggetto affidatario del servizio non sia un (segue) Comparazione con i moduli SPL Coesistenza dell’ opzione procedura gara con quella in house

  31. COME (segue) • “operatore economico” ma una articolazione dell’amministrazione stessa; in altri termini, dal punto di vista delle istituzioni europee, l’obbligo di gara serve ad impedire che alcuni operatori economici siano favoriti rispetto ad altri, per cui quando il servizio viene affidato a un soggetto che non è un operatore economico, ma un’articolazione dell’amministrazione stessa, l’obbligo della gara viene meno. • Da ciò, il riconoscimento a partire dalla nota sentenza Teckal (come poi confermata dalla successiva giurisprudenza comunitaria che ha meglio specificato le caratteristiche del corretto rapporto di “in house providing”. cfr in particolare sent. Parking Brixen e sent. Mödling), il riconoscimento da parte della Corte di giustizia della legittimità dell’ “in house providing”.

  32. COME Art. 113, comma 14, TUEL • Fermo quanto disposto dal comma 3, se le reti, gli impianti e le altre dotazioni patrimoniali per la gestione dei servizi di cui al comma 1 sono di proprietà di soggetti diversi dagli enti locali, questi possono essere autorizzati a gestire i servizi o loro segmenti, a condizione che siano rispettati gli standard di cui al comma 7 e siano praticate tariffe non superiori alla media regionale, salvo che le discipline di carattere settoriale o le relative Autorità dispongano diversamente. Tra le parti è in ogni caso stipulato, ai sensi del comma 11, un contratto di servizio in cui sono definite, tra l’altro, le misure di coordinamento con gli eventuali altri gestori. Coesistenza di una pluralità di attori

  33. COME CONTENDIBILITA’: UN PROBLEMA ROVESCIATO?

  34. COME/CHI Legislazione statale e legislazione regionale • Ulteriore snodo della questione è quello relativo alla possibilità che le Regioni disciplinino il tema dell’affidamento del servizio in modo diverso rispetto alle previsioni statali. • Al riguardo rileva come il riparto di competenze legislative preveda, in via generale, un potere di intervento delle regioni per tutte le materie non elencate nell’art. 117 Cost. • Per cui, poiché i servizi pubblici non rientrano nell’elencazione di cui a tale articolo, potrebbe ipotizzarsi un ampio spazio per la legislazione regionale, anche in riferimento alle procedure di affidamento del servizio. (segue) SPECIFICITA’ TERRITORIALI

  35. COME/CHI (segue) Legislazione statale e legislazione regionale • Tuttavia il comma 2 dell’art. 117 prevede alcuni “materie” in grado di legittimare l’intervento del legislatore statale. • In particolare, il riferimento è alla materia “tutela della concorrenza”, che, anche nell’ottica seguita dalla Corte costituzionale (sent. n. 272/2004), è in grado di assegnare all’esclusiva competenza statale la disciplina generale relativo alle modalità di affidamento dei servizi pubblici • In altri termini, l’assetto del sistema in riferimento a una sua maggiore o minore apertura al mercato e quindi alle regole della concorrenza, poiché attinente alla tematica “tutela della concorrenza”, deve essere disciplinato in linea generale e senza possibilità di restrizioni da parte del potere regionale, dal legislatore statale. (segue)

  36. COME/CHI (segue) • Peraltro, la presenza di una legislazione di carattere statale (e non regionale) è in grado pure di salvaguardare le prerogative degli enti locali. • Infatti stante la sussistenza di una disciplina di carattere statale, e stante la possibilità che tale disciplina individui competenze in capo agli enti locali, difficilmente essa potrà essere modificata dal legislatore regionale senza rischiare di incidere su materie di competenza statale

  37. CHI TITOLARITA’ DEI COMUNI E CHIAREZZA DI FUNZIONI Art. 197, primo comma, TUA • “In attuazione dell’art.19 del TUEL , alle province competono in linea generale le funzioni amministrative concernenti la programmazione ed organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale “ Art. 198, primo comma, TUA • “I comuni concorrono (…) alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati. Sino all’inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall’Autorità d’ambito ai sensi dell’articolo 202, i comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e rifiuti urbani assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui all’art.113, comma 5 del TUEL “

  38. CHI TITOLARITA’ DEI COMUNI E CHIAREZZA DI FUNZIONI Art. 201, comma 1, TUA • “Al fine dell’organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani , le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della quarta parte disciplinano le forme ed i modi della cooperazione tra gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale, prevedendo che gli stessi costituiscano le Autorità d’ambito di cui al comma 2, alle quali è demandata, nel rispetto del principio di coordinamento con le competenze delle altre amministrazioni pubbliche, l’organizzazione , l’affidamento e il controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti“

  39. CHI TITOLARITA’ DEI COMUNI E CHIAREZZA DI FUNZIONI Art. 201, comma 2, TUA • “L’Autorità d’ambito è una struttura dotata di personalità giuridica costituita in ciascun ambito territoriale ottimale delimitato dalla competente regione , alla quale gli enti locali partecipano obbligatoriamente ed alla quale è trasferito l’esercizio delle loro competenze in materia di gestione integrata dei rifiuti“ Art. 201, comma 3, TUA • “L’Autorità d’ambito organizza il servizio e determina gli obiettivi da perseguire per garantirne la gestione secondo criteri di efficienza , di economicità e di trasparenza”

  40. CHI TITOLARITA’ DEI COMUNI E CHIAREZZA DI FUNZIONI Art. 202, comma 1, TUA • “ L’Autorità d’ambito aggiudica il servizio (...)

  41. CHI

  42. CHI

  43. QUANDO • Art. 204, comma 2, TUA “In relazione alla scadenza del termine di cui al comma 15-bis dell’articolo 113 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, l’Autorità d’ambito dispone i nuovi affidamenti, nel rispetto delle disposizioni di cui alla parte quarta del presente decreto, entro nove mesi dall’entrata in vigore della medesima parte quarta” In ordine alla tempistica indicata si rileva tuttavia che: l’art. 202, comma 1, dispone che “L’Autorità d’ambito aggiudica il servizio … mediante gara … secondo modalità e termini definiti con decreto dal Ministero del’ambiente e della tutela del territorio nel rispetto delle competenze regionali in materia”; (segue)

  44. QUANDO (segue) l’art. 201, comma 3, prevede che “L’Autorità d’ambito organizza il servizio e determina gli obiettivi da perseguire per garantirne la gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia, di economicità e di trasparenza; a tal fine adotta un apposito piano d’ambito in conformità alle previsioni di cui all’art. 203, comma 3”; l’art. 203, comma 1, dispone che “I rapporti tra le Autorità d’Ambito e i soggetti affidatari del servizio integrato sono regolati da contratti di servizio … conformi ad uno schema tipo adottato dalle regioni in conformità ai criteri ed agli indirizzi di cui al’art. 195, comma 1, lettere m), n) ed o)” ed altresì contenente le specificazioni previste nel comma 2 del citato articolo.

  45. QUANDO (segue) l’art.195 , comma 1, lett. n) dispone che sono di competenza dello Stato (…) “la determinazione , relativamente all’assegnazione della concessione del servizio per la gestione integrata dei rifiuti , d’intesa con la Conferenza Stato-regioni , delle linee guida per la definizione delle gare d’appalto ed in particolare dei requisiti di ammissione delle imprese e dei relativi capitolati , anche con riferimento agli elementi economici relativi agli impianti esistenti“

  46. QUANDO

  47. DE IURE CONDENDO • Prevalenza delle nuove disposizioni rispetto alle discipline di settore Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili. Bozza di disegno di legge recante Disposizioni per lo sviluppo economico, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria approvata dal Consiglio dei Ministri del 18 giugno 2008, n. 6

  48. In via ordinaria: a) affidamento a società selezionate con procedure ad evidenza pubblica; b) affidamento a società miste con socio privato (con quota non inferiore a 30%) selezionato mediante procedure ad evidenza pubblica con puntuale indicazione del ruolo del privato nella compagine societaria. In via derogatoria: affidamento in house al ricorrere “di peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento” e tramite deliberazione motivata da inviare alla AGCM e alle Autorità di regolazione del settore se esistenti; DE IURE CONDENDO B) Nuova individuazione delle modalità di affidamento di tutti i servizi pubblici locali

  49. DE IURE CONDENDO C) Divieti e vincoli operativi “I soggetti titolari della gestione di servizi pubblici locali non affidati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica non possono acquisire la gestione di servizi ulteriori ovvero in ambiti territoriali diversi, né svolgere servizi o attività per altri enti pubblici o privati, né direttamente, né tramite loro controllanti o altre società che siano da essi controllate o partecipate anche in forma indiretta, né partecipando a gare”. • Il divieto opera a far data dal 30.6.2009 ed è esteso anche agli affidamenti disposti in favore di società miste non conformi alle nuove indicazioni normative. • Il medesimo divieto si applica, a far data dal 1.1.2011, anche “ai soggetti cui è affidata la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali degli enti locali, qualora separata dall'attività di erogazione dei servizi”.

  50. DE IURE CONDENDO C) Divieti e vincoli operativi “Gli affidamenti diretti di servizi pubblici locali in essere alla data di entrata in vigore della presente legge cessano alla scadenza contrattuale o di legge, con esclusione di ogni proroga o rinnovo e comunque non oltre il 31 dicembre 2010” “A decorrere dal 1° gennaio 2011 gli organismi affidatari diretti dei servizi pubblici locali, ivi compresi le società in house e le aziende speciali, sono soggetti al patto di stabilità interno”

More Related