1 / 55

Misericordia di Roma Appio - Tuscolano

Misericordia di Roma Appio - Tuscolano. Trauma cranico Trauma spinale Trauma ortopedico. Ricapitolando…. SICUREZZA DEI SOCCORRITORI Dinamica dell’evento Emostasi & stabilizzazione vie aeree Valutazione primaria A – B – C – D A: Airways B: Breathing C: Circulation D: Disability

damisi
Download Presentation

Misericordia di Roma Appio - Tuscolano

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Misericordia di Roma Appio - Tuscolano

  2. Trauma cranico Trauma spinale Trauma ortopedico

  3. Ricapitolando… • SICUREZZA DEI SOCCORRITORI • Dinamica dell’evento • Emostasi & stabilizzazione vie aeree • Valutazione primaria A – B – C – D • A: Airways • B: Breathing • C: Circulation • D: Disability • Valutazione secondaria • Esame testa-piedi • Trattamento

  4. Valutazione primaria • A: Airways - Vie aeree/Rachide cervicale • B: Breathing - Respiro • C: Circulation - Circolo/Emorragie • D: Disability - Stato neurologico

  5. Glasgow Coma Scale • Rapida valutazione dello status neurologico tramite la valutazione della risposta agli stimoli • Assegna un punteggio numerico a ciascun tipo di risposta: max 15 - min 3 • Più alto è il punteggio, migliore è lo status neurologico • Tre indicatori • Apertura occhi: da 1 a 4 punti • Risposta verbale: da 1 a 5 punti • Movimenti: da 1 a 6 punti

  6. Glasgow Coma Scale (2) • Apertura occhi • Spontanea: 4 • Allo stimolo verbale: 3 • Allo stimolo doloroso: 2 • Assente: 1

  7. Glasgow Coma Scale (3) • Risposta verbale • Appropriata: 5 • Disorientata: 4 • Parole sconnesse: 3 • Suoni incomprensibili: 2 • Silenzio: 1

  8. Glasgow Coma Scale (4) • Movimenti • Spontanei/a comando: 6 • Localizza il dolore: 5 • Si ritrae dal dolore: 4 • Flessione forzata degli arti: 3 • Estensione forzata degli arti: 2 • Rilasciamento flaccido: 1 • Se il punteggio totale è inferiore a 14 • il trauma è GRAVE

  9. Valutazione neurologica secondaria • Lesioni focali del tronco encefalico • Pupille • Movimenti oculari • Mimica facciale • Movimenti lingua • Lesioni focali della corteccia cerebrale: • Afasia (incapacità di parlare) • Amnesia (perdita della memoria) • Deficit sensoriali • Vista • Tatto • Udito • Deficit motori localizzati

  10. Riflessi pupillari Normalmente, le pupille reagiscono allo stimolo luminoso riducendo il proprio diametro (miosi) La stimolazione di una pupilla provoca la miosi anche nella pupilla controlaterale (riflesso consensuale) Qualunque alterazione di questi riflessi è PATOLOGICA

  11. Trauma cranico • Lesione diretta (primaria): dovuta all’energia meccanica del trauma, è evidente subito dopo il trauma stesso • Lesione indiretta (secondaria): dovuta alla reazione del Sistema Nervoso Centrale (edema, emorragia, alterazioni della circolazione…) si può verificare nelle 24-48 ore successive al trauma Chiunque riporti un trauma cranico deve essere tenuto sotto osservazione PARTICOLARE ATTENZIONE SE VITTIME DI INCIDENTI CON DIMANICA MAGGIORE

  12. Posizionamento del collare Croce Verde P.A. SVT

  13. Rimozione del casco

  14. Esame testa - piedi • Ferite penetranti • Amputazione/gravi lesioni delle estremità • Dolore addominale • Lesione toracica evidente (flailchest) • Dolore toracico • Lesioni del cranio • Asimmetria pupille/movimenti oculari/deviazione lingua • Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena • Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del ginocchio) • Frattura del bacino

  15. Tavola spinale Presidio indispensabile nella mobilizzazione di pazienti con sospetta lesione vertebro-midollare. Portata max 170 kg.

  16. E’ FORMATA DA TAVOLASPINALE RAGNO FERMA CAPO

  17. Posizionamento collare cervicale. Log roll del paziente sulla spinale

  18. Posizionamento del paziente sull’asse spinale. IN QUESTA FASE IMPORTANTE IL CORDINAMENTO

  19. Allineamento del paziente sull’asse spinale Posizionamento delle cinghie di bloccaggio “ragno”

  20. Posizionamento ferma testa con la fascia sulla fronte e sul mento NB. Il soccorritore alla testa può lasciarla solo dopo il bloccaggio

  21. Esame testa - piedi • Ferite penetranti • Amputazione/gravi lesioni delle estremità • Dolore addominale • Lesione toracica evidente (flailchest) • Dolore toracico • Lesioni del cranio • Paralisi/Perdita di urine o feci/dolore alla schiena • Fratture di ossa prossimali (al di sopra del gomito e del ginocchio) • Frattura del bacino

  22. Fratture

  23. LE FRATTURE RESISTENZA DELL’OSSO STESSO FRATTURA COMPOSTA senza spostamento dei monconi FRATTURA SCOMPOSTA con spostamento dei monconi FRATTURA CHIUSA l’osso non comunica con l’esterno FRATTURA APERTA i muscoli e la pelle sono lacerati e le ossa fratturate comunicano con l’esterno

  24. Vari tipi di fratture scomposte

  25. Frattura esposta (o aperta)

  26. Vari tipi di fratture scomposte

  27. Frattura composta

  28. Fratture: Complicanze • Emorragie (shock ipovolemico) • Perforazione viscerale da spostamento dei monconi • Lesioni vasali • Lesioni nervose • Embolia adiposa • Tromboembolia • Sepsi (INFEZIONE GRAVE)

  29. LUSSAZIONE E’ lo spostamento permanente delle estremità ossee di una articolazione per rottura dei legamenti. Un segno caratteristico è la deformazione anatomica. Non cercare mai di ridurre la lussazione Lussazione rotula sinistra

  30. LUSSAZIONE

  31. CONTUSIONE E DISTORSIONE LA CONTUSIONEè la lesione delle parti cutanee e muscolari, dovuta alla pressione o all’urto di un corpo estraneo, senza la rottura della parete cutanea e con la formazione di ematomi. LA DISTORSIONEè lo scostamento articolare temporaneo delle estremità delle ossa di una articolazione.

  32. CONTUSIONE E DISTORSIONE LA DISTORSIONEè lo scostamento articolare temporaneo delle estremità delle ossa di una articolazione.

  33. CONTUSIONE E DISTORSIONE • Si manifestano con: • dolore vivo e costante • gonfiore immediato • ecchimosi o ematomi

  34. FRATTURE: VALUTAZIONE • gonfiore, dolore intenso nella zona di frattura • incremento del dolore con il movimento • deformazione della parte colpita • tumefazioni • esposizione dei monconi ossei, se la frattura è aperta • gli arti fratturati si presentano di solito accorciati e in posizione anomala rispetto all’asse del corpo

  35. FRATTURE: TRATTAMENTO • chiamare i soccorsi, 118 • non muovere il soggetto se non è strettamente necessario e in questo caso immobilizzare l’arto • tagliare delicatamente i vestiti sopra la frattura • tamponare altre emorragie associate • evitare di muovere i monconi in caso di fratture esposte • non forzare la parte colpita • non tentare di riallineare i monconi

  36. FRATTURE: TRATTAMENTO Immobilizzazione con: • Stecche • Steccobende • Bende a triangolo • Materiale di fortuna (giornali, bastoni, ombrelli ecc.) Medicazione preventiva di eventuali ferite NON TENTARE LA RIDUZIONE DELLA FRATTURA MA IMMOBILIZZARE LA PARTE NELLA POSIZIONE MENO DOLOROSA

  37. TIPI DI IMMOBILIZZAZIONE IMMOBILIZZAZIONE A DEPRESSIONE TELO TRIANGOLARE IMMOBILIZZAZIONE A TRAZIONE

  38. Tecniche di immobilizzazione Braccio posizionare un piano rigido attorno al braccio (si deve estendere dalla spalla al gomito), impedire poi qualsiasi movimento orizzontale o verticale con il bendaggio a cravatta.

  39. Tecniche di immobilizzazione Per l’immobilizzazione dell’avambraccio, qualora non si disponga di un pezzo di stoffa triangolare, si possono utilizzare gli indumenti dell’infortunato ripiegando sul braccio leso il bordo inferiore della giacca, della maglia o camicia, fissandolo con una spilla da balia. Immobilizzazione del braccio e dell’avambraccio

  40. Tecniche di immobilizzazione Gomito

  41. Tecniche di immobilizzazione Mano Per immobilizzare solo polso e mano , si possono utilizzare una stecca oppure una rivista ripiegata, che si devono estendere da oltre le dita a metà dell’avambraccio. A tale scopo occorre posizionare la mano con le dita flesse, ponendo nel palmo un fazzoletto arrotolato, a formare una palla che mantenga le dita flesse, porre il pollice dritto e procedere al bendaggio.

  42. Tecniche di immobilizzazione Femoreimmobilizzare la gamba con stecche che che si estendano dal bacino all’estremità del piede

  43. Tecniche di immobilizzazione Femore Utilizzo del KED

  44. Tecniche di immobilizzazione Gamba Si procede all’immobilizzazione utilizzando l’altro arto come piano di appoggio e quindi fissando con dei bendaggi, interponendo se possibile un imbottitura fra le gambe.

  45. Tecniche di immobilizzazione Ginocchio un ginocchio leso va immobilizzato nella posizione in cui si trova, piegato o diritto

More Related