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BENESSERE & TRASPORTO CORSO DI FORMAZIONE Collegno- 17/04/2010

BENESSERE & TRASPORTO CORSO DI FORMAZIONE Collegno- 17/04/2010. Origine ed evoluzione degli uccelli.

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BENESSERE & TRASPORTO CORSO DI FORMAZIONE Collegno- 17/04/2010

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Presentation Transcript


  1. BENESSERE & TRASPORTO CORSO DI FORMAZIONE Collegno- 17/04/2010

  2. Origine ed evoluzione degli uccelli Il più antico fossile di pappagallo è il Palaepsittacus Georgei risalente a 40 milioni di anni fa databile nel periodo dell’Eocene ritrovato in Gran Bretagna seguito a ruota dal Archaeopsittacus Verreauxi di circa 30 milioni di anni , quindi nel tardo Miocene ,ritrovato in Francia. Nel 1861 in Bavaria viene scoperto l’Archaeopteryx Litographica vecchio di 150 milioni di anni sorta di uccello rettile.Gli uccelli ,grazie ad ulteriori fossili ritrovati in Cina ,derivano quindi da piccoli dinosauri bipedi che si ricoprirono di piume,derivate dalla trasformazione delle squame,utlizzate per la termoregolazione prima che per il volo.

  3. La Tassonomiaramo delle scienze biologiche che si propone di dare un nome e di classificare in modo razionale tutte le specie viventi Carlo Linneo (1707 1778) discernendo le somiglianze e le differenze degli organismi organizzò un sistema fondato sulla nomenclatura binomia (Nome e Cognome) che consente di ordinare tutte le specie in serie di ranghi tassonomici (taxis=ordine nomòs=legge) In un recente passato si diffuse la nomenclatura Trinomia per meglio definire la sottospecie ma non ha mai raggiunto una diffusione condivisa se non per la definizione di uomo ossia” Homo Sapiens Sapiens” o per la specializzazione O.P per identificare , in un recente passato, il Fischeri Agapornis Personatus Fischeri ed il Personata Agapornis Personatus Personata che vedrei meglio identificabili nella specializzazione odierna come Agapornis Fischeri var. Domestica.

  4. Classificazionedel Cardellino • Regno : Animalia • Tipo : Cordati dal latino Cordasta per vertebrato • Sezione : Vertebrati • Sottotipo : Gnatostomi vertebrati dotati di mascelle articolate e di organi olfattori pari • Classe : Uccelli dal lat.avicellus vertebrati ovipari a sangue caldo con arti anteriori traformati in ali due zampe dotati di becco e ricoperti di piume • Sottoclasse : Neorniti sottoclasse comprendente quasi tutte le specie attuali con metacarpali fusi coda con non più di 13 vertebre pigostilo terminale sterno piatto o carenato • Superordine : Neognati la maggior parte degli uccelli ,privi di denti con palato dotato di ossa articolate comprende 30 ordini e 8600 specie • Ordine : Passeriformi • Sottordine:Passeri • Famiglia : Fringillidi • Genere : Carduelis • Specie : Carduelis carduelis carduelis • Nome volgare: Cardellino Europeo

  5. Definire una specie Per speciesi intende definire un aggregato di individui ,forniti di caratteri simili che li distinguono da altri individui dello stesso genere che ,in condizioninaturali,danno origine a prole completamente feconda. Per sottospecie vale il concetto di popolazione determinata e distinta per localizzazione geografica e separazione genetica

  6. Anatomia Anatomia = studio della conformazione dei vari organi sia singolarmente che organizzati in apparati Negli uccelli i diversi apparati, seppur analoghi a quelli dei mammiferi ,sono modificati funzionalmente al volo

  7. Gli apparati • Locomotore • Respiratorio • Circolatorio • Digerente • Riproduttore • Urinario • Nervoso • Tegumentario

  8. Apparato Locomotore Formato dallo scheletro ,dalle articolazioni e dai muscoli scheletrici: sostiene il corpo ,consente il movimento, protegge ed accoglie organi importanti (come l’encefalo i polmoni il cuore).

  9. Apparato locomotore • Lo scheletro negli uccelli è fortemente modificato in funzione del volo A) presenza di ossa pneumatiche B) ossa craniche fuse per rendere più robusta la struttura del becco C) le vertebre (da 39 a 63)sono così divise: • Cervicali (12-14) flessibili e mobili • Dorsali fuse a formare il Notarium • Lombo/sacrali fuse a formare il Sinsacro Notarium e Sinsacro forniscono stabilità alla struttura durante il volo • Coccigee dieci e fuse in un solo osso detto pigostilo sul Pigostilo sono attaccate le TIMONIERE(12) ovvero le penne della coda D)le costole sono rigide sono unite sia alla colonna che allo sterno e sono in diretto contatto con i potentissimi muscoli pettorali

  10. Gli uccelli hanno due metodi di locomozione Il volo con gli arti anteriori (Omero Radio Ulna Carpo e Metacarpo e le tre dita)

  11. La deambulazione con le zampe (Femore tibio-tarso -impropriamente detto coscia -fibula tarso metatarso) che si articola con le quattro dita numerate dalla 1° alla 4°procedendo postero medio lateralmente. Il 1° dito è rivolto all’indietro e serve per appollaiarsi e dormire)

  12. Apparato respiratorio • Ossigenare il sangue • Eliminare Anidride Carbonica • Regolare, per mezzo sacchi aerei (in N° di 9 e precisamente uno Interclavicolare due cervicali quattro toracici due addominali)l’elevata temperatura corporea • Organo di fonazione la Siringe (assenza di epiglottide e di corde vocali)

  13. Apparato cardiocircolatorio • Cuore al centro del torace diviso in 4 cavità due atrii e due ventricoli che da un minimo di 500 battiti al minuto a riposo e può raggiungere i 1000 battiti • Vasi arteriosi e venosi • Sistema linfatico ma che a differenza dei mammiferi non hanno linfonodi Organi linfatici sono la Milza il Timo e importante la Borsa di Fabrizio.

  14. Apparato digerente Gli organi sono: • Il Becco • L’ Esofago (la di cui dilatazione si chiama GOZZO) • Il proventricolo(stomaco ghiandolare con la produzione di succhi digestivi) • Il ventricolo (stomaco muscolare) • L’intestino (duodeno digiuno ileo retto • La cloaca Apparato che per produrre ed immagazzinare energia dovendo economizzare sul peso del corpo impone la scelta di procacciare facilmente cibo ,che deve essere digerito con rapidità ed efficienza ,e dove la parte di scoria deve essere immediatamente eliminata

  15. Apparato urinario • Due reni intimamente adesi all’osso sinsacro • Ureteri che trasportano l’urina fino alla cloaca Manca la vescica e l’eliminazione dell’azoto avviene sotto forma di Acido Urico in forma poltigliosa e bianca che viene espulso con le feci

  16. Apparato riproduttore • L’apparato genitale serve alla produzione di gameti,cellule germinali aploidi cioè a corredo ncromosomico dimezzato che attraverso la frcondazione permettono il perpetuarsi della specie. • Maschile :Testicoli a ridosso dei reni si accompagnano all’Epididimo ,i dotti deferenti sfociano in cloaca ,il pene manca,ad eccezione nei Ratidi e negli Anatidi ,per cui l’accoppiamento avviene per semplice apposizione delle cloache.

  17. Femminile:Unico ovaio ed ovidutto a sinistra

  18. Anatomia uovo • Ovocita (tuorlo) • Albume avvolge l’ovocita • Calaze avvolta a spirale sospende l’ovocita nell’ albume • Membrana del guscio due strati che sul polo ottuso formano uno scollamento “la camera d’aria” • Guscio calcareo

  19. Apparato nervoso • Encefalo • Cervelletto molto grande funziona da regolatore dell’equilibrio e della coordinazione dei movimenti funzioni fondamentali per il volo • Midollo spinale

  20. Organi di senso• Occhi poco mobili generalmente situati ai lati della testa svantaggio compensato da una maggior flessibilità della testa che permette una rotazione di ben 270°,la parte posteriore è appiattita in maniera che il campo visivo sia sempre a fuoco grazie al rigonfiamento od all’appiattimento del cristallino molto elastico.Nell’occhio degli uccelli presente particolare struttura detta PETTINE dalle funzioni sconosciute. • Orecchio sprovvisto di padiglioni è nascosto e protetto da piume auricolari l’orecchio medio contiene un solo ossicino • Gusto con le poco numerose Papille Gustative • Olfatto in alcuni casi usato per la ricerca del cibo in altri per l’orientamento • Tatto con recettori situati su Lingua Becco e alla base di alcune Penne

  21. Apparato TegumentarioLe penne caratteristica fondamentale della Classe degli Uccelli • Penne e Piume per termoregolarsi, per impermeabilizzarsi, per isolarsi dagli influssi ambientali • Penne essenziali per ilvolo,sono tutti quegli elementi che in un soggetto adulto si vedono dall’esterno (Penne di CONTORNO Comprendono le Remiganti le Timoniere o Rectrici e le varie copritrici o Tectrici) sono usate nei rituali di corteggiamento • Piume sempre nascoste dalle penne sono di struttura semplice Filopiume Piumino e prive di uncini • Cute molto sottile,altra forma di adattamento al volo , più spessa a livello arti e superfici plantari , presenta invaginamenti costituenti i follicoli delle penne a cui non è associata nessuna ghiandola secca ed anelastica, produce grandi quantità di lipidi con funzione di impermeabilizzazione dell’intero apparato tegumentario

  22. Ghiandole Apparato Tegumentario • Uropigio alla base della coda secerne sostanza oleosa con cui gli uccelli specie gli acquatici ,usano lisciarsi le penne a scopo protettivo ,ghiandola assente in molti columbiformi ed in alcuni psittacidi ,ha funzioni Timo simili

  23. Penna Tipo Schema • Steloasse longitudinale della Penna diviso in: A) Radice B) Calamo C) Rachide • Vessillocostituito da tante appendici fra loro parallele situate, su file opposte le BARBE le Barbe portano due serie opposte di appendici le BARBOLE le BARBOLEa loro volta su di una sola serie della stessa Barbarecano gli uncini( quindi l’aderenza, tra di loro ,delle Barbe è dovuta agli uncini che si agganciano in successione sulle Barbole della Barba contigua priva di uncini ma provvista di struttura favorenti l’aggancio)

  24. Stress da Calore • Sindrome che si manifesta quando la temperatura ambiente supera i 35°C e l’umidità relativa supera il 70%,in conseguenza di ciò la temperatura corporea dei volatili tende ad innalzarsi interferendo con i normali processi omeostatici • L’assenza di ghiandole sudoripare nella cute e la presenza delle penne rendono difficile la dispersione di calore a livello cutaneo,per cui l’unica funzione termoregolatrice è il respiro.

  25. Clinica del colpo di calore • ABBATTIMENTO, ALI CADENTI, BECCO APERTO E RESPIRAZIONE DIFFICOLTOSA • Ipertermia,alterazione dell’equilibrio acido-basico con alcalosi ematica,disidratazione con compromissione renale

  26. Interventi da attuare per il colpo di calore • Nebulizzare acqua • Uso di ventilatori per mantenere l’aria in movimento • Somministrare acqua fresca con eventuale aggiunta di Vitamina C, che limita l’aumento della temperatura corporea

  27. IL TRIANGOLO DELLA VITASECONDO WALTHER ALIMENTAZIONE AMBIENTE PATRIMONIO EREDITARIO

  28. Diritti degli animali • Primo cenno nel 1641 in Massachusetts “Nessun uomo può esercitare alcuna tirannia o crudeltà verso gli animali tenuti dall’uomo per il proprio utilizzo”

  29. Diritti degli animali • Parigi, 15 ottobre 1978 Dichiarazione universale dei Diritti dell’Animale Art. 1 Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza

  30. Diritti degli animali Art. 3 Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli Art. 5 Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie

  31. Diritti degli animali • Trattato di Amsterdam - anno 1999 Protocollo sulla protezione e benessere degli animali … garantire maggiore protezione e rispetto del benessere degli animali, in quanto esseri senzienti

  32. Diritti degli animali Ovvero “Che sentono, che sono dotati di sensi e sensibilità” gli animali divengono quindi esseri nei confronti dei quali abbiamo una responsabilità morale

  33. Diritti degli animali con gli animali stipuliamo una sorta di “contratto sociale” in cui, in cambio dei prodotti che essi ci assicurano (uova, latte, carne, pellame, ecc.) noi ci impegniamo ad assicurare una vita di allevamento in condizioni adeguate alle loro esigenze

  34. LE 5 LIBERTA’DAL BRAMBELL REPORT • Libertà da disagi ambientali • Libertà da fame e sete • Libertà da paura e stress • Libertà dal dolore e dalla malattia • Libertà di esprimere comportamenti naturali

  35. La legislazione in Italia Convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti, emanata dalla Comunità europea nel 1976, firmata dall’Italia il 23 aprile1980

  36. La legislazione in Italia Il D.Lgs 146/2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti”

  37. La legislazione in Italia Regolamento CE 1/2005 Protezione degli animali durante il trasporto

  38. Entrambe si applicano nel caso in cui queste attività vengano praticate al fine di trarne un reddito

  39. Nota Ministero della Salutedel 28/08/2008 salvaguardare il principio generale mediante una adeguata formazione degli iscritti F.O.I. su aspetti inerenti regole basilari di benessere animale, fisiologia, etologia, accudimento e cure di emergenza degli avicoli.

  40. Il BENESSERE E’ UNA SCIENZA MULTIDISCIPLINARE Scienza che prende in considerazione : • L’Etica • L’ambiente ed il suo rispetto • La Biosicurezza • Le tecniche allevatoriali

  41. DOMINARE L’AMBIENTE Il benessere di un animale si misura nella sua capacità di : CONTROLLARE l’Ambiente che lo circonda

  42. CONOSCERE I SOGGETTI ALLEVATI L’allevatore deve conoscere le “Regole Grammaticali” dei soggetti allevati per favorire un’intensa interazione quotidiana con i soggetti presenti in allevamento. Regole” Grammaticali “supportate da buone conoscenze teorico/pratiche necessarie al riconoscimento dei segni indicatori: A) dello stato di salute B)dei cambiamenti comportamentali e del loro significato.

  43. ADATTAMENTIComportamentali necessari in ambiente Selvatico ADATTAMENTI Comportamentali necessari in ambiente Domestico Benessere

  44. ATTRAVERSO LA RICERCA DEL BENESSERE: SI ATTUA LA CURA E LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE.

  45. CURA E BENESSERE A)Adeguatezza dell’ambiente a disposizione e deciderne eventuali modifiche è fattore fondamentale per la salvaguardia della salute B)Esperienza nelle comuni pratiche di manipolazione ,con un puntuale primo intervento in caso di patologie acute o lesioni(ritenzione uovo etc..) ed un corretto modus operandi nella somministrazione di farmaci. C) Conoscenzadegli indici di buono stato di salute relazionabili alla specie età sesso e momento fisiologico (vigilanza del sensorio, movimenti regolari, piumaggio in ordine)

  46. CURA E BENESSERE D)Famigliaritàdegli indici di un cattivo stato di salute(apatie, disturbi comportamentali, disturbi dell’appetito, dimagrimenti, secrezioni oculo /nasali, rantoli, zoppie) E)Predisposizione a riservare spazi separati che garantiscano tranquillità e possibilità di offrire maggior attenzione al management del/dei soggetti malati F)Convenire, tutto ciò che esula da una normale routine di allevamento , interventi mirati e condivisi con un sanitario (evitare tutto ciò che è mitologia nutrizionista o che è imitazione o il si dice di trattamenti profilattici o curativi) G)Crearezona di quarantena “Conditio sine qua non” non obbligo di Legge ma regola del “Buon Senso”che qualifica l’allevatore e che salvaguarda un patrimonio genetico di una collezione di avifauna stabile e sana.

  47. I RICOVERI La consistenza di un allevamento deve essere stabilita in relazione all’adeguatezza delle strutture che : 1)Limitano i fattori di rischio per il benessere e la salute del singolo e dell’intero allevamento 2)Alla accessibilità al management 3)Considerano la disponibilità di luce naturale 4)Valutano l’esposizione ai venti dominanti

  48. I RICOVERI 5)Sono dotati di una corretta ventilazione atta a garantire adeguate condizioni di temperatura ed umidità 6)Sono facilmente lavabili disinfettabili e sostituibili ,se del caso. 7)Sono dotati , con l’impiego di zanzariere,di un sistema di protezione nei confronti di anopheles culicoides etc. 8)Mangiatoie abbeveratoi e siti di nidificazione proporzionati al N° di animali presenti per non essere causa di sofferenza psichica 9)Mangiatoie de abbeveratoi posizionati in modo da limitare contaminazione fecale causa di sofferenza sanitaria

  49. L’ALIMENTAZIONEgioca ruolo fondamentale nel mantenimento di buone condizioni di salute e nella predisposizione all’attività riproduttiva.

  50. In natura i semi sono consumati allo stato lattiginoso e/o di semimaturi • In cattività sono forniti secchi o a fine maturazione

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