IL CONSIGLIO

1. IL CONSIGLIO - PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA TRA STATI MEMBRI (O.I. CLASSICHE) - SEPARAZIONE NON DI POTERI, MA DI INTERESSI: IL CONSIGLIO RAPPRESENTA GLI INTERESSI DEGLI STATI - NON VA CONFUSO CON IL CONSIGLIO EUROPEO E CON IL CONSIGLIO D’EUROPA

2. LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO - RAPPRESENTANTI DEGLI STATI A LIVELLO MINISTERIALE - UN RAPPRESENTANTE PER OGNI STATO MEMBRO - ORGANO A COMPOSIZIONE VARIABILE (MATERIA ALL’ORDINE DEL GIORNO): ES. ECOFIN - PRESIDENZA A ROTAZIONE SEMESTRALE (ECCEZIONE: CONSIGLIO AFFARI ESTERI) - IPOTESI NELLE QUALI SOLO ALCUNI STATI HANNO DIRITTO DI VOTO (UNIONE ECONOMICA E MONETARIA)

3. L’ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO - IL COREPER RATIFICA FORMALE DEL CONSIGLIO PARTE A O.d.G. PARTE B O.d.G. DISCUSSIONE NEL CONSIGLIO - IL SEGRETARIATO GENERALE

4. I METODI DI DECISIONE - UNANIMITA’ (COMPROMESSO DI LUSSEMBURGO) - MAGGIORANZA QUALIFICATA (PRIMA E DOPO LISBONA, COMPROMESSO DI IOANNINA) - MAGGIORANZA SEMPLICE

5. IL COMPROMESSO DI LUSSEMBURGO APPROSSIMARSI DELLA SCADENZA DEL PERIODO TRANSITORIO TIMORE DI ALCUNI STATI DI ESSERE VINCOLATI DA DECISIONI ALLE QUALI ERANO CONTRARI CRISI DEL SEGGIO VUOTO (FRANCIA) Se uno Stato fa valere che sono in gioco suoi interessi molto importanti, la discussione prosegue finché si giunga a soluzioni che possano essere adottate da tutti i membri del Consiglio

6. LA MAGGIORANZA QUALIFICATA - PONDERAZIONE DEI VOTI PRIMA DI LISBONA, PERCENTUALE DEGLI STATI + PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE A PARTIRE DAL 2014 - PESO DEL VOTO ≠ POTERE DEL VOTO - TENDENZA AL COMPROMESSO E ALLA RICERCA DELL’ACCORDO

7. LA MAGGIORANZA QUALIFICATA NELL’EUROPA A SEI QUATTRO VOTI A FRANCIA, GERMANIA E ITALIA, DUE A BELGIO E OLANDA, UNO AL LUSSEMBURGO PER OTTENERE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA OCCORREVANO DODICI VOTI SU DICIASSETTE. IL POTERE DI VOTO DEL LUSSEMBURGO ERA UGUALE A ZERO: IL SUO VOTO NON ERA DECISIVO NE’ PER LA FORMAZIONE DELLA MAGGIORANZA QUALIFICATA DI DODICI VOTI, NE’ PER COSTITUIRE LA MINORANZA DI BLOCCO DI SEI

8. LA MAGGIORANZA QUALIFICATA OGGI 255 VOTI IN MANCANZA DELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE, DEVONO ESPRIMERE IL VOTO FAVOREVOLE DEI DUE TERZI DEGLI STATI MEMBRI DEVONO ESPRIMERE IL VOTO FAVOREVOLE DELLA MAGGIORANZA DEGLI STATI MEMBRI SE C’E’ STATA UNA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE CONTROLLO (EVENTUALE) DEL FATTO CHE GLI STATI CHE COMPONGONO LA MAGGIORANZA RAPPRESENTINO ALMENO IL 62% DELLA POPOLAZIONE TOTALE DELL’UNIONE

9. LA MAGGIORANZA QUALIFICATA DOPO IL 2014 PROPOSTA DELLA COMMISSIONE O DELL’ALTO RAPPRESENTANTE PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA ASSENZA DI PROPOSTA DELLA COMMISSIONE O DELL’ALTO RAPPRESENTANTE 72% DEGLI STATI + 65% DELLA POPOLAZIONE DELL’UNIONE 55% DEGLI STATI (15) + 65% DELLA POPOLAZIONE DELL’UNIONE MINORANZA DI BLOCCO DI ALMENO QUATTRO STATI N.B. DAL 1.1.2014 AL 31.3.2017 UN MEMBRO DEL CONSIGLIO PUO’ CHIEDERE CHE SI APPLICHI ANCORA IL SISTEMA DELLA PONDERAZIONE

10. IL “NUOVO” COMPROMESSO DI IOANNINA FINO AL 2014, SE UN NUMERO DI STATI CHE RAPPRESENTA ALMENO I TRE QUARTI DELLA POPOLAZIONE DELL’UNIONE O I TRE QUARTI DEL NUMERO DI STATI MEMBRI NECESSARI PER COSTITUIRE LA MINORANZA DI BLOCCO, MANIFESTA L’INTENZIONE DI OPPORSI ALL’ADOZIONE DI UN ATTO A MAGGIORANZA QUALIFICATA, IL CONSIGLIO DEVE CERCARE DI DEFINIRE IN TEMPI RAGIONEVOLI UNA SOLUZIONE SODDISFACENTE CHE TENGA CONTO DELLE PREOCCUPAZIONI ESPRESSE DA TALI STATI

11. LE FUNZIONI DEL CONSIGLIO FUNZIONE LEGISLATIVA INSIEME AL PARLAMENTO FUNZIONE ESECUTIVA INSIEME ALLA COMMISSIONE FUNZIONE DI BILANCIO INSIEME AL PARLAMENTO FUNZIONE DI COORDINAMENTO DELLE POLITICHE ECONOMICHE DEGLI STATI