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GUIDA ALL'ASSET ALLOCATION

GUIDA ALL'ASSET ALLOCATION. by Massimo Martini. Nelle prossime pagine vedremo come impostare una buona asset allocation. Gestire le risorse finanziarie di un cliente non è mai molto facile, vista la ciclicità dei mercati e la continua volatilità, presente ed implicita in ogni asset class.

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GUIDA ALL'ASSET ALLOCATION

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Presentation Transcript


  1. GUIDA ALL'ASSET ALLOCATION by Massimo Martini

  2. Nelle prossime pagine vedremo come impostare una buona asset allocation. Gestire le risorse finanziarie di un cliente non è mai molto facile, vista la ciclicità dei mercati e la continua volatilità, presente ed implicita in ogni asset class. Il mercato di riferimento per la nostra valutazione è quella di una clientela di tipologia più dinamica ed evoluta, cioè una clientela che ha già sperimentato i concetti di dinamicità di gestione del portafoglio. Il cliente che sta solo cercando un rendimento certo e garantito, massima liquidabilità senza “rischi” non può essere inquadrato in queste riflessioni. Ma questo cliente andrebbe “educato”, portato cioè al ragionamento e alla presa di coscienza. In un mercato sano, cioè non minato da eventi imprevedibili, cercare di ottenere “qualcosa di più” è logico, basta sapere come impostare la logica di base. Dovessi scegliere un concetto dei tanti che servono per gestire i clienti non avrei dubbi : L’ORIZZONTE TEMPORALE Un cliente che ha condiviso con noi il suo vero Time Horizon non sarà mai un cliente deluso……. N.B. Aprite questo file premendo il tasto F5 vi permetterà di utilizzare i link previsti.

  3. L’asset allocation strategica è determinante nel lungo periodo, mentre nel breve è molto più importante il market timing.

  4. I CRITERI DELL'ASSET ALLOCATION • Valutazione Macroeconomica generale • Vedi ........ Link da Home Page/News • E’ buona regola valutare sempre attentamente i dati macro rilasciati nelle varie giornate. • Assumono una veste determinante : • U.S.A. Gross Domestic Product ogni ultimo giovedì del mese • Leading Indicator (macroanticipatore) ogni 20 del mese • Fiducia dei Consumatori Michigan metà mese • ISM index prima settimana del mese • Indice Disoccupazione prima settimana del mese

  5. LIVELLO DEI TASSI DI INTERESSE • http://www.ecb.int/stats/money/yc/html/index.en.html • L’analisi della curva dei tassi permette di fare valutazioni determinanti sull’asse allocation da proporre alla clientela. • Il livello attuale e le valutazioni prospettiche dei tassi sono determinanti per ogni scelta di investimento, andando ad incidere direttamente sulle varie asset classes : • LIQUIDITA’ • BONDS • AZIONI

  6. ANALISI CREDIT SPREADS In ogni fase di mercato analizzare i Credit Spreads rispetto al tasso Risk Free permette di valutare lo stato del mercato del credito, soprattutto gli eventuali rischi di prezzi troppo elevati/rendimenti quindi più bassi, non giustificabili dai rischi eventualmente assunti. Seguite il link per una buona view sui tassi : http://www.centrobanca.it/pagine/pagina.aspx?ID=Osservatorio002&L=IT&news_year=2010

  7. ANALISI FUTURES TASSI E’ altresì importante valutare i Futures sui tassi per intuire cosa sta scontando il mercato : Link per view tassi mondiali http://www.global-rates.com/ Futures Tassi USA http://www.barchart.com/futures/Financials Futures tassi EURO http://www.futures-spot.com/links.htm

  8. ANALISI PREMIO AL RISCHIO • Prima di procedere all’allocazione finanziaria delle risorse di portafoglio è opportuno procedere con valutazioni e riflessioni inerenti ai mercati azionari. Rivolgeremo la nostra attenzione ai seguenti elementi riferiti all’analisi fondamentale: • P/E attuale, storico e previsto • Premio al Rischio delle azioni rispetto alle obbligazioni • Modello FED per determinazione della corretta Valutazione del S&P 500

  9. PRICE/EARNING - P/E Qual’è il valore giusto per selezionare le azioni in base al P/E? Il valore medio di P/E con riferimento a tutte le azioni quotate sul mercato statunitense nel periodo 1981-1996 è stato pari a 17,5. Comunque il valore del P/E è dato principalmente dal “payback obbligazionario”, che usando come tasso risk free il 4.5%, viene di circa di 15.

  10. PRICE/EARNING - P/E Alcune riflessioni : Dove sono ovviamente evidenti le correlazione negative tra i tassi sui Fed Funds e dei -bond con i rispettivi payback, sono correlati positivamente in maniera abbastanza forte i tassi (1y, 10y e fed funds) tra di loro e soprattutto viene messa in evidenza la correlazione positiva tra P/E e i Payback dei Fed Funds e dei T-Bond ad 1 anno, ovvero che storicamente quando i tassi sui Fed Funds si abbassano (e quindi il suo Payback si alza) il P/E si alza, perchè di fatto  le azioni sono gli assets più facilmente inflazionabili da coloro che usufruiscono dei tassi d’interesse bassi.

  11. PRICE/EARNING - P/E INDICI PRINCIPALI BORSE USA † Trailing 12 mesi ^ Forward 12 mesi P / E sulla base di dati utili in quanto riferiti Fonte: Birinyi Associates

  12. PREMIO AL RISCHIO

  13. The second measure of return (Rm) relates to what market returns are currently available from and what risks are associated with stocks in general. There is a general risk premium (the equity risk premium) associated with the stock market as a whole. That risk premium should be priced into any equity investment. For example, if you expect to earn 8% on average (from a diversified portfolio) in the stock market and the risk-free rate is 5%, the Equity Risk Premium (Rerp) would be (Rerp) = (8% - 5%)= 3%. Equity Risk Premium(Rerp) = Exp. Return on Market(Rm) - Risk Free Rate(Rf)

  14. Full form of the equity risk premium model would read as follows: Estimate the Expected Total Return on Stocks

  15. PREMIO AL RISCHIO Dati al 10/04/2010 *** In pratica oggi sul mercato azionario il premio al rischio più elevato lo troviamo in UK, mentre negli USA il livello 0,55% è troppo lontano dai dati storici, il che significherebbe che fino a quando non si vedranno crescite di utili elevate, il mercato equity USA sarebbe da non considerare interessante

  16. FED MODEL Il Fed Model mette insieme un benchmark obbligazionario con un benchmark azionario e si spinge a fare ben tre supposizioni: a) bond e azioni sono direttamente confrontabili; b) un rapporto di 1:1 tra i rendimenti di un titolo di stato decennale e l’earning yield del mercato azionario è corretto, cosicché quando l’earning yield è superiore al bond yield le azioni sono da considerare attraenti perché relativamente sottovalutate, e viceversa; c) da tale confronto è desumibile un fair value, un target di prezzo fondamentalmente appropriato per il mercato azionario.

  17. FED MODEL

  18. EQUITY MARKET VALUATION Fed Model = 68,91 / 3,77% = 1.828(FAIR VALUE S&P) EPS = 68,91 Bond 10y = 3,77%

  19. ASSET ALLOCATION • Ormai le valutazioni principali sono state fatte, dalle informazioni in nostro possesso saremo in grado di predisporre un’adeguata ASSET ALLOCATION STRATEGICA, cioè una suddivisione tra le seguenti Asset Classes : • LIQUIDITA’ 2) BONDS 3) AZIONI • Dovremo adesso essere pronti per investire. Ma oggi è il momento giusto? Perchè proprio ora? • Forse è il caso di fare alcune riflessioni anche sul Market Timing, per evitare di commettere errori nella fase di ASSET ALLOCATION TATTICA, cioè la vera suddivisione degli investimenti nei singoli settori delle asset classes principali.

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