1 / 34

XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS

XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS INVESTIRE IN SALUTE: SISTEMI E RETI PER OTTIMIZZARE I RISULTATI Mara Pellizzari Trieste, 8 Novembre 2012. BUONE PRATICHE DI WELFARE COMUNITARIO: L’ESPERIENZA DELL’ASS N. 5 «BASSA FRIULANA». XV Conferenza Nazionale HPH & HS

dom
Download Presentation

XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS INVESTIRE IN SALUTE: SISTEMI E RETI PER OTTIMIZZARE I RISULTATI Mara Pellizzari Trieste, 8 Novembre 2012 BUONE PRATICHE DI WELFARE COMUNITARIO: L’ESPERIENZA DELL’ASS N. 5 «BASSA FRIULANA» XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  2. PALMANOVA  S. MARIA LA L. BICINICCO • Superficie: km2 2724,74 • n.31 Comuni • Popolazione (31.12.08): 112.360 (Popolazione FVG: 1.236.000) • Pop. > 65: 22,1% (FVG 23%) Indice di vecchiaia: 187 (FVG : 189) 2 Distretti Sanitari • Distretto sanitario Est • Distretto sanitario Ovest • 2 Ospedali di rete (p.l. 351) • Ospedale di Palmanova • Ospedale di Latisana • 2 RSA: 50 pl, 2x1000 al (FVG2,7) • 2 Hospice: 11pl • Case di Riposo: 595 pl • 15,6x1000 ab (FVG 37,5) CHIOPRIS VISCONE RIVIGNANO TRIVIGNANO U. S. VITO AL TORRE GONARS VISCO BAGNARIA ARSA AIELLO DEL FRIULI TAPOGLIANO POCENIA TEOR PORPETTO CAMPOLONGO AL TORRE CERVIGNANO DEL F.  RONCHIS RUDA MUZZANA DEL T. PALAZZOLO DELLO S. S. GIORGIO DI N. ● • TORVISCOSA VILLA V. CARLINO • LATISANA  TERZO D’AUILEIA PRECENICCO FIUMICELLO AQUILEIA MARANO LAGUNARE LIGNANO SABBIADORO XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  3. NASCITA INFERMIERE DI COMUNITA’ … come risposta a un quesito di fondo…. …..a fronte di:.. Con quali modalità assistenziali la prof.ne infermieristica può affrontare l’assistenza sul territorio, per dare risposta ai nuovi bisogni della popolazione? • >popolazione anziana • >malattie croniche • >bisogni esistenziali • >cambiamento del tessuto sociale • crisi welfare state • finitezza risorse XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012 > RISCHIO ISTITUZIONALIZZAZIONE

  4. WELFARE DI COMUNITA’ APPROCCIO DIVERSO AI PROBLEMI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE CURE DI COMUNITA’ RETI DI INTERVENTI CHE SI BASANO SULL’INCONTRO CREATIVO TRA SOGGETTI PRIMARI (FAMIGLIA, VICINATO, GRUPPI AMICALI, ASSOCIAZIONI LOCALI) E SERVIZI ORGANIZZATI (SIA PUBBLICI CHE PRIVATI) MEDIANTE RELAZIONI DI RECIPROCITA’ SINERGICA XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  5. INFERMIERE DI COMUNITA’ : IPOTESI DI LAVORO “ IL PROGETTO INFERMIERE DI COMUNITA': SPERIMENTAZIONE DI UNA MODALITA’ ASSISTENZIALE INNOVATIVA” PROGETTO INFERMIERE DI COMUNITA’. IPOTESI DI LAVORO • > COINVOLGIMENTO ATTIVO DI TUTTI I SOGGETTI DELLA SOCIETÀ CIVILE • > ATTIVAZIONE DI NUOVE FORME DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA • > AMPLIARE IL CONTATTO TRA ISTITUZIONI E CITTADINI • PROMUOVERE NUOVE RISPOSTE ASSISTENZIALI AI NUOVI BISOGNI DIMOSTRARE COME UN APPROCCIO ALLE CURE INFERMIERISTICHE DI TIPO RELAZIONALE, SIA MAGGIORMENTE EFFICACE E OFFRA RISPOSTE DI MIGLIOR QUALITA’ AI BISOGNI SOCIO-SANITARI DELLE PERSONE ASSISTITE SUL TERRITORIO, RISPETTO AD UN APPROCCIO ASSISTENZIALE PRESTAZIONALE XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  6. PROGETTO INFERMIERE DI COMUNITA’: NASCITA ED EVOLUZIONE • PROPOSTO NEL PIANO AZIENDALE DEL 1999, AVVIATO NEL 2001 • SONO ATTIVE 21 SEDI DI INFERMIERE DI COMUNITÀ (29 COMUNI = 95% DEL BACINO D’UTENZA) • SONO PREVISTE 23 SEDI A COPERTURA DEI 31 COMUNI DELL’ASS 5 • IL PROGETTO SI RITERRÀ A REGIME ENTRO IL 2013 XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  7. I COMUNI DELLA A.S.S. n°5 “Bassa Friulana” CON LA PRESENZA DELL’ INFERMIERA DI COMUNITA’ COMUNI NON SERVITI COMUNI SERVITI DATA DI ATTIVAZIONE SERVIZIO GONARS 29/10/2001 AIELLO CAMPOLONGO TAPOGLIANO 17/12/2001 RIVIGNANO 21/01/2002 S. MARIA LA L. TRIVIGNANO U. BICINICCO BAGNARIA ARSA 24/06/2002 CHIOPRIS VISCONE PALMANOVA ● LIGNANO S. 18/11/2002 RIVIGNANO S. VITO AL TORRE CARLINO MARANO L. 16/12/2002 GONARS VISCO BAGNARIA ARSA AIELLO DEL FRIULI POCENIA TAPOGLIANO AQUILEIA 28/04/2003 TEOR PORPETTO CAMPOLONGO AL TORRE S.VITO AL T. CHIOPRIS-VISCONE VISCO 27/10/2003 RONCHIS CERVIGNANO DEL F.  S. GIORGIO DI N. • RUDA MUZZANA DEL T. PALAZZOLO DELLO S. POCENIA 15/12/2003 VILLA V. CARLINO TORVISCOSA RUDA VILLA V. 1201/2004 PRECENICCO • LATISANA TERZO D’AUILEIA FIUMICELLO MUZZANA DEL T. 15/03/2004 AQUILEIA S. MARIA LA L. BICINICCO 17/05/2004 MARANO LAGUNARE PALAZZOLO DELLO S. PRECENICCO 01/08/2004 FIUMICELLO 22/11/2004 TERZO D’ A. 13/12/2004 LIGNANO SABBIADORO TORVISCOSA 20/12/2004 TEOR- RONCHIS 28/12/2007 XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  8. INFERMIERE DI COMUNITA’  APPROCCIO RELAZIONALE VS MODELLO PRESTAZIONALE MODELLO RELAZIONALE PRESTAZIONE come FINE anzichè’ COME MEZZO RECIPROCITA’ come RELAZIONE DI SENSO DI DIVERSI ASPETTI DELLA REALTA’ RESPONSABILIZZA L’UTENTE E L’INFERMIERE DERESPONSABILIZZA L’UTENTE E L’INFERMIERE Enfatizza L’OFFERTA DEI SERVIZI anzichè’ L’ACCOGLIENZA della DOMANDA Enfatizza L’ACCOGLIENZA della DOMANDA anziché L’OFFERTA DEI SERVIZI XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  9. PROGETTO INFERMIERE DI COMUNITA’ PRINCIPI GUIDA RISULTATI ATTESI •  l’accessibilità e l’orientamento ai servizi (punto di ascolto ) • Contrastare l’istituzionalizzazione “fragilità” •  della responsabilizzazione delle famiglie (self-help),  del self-care •  dell’integrazione socio-sanitaria (MMG, SSB,) • Promuovere un sistema di community care, migliorando qualità di vita pz.ti cronici • Migliorare efficienza nell’erogazione dei sevizi territoriali • Avviare una presa in carico leggera e anticipata • Community care • Self-care • Lavoro di rete • Modelli organizzativi a rete • Empowerment • Case - management XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  10. PROGETTO INFERMIERE DI COMUNITA’ nell’ASS 5 “BF” XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012 ATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA A LIVELLO DI COMUNITA’ 1 INFERMIERE ogni 3000- 4000 abitanti Costantemente collaborante con tutti i professionisti presenti nella comunità e con le risorse attive nella comunità Costantemente presente nella comunità e riconosciuto dalla comunità stessa come figura di riferimento assistenziale • Punto di riferimento per la comunità che assicura l’assistenza generale inferm.ca in collaborazione con tutti gli attori dell’equipe socio-sanitaria territoriale • Promuove le risorse informali delle reti comunitarie  rete del welfare di comunità

  11. Gestionee dell’assistenza infermieristica generale nell’ottica del self-care Case- manager Garantire una presa in carico anticipata dei bisogni della comunità Attivatore di interventi di empowerment e promozione alla salute Promuovere e attivare reti informali Garantire continuità e integrazione assistenziale tra ospedale e territorio Sostenere, valorizzare e supportare le famiglie Garantire orientamento e informazione sull’offerta dei servizi INFERMIERE DI COMUNITA’: LE COMPETENZE FUNZIONI GARANTITE ATTRAVERSO Presa in carico globale della situazione di bisogno • Presenza costante nella comunità e riconosciuta dalla comunità stessa come figura di riferimento • Conoscenza del territorio e delle risorse da poter attivare • Collaborazione costante con tutti i professionisti presenti nella comunità con le risorse attive XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  12. L’INFERMIERE DI COMUNITA’ : AMBITI DI LAVORO Pazienti non autosufficienti,allettati ad alta complessità assistenziale DOMICILIO AMBULATORIO Pazienti deambulanti a media e bassa complessità assistenziale RETE Attivazione delle risorse della comunità e messa in rete con i servizi sanitari e sociali XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  13. IC: NODO IMPORTANTE DELLA RETE – PUA - XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  14. COMPONENTI ESSENZIALI CURE PRIMARIE • SERVIZI DI PRIMO CONTATTO • LONGITUDINALITA’/CONTINUITA’ • APPROCCIO GLOBALE • INTEGRAZIONE XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  15. PUNTI DI FORZA DEL MODELLO • I CITTADINI HANNO SEMPRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PRECISO E COSTANTE NEL LORO TERRITORIO • LA PRESENZA COSTANTE E CONTINUA DEGLI INFERMIERI NELLA COMUNITA’ CREA LE PREMESSE PER REALIZZARE LA MEDICINA/ASSISTENZA D’INIZIATIVA • L’INFERMIERE DI COMUNITA’ E’ IL PROMOTORE PRIVILEGIATO DELL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA E DELLA SUSSIDIARIETA’ ! INFERMIERE NON SOLO EROGATORE DI CARE, MA FACILITATORE DI POTENZIALI DI CARE, PROMOTORE DI EMPOWERMENT DEL PZ, CARE-GIVER, DELLA COMUNITA’ XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  16. INFERMIERE DI COMUNITA’: DATI ATTIVITA’ 2001-2011 • > volumi di attivita’ (n. utenti seguiti +353% e n. accessi + 232%) • > dell’efficienza data dall’> degli accessi medi x infermiere, pari al 135% imuptabile alla < dei tempi di percorrenza e uso appropriato ambul. • < della media degli accessi x pz (-27%) come risultato dell’investimento educativo da parte dell’IC nei confronti di pz, caregiver e coinvolgimento attori equipe cura • > attività ambulatoriale (n. accessi da 11.250/2001 a 43. 497/2011) • >ore assistenziali (+ 50%)  (dati 2001-2009) • < tempi di percorrenza (-32,8%)  (dati 2001-2009) XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  17. INFERMIERE DI COMUNITA’: DATI ATTIVITA’ 2001-2011 XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012 (Fonte dati: SISSR FVG SIASI SID - Database personale DSE-DSO)

  18. INFERMIERE DI COMUNITA’: ESITI DI SISTEMA 2001-2011 • > CAPACITA’ DI PRESA IN CARICO RESIDENTI ETA’ > 64 E > 75 • > CAPACITA’ DI PRESA IN CARICO DI PZ CON PAI (PZ. COMPLESSI) • < DEI RICOVERI E CONSEGUENTE < DEI COSTI (TASSO OSPEDALIZZAZIONE) • RISPOSTA IMMEDIATA E TEMPESTIVA ALLE ESIGENZE DELLA POPOLAZIONE CON CONSEGUENTE < DEGLI ACCESSI CON CODICE BIANCO IN PS • > ATTIVITÀ EDUCATIVE E DIAUTOADD.TO DEI PZ E CAREGIVER + 21% • > INTEGRAZIONE, LAVORO DI RETE + 81% DEL TEMPO ASSISTENZIALE XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  19. LA PRESA IN CARICO: DATI DI ATTIVITA’ 2005-2011 • ASS 5 indice copertura assistenziale >75 - anno 2011: 26,4% (FVG 17,9%) • ASS 5 utenti in carico con PAI - anno 2011: 60,5% (FVG 45,1%)(Fonte dati: SISSR FVG) XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  20. INFERMIERE DI COMUNITA’: ESITI DI SISTEMA 2005-2011 Riduzione accessi inappropriati in PS Ultimo triennio -18,3% accessi in PS con Cod. colore «bianco» al triage Ospedali di Palmanova e Latisana Anni 2005-2007: n. 97.282 accessi Anni 2009-2011: n.79.397 (-17.885) accessi Anni 2011 vs 2009: - 4742 accessi Riduzione ricorso all’ospedalizzazione Tasso grezzo di ospedalizzazione tra i più bassi in FVG Anno 2010: 149,8‰ (FVG 155,5 ‰ – Italia 190 ‰ ) Anno 2011: 142,3 ‰ Stima riduzione costi: un giorno di ricovero in ospedale tra 800 e 1000 € e un giorno in assistenza domiciliare tra i 40 e 60 €(Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia 2010) XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  21. IC: PRINCIPALI PROCESSI DI LAVORO 2004 VS 2009 (Fonte dati: SISSR FVG) XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  22. INFERMIERE DI COMUNITA’: ESITI DI SISTEMA 2001-2011 • FILTRO IMPORTANTE PER I MMG PER ACCESSI IMPROPRI  >APPROPRIATEZZA UTILIZZO DELLA RISORSA CLINICA • MIGLIORE OFFERTA ASSISTENZIALE CHE INTEGRA LA DIMENSIONE PRESTAZIONALE CON QUELLA SOCIALE/RELAZIONALE • PROMOZIONE DI UN RAPPORTO DI MAGGIOR FIDUCIA TRA INFERMIERE E CITTADINO  TRA ISTITUZIONI E CITTADINO • MIGLIORE QUALITA’ PERCEPITA DEI CITTADINI XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  23. DATI QUALITA’ PERCEPITA 2002-2007 INDAGINE CONOSCITIVA QUALITA’ PERCEPITA:2002-2007 • CAMPIONE • tutti i cittadini residenti nei 23 Comuni presso i quali è stato attivato IC dopo i 6 mesi dall’avvio • MATERIALI E METODI • Questionario anonimo composto da 12 domande strutturate e semistrutturate spedito per posta e/o recapitato a mano • validità: > 50% OBIETTIVI • valutare il gradimento del servizio DATI QUALITA’ PERCEPITA 2002-2007 • Soddisfazione qualità del servizio IC 93% (minor disagio spostamenti, > rapporto di fiducia con inf, > counselling, > rep.tà IC) • buona qualità del servizio 90% per accessibilità, soddisfazione dei bisogni, organizzazione,cordialità, • DATI GENERALI SULLO STUDIO • tipo di studio: descrittivo • questionari inviati: 3316 • questionari ricevuti 1939 (41,5%) XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  24. DATI QUALITA’ PERCEPITA 2002-2007 • Soddisfazione qualità del servizio IC 93% (minor disagio spostamenti, > rapporto di fiducia con inf, > counselling, > rep.tà IC) • Buona qualità del servizio 90% per accessibilità, soddisfazione dei bisogni, organizzazione,cordialità XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  25. COME MISURARE IL MODELLO INFERMIERE DI COMUNITA’ • DEFINIZIONE DI UN SET DI INDICATORI DI PROCESSO E DI ESITO per misurarel’impattodell’infermiersiticadicomunitàsugliesitidi salute dellapopolazione • SELEZIONE E SPERIMENTAZIONE di ALCUNI INDICATORI DI ESITO, ATTRAVERSO PROGETTO DI RICERCA XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  26. 1) AREE DI DOMINIO DEGLI INDICATORI 1) Mantenimentodellacapacitàdell’anzianodigestire in autonomiailproblemadi salute 2) AumentoQualitàdella vita neigruppifragili/cronici (pazienti/famiglia) e percezionedeiproblemidi salute 3) Personalizzazionedelle cure 4) Rafforzamentodellacapacitàdicuradellafamiglia 5) Rafforzamentodelleretidellacomunità 6) Potenziamentodellacontinuitàdelle cure 7) Appropriatezzadell’istituzionalizzazione 8) Capacitàdeiservizidianticipazionedellapresa in carico 9) Aumento della sicurezza di utenti/famiglie 10)Rafforzamento dell’integrazione del team territoriale 11) Aumento della possibilità di offrire prestazioni avanzate 12) Vicinanza alle popolazioni più fragili … disponibilità di un set di indicatori di struttura, processo ed esito per ogni ambito (tot. 83 indicatori) basati su tre prospettive: la famiglia e l’utente, la comunità e il sistema XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  27. 2) RISULTATI ATTESI XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  28. 2) ESITI VERIFICHE LIVELLO DI AUTONOMIA RAGGIUNTO XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  29. CONCLUSIONI FINALI • L’INFERMIERISTICA DI COMUNITA’ BASATA SUL MODELLO RELAZIONALE E’ IN GRADO DI GARANTIRE ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA’ UN’ASSISTENZA GLOBALE, DI QUALITA’, MIRATA AI REALI BISOGNI, CHE SIANO ESPRESSI O POTENZIALI RISPETTO AL MODELLO PRESTAZIONALE • L’INFERMIERISTICA DI COMUNITA’ SVILUPPA IL RUOLO SOCIALE DELLA PROFESSIONE DELL’INFERMIERE E PROMUOVE FUNZIONI DISTINTIVE NUOVE E ALTAMENTE PROFESSIONALIZZANTI • L’INFERMIERISTICA DI COMUNITA’ RESPONSABILIZZA LA COMUNITA’ NELLA GESTIONE DEL PROPRIO PATRIMONIO DI SALUTE, RENDENDOLA PARTECIPE, IN MODO CREATIVO E COLLABORATIVO, ALLA FUNZIONE ISTITUZIONALE DELLA TUTELA DELLA SALUTE, NELLA LOGICA DEL DONO ANZICHE’ QUELLA DEL MERCATO XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  30. IL FUTURO…….. Dal modello «INFERMIERE DI COMUNITÀ»… verso lo sviluppo delle competenze del «TEAM DI COMUNITÀ» SELEZIONARE POPOLAZIONI OMOGENEE E MISURARE GLI ESITI PRODOTTI PER LA FAMIGLIA , L’UTENTE E LA COMUNITÀ XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  31. L’ASSISTENZA non è un prodotto erogabile, ma un BENE COMUNE da costruire INTERATTIVAMENTE!!! XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  32. … incominciando magari a rinunciare all’ individualismo sfrenato ed aggressivo degli ultimi decenni per privilegiare il “NOI” rispetto all’ “IO”. Il noi del volontariato, della reciproca assistenza, della familiarità del borgo rispetto all’ anonimato della metropoli, il noi della convivialità, dei comportamenti virtuosi in ordine alla circolazione stradale, alle scelte e al consumo dei cibi, alle condotte a rischio, agli stili di vita … • Umberto Galimberti XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

  33. Grazie! XV ConferenzaNazionale HPH&HS Trieste 8 novembre 2012

More Related