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Ospedale S. Bassiano 25 gennaio 2012

Ospedale S. Bassiano 25 gennaio 2012. III^ Conferenza Aziendale sugli screening oncologici. Bassano, 25 gennaio 2012 Dr. V. Gobbi.

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Ospedale S. Bassiano 25 gennaio 2012

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Presentation Transcript


  1. Ospedale S. Bassiano 25 gennaio 2012 III^ Conferenza Aziendale sugli screening oncologici

  2. Bassano, 25 gennaio 2012 Dr. V. Gobbi dalla chirurgia conservativa alla chirurgia oncoplastica nel carcinoma mammarioLa chirurgia del carcinoma mammario: dalle origini alleprospettive future

  3. Le origini…

  4. In Egitto fin dal 1600 a.C….Il papiro Edwin Smith descrive 8 casi di tumore o ulcera della mammella trattati con cauterizzazione “chirurgia punitiva” per le nutrici babilonesi, per le adultere, nella tradizione cristiana il martirio di S. Agata, S. Barbara Fino al II secolo: Nessun trattamento efficace in grado di guarire la malattia (Galeno: squilibrio degli umori corporei..bile nera)

  5. Dal II al XVII secolo: Il carcinoma mammario è già considerato una malattia sistemica • dal trattamento chirurgico benefici transitori ma non guarigione • … la malattia è una punizione divina… • meglio trattamenti topici con estratti di erbe… • figure particolari di cerusici: norcini, ambulanti…

  6. Strumenti di chirurgia o di tortura?

  7. XVI XVII secolo: viene stabilito il legame tra ca mammario e linfonodi dell’ascella (Parè: evoluzione centrifuga); Petit (1674-1750) e Bell (1749-1806) promuovono interventi di rimozione del tessuto mammario, parete muscolare e linfonodi XVIII e XIX secolo. Il carcinoma inizia come malattia locale e se diagnosticato precocemente può essere trattato con adeguata terapia chirurgica

  8. Lo sconforto Paget (1814-1899), in base alla sua esperienza di 235 casi, gravati del 10 % di mortalità operatoria e dalla totalità di recidiva ad 8 anni, ritiene che sia meglio non far correre alcun rischio chirurgico alle pazienti…

  9. Halsted 1852 - 1922 Malattia loco-regionale a diffusione centrifuga che segue ben determinate vie anatomiche (teoria di Halsted)

  10. Asportazione di tutta la ghiandola Dei muscoli pettorali Dissezione completa dei linfonodi ascellari Intervento con intento radicale Halsted (1894) nei primi 50 casi riesce ad abbattere le recidive locali dal 50-80% al 6%

  11. Gli estremi • INTERVENTO DI HALSTED INSUFFICIENTEMENTE RADICALE: -Mastectomia allargata (asportazione dei linfonodi della catena mammaria interna) (Handley)(1954),(Margottini,Bucalossi,Veronesi, Redon)(1949-1955) -Maggiore asportazione di cute ed uso di innesti cutanei. (Haagensen(1986) -Mastectomia superadicale per … inseguire la neoplasia (Linfonodi mediastinici, loggia sovraclaveare) (Gordon-Taylor, Wangesteen) • INTERVENTO DI HALSTED ECCESSIVAMENTE RADICALE: • Resezione e RT (Hirsch 1927) • Conservazione del gran pettorale (Patey) • Conservazione dei muscoli pettorali (Madden) • Mastectomia radicale e terapia conservativa seguite da RT:non variazioni sulla sopravvivenza, uguale incidenza di metastasi (Atkins 61)

  12. Sviluppi della senologia • 1959 mammografia • 1972 recettori ormonali • 1977 chemioterapia neoadiuvante • 1994 linfonodo sentinella • 1994 BRCA • 1997 Anticorpi monoclonali • 1999 IORT • …..

  13. A partire dal XX secolo l’evoluzione delle conoscenze sulla storia naturale della malattia porta ad innovazioni della terapia che sono tuttora in corso • Il dogma della chirurgia radicale, valido per la maggior parte dei tumori, ha un valore relativo per quelli della mammella che hanno caratteristiche biologiche peculiari (Hellman, 1993)

  14. 1750 S.Modena:Trattato di senologia 1894 1948 1961 1975 1991

  15. 1894 HALSTED MASTECTOMIA RADICALE CLASSICA 1848PATEY MASTECTOMIA RADICALE MODIFICATA (conservazione del gran pettorale) 1958MADDEN MASTECTOMIA RADICALE MODIFICATA (conservazione di entrambi i muscoli pettorali) ‘80VERONESIQUADRANTECTOMIA,DISSEZIONE ASCELLARE, RT FISHERTUMORECTOMIA DISSEZIONE ASCELLARE, RT ‘90 MASTECTOMIA SKIN SPARING E NIPPLE SPARING

  16. La chirurgia sicura è la mastectomia, la chirurgia conservativa è citoriduttiva, di qui il ruolo fondamentale della RT “I margini di estensione della chirurgia conservativa sono inversamente proporzionali alla comparsa di recidive locali e al risultato cosmetico finale” (Donegan 1995) nessuna chirurgia tumorectomia quadrantectomia mastectomia recidiva locale margini cosmesi

  17. Verso una chirurgia “gentile” • Milano 1 (1981) • MRM vs QUART nei T1; N0 • OS sovrapponibile a 20 anni • Milano 2 (1985-87) • QUART vs TART nei T < 2,5 cm; N0-1 • Recidiva locale nel 18% OS sovrapponibile • Milano 3 (1988-89) • QUART vs QUAD nei T < 2,5 cm; N0-1 • Sempre aumentato il tasso di recidiva

  18. Quadrantectomia:incisione radialeasportazione della cutemargini di almeno 2 cmasportazione della fascia del pettoralesvuotamento ascellare in continuità o discontinuitàsempre seguita da RT

  19. Il ruolo di questi studi è stato quello di cambiare radicalmente l’approccio al trattamento della neoplasia mammaria: a parità di stadiazione, la chirurgia conservativa garantisce gli stessi risultati di una terapia demolitiva in ordine di sopravvivenza. La recidiva locale non influenza la sopravvivenza

  20. Dal “massimo trattamento tollerato” al “minimo trattamento efficace” Massima efficacia, minima tossicità o morbilità Target therapy> medicina personalizzata la giusta terapia al Pz giusto nel momento più opportuno

  21. Molte donne, a causa di malattia estesa o multicentrica, rapporto negativo tra diametro della neoplasia e dimensioni della mammella, riscontro di importanti fattori di rischio, non ultimo la presenza del gene BRCA1-2,non possono usufruire dei vantaggi di una terapia conservativa e non sono quindi suscettibili alla conservazione della mammella

  22. Assodato che il comportamento di un tumore alla mammella è l'espressione di una malattia sistemica già presente al momento della diagnosi,  anche il trattamento chirurgico demolitivo è diventato più “gentile” Supportato dagli studi che dimostrano la medesima incidenza di recidiva locale

  23. Mastectomia sottocutanea (Freeman 1962) • Round block • Skin sparing (Toth and Lappert 1991) • Skin reducing

  24. Mastectomia round block

  25. Dalla conservazione della cute il passo che ha portato a considerare la conservazione del complesso areola capezzolo è stato breve

  26. Skin sparing a sinistra nipple sparing a dx (profilattica) Nipple-sparing mastectomyJ. E. Rusby, B. L. Smith2, G. P. H. GuiBritish Journal of Surgery 2010; 97: 305–316 Eversione del complesso areola capezzolo

  27. Confronto tra interventi demolitivi e conservativi SC CHIRURGIA Bassano 2002-2011

  28. Interventi demolitivi e posizionamento di espansori SC CHIRURGIA Bassano 2002-2011

  29. E i linfonodi…..?

  30. Lo svuotamento ascellare al III° livello come parte fondamentale dell’intervento…fino al 1991… L’interessamento metastatico dei linfonodi ha guidato per anni la scelta della terapia adiuvante : è stato il fattore prognostico più importante. N+ >>>>> cmf…

  31. Il fatto di intervenire su tumori sempre più piccoli ha consentito di riscontrare sempre più frequentemente linfonodi negativi… ela dimostrazione che lo svuotamento ascellare non forniva un reale vantaggio sulla sopravvivenza , hanno suggerito lo sviluppo di un metodo meno invasivo per lo studio dell’ascella considerando anche la morbilità legata a questo tipo di chirurgia.

  32. Il riscontro sempre più frequente di linfonodi negativi, associato alla dimostrazione che lo svuotamento ascellare non forniva un reale vantaggio sulla sopravvivenza , ha suggerito lo sviluppo di un metodo meno invasivo per la stadiazione dell’ascella…… IL LINFONODO SENTINELLA

  33. Girolamo Induno: La sentinella garibaldina

  34. Il “nuovo”ruolo dei linfonodi • Linfonodi non come trattamento (non influenzano la sopravvivenza) ma solo come “informazione” • Da una classificazione anatomica (TNM) ad una classificazione biomolecolare (luminal..basal like…) • Ruolo fondamentale dei parametri biologici, ridimensionato il ruolo di N+ (il trattamento adiuvante si fa a prescindere da N) • Prognosi e predittività sono ampiamente definite dalle notizie fornite dal tumore primitivo

  35. Biopsia del linfonodo sentinella e Svuotamenti ascellari se LS + SC CHIRURGIA Bassano 2002-2011

  36. Stanno emergendo prove che in casi selezionati può essere omesso lo svuotamento ascellare in caso di positività del linfonodo sentinella (a patto di un corretto trattamento complementare):>Minimo rischio recidiva locoregionale (<5% a 5 anni)>sovrapponibili DFS e OS Armando E. Giuliano, MD et al Axillary Dissection vs No Axillary Dissection in Women With Invasive Breast Cancer and Sentinel NodeMetastasis. A RandomizedClinical Trial JAMA, February 9, 2011—Vol 305, No. 6, 569-575 RJ. R. Benson and G. C. Wishart Cambridge BreastUnit, Role of axillary clearance for patients with sentinel node-positiveearlybreastcancer

  37. Prospettive e nuove tecnologie • Crioablazione • Radiofrequenza • Microonde • Laser • Hifu (Hight intensity focused ultrasound) • IART (Intraoperative Avidination for Radionuclide Treatment) avidina-biotina • Il ruolo delle cellule staminali • …………..

  38. ……….. verso una non chirurgia ..…???

  39. Grazie per l’attenzione

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