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Dott. Massimo Bonati

Verso l’Investimento Territoriale Integrato della Val di Vara Rocchetta di Vara, 13 settembre 2014. Dott. Massimo Bonati. 2020 | Fabrica EUROPA – I partner. 2020. Fabrica EUROPA – Obiettivo Generale.

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Presentation Transcript


  1. Verso l’Investimento Territoriale Integrato della Val di Vara Rocchetta di Vara, 13 settembre 2014 Dott. Massimo Bonati

  2. 2020 | Fabrica EUROPA – I partner 2020

  3. Fabrica EUROPA – Obiettivo Generale Assistere lo sviluppo economico delle aree rurali e scarsamente popolate dello spazio di cooperazione transfrontaliero Italia-Francia “Marittimo”, supportando l’accesso delle PMI ai processi d’innovazione Fine progetto: dicembre 2014 2020

  4. Fabrica EUROPA – Obiettivi Specifici

  5. Fabrica EUROPA – Accordo Quadro ACCORDO QUADRO DI COOPERAZIONE PER LA COSTITUZIONE IN VAL DI VARA DELLA PIATTAFORMA TERRITORIALE DELL’INNOVAZIONE Parole chiave: Innovazione e ruralità

  6. Fabrica EUROPA – Accordo Quadro: obiettivi Promozione dell’INNOVAZIONE Specializzazioneintelligente 1. Definizione di una strategia di INNOVAZIONE Sviluppointelligente, sostenibile e inclusivo 2. Disseminazione e trasferimento dei risultati raggiunti 3.

  7. Fabrica EUROPA – Accordo Quadro: beneficiari Piccole e medie imprese dell’area rurale • Enti Locali • Scuole • Territorio

  8. Fabrica EUROPA – Accordo Quadro: azioni specifiche • - Realizzazione delle analisi del contesto • - Attivazione “Voucher dell’innovazione” da parte di ricercatori universitari • Azioni di animazione scolastica sulla “Green Community” • - Attivazione di percorsi di mobilità per giovani imprenditori • Animazione sullo “Small Business Act” e reti d’impresa transfrontaliere • - Attivazione “Promotori dell’innovazione” • - Attivazione “Incubatori di professioni” per l’innovazione • - Azioni di empowerment e qualificazione delle competenze

  9. I risultati dell’attività di analisi sul territorio Il punto di partenza: un territorio plurivocato…… Alta Val di Vara Elevata ruralità Rete autostradale che ha determinato uno sviluppo maggiore del settore secondario e terziario Bassa Val di Vara Specificità:

  10. I risultati dell’attività di analisi sul territorio …..Ma anche un territorio «indistinto» Mancanza del «prodotto Val di Vara» e di un’offerta riconoscibile

  11. I risultati dell’attività di analisi sul territorio La filiera agricola Alta Val di Vara Agricoltura di tipo professionale prevalentemente ad indirizzo zootecnico biologico Presenza di due cooperative di trasformazione carne e latte e una società di produzione yogurt biologico Nascita del “BiodistrettoVal di Vara Valle del Biologico” Agricoltura destinata prevalentemente al consumo domestico. Particolare vocazione per olivocoltura e viticoltura Bassa Val di Vara

  12. I risultati dell’attività di analisi sul territorio La salvaguardia dell’ambiente Frenata dei flussi turistici

  13. Iniziative strategiche poco coordinate I risultati dell’attività di analisi sul territorio Difficoltà di portare avanti iniziative imprenditoriali La governance: i punti deboli 1 Difficoltà di ideare e realizzare iniziative innovative 2 3 4

  14. Le proposte di innovazione 1. La costruzione del prodotto

  15. Le proposte di innovazione • 1.Possibile incremento delle aziende agricole zootecniche della Valle costruendo ad esempio nuove stalle organizzando nuovi pascoli per la fornitura di latte e carne alle società di lavorazione e trasformazione. • 2. Forme di associazionismo ulteriori tra i coltivatori e allevatori. • 3. Utilizzo delle aree attualmente incolte, specie nella bassa valle, mediante un’agricoltura più intensiva con produzioni diverse: florovivaismo, serre, orticoltura, ecc. Anche in questo caso servono idee imprenditoriali innovative che potrebbero essere alimentate da azioni mirate di formazione e informazione. • 4. Produzione di nuovi prodotti ecologici con conseguente incremento del volume di acquisti da parte della pubblica amministrazione (ad es. prodotti di qualità bio e a km zero alle mense scolastiche della provincia mediante accordi con i fornitori della Valle). • 5.Promuovere adeguatamente e le produzioni tipiche dell’area (gallo nero, formaggi, latte, miele, funghi e frutti del sottobosco, prodotti caseari, carne) 2. Potenziamento e riorganizzazione della filiera agricola

  16. Le proposte di innovazione 3. Il Biodistretto: un punto di partenza, non di arrivo Il Bio-distretto rappresenta un modello unico nel suo genere (perché legato alla zootecnica) e un elemento distintivo dell’area, conciliabile con le esigenze di un turismo più responsabile ed ecologico. Questa opportunità non è percepita in modo omogeneo sul territorio e anzi vi è una insufficiente percezione delle potenzialità legate a questo come ad altri progetti rilevanti.

  17. Le proposte di innovazione 4. La salvaguardia dell’ambiente attraverso la gestione del bosco Valorizzazione degli scarti e dei reflui Messa in sicurezza del territorio

  18. Le proposte di innovazione 5. Una nuova governance

  19. Le proposte di innovazione: formazione • Avviare percorsi formativi mirati sia per le imprese che per le istituzioni locali su: • - multifunzionalità dell'agricoltura • - pratiche del biologico • - certificazione di qualità • - accesso alle opportunità finanziarie • - cultura dell'accoglienza • - conoscenza del mercato • Dal punto di vista dell’innovazione culturale e sociale sembra necessario avviare un percorso mirato per far comprendere il valore del “fare impresa” e il ruolo trainante che le imprese più dinamiche possono avere sul territorio Maggiore consapevolezza delle opportunità di sviluppo Stimolo alla domanda di progetti innovativi 19

  20. Le proposte di innovazione: cooperazione Esterna alla Val di Vara Collaborazione Interna alla Val di Vara 20

  21. Le proposte di innovazione: programmazione

  22. Attivazione “Promotori e voucher dell’innovazione” Scouting dei fabbisogni di innovazione fra 25 imprese della VdV Somministrazione di 10 “voucher dell’innovazione” per assistere le aziende nella realizzazione di idee imprenditoriali innovative (marketing e social network, tecniche coltivazione, logistica, gestione aziendale).

  23. Empowerment delle competenze sulla “green community” • Azioni di sensibilizzazione sul modello di sviluppo “green” e sulle opportunità professionali ad esso collegate presso i seguenti Istituti superiori: • Da Passano Fossati (sede di Varese L.) • Arzelà • Cardarelli

  24. Attivazione di percorsi di mobilità n. 7 percorsi di mobilità per supportare l’attivazione di collaborazioni imprenditoriali ed istituzionali in materia d’innovazione, nell’ambito dello spazio di cooperazione transfrontaliero.

  25. Azioni di animazione 1.Tavolo dell’innovazione in VdV Provincia, giugno 2013 2.Innovation Day Varese L., ottobre 2013 3.Small BusinnesAct CCIAA, marzo 2014 n. 3 attività di sensibilizzazione sulla Green Economy e sull’innovazione presso le scuole della Provincia della Spezia

  26. Attivazione “Incubatori di professioni” per l’innovazione Supporto di due giovani professioniste per la realizzazione di uno studio finalizzato a individuare le linee di innovazione nella programmazione dello sviluppo rurale 2007-2013 e 2014-2020, ed i suoi riflessi sull’attività del Gal della Provincia della Spezia. n. 3 attività di sensibilizzazione sulla Green Economy e sull’innovazione presso le scuole della Provincia della Spezia

  27. Fabrica EUROPA e il “principio di partenariato” Il principio di partenariato rappresenta la base su cui si fonda tutta la struttura del progetto FABRICA EUROPA. Il “partenariato territoriale” attivato con il progetto non riguarda unicamente gli attori istituzionali e socioeconomici tradizionali ma è aperto alla partecipazione di ogni altro organismo in rappresentanza della società civile organizzata. 2020

  28. Principio di partenariato

  29. FABRICA EUROPA – La dimensione territoriale

  30. Fabrica Europa e Strategia sulle Aree interne

  31. Fabrica Europa – Intelligenza territoriale • Il principio d’intelligenza territoriale mira a far avanzare l’innovazione e lo sviluppo sostenibile rafforzando le comunità locali che vivono nei territori oggetto dell’intervento, attraverso la loro partecipazione attiva ai processi di sviluppo territoriale, migliorando le conoscenze e la condivisione degli strumenti, promuovendo le decisioni assunte sul modello della “mobilitazione cognitiva”

  32. Fabrica Europa – Innovazione sociale L'innovazione sociale introduce un nuovo modo di intraprendere un progetto, uno strumento che sappia offrire risposte nuove ai bisogni emergenti a livello di comunità. Il presupposto essenziale è la capacità di fare sistema mettendo insieme diversi attori (istituzioni, imprese, associazioni e cittadini) che contribuiscono sia sul piano degli strumenti, sia nella definizione dei contenuti. L’innovazione sociale può essere un prodotto, un processo di produzione, una tecnologia, ma può anche essere un principio, un'idea, una norma legislativa, un movimento sociale, un intervento, una combinazione di tali fattori che nel loro insieme diventano fondamentali per regolare il “metabolismo del territorio”, promuovendo quelle politiche capaci di ottimizzare il benessere dei cittadini e lo sviluppo economico in funzione delle risorse immesse nel sistema.

  33. Fabrica Europa – Logica multifondo • Così come previsto dai regolamenti (UE) che attivano i programmi comunitari a gestione “Diretta” e “Indiretta”, il progetto Fabrica Europa auspica la programmazione di interventi basati sul principio di complementarità e sinergia. In tale ottica è sostenuta l’integrazione tra i programmi diretti (Horizon2020, COSME, LIFE) e i fondi QSC a gestione regionale: • FESR: Fondo europeo di sviluppo regionale; • FSE: Fondo sociale europeo; • FEASR: Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale; • FEAMP: Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

  34. Fabrica EUROPA GRAZIE PER L’ ATTENZIONE provsp.bonati@provincia.sp.it politiche.comunitarie@provincia.sp.it europe.direct@provincia.sp.it

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