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Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

Storia delle Tecnologie e Archeologia della Produzione Quali differenze? Sono proprio necessarie due discipline o se ne può fare a meno?. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche. Archeologia: 1. Collezionismo e indagine storico-artistica su scala mediterranea

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Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

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Presentation Transcript


  1. Storia delle Tecnologie e Archeologia della Produzione Quali differenze? Sono proprio necessarie due discipline o se ne può fare a meno? Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  2. Archeologia: 1. Collezionismo e indagine storico-artistica su scala mediterranea 2. Ricerche, di derivazione naturalistica ed evoluzionistica su manufatti e su resti fisici di uomini preistorici (poi anche di epoca medievale e classica) Altri apporti in seguito, da altre discipline umanistiche e scientifiche e progressivo ri-avvicinamento dei due filoni. Storia naturale degli animali: scheletri, impronte, coproliti Evoluzione genetica degli ominidi: analoghi procedimenti. A partire dall'homo sapiens: fenomeni di carattere culturale, trasmissione di nuovi modi sopravvivere e di migliorare la qualità della vita. Formazione del patrimonio culturale - Eliminazione delle esperienze negative Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  3. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Concetto moderno di cultura: bagaglio di conoscenze ritenute fondamentali e che vengono trasmesse di generazione in generazione. In italiano, due significati principali sostanzialmente diversi: 1. Accezione umanistica o classica: cultura come formazione individuale, attività che consente di "coltivare" l’animo umano (latino "colere"). In tale accezione essa assume una valenza quantitativa, per la quale una persona può essere più o meno colta.

  4. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche 2. Accezione antropologica: la cultura è il variegato insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali, delle abitudini delle diverse popolazioni o società del mondo. Essa concerne sia l’individuo sia le collettività. In questo senso il concetto è ovviamente declinabile al plurale, presupponendo l'esistenza di diverse culture, cosicché è lecito supporre l'esistenza di una cultura per ogni gruppo etnico o raggruppamento sociale significativo, e l'appartenenza a tali gruppi sociali è strettamente connessa alla condivisione di una identità culturale.

  5. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Diversi significati del concetto di cultura: -Classico: la cultura consiste nel processo di sviluppo e mobilitazione delle facoltà umane, facilitato dall’assimilazione del lavoro di autori e artisti importanti e legato al carattere di progresso dell’età moderna. -Antropologico: la cultura – o civiltà - presa nel suo più ampio significato etnologico è “l'insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume, e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società” (E. Tylor, Cultura primitiva, 1871). Ulf Hannerz: "una cultura è una struttura di significato che viaggia su reti di comunicazione non localizzate in singoli territori". Definizione dell' Unesco: la cultura è "una serie di caratteristiche specifiche di una società o di un gruppo sociale in termini spirituali, materiali, intellettuali o emozionali".

  6. Uscire dalla angustia delle definizioni disciplinari sulla spinta di istanze ora della comunità archeologica nazionale ora di suggestioni e di indirizzi di ricerca provenienti dall'estero Storia della cultura materiale. Attenzione per tutti i prodotti dell'uomo Analisi dei rapporti di produzione – scambio - uso Analisi dei rapporti uomini/oggetti e uomini/uomini Manuali relativi alle tecniche produttive, per loro natura, sono opere dogmatiche e generiche. Le storie delle tecniche si configurano come compendi, normalmente diacronici e non contestualizzati geograficamente. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  7. Progressi della archeologia e della storia della cultura materiale ne invecchiano presto i risultati e mostrano i limiti di un palinsesto di derivazione positivista che promuove soprattutto la storia dell'uomo come storia del progresso materiale unilineare (eurocentrica). Per questo, la storia della tecnica, a differenza della archeologia e della storia della cultura materiale, non considera quasi mai le vicende di interi gruppi sociali marginali. Storia delle masse Storia della cultura materiale: inizio negli anni '60-'70, crescita progressiva negli anni '80, con conseguente, burrascosa, incontrollata crescita di ricerche su manufatti di uso quotidiano. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  8. Cultura materiale. Espressione coniata dagli studiosi marxisti dell'Europa orientale, definisce l'insieme delle conoscenze e delle pratiche relative ai bisogni e ai comportamenti materiali dell'uomo. Si identifica con un sapere che si contrappone alla cultura intesa in modo tradizionale. Varsavia, 1953: fondato a Varsavia l'Istituto per la storia della cultura materiale; vasto dibattito ideologico e metodologico, coinvolti anche studiosi occidentali. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  9. Discussioni primarie 1. Cultura materiale: disciplina autonoma o piuttosto area di ricerca comune in cui convergono diverse discipline e diverse competenze, collegate alle diverse fonti che possono essere utilizzate per questo genere di indagini: fonti documentarie, fonti archeologiche e fonti iconografiche. 2. Definizione di storia della cultura materiale. Storia dei mezzi e dei metodi impiegati nella produzione e nel consumo (Witold Kula), distinta da: -storia economica, che si occupa dei fattori sociali che condizionano la produzione e il consumo; -storia della scienza e della tecnica, che studia il livello tecnologico raggiunto in una data società indipendentemente dalla sua produzione pratica. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  10. Il dibattito si amplia negli anni Settanta quando il concetto di cultura materiale acquista maggiore fortuna. Molti studiosi iniziano a riservare maggiore attenzione ai dati di natura materiale nella ricostruzione delle vicende storiche. All'interno del campo della storia dell'arte si afferma una tendenza che considera i fenomeni storico artistici come espressione di cultura materiale, legata all'ambiente in cui questi fenomeni si manifestano o vengono prodotti. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  11. Seguendo l'esempio degli studi archeologici che hanno fatto della cultura materiale uno specifico metodo di indagine, la storia dell'arte ha allargato il proprio campo documentario e metodologico per recuperare il processo storico inteso nella sua globalità e il quadro complessivo dello sviluppo materiale di un reperto: ha dunque ampliato i propri ambiti di ricerca in contrapposizione con l'idea dello studio settoriale e selettivo, andando così a ricollocare gli oggetti d'arte e i fenomeni artistici all'interno di un omogeneo tessuto culturale, fino ad approdare alla antropologia dell'arte (George Kubler) che considera la storia dell'arte una “storia delle cose”. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  12. Archeologia in mezzo a un guado, fra SCM e AA. Rischi di di scissioni in tronconi ciascuno caratterizzato da vecchi specialismi cronologici. Necessità di trovare alcuni punti di contatto multiperiodali. Storia delle tecnologie e Archeologia della produzione. Valutazione della documentazione archeologica al fine di ricavare informazioni sulle società del passato e in particolare sui modi di produzione. Modi di trasmissione del sapere tecnico. Visibilità archeologica 'imbarazzante' di talune attività umane Visibilità archeologica 'sommessa' di molte altre attività Attività di trasformazione del paesaggio che hanno lasciato tracce archeologiche poco significative. Non è mai l'aspetto della fonte archeologica a determinarne il potenziale informativo Osservazioni stratigrafiche – studi dei reperti – archeologia dei paesaggi – etnoarcheologia – archeologia sperimentale ? Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  13. I fatti più importanti di cui si occupa la archeologia della produzione sono quelli che sono stati ripetuti più volte perché fenomeni diffusi e di lunga durata, trasmessi di generazione in generazione direttamente sul luogo di lavoro, con l'esempio più che con le parole. L'idea di progresso è direttamente responsabile dell'uso storiografico di concetti quali: crescita – sviluppo – stagnazione – ripresa nonché del vedere la storia delle società come fosse la vita di un singolo individuo: nascita – vita – morte Nessuna produzione, per importante che fosse, è mai stata il motore unico di un sistema sociale Definizione di “archeologia della produzione”: campo particolare della storia della cultura materiale che studia i manufatti per ricavarne elementi per la ricostruzione delle relazioni fra gli uomini e fra gli uomini e le cose. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  14. Che cosa è la produzione Insieme di operazioni necessarie a trasformare un bene in un altro bene diverso dal primo Il latino producere: esibire, creare, in senso intellettuale o da parte della natura. La produzione di manufatti non aveva una denominazione propria ma rientrava nel “fare”, che richiedeva il “saper fare”, in latino ARS. TECHNE. Arte, mestiere; regole dell'arte, tecniche; abilità, capacità; opere d'arte; astuzia, inganno. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche

  15. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Produzione: fenomeno tipicamente umano

  16. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Produzione: fenomeno tipicamente umano “A che natura non scalda ferro mai né batte ancude” Sfera umana: mantiene alcuni comportamenti istintivi ma ha sempre avuto una predisposizione genetica a comunicare attivamente con l'ambiente fisico e sociale, risolvere problemi, apprendere un linguaggio... Linguaggio oggettivo e sviluppo di mente autocosciente. Homo sapiens neanderthalensis rettiliana mammaliana Basi cerebrali corticale

  17. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Tecniche produttive e fisiologia umana Il linguaggio e le mani I limiti della mano umana Accesso agli strumenti e “programmi operativi”

  18. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Conoscenze EMPIRICA. Tentativi ed errori, indagini logiche semplicemente sperimentali, apprendimento pratico privo di spiegazioni scientifiche. Platone e l'Apologia di Socrate. FILOSOFICA. Basata su dimostrazioni inconfutabili delle verità del mondo e della vita. Ben presto i meccanismi razionali ebbero la meglio sulla sperimentazione, lasciata ai soli empirici (scienze della natura prevaricate). SCIENTIFICA. Abbinamento di sperimentalismo e ragionamento.

  19. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Conoscenze EMPIRICA. Tentativi ed errori, indagini logiche semplicemente sperimentali, apprendimento pratico privo di spiegazioni scientifiche. Platone e l'Apologia di Socrate. Ogni nuova conoscenza è la modificazione di una conoscenza precedente. Legno – legno più duro – pietra Procedimenti non sempre così semplici. E' difficile che uno strumento per ben funzionare necessiti di un solo carattere peculiare. La continua esperienza tramandata ha portato a scelte sempre più raffinate. Sostituire o variare la quantità di un componente.

  20. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche La produzione intesa nel senso di “saper fare” Ipotesi di progetto utile Miglioramento – trasmissione – apprendimento – ingresso della nuova acquisizione nel patrimonio collettivo Poi la trasmissione continua finché non muore l'ultimo artigiano Ogni sequenza di operazioni - o ciclo produttivo – richiede quindi un saper fare: più il manufatto è difficile da realizzare più il ciclo produttivo diventa complicato. Ciclo della pietra Ciclo del ferro 1. Scelta della materia prima giusta 2. Strumenti e modi per estrarla e lavorarla 3. Tipo e quantità di energia necessaria 4. Manufatto correttamente eseguito

  21. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche La produzione intesa nel senso di “saper fare” Il saper fare empirico ha sempre permesso di realizzare ottimi manufatti Sistemi socio-economici e organizzazioni produttive: le società come tesoriere delle esperienze accumulate Rubare il mestiere con gli occhi I segreti di bottega Mestieri facilmente divulgabili e mestieri dai tempi lunghi Organizzazioni, specializzazioni e gruppi socio-economici. Statuti

  22. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Il passaggio dall'artigianato del villaggio alla corporazione urbana e due diversi sistemi economici Il bacino di approvvigionamento e il saper fare autarchico Periodi di trasformazione: traumi e gradualità Il saper fare perduto Esperimenti dell'archeologo. Quando si constata nei reperti archeologici la presenza di una tecnica produttiva imprevista in una certa cultura, si deve controllare se nei periodi precedenti tale tecnologia esisteva nello stesso comprensorio o se ne esisteva comunque una dalla quale quella studiata avesse potuto comunque essere originata. Possibilità e limiti del sapere empirico

  23. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Culture e civiltà Quando il saper fare un tipo di manufatto richiede un bagaglio di conoscenze tramandate da una società o da una sua parte, esso fa parte di un processo culturale Anche nelle società più remote si disponeva di più di una sola cultura materiale La scrittura ha determinato una variazione qualitativa, oltre che quantitativa, nelle civiltà che la hanno adottata, per la sua capacità di rendere più oggettive le descrizioni e le discussioni critiche...anche se, spesso, gli artigiani erano analfabeti. Sedentarizzazione, razionalizzazione del pensiero, suo successivo abbinamento alla sperimentazione, scoperta della stampa, alfabetizzazione informatica.

  24. Questioni terminologiche, teoriche, metodologiche Ancora sul significato di “cultura materiale”. E. Giannichedda: è fuorviante pensare che esso identifichi soltanto le produzioni di oggetti uguali o meno, che non siano opere d'arte ma di uso quotidiano o comunque legate alle culture di lunga durata o alle economie autosuffficienti. Io la penso diversamente: vi è da una parte il mondo delle idee e delle sue rappresentazioni, dall'altro l'universo degli oggetti. Bagaglio culturale e manifestazioni culturali.

  25. Le fonti per la archeologia della produzione Il reperto archeologico come prodotto dell'uomo – Natura e funzioni del reperto nel contesto originale I reperti archeologici. Sono un prodotto delle ricerche archeologiche. Scarto – rifiuto – abbandono – seppellimento volontario – perdita involontaria Reperto: - ciò che in un certo momento è uscito dalla vita quotidiana di una società - ciò che rimane della produzione e dell'uso di un oggetto Il gruppo più vario e quantitativamente più consistente è costituito dai manufatti costantemente impiegati nella vita quotidiana Consumo Manufatti relativi ad attività produttive: materie prime, strutture, strumenti, semilavorati, residui

  26. Le fonti per la archeologia della produzione Il reperto archeologico come prodotto dell'uomo – Natura e funzioni del reperto nel contesto originale Tre tipologie di fonti archeologiche: 1. Resti di impianti 2. Reperti connessi ad attività produttive 3. Reperti di tipo bio-archeologico: ecofatti piuttosto che manufatti Rapporti di scambio connessi con la sfera delle attività produttive Rapporto fra attività manifatturiere e mondo circostante: valutazione del bacino di approvvigionamento

  27. Le fonti per la archeologia della produzione I reperti archeologici come fonti credibili Il reperto archeologico è per definizione una fonte diretta. I reperti parlano? Le fonti scritte 1.Documenti del lavoro 2. Scritti letterari 3. Manuali tecnici Le fonti iconografiche Le fonti orali

  28. Modi di conoscere parti della storia con l'archeologia L'archeologia è una disciplina storica a tutti gli effetti? Tridimensionalità della ricerca archeologica e straordinaria ricchezza della documentazione Eppure anche i reperti e i dati archeologici di scavo possono svolgere una funzione simile a quella di fonti più rade quantitativamente ma più visibili. Archivi e documenti: fonti “individuali”. Archeologia: fonti “collettive”.

  29. Modi di conoscere parti della storia con l'archeologia L'archeologia è una disciplina storica a tutti gli effetti? Attendibilità delle conoscenze archeologiche Archeometria e archeologia Uso incrociato delle fonti

  30. Modi di conoscere parti della storia con l'archeologia L'archeologia è una disciplina storica a tutti gli effetti? Attendibilità delle conoscenze archeologiche Archeometria e archeologia Uso incrociato delle fonti

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