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Il movimento politico delle donne

Il movimento politico delle donne. Il movimento politico delle donne. Uno scopo comune per associazioni, stampa, gruppi politici femminili:

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Il movimento politico delle donne

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Presentation Transcript


  1. Il movimento politico delle donne

  2. Il movimento politico delle donne • Uno scopo comune per associazioni, stampa, gruppi politici femminili: • la trasformazione del rapporto tra i sessi, da raggiungere mediante il miglioramento della condizione della donna dal punto di vista economico, sociale, politico e culturale, sia rispetto alla sua situazione precedente sia a quella degli uomini ( Bock, p.197)

  3. Il movimento politico delle donne • Le donne vogliono trovare la propria identità mediante il libero sviluppo delle proprie forze e l’abolizione delle barriere poste dalla legislazione e dalla tradizione • I temi trattati nei libri e sulla stampa: • istruzione, lavoro, relazioni familiari, matrimonio in particolare. Non tutte si spingono a chiederne l’abolizione, come i socialisti utopisti francese, ma tutti chiedono una trasformazione, nella legge e nel costume in senso egualitari

  4. Rivendicazioni • Negli ultimi decenni del secolo le donne si organizzano politicamente: • Suffragio • Diritti civili, sociali ed economici uguali agli uomini • Lotta contro la tratta delle bianche e i regolamenti di prostituzione • Pace • Lavoro e salario

  5. Lavoro • Le donne borghesi devono lottare perché venga accettata nel loro ambiente il lavoro extra-domestico. • Le operaie devono lottare contro lo sfruttamento, ancora più intenso a cui sono sottoposte. • All’inizio del XX secolo s’inizia a considerare anche il lavoro domestico. E la femminista svedese Ellen Key propone il salario alle casalinghe

  6. Voto • Consapevolezza che senza il voto non si potrà ottenere una parità di diritti. • Il voto si chiede perché le donne, attraverso il lavoro, l’assistenza, l’istruzione non sono più “culturalmente” inferiori agli uomini. • E’ giunto il momento che anche in politica il femminile dia il suo assolutamente necessario contributo. • .

  7. Matriarcato originario • Antropologi e filosofi proprio nella seconda metà dell’800 mettono in discussione l’eterna supremazia maschile. • Lewis Morgan un matriarcato originario, di cui si trova traccia, ormai solo nel linguaggio, degli indiani nativi americani- Irochesi. • Engels, Le origini della famiglia, della proprietà privata, dello stato, 1880. • A. Bebel La donna e il socialismo, 1881

  8. Marx • Marx patriarcato è metafora del possesso borghese. • Le mogli sono per il borghese strumenti di produzione, Manifesto del partito comunista • Per appropriarsi del controllo dei mezzi di produzione l’uomo deve prima di tutto appropriarsi del mezzo di riproduzione, • .

  9. Il Capitale • Peraltro • “La grande industria crea un nuovo fondamento economico per una forma superiore di famiglia e di rapporto tra i due sessi, con la parte decisiva che essa assegna alle donne, agli adolescenti e ai bambini d’ambo i sessi nei processi di produzione socialmente organizzati al di là della sfera domestica”. Marx (IL Capitale)

  10. Donna borghese • Ma la società borghese proponeva un modello di donna • Accudente , lontana dai conflitti del mondo, concentrata sul marito e sui figli, mediocremente istruita, casta e virtuosa. • Man mano che la classe operaia migliorava le sue posizioni, o meglio una parte di essa, il modello si trasmetteva anche tra il popolo (Hobsbawm),

  11. Donna borghese • Fanciulle e donne nubili o sposate non dovevano conoscere le faccende del sesso, e arrivare caste al matrimonio, mentre i loro coetanei dovevano farsi un’istruzione in tal senso, preferibilmente con le prostitute. • E quindi doveva essere loro evitato il rischio di contrarre malattie veneree che avrebbero potuto trasmettere a figli e discendenti

  12. Regolamenti di prostituzione • Una doppia morale contro cui le donne si scagliavano da tempo, sia quelle politicamente impegnate sia quelle attive nell’assistenza. • Già nella Francia Napoleonica la legge era intervenuta per regolamentare la prostituzione, a partire dalle città e dai porti, sedi di guarnigioni militari. Ispezioni ai bordelli, visite mediche periodiche alle donne esercitanti la prostituzione, che dovevano essere munite di un libretto rilasciato dalla questura.

  13. Regolamenti di prostituzione • L’ adescamento” era reato, e chi veniva sorpresa costretta a registrarsi come prostituta- il libretto si poteva avere compiuti i 16 anni. • Regolamenti simili vengono introdotti in Olanda, in Belgio, nel 1856 nel Regno di Sardegna, e nel 1861 estesi a tutto il Regno d’Italia. • Dal 1866 in Gran Bretagna • Questa regolamentazione colpiva le prostitute, anche occasionali, e non io clienti, per i quali non erano previste visite.

  14. Ladies Association • Josephine Butler ed altre fondano nel 1869, in Gran Bretagna la Ladies National Association for the Repeal of the Contagious Diseases Acts. • Butler già impegnata per l’istruzione e il suffragio femminile. • La Ladies Association vedeva nella prostituzione l’estremo aspetto dello sfruttamento e della subordinazione femminile nella società patriarcale, il frutto della sottomissione giuridica, sociale ed economica della donna all’uomo. • .

  15. National Vigilance Association • Si mette l’accento soprattutto sull’inganno che spesso irretisce le vittime della tratta- promesse di matrimonio o di onesto lavoro- sulla giovane età delle vittime, sulle violenze a cui vengono sottoposte- rapimenti stupri, sulla rete criminale che organizza e/o sostiene i traffici- oltre ai trafficanti, poliziotti e magistrati corrotti, camorra e simili ; la povertà che costringe giovani ragazze a cercare un lavoro lontano da casa.. • Butler, Mozzoni, ecc. ritenevano che trasportare donne come una merce da un paese all’altro, da un continente all’altro, senza un “consenso informato” fosse comunque un reato, fossero esse giovinette illibate o prostitute.

  16. Federazione Abolizionista Internazionale • Le idee d Butler peraltro trovarono ascolto in ambienti religiosi, soprattutto protestanti, tra le emancipazioniste e le femministe , e negli ambienti democratici più radicali. • Nel 1874 Josephine Butler intraprendeva un viaggio d’inchiesta sul continente, incontrando notabili ed emancipazioniste. Si recò in Francia, in Svizzera e in Italia, e il 19 marzo si costituì la Federation Abolitionniste International.

  17. Federazione Abolizionista Internazionale • La Federazione nasceva da una rivolta contro l'introduzione di leggi che sancivano la degradazione della donna • L’articolo 1 del suo statuto ne indicava gli scopi : • “l'abolition de la prostitution spécialement envisagée come instiution légale ou tolérée. • Considerant l'organisation adminstrative de la prostitution comme un erreur higiénique, un injustice sociale, une monstruosité morale et un crime juridique, la Fédération s'efforce de soulever une réprobation générale contro ce regime”

  18. National Vigilance Association • Ancora maggior seguito incontra la battaglia contro la « tratta delle bianche » della National Vigilance association- nata in Gran Bretagna con la stessa Butler e William Alexander Coote. • La National Vigilance Association riesce, grazie anche ad una raffinata strategia comunicativa- e l’appoggio di giornalisti/e di notevoli capacità a coinvolgere l’opinione pubblica e i governi.

  19. International Bureau for the Suppression of the White Slave Traffic • L’ International Bureau for the Suppression of the White Slave Traffic – braccio diplomatico della NVA, tratta con gli stati progetti di legislazione internazionale • Si chiede l’introduzione in tutti i paesi del reato di tratta, il coordinamento di polizie e magistrature, e la sottoscrizione di un accordo internazionale tra gli stati per colpire le varie fasi del reato di tratta in qualsiasi paese, indipendentemente da dove sia inizito. • Primo accordo 1904, Convenzione internazionale a Parigi nel 1910, fatta propria dalla Società delle Nazioni nel 1921.

  20. Lega internazionale per la pace e la libertà • Ginevra 1864. Tra i fondatori Marie Goegg. • Alla lega facevano riferimento molto femministe, l’austriaca von Suttner, l’italiana Paolina Schiff, la stessa Anna Maria Mozzoni, la francese Clemence Royer, che il 5 gennaio 1868 invia una lettera alla Lega, nella quale ripresenta le istanze tipiche della Lega ( abolizione degli eserciti permanenti e mobilitazione dell’opinione pubblica contro i rischi della guerra, oltre che arbitrati e istituti di conciliazione sovranazionale) da un’angolazione della condizione femminile:

  21. Clemence Royer • Le donne devono rifiutarsi di continuare ad essere le “fidanzate della morte”, donne legate a futuri soldati, • volevano e dovevano costituire il sostegno di un’azione per la pace. • Nasce l’Associazione internazionale delle donne, 1868. • Congresso Berna, il 27 marzo 1870: richiesta di parità di diritti sociali d economici; Goegg chiede anche parità di diritti politici.

  22. Associazione internazionale delle donne, • A Losanna, 1871, si discute molto della Comune- la Goegg si dichiara collettivista-Paolina Mink, polacca, relaziona sull’organizzazione delle lavoratrici. Istruzione primaria obbligatoria, ed uguali diritti. Si discute sull’opportunità che le donne lavorino in fabbrica. • Nel 1878 si tiene il Congresso internazionale delle donne a Parigi: uguaglianza giuridica ed economica. Parità d’istruzione. Abolizione delle leggi sulla prostituzione. Si discute del suffragio.

  23. L’Aja 1899 • Nel 1899 si tiene a l’Aja la prima manifestazione pacifista femminile, su iniziativa della tedesca Margarethe Selenka e di Bertha von Suttner, premio Nobel per la pace nel 1906. • Si afferma che la questione femminile e il problema della pace coincidono “ ambedue nella loro interna natura costituiscono una battaglia a favore della forza del diritto contro i diritti della forza”,

  24. VOTO • Inghilterra 1866, petizione per il voto alle donne • 1868-1870 Nascono Societies for Women’s Suffrage a Londra, Manchester, Edimburgo, Bristol e Birmingham. • 1872, nasce la National Society for Women’s Suffrage di Lydia Becker • 1869 Il Municipal Corporation Act dà il voto amministrativo alle donne non sposate. In Italia 1876, proposta di voto alle donne, presentata alla Camera dal deputato Salvatore Morelli. Petizione 1876. Petizione 1906

  25. Nel 1869 venne fondata la National Women Suffrage Association (Nwsa). • Nel 1888 le femministe americane promuovono la fondazione dell’International Council of Woman, fortemente interessata alle questioni dei diritti civili, ma piuttosto moderata rispetto alla questioni del suffragio. • Congresso di Berlino del 1904: le associazioni suffragiste dei diversi paesi aderiscono all’International Suffragist Alliance, presieduta dalla radicale americana Carrie Chapman Catt.

  26. Suffragette • Gran Bretagna 1897, formazione della Società Nazionale per il suffragio femminile (National Union of Women's Suffrage). La fondatrice, Millicent Fawcett Garret, cercò di convincere anche gli uomini ad aderire al movimento, perché erano i soli, in quel momento storico, che legalmente potessero concedere il diritto di voto, ma ebbe scarso successo.

  27. Voto • Le donne socialiste chiedevano: • voto • diritto al lavoro e all’istruzione, • riforma del diritto di famiglia. • Legislazione sociale ( 8 ore, infortuni, innalzamento dell’età d’ingresso a 14 anni, e leggi specifiche per i minori e le lavoratrici incinte e partorienti)..

  28. Suffragette • Emmeline Pankhurst , membro dell’Indipendent Laboour party fonda, nel 1903 l'Unione sociale e politica delle donne (Women's Social and Political Union - WSPU), con l’intento di combattere i deputati del partito al governo, che ifiuta alle donne il diritto di voto politico, • 1906 La WSPU si stacca dall’Indipendent Labour Party

  29. VOTO • Per le socialiste non si doveva chiedere l’estensione del suffragio censitario anche alle donne, ma battersi per il suffragio universale maschile e femminile. • Purtroppo come dimostra la riforma elettorale del 1912 in Italia, i socialisti si battevano soprattutto per il primo. • E in Italia solo nel 1945 si darà il voto alle donne

  30. Voto • 1861 voto amministrativo in Australia • 1862 voto amministrativo in Salvador • Wyoming nel 1869, per poter entrare nella Federazione., e altri degli USA nel 1918. Idhao Arkansas • Nel 1893 voto in Nuova Zelanda. • 1893 voto politico in Colorado • 1894 Voto politico nell’Australia meridionale • 1899 Voto politico nell’Australia settentrionale

  31. VOTO • Nel 1901 in Norvegia voto amministrativo; nel 1913 il voto politico • 1907 voto politico in Finlandia • Nel 1907 le inglesi sono ammesse al voto nelle elezioni municipali. • 1910 Messico • 1912 in Italia suffragio universale maschile. • 1908 voto amministrativo in Danimarca. • 1914 politico in Islanda

  32. VOTO • 1915 voto politico in Danimarca • 1917 voto politico in Canada, Olanda e Russia. • 1918-1920: USA, Germania, Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Svezia, Danimarca, Paesi Bassi, Irlanda, Polonia, Lussemburgo. • 1923 Turchia • 1930 Brasile

  33. Protezione delle lavoratrici • Miners Act 1842: vieta il lavoro sotterraneo alle donne di qualsiasi età. • I filantropi e statisti insistono sul fatto che quantomeno le donne sposate devono starsene a casa. • Factory Act 1844, ancora relativo come quello del 1832 alle sole industrie tessili, estende alle donne sopra i 18 anni il limite d’orario delle 12 ore. • Quello del 1847 riduce le ore, per donne minori a 10. • Successivamente congedo per gravidanza, senza assegno

  34. Gran Bretagna 1857 nasce la Society for Promotion of the Employment of Women. Questioni: 1874 Emma Paterson fonda la Women’s Provident and Protection League- per superare l’ostilità delle TU verso le operaie. Annie Besant, (1847-1933), aderente alla Società fabiana, s’impegna nelle lotte e nell’organizzazione delle lavoratrici. 1889-1890, grandi agitazioni 1884 Il Congresso delle Trade Unions ad Aberdeen si pronuncia in favore del voto alle donne.

  35. Organizzare le lavoratrici. Italia • La Società di mutuo soccorso degli operai promuove la nascita della Società di mutuo soccorso delle operaie a Torino nel 1851 • Laura Solera Mantegazza fonda nel 1862, insieme alla giovane Alessandrina Ravizza, l’Associazione generale delle operaie, a Milano.

  36. Internazionale Socialista delle donne • Internazionale Socialista delle Donne ( 1907), presieduta da Klara Zetkin. • Le donne socialiste chiedevano: • voto • diritto al lavoro e all’istruzione, • riforma del diritto di famiglia. • Legislazione sociale ( 8 ore, infortuni, innalzamento dell’età d’ingresso a 14 anni, e leggi specifiche per i minori e le lavoratrici incinte e partorienti).

  37. Protezione delle lavoratrici • Gran Bretagna La Factory Act del 1832 introduce il limite d’orario solo per il lavoro dei fanciulli ( 12 ore), ma nel dibattito che la precede e la segue, molti sostengono che anche le donne debbano godere di specifica protezione, perché come i bambini non sono compiutamente free agents. • Proteggerne il fisico e la morale

  38. Protezione delle lavoratrici • Il dibattito tra politici, medici, igienisti si fa sempre più acceso nella seconda metà dell’800. • Quello di cui si discute non è un diritto al riconoscimento di differenze, e nel caso delle madri alla maternità, e nezasnche della salute della donna, quanto della salute del nascituro, e della sua capacità di contribuire da adulto alla ricchezza della nazione, e per i maschi di essere un buon soldato. • S’inserisce nella politica di potenza delle nazioni.

  39. Protezione delle lavoratrici • Italia 1902 Età minima 12 anni per l’ingresso al lavoro. • Congedi di maternità 1 mese prima e 1 mese dopo il parto • Dato che la loro inferiorità nel lavoro nasce altrove, il tentativo di “proteggerla” rischia di accentuarla, ma l’uguaglianza solo nel lavoro non la cancella. • Il quesito se le leggi di protezione, e in genere i provvedimenti particolari per le donne, siano strumenti di emancipazioni o di discriminazione, che alla fine dell’800 agitò e contrappose socialiste e femministe.

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