1 / 12

I paesi dove le donne non hanno diritti

I paesi dove le donne non hanno diritti. America latina Africa Iran e Afghanistan. America latina.

cameo
Download Presentation

I paesi dove le donne non hanno diritti

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I paesi dove le donne non hanno diritti America latina Africa Iran e Afghanistan

  2. America latina • L’america latina è costituita dai paesi del continente americano colonizzati da portoghesi e spagnoli. Gli stati sono : Argentina, Bolivia, Brasile, Belize, Cile, Colombia, Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, EcuadorEl Salvador, Guatemala,Guyana, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay, Perù, Porto Rico, Suriname, Uruguay e Venezuela. A ovest si estende la cordigliera delle ande che comprende grandi altipiani e catene di vulcani. A est troviamo altipiani e pianure: questi territori sono molto antichi e sono formati da rocce s cui si sono depositati i sedimenti nel corso degli anni. I fiumi principali sono l’orinoco ( uno dei suoi affluenti, il rio caronì, forma il salto angel, la cascata più alta del mondo) e il rio delle amazzoni (6280 KM) i cui afffluenti principali sono il madeira, il rio negro, il purus e il maranon. I laghi principali sono il titicaca e il Maracaibo. Le zone più popolate sono le zone costiere e gli altipianie la magggiorparte della popolazione è meticcia, con alcune comunità indiane, i gruppi di zambos e i bianchi.

  3. Storia • Inizialmente l’america latina era abitata dalle popolazioni indigene come incas, aztechi, maya, olmechi, toltlechi ecc…che furono i primi a coltivare la zucca, le patate, i pomodori, il mais, il cacao, il caffè e il tabacco. Dopo lo sbarco di Cristoforo colombo nel 1492 vi furono altre spedizioni, come quelle di Hernan Cortes (1519-1524) che conquistò la capitale azteca, e Francisco Pizarro (1531-1536) che conquistò la capitale incaia. I territori conquistati, diventarono terre spagnole tranne il brasile che diventò del Portogallo. A inizio ottocento i territori spagnoli e il brasile divenenro indipendenti, indipendenza che costò cara, perché l’america latina venne dilaniata dalle guerre civili.

  4. emigrazione • All’inizio degli anni 30’ la povertà spinse molte persone a emigrare verso le grandi città e così si formarono i quartieri degradati, le favelas(brasile), villas miserias(argentina) ranchitos(venezuela),casuchas(santo domingo), pueblos jovenes (perù), callampa(Santiago del cile) e ciudades perdidas in messico. • Molte persone emigrarono anche verso l’america centrale, soprattutto nei quartieri di Chicago, miami, los angeles e soprattutto nel bronx di new york.attualmente losangeles registra una popolazione di latinos superiore a quella di san Salvador.

  5. Sfruttamento della prostituzione • copacabana, quello che è considerato il lungomare più esclusivo di rio de Janeiro dopo le 10:00 di sera si trasforma nel supermercato di prostitute e viados che riempiono le strade, spesso sono proprio i camerieri dei bar che prendono le “ordinazioni” per le prostitute. Quello di copacabana è un caso particolare: le prostitute non sono sfruttate da nessuno, sono libere di usare il loro corpo come meglio credono, è un reato invece lo sfruttamento. Si, anche se i ragazzi e le ragazze a volte non si rendono conto di vendere il loro corpo: il tutto parte con una cena in un ristorante o in discoteca, una serata che non si sarebbero mai potuti permettere, e loro ricambiano il favore vendendosi, è così che va. Purtroppo questo reato esiste ma il Portogallo sta investendo moltissimi soldi per fermarlo.

  6. Africa • l’africa è il terzo continente per estensione dopo Asia e america, è delimitata a Nord dal mar Mediterraneo, a Ovest dall'oceano Atlantico, a Sud dall'oceano Antartico e a Est dall'oceano Indiano. A Nord-Est è separata dall'Asia dall'artificiale Canale di Suez. È attraversata dall'equatore e caratterizzata da una grande varietà di climi. Al nord si trova il deserto del sahara, il più vasto del mondo che è principalmente pianeggiante e le montagne africane più alte sono il Ruwenzori (5110 m di altitudine), il Kilimangiaro (5895 m di altitudine) in Tanzania e il Monte Kenya (5199 m di altitudine) nello stato omonimo. Questi ultimi sono vulcanispenti, ma sulle loro cime si trovano ghiacci perenni. A ovest c'è un altro vulcano spento, il Camerun (4071 m di altitudine). I fiumi principali sono il Niger (che sfocia nell’oceano atlantico), il Congo che sfocia anche lui nell’atlantico e il Nilo che sfocia nel mar mediterraneo.

  7. storia • L’africa viene definita la culla dell’umanità perché sono stati ritrovati i più antichi reperti archeologici. La popolazione più famosa che abitò l’antico egitto furono sicuramente gli egizi, tuttavia il primo popolo europeo a circumnavigare il continente africano fu il Portogallo. L’africa ha sempre avuto molti influssi musulmani, sia in egitto che nel maghreb e nel sahel. La tratta degli schiavi è avvenuta da parte araba nel X secolo e da parte occidentale nel XVI secolo precedendo il colonialismo. Il periodo delle indipendenze è cominciato nel 1951 quando la libia è diventata un paese libero.

  8. Religioni cultura e MGF • l’africa è la patria delle MGF, i dati infatti dicono che ci sono 91,5 milioni di ragazze che sono state sottoposte a questa terribile pratica e ogni anno 3 milioni si aggiungono al totale. Questa pratica è monitorata in 27 paesi africani ma anche in India, Indonesia, Iraq, Malesia, Emirati Arabi Uniti e Israele. In 7 degli stati (Egitto, Eritrea, Gibuti, Guinea, Mali, Sierra Leone e Somalia) il fenomeno tocca praticamente tutta la popolazione femminile. in altri 4 paesi (Burkina Faso, Etiopia, Gambia, Mauritania) la diffusione è maggioritaria ma non universale. In altri 5 (Ciad, Costa d'Avorio,Guinea Bissau, Kenya e Liberia) il tasso di prevalenza è considerato medio - tra il 30 e il 40% della popolazione femminile, mentre nei restanti paesi la diffusione delle MGF varia dallo 0,6 al 28,2%.

  9. I paesi musulmani: Iran e Afghanistan, dove le donne non hanno diritti • l’Iran, ufficialmente repubblica islamica dell’Iran è un paese mediorientale un tempo noto come Persia. L'Iran confina a Ovest con la Turchia e l'Iraq; a Nord con il Turkmenistan, l'Azerbaijan e l'Armenia, oltre al Mar Caspio; a Est con il Pakistan e l'Afghanistan, mentre a Sud è delimitato dal Golfo Persico e dal Golfo dell'Oman. il suo territorio comprende una parte dell’altopiano iranico e sarebbe un terreno totalmente inospitale se non avesse le catene montuose dei monti zagros e i monti elbruz. Il clima determina il prevalere della steppa, ricca di piante spinose , nel sud del paese prevale il clima tropicale dove si sviluppano palme nane e datteri. Circa metà della popolazione vive nelle campagne e oltre ai vollaggi ci sono anche città come teheran che sfiora i 1 milioni di abitanti. La seconda città più importante è esfahan, centro vitale dell’iran. La religione è islamica di parte sciita. Tra il 1980 e il 1988 vi fu la guerra contro l’iraq, governato da saddam hussein, sia per ragioni religiose (l’iraq è islamico sunnita) che per ragioni economiche, vale a dire il controllo sullo shat al arab, lo sbocco sul golfo persico utilizzato per il trasporto del petrolio. La guerra non ha avuto ne vincitori ne vinti ma solo lutti e sofferene da entrambe le parti.

  10. Afghanistan • : l’afghanistan è uno stato dell’asia centrale che confina ad ovest con l'Iran, a sud e a est con il Pakistan, a nord con ilTurkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella regione più a est della nazione (corridoio del Vacan). ll paese viene ora ufficialmente chiamato Repubblica Islamica dell'Afghanistan. L'attuale presidente è Hamid Karzai, in carica dal dicembre2004. Le lingue ufficiali del paese sono il persiano (Dari) e il Pashtu. Il territorio è caratterizzato da un vasto altopiano, la cui aridità è moderata dalla ricchezza di corsi fluviali. Le condizioni ambientali determinano la bassa densità di popolazione e l’irregolare distribuzione, lo sviluppo urbano è scarso infatti solo il 22% della popolazione vive a kabul , la capitale. L’afghanistan fu invaso dagli arabi tra il VII e il IX secolo e nel 1978 un colpo di stato impose al paese un regime comunista e fino al 1989 fu occupato dalle truppe sovietiche e nel 1996 le milizie talebani instaurarono la legge islamica, regime che fu abbattuto ne 2001.

  11. Le donne in questi paesi • l’islam considera le donne come esseri inferiori, schiave in casa capaci solo di procreare inoltre gli islamisti (dicesi di avvocati difensori di un sistema politico islamico), prendono di mira in primo luogo i diritti delle donne, appellandosi alla Sharia (legge islamica). Con la salita al potere dei fondamentalisti islamici nel 1992, il diritto delle donne di partecipare pienamente alla vita sociale, economica, culturale e politica del Paese è stato drasticamente ridotto e, in seguito, sommariamente negato dai talebani. Recentemente una donna è stata arrestata dalla polizi islamica perché raccoglieva firme per allargare i diritti delle donne e sono decine invece quelle imprigionate perché festeggiavano i 30 anni della rivoluzione islamica.da non dimenticare l’episodio delle ragazze sfregiate con l’acido perché volevano continuare a studiare. Dal 2001 a oggi, qualcosa è cambiato per la popolazione femminile in Afghanistan. Diverse donne sono state elette all’Assemblea nazionale (tutte però, è bene ricordarlo, grazie alle “quote rosa” e non perché siano state realmente premiate dal voto degli elettori), nelle città in molte hanno potuto ricominciare a lavorare fuori casa, a studiare, a frequentare gli spazi pubblici.

  12. Bibliografia • http://it.wikipedia.org/ • “Abitare il mondo” Lorenzo Bersezio Deagostini • http://it.peacereporter.net/articolo/7475/Donne+d'Afghanistan • http://www.peacelink.it/latina/a/17133.html • http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4277

More Related