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Competitività ed innovazione. Impresa, finanza e territorio. Uno sguardo alla Campania

Competitività ed innovazione. Impresa, finanza e territorio. Uno sguardo alla Campania. Salvio Capasso Salerno, 4 Dicembre 2009. Outline. I cluster, l’innovazione e la competitività Uno sguardo sul territorio: il rapporto 2009 Impresa e Competitività. Outline.

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Competitività ed innovazione. Impresa, finanza e territorio. Uno sguardo alla Campania

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Presentation Transcript


  1. Competitività ed innovazione. Impresa, finanza e territorio. Uno sguardo alla Campania Salvio Capasso Salerno, 4 Dicembre 2009

  2. Outline • I cluster, l’innovazione e la competitività • Uno sguardo sul territorio: il rapporto 2009 Impresa e Competitività

  3. Outline • I cluster e la competitività • Uno sguardo sul territorio: il rapporto 2009 Impresa e competitività

  4. Dalla globalizzazione della produzione ...... ............ alla concentrazione dell’Innovazione

  5. Cluster e Innovazione L’Unione Europea ha adottato un’ampia strategia di innovazione e ha definito il rafforzamento dei Cluster in Europa una delle 9 priorità strategiche per promuovere l’innovazione. UE 17.10.2008 Comunicazione della commissione “Verso cluster competitivi di livello mondiale nell’UE” L’Unione Europea orienta e definisce di fatto parte delle sue politiche di indirizzo ed incentivazione attraverso l’ottica dei cluster territoriali ed innovativi.

  6. Che cos’è un cluster? • I Clusters sono concentrazioni di imprese e istituzioni che operano in un particolare campo, collegate tra loro e ad altre entità (economie esterne). Essi includono, per esempio, fornitori e fattori di input specifici quali ad esempio componenti, macchinari, servizi e fornitori di infrastrutture specialistiche”. • “I cluster inoltre si estendono spesso anche a valle coinvolgendo le attività commerciali ed i clienti e comprendono attività che vanno dalla manifattura dei prodotti complementari e i fornitori fino alle aziende che si occupano di tecnologie, o dagli input comuni. Infine molti cluster comprendono anche istituzioni governative ed altre tipologie di istituzioni - quali le università, le agenzie di certificazione, i fornitori, i trainer professionalie le associazioni commerciali - che garantiscono la formazione, l'istruzione, le informazioni, la ricerca ed il supporto tecnico. M. PORTER, EU Conference on Innovation and Clusters – Stockholm, January, 22, 2008

  7. I Cluster stimolano l’innovazione per: Le maggiori capacità di percepire le opportunità innovative (es. bisogni inespressi, clientela più sofisticata, combinazione di tecnologie e servizi); presenza di molteplici fornitori e istituzioni per favorire la creazione di conoscenza e il trasferimento tecnologico; facilità di sperimentazione sulle risorse disponibili localmente. Pertanto le parole chiave sono: Percezione – conoscenza – trasferimento – sperimentazione

  8. INNOVAZIONE I Cluster e la Competitività CAPACITA’ DI FARE RETE (Codipendenza degli attori dello sviluppo) SVILUPPO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO

  9. Cosa significa contesto? • “C’è un processo di stabilità politica e di ordine regolamentativo che è necessario avere per essere una piattaforma di base per la produttività: il sistema legale deve essere efficiente, e, naturalmente, c’è bisogno di diffondere conoscenza. Questi aspetti sono legati alla condizione sociale; elementi indispensabili se si vuole elevare la produttività. Se le persone sono ammalate, se sono discriminate, se sono poco istruite non si può elevare la produttività. Ciò è contrario alla produttività di un’intera area. Pensando a questi aspetti noi li abbiamo chiamati contesto.” M. PORTER, EU Conference on Innovation and Clusters - StockholmJanuary 22, 2008

  10. CAPACITA’ DI FARE RETE: CAPITALE SOCIALE, MACROECONOMICO, POLITICO, LEGALE Cluster L’ INNOVAZIONE è generata dalla codipendenza: capacità di cooperazione tra attori diversi (pubblici – privati – non profit) per un fine unico impresa altri attori contesto

  11. La distribuzione regionale

  12. Sui 39 cluster del Sud, 11 sono in Campania

  13. I Cluster stimolano l’innovazione per: Le maggiori capacità di percepire le opportunità innovative (es. bisogni inespressi, clientela più sofisticata, combinazione di tecnologie e servizi); presenza di molteplici fornitori e istituzioni per favorire la creazione di conoscenza e il trasferimento tecnologico; facilità di sperimentazione sulle risorse disponibili localmente. Pertanto le parole chiave sono: Percezione – conoscenza – trasferimento – sperimentazione

  14. Outline • I cluster e la competitività • Uno sguardo sul territorio : il rapporto 2009 Impresa e Competitività

  15. Un’analisi territoriale:Il rapporto 2009 Impresa e Competitività • Un appuntamento annuale ormai consolidato • Con l’edizione 2009 si passa da 5 ad 8 regioni analizzate • 4.200 imprese intervistate • Un’analisi dal basso della condizione attuale delle imprese meridionali 15

  16. La Campania nel nostro rapporto * La classe dimensionale del manifatturiero è10-49 addetti Le aziende di piccola dimensione rappresentano l’asse portante dell’economia locale. La questione dimensionale incide sull’assetto competitivo perché le PI non dispongono singolarmente di mezzi (finanziari e non) per realizzare una massa critica di investimenti innovativi.

  17. Investimenti ed innovazione. Come si innesta la crisi? Al fattore strutturale si aggiunge l’aspetto congiunturale della crisi economico-finanziaria che ha alterato gli equilibri delle imprese! Tuttavia, anche nel biennio precedente la crisi, gli investimenti in innovazione sono modesti. • La percentuale di imprese che ha fatto investimenti produttivi nel 2007/2008 è inferiore al 50% del totale (ad eccezione del settore turistico) • Perché e In cosa investono le imprese della Campania? Perché non investono nell’innovazione?

  18. Perché non investono? Ma perché dicono di non averne bisogno? Questione dimensionale, Percezione della concorrenza

  19. In che cosa investono? Investimenti conservativi preponderanti Investimenti per miglioramenti di processo Si vedono però anche investimenti in prodotti nuovi e diversificati

  20. Sono investimenti strategici? • Obiettivi soprattutto tradizionali (manifatturiero) • Più strategici nell’ICT (nuovi mercati / adeguamento agli standard)

  21. Come fanno innovazione? Innovazione incrementale ed interna all’azienda Innovazione importata nei macchinari … Innovazione attraverso la rete

  22. Andiamo però più in profondità:non tutto è bianco ... non tutto è nero.

  23. La finanza aziendale

  24. Peggiora la situazione finanziaria delle imprese nel 2009? Deterioramento situazione finanziaria già nel 2008, in coincidenza con le primissime fasi della recessione In aumento la quota di imprese che nel 2009 trova una stabilizzazione della propria situazione finanziaria 24

  25. Peggioramento situazione finanziaria/settori I settori trainanti del made in Italy hanno qualche problema finanziario in più Fa eccezione l’agroalimentare, anticiclico 25

  26. Perché la situazione finanziaria peggiora? Cash-flow: primo motivo di peggioramento in tutti i settori tranne che nel turismo Calo della domanda: effetti devastanti sul turismo, importanti sugli altri settori 26

  27. Il confronto fra domanda e offerta di credito Nel manifatturiero si sono finora riscontrati i problemi maggiori Una conseguenza della crisi è che oltre il 40% delle imprese ha chiesto di rinegoziare la linea di credito, i ¾ con successo …. e Basilea 2 ? 27

  28. Quali conclusioni si possono trarre ... Conoscere oggettivamente il proprio mercato di riferimento, i propri competitor, adeguare la propria dimensione alle esigenze, senza incorrere in autovalutazioni pericolose e fuorvianti… …Conoscere per investire in innovazione Rapporto Impresa e Competitività 2009 “…Servono rilevazioni indipendenti, sistematiche, frequenti su cui misurare i progressi delle amministrazioni, stabilire un corretto sistema di incentivi, indirizzare le risorse pubbliche. Conoscere per deliberare (Luigi Einaudi) è massima aurea, dall’attualità permanente.” Mario Draghi, 26 novembre 2009 28

  29. Come si innestano gli effetti della crisi? Problemi congiunturali e strutturali che si intrecciano tra loro Quali conclusioni si possono trarre ... Situazione finanziaria già difficile nel 2008 Poche imprese investono in innovazione, già nel 2008. Gli investimenti produttivi si dimezzano: la crisi si sente, ma ricordiamoci che gli obiettivi non sempre sono strategici Quota di imprese proattive (3 su 10) che indirizza gli investimenti per lo sviluppo di nuovi mercati. Oltre il 40% delle imprese ha chiesto di rinegoziare la linea di credito, ¾ con successo. 29

  30. Quali conclusioni si possono trarre ... Quali politiche di sostegno ….. Sostenere le imprese che hanno investito …. che hanno immesso capitale proprio ….. Ora stanno subendo più delle altre gli effetti della crisi finanziaria ed economica …. …. Si faccia in modo che non vengano penalizzate le “buone pratiche” …. Prediligere politiche automatiche e selettive Agire con forza sul contesto (P.A. e infrastrutture immateriali, Reti) 30

  31. Competitività ed innovazione. Impresa, finanza e territorio. Uno sguardo alla Campania GRAZIE Salvio Capasso Salerno, 4 Dicembre 2009

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