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Istituto comprensivo G.B.Rubini

Istituto comprensivo G.B.Rubini. Bonaita Giulia e Quiroga Sara Classe: 3^C IL RUGBY. Indice. Le origini del rugby. Lo scopo del gioco. Regole. Punteggio. Strumenti. Campo da gioco. Dove è praticato il rugby. Attività olimpionica o no? Mirco Bergamasco. Andrea Masi.

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Presentation Transcript


  1. Istituto comprensivo G.B.Rubini Bonaita Giulia e Quiroga Sara Classe: 3^C IL RUGBY

  2. Indice • Le origini del rugby. • Lo scopo del gioco. • Regole. • Punteggio. • Strumenti. • Campo da gioco. • Dove è praticato il rugby. • Attività olimpionica o no? • Mirco Bergamasco. • Andrea Masi. • Matteo Pratichetti. • Perché l’abbiamo scelto??

  3. Le origini del rugby Nelcorso dei secoli, i vari football furono introdotti in molte public schools inglesi, con regolamenti dunque differenti sia riguardo alla forma del pallone e al modo di maneggiarlo o calciarlo, sia al numero di giocatori in campo. Il rugby nasce grazie a William Webb Ellis uno studente della scuola di Rugby che nel 1823, in occasione di una partita di football giocato con regole ancora non standardizzate, raccolse la palla con le mani e iniziò a correre verso la linea di fondo campo avversaria per poi schiacciarla oltre la linea di fondo campo urlando: "META!". questo gesto stupì ed incuriosì molte persone, che iniziarono a praticare questo "sport". Nel 1871 i club che praticavano le Regole di Rugby fondarono il proprio organismo ufficiale, la Rugby Football Union.

  4. Lo scopo del gioco Lo scopo del gioco è totalizzare più punti della squadra avversaria durante il tempo di gioco previsto e attraverso i tre sistemi leciti: meta (e relativo calcio di trasformazione), drop o calcio di punizione.

  5. Regole IL TEMPO DI GIOCO La durata di una partita è 80 minuti, divisi in due tempi da 40 minuti ciascuno. Il recupero dura fino al termine dell'azione corrente. La durata dell'intervallo non può superare i 10 minuti. Il tempo perduto deve essere recuperato nella frazione di gioco in cui è avvenuto. DIREZIONE DEL GIOCO La direzione della gara è affidata a un arbitro, che si occupa del tempo di gioco, del punteggio e dell'accesso e uscita dal terreno di gioco dei giocatori. E' munito di fischietto cui cui può fermare il gioco in ogni momento, indicando una segnatura, un'infrazione o un annullato.

  6. Il punteggio • META: 5 punti - è valida solo se la palla viene • schiacciata a terra nell'area di meta della squadra avversaria. • TRASFORMAZIONE: 2 punti – si calcia subito dopo la meta • META DI PUNIZIONE: 5 punti – viene assegnata, su decisione dell'arbitro, se la squadra che è in difesa commette un fallo. • PUNIZIONE: 3 punti - calcio da fermo assegnato dopo un fallo grave. La palla deve passare in mezzo ai pali, sopra la traversa. • DROP: 3 punti - Un giocatore, da qualsiasi posizione del campo, tira il pallone dopo averlo fatto rimbalzare, centrando i pali avversari. • PORTA TECNICA: 3 punti - può essere assegnata dall'arbitro se il difensore tocca fallosamente il pallone impedendo una probabile segnatura.

  7. Lo strumento Lo strumento utilizzato in questo sport è: • La palla che deve avere una forma ovale, composta da quattro pannelli di cuoio o materiale sintetico simile a quest’ultimo. Le dimensioni ottimali sono: Lunghezza: 28 cm Circonferenza lunga: 74 cm Circonferenza breve: 59 cm Peso: 410/460 grammi

  8. Il campo da gioco Il rugby si gioca su un terreno rettangolare in cui si distinguono: CAMPO DI GIOCO,AREA DI META, AREA DI GIOCO,AREA DEI 22 e il RECINTO DI GIOCO. LUNGHEZZA AREA DI GIOCO: minimo 119 - massimo 144 metri. LUNGHEZZA CAMPO DI GIOCO (da linea di meta a linea di meta): massimo 100 metri. LARGHEZZA: minimo 66 - massimo 70 metri.

  9. Dove è praticato il rugby Il rugby football (o semplicemente rugby) è uno sport di squadra diffuso, nelle sue varianti, in buona parte del mondo: nel Regno Unito e nell’Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Figi Sudafrica nonché in Francia, Italia, Argentina, Romania e in costante aumento di popolarità in Georgia, Giappone, India, Marocco, Kenya, Namibia e in diverse altre nazioni di Oceania e Asia.

  10. Attività olimpionica o no? PERCHE’ NON E’ UNA COMPETIZIONE OLIMPICA? Il Rugby partecipò alle Olimpiadi del 1920 e del 1924, dove furono gli U.S.A. a vincere in entrambe le occasioni la medaglia d’oro. Tuttavia la disciplina venne tolta dal novero delle Olimpiadi, per la sua scarsa popolarità tra gli Americani, dimenticando che gli Statunitensi non c’entravano nulla con la diffusione mondiale di uno sport nato in Inghilterra.Una piccola rivincita il Rugby se la prese quando finalmente fu istituita la Coppa del Mondo nel 1987.

  11. Mirco Bergamasco Mirco Bergamasco (Padova, 23 febbraio 1983) è un rugbista a 15 italiano, tre quarti centro/ala del Racing Métro 92; è attualmente il miglior realizzatore di mete in attività per la Nazionale italiana. Mirco Bergamasco crebbe nella più famosa squadra cittadina, il Petrarca. Métro. Esordì in prima squadra del club in maglie nere nel 2001; nel 2003 fu chiamato in Francia insieme a suo fratello allo Stade Français, club con il quale vinse due campionati, nel 2004 e nel 2007. Vanta 17 mete in Nazionale che, a tutt’oggi, ne fanno il miglior specialista azzurro in attività e nono assoluto della storia del rugby internazionale italiano.

  12. Andrea Masi . Andrea Masi (Aquila, 30 marzo 1981) è un rugbista a 15 italiano il cui ruolo d′elezione è tre quarti centro. Masi fu anche molto precoce nel suo progresso di carriera internazionale: giocò nelle rappresentative azzurre giovanili, sempre come apertura, e nel 1999, esordì in Nazionale di rugby a 15 dell’Italia, in un incontro con la Spagna. A giugno 2011 Masi fu ingaggiato dalla franchise italiana di Celtic League degli Aironi e, in settembre, prese parte alla Coppa del Mondo di rugby 2011in Nuova Zelanda.

  13. Matteo Pratichetti Matteo Pratichetti (Roma, 27 luglio 1985) è un rugbista a 15 italiano. Nativo della zona romana di Casal Palocco, Pratichetti, proveniente da famiglia di tradizione rugbistica (suo padre, Oreste, fu giocatore e allenatore, suo zio Carlo giocò in Nazionale negli anni ottanta e suo fratello Andrea fu suo compagno di squadra nel Calvisano per la stagione 2008-09), iniziò a muovere i primi passi nelle giovanili della Capitolina, durante la militanza nelle quali fu impiegato come raccattapalle durante il primo torneo del Sei Nazioni, nel 2000. A livello di club ha vinto due volte il campionato italiano con il Calvisano; nell'estate 2009.

  14. Perché l’abbiamo scelto?? Noi abbiamo scelto il rugby perché è uno sport di squadra dove per vincere bisogna collaborare (proprio come ci piace). È uno sport che non tutti conoscono: vorremmo farlo comprendere e dare un po’ di merito ai giocatori che, ogni volta che scendono in campo, portano con loro non solo i muscoli ma anche il cuore per divertirsi e se si può, vincere.

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