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Corso di primo soccorso e di sicurezza in acqua

Corso di primo soccorso e di sicurezza in acqua. rivolto a coloro che praticano attività in acqua In particolare lo sport della CANOA. FINALITA’. Navigare i fiumi con serenità, acquisendo la consapevolezza che in acqua esistono pericoli che possono essere prevenuti

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Corso di primo soccorso e di sicurezza in acqua

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Presentation Transcript


  1. Corso di primo soccorso e di sicurezza in acqua

  2. rivolto a coloro che praticano attività in acqua In particolare lo sport della CANOA

  3. FINALITA’ Navigare i fiumi con serenità, acquisendo la consapevolezza che in acqua esistono pericoli che possono essere prevenuti e qualora si verifichi un problema questo possa essere affrontato con cognizione Diventare un esperto CIFFONAUTA

  4. OBIETTIVI CONOSCERE I POSSIBILI TRAUMI CONSEGUENTI L’ATTIVITA’ DELLA CANOA E LE MODALITA’ DI INTERVENTO DI PRIMO SOCCORSO APPRENDERE LE TECNICHE DI INTERVENTO IN SOGGETTO IN ARRESTO CARDIOCIRCOLATORIO E/O IN CASO DI ANNEGAMENTO ACQUISIRE CONOSCENZE E ABILITA’ NECESSARIE A GARANTIRE LA SICUREZZA IN ACQUA

  5. 14 FEBBRAIO 2012 IL KIT DI PRIMO SOCCORSO DA PORTARE IN CANOA FERITE LACERO CONTUSE, CONTUSIONI, DISTORSIONI, LUSSAZIONI LUSSAZIONE DELLA SPALLA INTRODUZIONE AL PRIMO SOCCORSO IN CASO DI ARRESTO CARDIO CIRCOLATORIO E/O ANNEGAMENTO

  6. ATTENZIONE!!!!!! • Se dal soccorso prestato in modo errato viene causato un peggioramento delle condizioni della vittima o addirittura la sua morte, puoi incorrere nei reati di lesioni personali colpose (art. 590 C.P.) o di omicidio colposo (art. 589 C.P.)

  7. dotazione minima del kit di primo soccorso • Guanti monouso in lattice; • Disinfettante in bustine; • Garze sterili; • Due bende elastiche; • Cerotti a rotolo ; • Telo termico; • Lametta; • Pocket Mask; • Steristrip; • Accendino; • Coltellino svizzero con forbici; • Analgesici; • Nastro americano. • NB: CONTROLLARE PERIODICAMENTE IL KIT

  8. EMORRAGIA fuoriuscita di sangue da un vaso sanguigno

  9. Quanto sangue in un organismo? ? 5-6,5 litri 2 litri

  10. Classificazione emorragie • ESTERNE • INTERNE • INTERNE ESTERIORIZZATE

  11. EMORRAGIE INTERNE • Il sangue si riversa all’interno dell’organismo raccogliendosi in una cavità non raggiungibile direttamente dall’esterno. ATTENZIONE!!! Le emorragie interne sono potenzialmente letali, anche in assenza di ferite visibili. In caso di trauma toracico o addominale, anche in assenza di sintomi, comunicare il fatto al medico.

  12. EMORRAGIE INTERNE COSA FARE • Chiama il 118; • Se non esiste sospetto di traumi cranici e/o vertebrali, posiziona la persona in posizione di autotrasfusione. COSA NON FARE • Fare camminare la persona;

  13. PRIMO INTERVENTO IN CASO DI EMORRAGIA ESTERNA ATTENZIONE!!!!!!! NON TOCCARE CON LE MANI NUDE IL SANGUE. • In caso di emorragia abbondante il volume di sangue circolante diminuisce; Possibile insorgenza SHOCK EMORRAGICO

  14. Shock • Lo shock è uno stato di sofferenza cellulare generalizzata dell’organismo che può condurre a morte una persona, conseguente all’incapacità del sistema cardiocircolatorio di garantire alle cellule un adeguato apporto di ossigeno. Principali segni propri dello shock: • Il paziente è sudato; • La cute è fredda e sudata; • Il respiro è affannoso; • Il paziente è agitato o in stato di torpore; • Il polso radiale è piccolo (appena percettibile) e molto frequente.

  15. POSIZIONE DI AUTOTRASFUSIONE COSA FARE: • Chiamare aiuto. • posizionare persona in posizione supina; • Sollevare le gambe; • Cercare di arrestare l’emorragia; COSA NON FARE: • Tenere la persona in piedi; • Farla camminare

  16. FERITA Lesione che interrompe la continuità della cute ed espone i tessuti sottostanti; A seconda del meccanismo con il quale si producono si distinguono in: • Ferite da punta; • Ferite da taglio; • Ferite lacero contuse. Primo soccorso: Due obiettivi principali: • Il trattamento dell’emorragia; • La prevenzione dell’infezione.

  17. COMPRESSIONE DIRETTA COSA FARE • Metti una garza sterile, un pezzo di stoffa … la tua mano (guantata) sulla ferita e comprimi per 15-30 minuti.). Tamponamento compressivo

  18. COMPRESSIONE DIRETTA • Dopo aver effettuato il tamponamento, assicura la stabilità della medicazione con un bendaggio. • Posiziona ghiaccio sulla medicazione, lasciandolo in posizione qualche minuto. • Solleva l’arto sopra il livello del cuore Bendaggio compressivo

  19. COMPRESSIONE DIRETTA COSA NON FARE • Quando fasci la ferita non premere in modo eccessivo: il bendaggio deve essere stretto abbastanza per frenare il sanguinamento, ma non tanto da arrestare la circolazione del sangue. • Non rimuovere la medicazione perché puoi favorire la ricomparsa dell’emorragia. • Non muovere l’arto se sospetti che oltre alla ferita vi è una frattura o una lussazione. • Non applicare lacci, corde o altro.

  20. ATTENZIONE!!!!!!!!! NON rimuovere un oggetto conficcato, ma: • Controlla l’emorragia esercitando una pressione da entrambi i lati dell’oggetto; • Immobilizza l’oggetto conficcato disponendo intorno ad esso tamponi di garza.

  21. Sutura con cerotti Pulire , disinfettare e asciugare la ferita Pulire la cute almeno 5 centimetri intorno alla ferita e lasciare che si asciughi completamente. Iniziando dal punto centrale della ferita, applicare la prima metà della striscia di sutura trasversalmente rispetto al taglio e, avvicinando i bordi della ferita, fare aderire l'altra metà della striscia, premendo fermamente Completare la chiusura della ferita con strisce supplementari posizionate a circa 2-3 millimetri di distanza tra loro Applicare medicazione compressiva

  22. EPISTASSI È la fuoriuscita del sangue da una o entrambe le narici del naso.

  23. EPISTASSI COSA FARE • Far sedere il paziente con il busto e la testa in avanti; • Stringere il naso a pinza per almeno 10 minuti; • Sulla fronte e sulla radice del naso si può applicare ghiaccio.

  24. EPISTASSI COSA NON FARE • Non piegare la testa indietro (rischio di inalare il sangue); • Non controllare continuamente il sanguinamento allentando la pressione; • Non soffiarsi il naso per qualche ora; • Se l’emorragia continua, il paziente deve recarsi al pronto soccorso.

  25. FRATTURE • La frattura è la rottura o l’incrinatura di un osso, conseguente ad un urto, una torsione, a fragilità e/o malattie dell’osso.

  26. TIPI DI FRATTURE • Chiusa: l’osso rotto non perfora la pelle; • Esposta: l’osso sporge dalla cute; • Complicata: i frammenti ossei lesionano nervi, vasi sanguigni, organi interni.

  27. VALUTAZIONE DELLA SOSPETTA FRATTURA Sospettare una frattura quando sono presenti: • Vivo dolore; • Deformazione della zona colpita; • Limitazione o incapacità funzionale; • Presenza di scricchiolio di ossa tra loro; • Esposizione dell’osso. ATTENZIONE!!!!!: In caso di lesione di un arto, sospettare sempre che vi sia una frattura e trattarla di conseguenza.

  28. PRIMO SOCCORSO IN CASO DI SOSPETTA FRATTURA Cosa non fare: • NON tentare di riallineare l’osso; • NON effettuare manipolazioni di alcun tipo; • NON spostare l’infortunato se non è assolutamente indispensabile. Cosa fare: • Chiamare il soccorso (118); • Immobilizzare la zona lesa; • Eventualmente attuare misure antishock. (rischio di shock emorragico)

  29. DISTORSIONI - LUSSAZIONI Distorsione: lesione di una articolazione dovuta a traumi che determinano movimenti abnormi dell’articolazione oltre i normali limiti fisiologici. • L’articolazione interessata è calda, dolente e gonfia anche se il paziente riesce a muoverla; Cosa fare: • Immobilizza l’articolazione con una fasciatura e applica localmente ghiaccio; • Consulta il medico.

  30. DISTORSIONI - LUSSAZIONI Lussazione: fuoriuscita permanente di un osso dalla sua sede articolare. • L’articolazione interessata è calda, dolente e gonfia e il paziente non riesce a muoverla; si evidenzia un’alterazione morfologica nella zona interessata. Cosa fare: • NON tentare di ridurre la lussazione e considerala sempre come una sospetta frattura; • Allertare il soccorso.

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